9 marzo 2022 – Notiziario

Scritto da in data Marzo 9, 2022

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  • UE: nessun rifugiato ucraino sarà respinto alla frontiera.
  • Afghanistan: quasi 400 civili uccisi dalla presa di potere dei talebani. #freenadima.
  • Israele e Palestina: le forze israeliane arrestano nuovamente avvocato per i diritti umani.
  • Svezia: ucciso attivista e dissidente siriano.
  • Bangladesh: incendio in un campo profughi lascia 2.000 rohingya senza un tetto.
  • Venezuela: rilasciati due detenuti americani

Questo e molto altro nel notiziario di Radio Bullets, a cura di Barbara Schiavulli.

Russia – Ucraina

Martedì un “cessate il fuoco” temporaneo, tenutosi principalmente intorno alla città ucraina di Sumy, ha consentito l’evacuazione di civili, tra cui circa 1.000 studenti stranieri, attraverso un corridoio umanitario, ha affermato il governatore regionale. Convogli di 20-30 auto private stavano partendo a ondate, ha riferito il governatore Dmytro Zhyvytsky.

Il Pentagono stima che siano morti tra i 2.000 e i 4.000 soldati russi nelle quasi due settimane di invasione in Ucraina. Lo ha riferito a una commissione del Congresso il gen. Scott Berrier, direttore dell’agenzia di intelligence militare della difesa Usa.

L’ufficio per i diritti umani delle Nazioni Unite ha dichiarato lunedì di aver confermato la morte di 406 civili, inclusi 27 bambini, in Ucraina dall’inizio dell’invasione russa il 24 febbraio, ma ha detto che è probabile che la cifra reale possa essere molto più alta.

«Le forze di occupazione russe torturano il personale della centrale nucleare di Zaporizhzhia. Secondo le informazioni in nostro possesso, gli occupanti hanno costretto la dirigenza a registrare un messaggio per utilizzarlo a fini propagandistici». Lo annuncia sulla sua pagina Facebook il ministro dell’Energia ucraino, Herman Halushchenko. «Lo staff della centrale nucleare di Zaporizhzhia è in ostaggio da quattro giorni», sottolinea il ministro. Ci sono circa 500 militari russi e 50 unità con equipaggiamento pesante all’interno della centrale. Il personale è fisicamente e psicologicamente esausto. Alla centrale nucleare di Chernobyl, timori anche per il personale esausto intrappolato nello stabilimento, visto che lavorano senza sosta da quasi due settimane, da quando i russi hanno preso il controllo dell’area. L’Ucraina ha dichiarato oggi all’Agenzia internazionale per l’energia atomica (AIEA) che sta diventando sempre più urgente e importante, per la gestione sicura della centrale nucleare di Chernobyl (NPP), la rotazione di circa 210 addetti, tra personale tecnico e guardie. La centrale non sta trasmettendo più i dati al controllo atomico delle Nazioni Unite, ha detto l’agenzia esprimendo preoccupazione per il personale.

Martedì il governo polacco ha annunciato di essere pronto a schierare la sua intera flotta di caccia MiG-29 di fabbricazione russa in una base aerea statunitense in Germania, dando a Washington la possibilità di fornire gli aerei all’Ucraina. L’annuncio segnala che la Polonia non vuole utilizzare il suo territorio per trasferire gli aerei in Ucraina per il timore che la mossa possa provocare la Russia.

I ministri della difesa dei 30 paesi della Nato si riuniranno mercoledì 16 marzo. La riunione sarà in teleconferenza, annuncia la Nato, e sarà presieduta dal segretario generale Jens Stoltenberg.

Un decreto firmato dal presidente russo Vladimir Putin dà mandato al governo di stilare entro due settimane una lista di paesi per i quali saranno vietati i movimenti di export e import «per salvaguardare la sicurezza della Russia». Il divieto riguarderà, secondo quanto precisa Interfax, prodotti finiti e materie prime.

Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato anche una legge, approvata dal Parlamento, per aiutare l’economia russa colpita dalle sanzioni seguite all’invasione dell’Ucraina. Tra le misure previste, precisa l’agenzia Interfax, vi sono la definizione dei criteri per stabilire i salari minimi, la restrizione all’esportazione di prodotti farmaceutici, la liberalizzazione degli approvvigionamenti di farmaci sul mercato interno. La legge autorizza il governo a cambiare le norme per l’ammissione alle università per accogliere studenti che hanno dovuto lasciare paesi stranieri. La normativa sospende inoltre le ispezioni nelle piccole e medie aziende e nelle imprese di telecomunicazioni fino alla fine dell’anno.

Bbc ha annunciato di aver ripreso i propri resoconti in lingua inglese dalla Russia da ieri sera. L’emittente britannica aveva interrotto le trasmissioni dalla Russia lo scorso venerdì, dopo la stretta di Mosca sui media con l’introduzione di una legge anti “fake news”.

McDonald’s chiude temporaneamente 850 suoi punti vendita in Russia. Seguono anche CocaCola e Starbucks.

«Nessuno sarà respinto alla frontiera esterna dell’Unione Europea: tutti coloro che fuggono dalla guerra in Ucraina saranno ammessi nell’Unione. L’obiettivo di questa concessione collettiva di protezione temporanea, sulla base delle norme uniformi, è quello di evitare lunghe procedure di asilo per queste persone». Lo ha detto la ministra degli Interni francese Bligitte Klinkert intervenendo alla Plenaria del Parlamento Europeo sulla situazione dei profughi ucraini, chiarendo che solo nei prossimi giorni sarà possibile capire l’impatto dei flussi di rifugiati in fuga.

Afghanistan

Quasi 400 civili sono stati uccisi in attacchi in Afghanistan dalla presa di potere dei talebani, più dell’80% dei quali da parte di un gruppo affiliato allo Stato Islamico: lo mostra un rapporto delle Nazioni Unite, sottolineando l’entità dell’insurrezione cui devono far fronte i nuovi governanti. È il primo importante rapporto sui diritti umani da quando i talebani hanno preso il potere dall’ex governo appoggiato dagli Stati Uniti ad agosto, suscitando preoccupazioni in Occidente per un più ampio ritiro dei diritti per donne, giornalisti e altri. Copre il periodo dall’agosto 2021 alla fine di febbraio 2022 e afferma che 397 civili sono stati uccisi, per lo più in una serie di attacchi del gruppo dello Stato Islamico Khorasan (ISIS-K).

L’Afghanistan e l’Iraq sono in cima alla lista dei paesi colpiti dal terrorismo nel 2021, secondo il Global Terrorism Index pubblicato dall’Institute for Economics and Peace (IEP). Secondo l’istituto l’Afghanistan è stato il paese più colpito dal terrore e il paese meno pacifico del mondo. Nel 2021 l’Afghanistan ha avuto 1.426 morti per terrorismo, circa il 20% del totale mondiale. Almeno altri 2.199 sono rimasti feriti e nel rapporto sono stati registrati 91 casi di ostaggi. Più della metà delle vittime sono civili, afferma il rapporto. «In passato, sfortunatamente, la maggior parte dei paesi del mondo e della regione aveva utilizzato tali gruppi per i benefici politici dei propri paesi», ha affermato Jawid Sangdil, esperto di politica. Il rapporto include l’attacco del 2021 avvenuto a Kabul, quando Daesh fece commise due attentati suicidi vicino all’aeroporto internazionale di Kabul con 170 persone uccise e oltre 200 ferite.

Arabia Saudita

È stato rilasciato dal carcere di Guantanamo e rimpatriato Mohammed al-Qahtani, il prigioniero saudita torturato e rinchiuso per 20 anni perchè sospettato di essere il 20° mancato dirottatore degli attentati dell’11/9. Si tratta del secondo prigioniero scarcerato durante l’amministrazione Biden. Era stata la Commissione di revisione del famigerato centro di detenzione nell’isola di Cuba a raccomandare all’unanimità di rimpatriarlo in una struttura riabilitativa per estremisti, perché a Guantanamo non poteva ricevere un adeguato trattamento medico e non rappresentava più una minaccia alla sicurezza nazionale. Secondo un rapporto medico, le condizioni di salute mentale del detenuto, che ora ha 42 anni, sono «significativamente compromesse», ma può tornare nel suo paese perché è in grado di contare sul sostegno della famiglia e sulla capacità dell’Arabia Saudita di fornire le cure del caso, tenendolo sotto controllo.

Turchia

Almeno 38 donne sono state arrestate a Istanbul mentre tentavano di recarsi alla manifestazione, organizzata in occasione dell’8 marzo nel centro della città ma vietata dalla prefettura. Lo fanno sapere le organizzatrici e vari media turchi che citano fermi di polizia nei quartieri di Kadikoy e Besiktas. Circa un centinaio di femministe sono riuscite a radunarsi nel quartiere centrale di Cihangir dove c’è stata la manifestazione nonostante il divieto.

Il presidente israeliano Isaac Herzog partirà oggi per la Turchia per una visita di Stato di 2 giorni su invito del presidente Recep Tayyip Erdogan. Herzog è il primo leader israeliano a giungere nel paese dal 2008.

Israele e Palestina

Le forze israeliane hanno arrestato l’avvocato franco-palestinese e attivista per i diritti umani Salah Hamouri, dopo aver fatto irruzione nella sua casa a Kufr Aqab, a nord di Gerusalemme, lunedì mattina presto, secondo il gruppo per i diritti dei prigionieri Addameer. Hamouri è stato portato al centro di detenzione di Ofer, vicino a Ramallah, secondo un membro di Addameer che ha chiesto di non essere nominato a The New Arab.

Hamouri ha trascorso otto anni nelle carceri israeliane, tra il 2006 e il 2012.

Da allora ha lavorato come avvocato difendendo prigionieri e detenuti palestinesi fino a quando non è  stato nuovamente arrestato da Israele senza accusa. A ottobre Israele ha revocato la residenza di Hamouri a Gerusalemme e ha respinto il suo ricorso contro la decisione a dicembre. Un tribunale israeliano ha anche ordinato ad Hamouri di risiedere a Kufr Aqab, città palestinese all’interno dei confini municipali di Gerusalemme che di fatto non fa né parte di Gerusalemme né della Cisgiordania a causa  del muro di separazione israeliano. Nel 2016 Israele ha deportato la moglie di Hamouri, Elsa Lefort, cittadina francese, e i loro due figli. Lefort ha detto a The New Arab che prima del suo arresto martedì, Salah era stato «completamente isolato dal suo universo professionale, sociale e familiare».

Etiopia

Il capo delle Nazioni Unite per i diritti umani ha affermato che la situazione nel nord dell’Etiopia è peggiorata da novembre e il suo ufficio ha ricevuto segnalazioni di violazioni diffuse, tra cui stupri e attacchi aerei letali. Michelle Bachelet ha detto al Consiglio per i diritti umani con sede a Ginevra che il suo staff ha registrato 304 morti e 373 feriti in attacchi aerei «apparentemente effettuati dall’aviazione etiope» nelle regioni del Tigray e dell’Afar. Il governo ha regolarmente negato di prendere di mira i civili nella guerra che da 16 mesi contrappone le forze federali etiopi alle forze ribelli del Fronte di liberazione popolare del Tigray (TPLF). L’inviato dell’Etiopia al Consiglio per i diritti umani, Mahlet Hailu Guadey, lunedì ha respinto la dichiarazione di Bachelet, dicendo che è in disaccordo con i fatti sul campo. «L’Etiopia rispetta i suoi obblighi nazionali e internazionali in materia di diritti umani», ha affermato Mahlet. Il portavoce militare dell’Etiopia, il colonnello Getnet Adane, e il portavoce del governo Legesse Tulu non hanno risposto alle richieste di commento.

Svezia

Uomini armati hanno sparato e ucciso domenica l’attivista e dissidente siriano Abdul Rahman Gawish adissidente siriano ucciso in svezia Stoccolma. Attivisti siriani hanno fatto circolare sui social la notizia che Gawish era morto ammazzato, in un incidente che è il primo del genere nel paese europeo. La notizia ha sconvolto i siriani. Gawish ha disertato dal regime di Assad, dove era un membro del dipartimento di intelligence generale della Siria con il grado di primo sergente. Finora non sono stati forniti ulteriori dettagli, mentre gli attivisti fedeli al regime di Assad sono stati accusati di aver assassinato Gawish.

Venezuela

Dopo la visita, sabato a Caracas, di una delegazione inviata dalla Casa Bianca, le autorità del Venezuela hanno liberato nelle ultime ore, come “misura umanitaria”, due cittadini statunitensi. Lo ha confermato Gonzalo Himiob, direttore della ong Foro Penal, via Twitter, dicendo che la persona rilasciata è Gustavo Cárdenas, dirigente della raffineria venezuelana Citgo, filiale di Pdvsa, che lavorava negli Stati Uniti. Cardenas è uno dei sei dirigenti della Citgo di nazionalità statunitense arrestati tempo fa e condannati in Venezuela a pene varianti fra 8 e 13 anni per “appropriazione indebita”. El Nacional ha indicato che insieme a Cárdenas «è stato rilasciato anche José Alberto Fernández, un turista cubano-americano accusato di terrorismo per aver utilizzato “illegalmente” un drone in Venezuela nel febbraio 2021». Fonti americane hanno precisato che il rilascio non fa parte di un accordo per riprendere le vendite di petrolio agli Usa. Ma la mossa arriva dopo un inusuale viaggio di una delegazione governativa americana per incontrare il presidente venezuelano Nicolas Maduro, nel tentativo di sganciarlo dall’alleanza con quello russo Vladimir Putin, senza escludere in prospettiva la revoca delle sanzioni sul petrolio.

Bangladesh

Un altro incendio ha colpito ieri un campo profughi che ospita rifugiati rohingya in Bangladesh, uccidendo un bambino di sei anni e lasciando circa 2.000 persone senza casa, tra cui 1.000 bambini, ed evidenziando ancora una volta le condizioni insicure nei campi. Save the Children, che ha una presenza attiva nei campi, ha affermato che l’incendio ha distrutto una parte del campo di Kutupalong a Cox’s Bazar intorno alle 16:30 ora locale di ieri pomeriggio, distruggendo 400 rifugi. Questo è il sesto incendio quest’anno che colpisce i campi profughi rohingya in Bangladesh, ha affermato Save the Children. A gennaio un massiccio incendio a Kutupalong ha distrutto 1.200 rifugi e lasciato più di 5.000 persone senza casa. Da allora si sono verificati altri quattro incendi minori. L’ultimo incendio indica ancora una volta la natura profondamente insicura dei campi di Cox’s Bazar, che ospitano circa 1 milione di rohingya per lo più musulmani, molti dei quali sono stati cacciati dallo Stato di Rakhine, in Myanmar, dai militari in assalti selvaggi nella seconda metà del 2017.

Myanmar

Violenza, stupri, uccisioni, rapimenti e raid notturni nelle case da parte dei militari hanno creato in Myanmar un clima di terrore che ha tagliato fuori le donne dall’assistenza sanitaria, in piena emergenza Covid, e dalle fonti di guadagno. È quanto si evince da una ricerca svolta fra 2.200 donne intervistate lo scorso dicembre al telefono in tutto il paese dall’Undp e UnWomen − le agenzie dell’Onu sullo sviluppo e sulle donne − a un anno dal colpo di Stato militare e dopo due anni di devastante pandemia.
“Regressing Gender Equality in Myanmar: Women Living Under the Pandemic and Military Rule” (Il regresso nell’eguaglianza di genere in Myanmar: la vita delle donne sotto la pandemia e il regime militare), presentato in occasione della Giornata della Donna, ha scoperto che la combinazione di pandemia e golpe hanno riportato indietro le lancette dopo un decennio di innegabili progressi.
Un terzo delle donne intervistate ha detto di avere paura a circolare nei propri quartieri: «C’è una differenza abissale con quanto dichiarato (in un precedente sondaggio) nel 2019, quando era solo il 3,5% delle donne a dichiarare di non sentirsi al sicuro durante il giorno nella propria comunità». Ora, «metà delle donne intervistate dice di avere paura durante il giorno fuori dalle comunità e oltre un terzo addirittura di avere timore nella propria abitazione, di notte», si legge nella presentazione, sul sito dell’Undp.
Una donna su dieci ha avuto problemi durante la gravidanza o l’allattamento e non ha potuto ricevere assistenza. E quasi sette donne su dieci, si legge nel rapporto, confessano che il proprio reddito, già messo a dura prova dal Covid, è crollato drasticamente dopo il colpo di Stato. «Tutto questo − ha detto Kanni Wignaraja, direttore di Undp per Asia e Pacifico − avrà un impatto negativo diretto sulle future generazioni e sulla prosperità complessiva della Birmania».

Australia

L’Australia dichiarerà emergenza nazionale per le devastanti inondazioni lungo la costa orientale oggi, dopo che settimane di piogge hanno messo in difficoltà le autorità nel portare cibo e forniture essenziali nelle zone più colpite. Il primo ministro Scott Morrison, in visita alla città devastata di Lismore, nello stato settentrionale del New South Wales, impegnerà anche un maggiore sostegno finanziario per le persone e le imprese.

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