Le fantastiche quattro
Scritto da Radio Bullets in data Luglio 16, 2019
Stati Uniti
Attaccate da commenti razzisti. Ci sono abituate, d’altra parte sono donne in carriera e intelligenti, che hanno avuto una vita difficile e si sono riscattate, il profilo ideale per i leoni da tastiera. Ma in questo caso le quattro giovani democratiche americane hanno un aggressore d’eccezione: il presidente degli Stati Uniti. Ci si aspetta di tutto, ma non che il rappresentante di quella che per anni ha voluto essere definita come la patria dei diritti civili, lanci commenti ostili contro delle parlamentari.
Ma forse gli Stati Uniti sono possono ancora vantare di essere il paese dei diritti, perché loro ci sono, sono state votate e non hanno intenzione di restare in silenzio. Ma chi sono le “fantastiche quattro” che non piacciono al presidente e che a suo dire “non piacciono a molti”?
Alexandria Ocasio Cortez
Alexandria Ocasio-Cortez, spesso detta AOC, ha fatto ordine nel Partito Democratico lo scorso giugno quando ha sconfitto il veterano politico e il favorito dello stabilimento Joe Crowley nelle primarie del partito. La ventinovenne ha poi continuato battendo il candidato repubblicano Anthony Pappas nei mesi centrali di novembre, diventando la più giovane congressista degli Stati Uniti.
Nata nel Bronx, a New York da genitori di origine portoricana. Ha una laurea in economia e relazioni internazionali alla Boston University e ha lavorato come organizzatrice di comunità, educatrice e barista prima di decidere di candidarsi.
Dalla sua elezione, scrive la Bbc, la donna che si è definita una democratica socialista, è diventata un parafulmine della destra.
La Ocasio Cortez non ha abbandonato i riflettori, ha risposto senza lasciarsi intimidire, usando i social ai repubblicani, ai giornalisti e ai critici su una serie di questioni come l’immigrazione, la povertà e la razza.
Si è guadagnata una reputazione per le sue appassionate testimonianze alle audizioni del Congresso, che sono spesso ri-circolate tra i suoi quasi cinque milioni di seguaci su Twitter.
È stata particolarmente esplicita nel suo impegno per la politica ambientale, essendo uno degli sponsor della risoluzione Green New Deal, che invita gli Stati Uniti a raggiungere zero emissioni di gas serra insieme ad altri obiettivi. La signora Ocasio-Cortez è stata anche schietta nelle sue critiche al presidente. In un’intervista a CBS News poco dopo aver prestato giuramento alla Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti, ha detto che non c’è “alcun dubbio” sul fatto che Trump sia un razzista.
“Le parole che usa … sono storici fischi per cani della supremazia bianca”, ha detto. “Il presidente certamente non ha inventato il razzismo, ma sicuramente gli ha dato voce”.
Ilhan Omar
Lo scorso novembre, la presidente del Congresso Ilhan Omar ha vinto un seggio in Minnesota alla Camera dei rappresentanti, diventando la prima legislatore somalo-americano negli Stati Uniti.
La sua famiglia giunse negli Stati Uniti come rifugiata dalla Somalia, stabilendosi a Minneapolis nel 1997 dopo essere fuggita dalla guerra civile del paese. È diventata cittadina nel 2000.
La trentasettenne madre di tre figli è una delle prime due donne musulmane mai elette al Congresso degli Stati Uniti.
Prima della sua elezione al Congresso – racconta la Bbc – ha prestato servizio nel parlamento statale del Minnesota, diventando così l’allora più alto funzionario pubblico somalo-americano eletto negli Stati Uniti.
Poco dopo la sua elezione, è stata elogiata per aver combattuto per cambiare il divieto di 181 anni di indossare un copricapo alla Camera, permettendole di portare l’hijab per il suo giuramento. Ma la Omar ha anche affrontato ripetute accuse di antisemitismo. E’ stata costretta a scusarsi per una serie di tweet dello scorso febbraio che suggerivano che l’American Israel Public Affairs Committee (Aipac) stava acquistando influenza per quanto riguardava le politiche filo-israeliane.
Rashida Tlaib
Proprio come le altre deputate, l’elezione di Rashida Tlaib il novembre scorso ha fatto la Storia. Il democratico Michigan aveva per la prima donna palestinese-americana a servire al Congresso. Nata e cresciuta a Detroit, nel Michigan, Tlaib è figlia di genitori immigrati palestinesi. Sua nonna vive ancora in Cisgiordania.
Il giorno del giuramento indossava un abito tradizionale palestinese cucito da sua madre. La Tlaib insieme alla Omar è delle prime due donne musulmane mai elette a servire al Congresso.
La più grande di 14 fratelli, la Tlaib è diventata il primo membro della sua famiglia a diplomarsi e poi alla facoltà di giurisprudenza.
Da quando ha assunto l’incarico, è stata una critico del presidente senza peli sulla lingua, tanto da chiedere il suo impeachment.
Ayanna Pressley
La deputata Ayanna Pressley, 45 anni, è la prima donna afroamericana ad essere eletta al Congresso degli Stati Uniti dal Massachusetts.
Nata a Cincinnati e cresciuta in Ohio, la Pressley è l’unica figlia di una madre single. Dopo aver frequentato la Boston University, ha prestato servizio come assistente al membro del Congresso Joseph P Kennedy II, e ha lavorato per il senatore John Kerry per 13 anni.
La sua carriera politica è iniziata nel 2009, quando è diventata la prima donna di colore eletta nel consiglio della città di Boston nei suoi 100 anni di storia.
Simile alla Ocasio-Cortez, l’elezione della sig.ra Pressley al Congresso degli Stati Uniti ha comportato un grande sconvolgimento politico: ha spodestato Michael Capuano nelle primarie del partito.
Da quando ha assunto l’incarico a gennaio, la Pressley è stata una sostenitrice instancabile del diritto all’aborto, spingendo per abrogare un emendamento che impediva a Medicaid di coprire gli aborti per gli americani a basso reddito.
Sopravvissuta alle violenze sessuali, la Pressley ha anche parlato di protezioni migliori per le vittime degli assalti, scrivendo sul suo sito web che “le persone più vicine al dolore dovrebbero essere più vicine al potere”.
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