Terrore a Kabul

Scritto da in data Luglio 2, 2019

Afghanistan

L’ennesimo attentato a Kabul passa quasi inosservato dalla stampa italiana. 18 anni di guerra e nella capitale afgana si continua a morire. Ma raccontarlo non è un attaccamento al macabro o un modo per far star male le persone che sono qui e che hanno voglia di vacanza. E’ un riconoscimento a quelli che sono lì, ai morti, ai feriti, alle decine di vite cambiate, ai sogni infranti e alla vite spezzate.

E’ accaduto ieri ancora a Kabul. Prima un’esplosione poi una battaglia durata sette ore tra le forze di sicurezza afgane e cinque talebani uccisi quando l’edificio in costruzione dove si erano rifugiati è stato assaltato. Prima un furgone imbottito di esplosivo era detonato uccidendo 16 di persone, ma il bilancio è più che provvisorio e ferendone 105 tra cui 51 bambini.

“Gli scontri si sono con conclusi con la morte di tutti i cinque gli attentatori”, ha detto il portavoce del ministro degli interni, Nasrat Rahimi, aggiungendo che 210 persone sono state messe al sicuro durante l’operazione.

I talebani hanno rivendicato la responsabilità, ha detto Tolo News, gli stessi che nello stesso preciso momento stavano partecipando a negoziati in Qatar con gli americani.

“L’obiettivo era un’installazione tecnica del ministero della Difesa”, ha detto il portavoce dei talebani, Zabihulla Mujahid in una dichiarazione.

La polizia ha detto che il furgone carico di esplosivo è detonato vicino al dipartimento di ingegneria e logistica del ministero della Difesa durante l’ora di punta le 8.55. Circa 100 feriti sono stati portati in ospedale. 51 bambini che si trovavano in due scuole vicine sono stati feriti dallo scoppio dei vetri, ha detto Nooria Nazhat, portavoce del ministero dell’Educazione.

“Questi bambini erano nelle loro classi quando l’esplosione ha infranto i vetri. Tutti i bambini feriti sono stati evacuati subito”, ha detto Nazhat.

Una guardia di sicurezza della Tv Shamshad, una rete televisiva in lingua Pashtu, è rimasto ucciso e diversi impiegati sono stati feriti nei loro uffici che si trovano vicino al luogo dell’esplosione, ha commentato il direttore Abid Ehsan.

La zona ha moti edifici militari e pubblici, tra cui anche la federazione di calcio afgana, il cui presidente Yousuf FKargar è rimasto ferito.

Il presidente Ghani ha condannato l’attacco, lo ha definito un crimine contro l’umanità.

Il chief executive Abdullah Abdullah ha detto che l’attacco mostra la natura criminale dei talebani: “Non ci faremo scoraggiare, puniremo i miscredenti”, ha scritto su Twitter

Colloqui di pace

Quando è avvenuto l’attacco l’inviato americano per l’Afghanistan Zalmay Khalizad stava tenendo il settimo incontro di pace con i talebani in Qatar, nel tentativo di porre fine a 18 anni di guerra.

I colloqui descritti da un funzionario come un “momento decisivo”, si sono concentrati su questioni che vanno dal terrorismo, il ritiro delle truppe straniere, il dialogo con l’amministrazione afgana e un cessate al fuoco.

“L’ultimo attacco dei talebani ha cambiato l’intero contesto dell’incontro, si è insinuato il disagio”, ha detto un funzionario presente alle trattative di Doha.

I talebani hanno però detto chiaramente e precedentemente che prima che si parli di un cessate al fuoco o di colloqui con il governo afgano, vogliono tutte le truppe straniere fuori dal paese.

Restano ancora 20 mila soldati stranieri, la maggior parte di loro americani in Afghanistan, parte della missione di addestramento, assistenza e consiglio delle Nato. Alcune forze americane dell’antiterrorismo conducono operazioni. Meno di una settimana fa, il Segretario di Stato americano Mike Pompeo ha fatto una breve visita a Kabul e ha detto che l’amministrazione Trump spera che un accordo di pace con i talebani, sia possibile strapparlo entro il primo settembre.

Nonostante i colloqui di pace stiano prendendo piedi, i combattimenti tra talebani e forze afgane, appoggiate dalle truppe straniere continuano in tutto il paese. Il ministro della Difesa ha annunciato proprio in queste ore che 67 ribelli sono stati uccisi in 11 province nelle ultime 24 ore. I talebani hanno dichiarato che i loro combattenti hanno condotto 52 operazioni contro le forze afgane uccidendo più di 170 persone. Entrambe le parti esagerano sulle vittime e non sono attendibili, più che altro serve ad aumentare il morale dei propri combattenti.

Quello che è certo è che le vittime civili sono sempre una di troppo.

Ascolta anche:

E se credete in un giornalismo indipendente, serio e che racconta dai posti, potete sostenerci andando su Sostienici

 


[There are no radio stations in the database]