Mpox Congo, MSF: “Subito i vaccini”
Scritto da Radio Bullets in data Agosto 16, 2024
La disponibilità estremamente limitata di vaccini contro Mpox in Repubblica Democratica del Congo (RDC) ha ridotto drasticamente l’efficacia del piano nazionale di vaccinazione contro questo virus.
A dirlo in una nota è Medici Senza Frontiere (MSF)i cui team stanno rispondendo a questa nuova emergenza.
“Senza i vaccini migliaia di persone, compresi i bambini sotto i 15 anni, tra i più colpiti dal virus (rappresentano il 56% dei casi e il 79% dei decessi per Mpox nel 2024 in Repubblica Democratica del Congo), potrebbero rimanere senza protezione. Con l’epidemia che continua a evolversi rapidamente, occorre compiere ogni passo necessario per far arrivare subito i vaccini a chiunque ne abbia bisogno”, dice il dottor Justin B. Eyong, epidemiologo di Medici Senza Frontiere (MSF) in RDC.
Da metà giugno a inizio agosto le strutture supportate da MSF in RDC hanno assistito 1.159 pazienti. Di questi, 431 erano casi gravi, mentre 728 pazienti sono stati assistiti a livello ambulatoriale.
Sono state, inoltre, 6.376 le sessioni di sensibilizzazione organizzate dai team di MSF per evitare la diffusione del virus. Più di 1.530 persone contagiate sono attualmente seguite a domicilio.
Mpox
Secondo l’Iss l’Mpox è una malattia virale “causata dal virus del vaiolo delle scimmie (mpxv), un orthopoxvirus della stessa famiglia del vaiolo (poxviridae). Esistono due gruppi geneticamente distinti: il clade I, a sua volta distinguibile nei due sub-clade Ia e Ib, e il clade II, distinguibile nei due sub-clade IIa e IIb”.Il virus “è presente nella fauna selvatica, in particolare primati e piccoli roditori, in diversi paesi dell’Africa centrale e occidentale”.
Il nome vaiolo delle scimmie, precedentemente atrribuitogli, deriva dalla prima identificazione del virus, scoperto nelle scimmie in un laboratorio danese nel 1958.
Il virus è stato rilevato per la prima volta nell’uomo nel 1970, nella Repubblica Democratica del Congo (RDC).
Da allora, casi nell’uomo trasmessi prevalentemente attraverso il contatto con animali infetti, sono stati riportati in RDC e altri paesi africani.
Nel 2022, la rapida diffusione del mpox clade IIb a livello globale, in paesi in precedenza non affetti, con trasmissione interumana, prevalentemente per via sessuale, fu dichiarata anche in quel caso un’emergenza sanitaria pubblica di interesse internazionale, poi terminata nel maggio 2023.
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