11 gennaio 2023 – Notiziario Mondo
Scritto da Radio Bullets in data Gennaio 11, 2023
Afghanistan: grazie al sostegno dei nostri lettori e lettrici, Radio Bullets è di nuovo in partenza per raccontarvi il paese in cui è in corso una vera e propria catastrofe umanitaria. Stati Uniti, Biden nella bufera per alcuni documenti riservati trovati in un suo ufficio. Nigeria, elezioni a rischio. Francia, in pensione a 64 anni, via i regimi speciali. Si teme la protesta sociale.
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Afghanistan
La situazione in Afghanistan diventa sempre più difficile, una catastrofe umanitaria quanto economica. Con il rischio che le ong sospendano le loro attività dopo il divieto alle donne operatrici di lavorare che si aggiunge a tutti gli altri divieti che le donne afghane da un anno a questa parte sono state costrette a subire. Ogni diritto che si erano faticosamente conquistate è stato cancellato. Alle Nazioni Unite questa settimana se ne parlerà anche perché è grazie all’assistenza umanitaria che le persone sopravvivono, circa 80 milioni di dollari che vengono portati ogni mese per andare avanti. Senza contare l’inverno gelido e tre milioni e mezzo di sfollati. Un 97 per cento della popolazione sotto la soglia di povertà, senza cibo e accesso al mondo del lavoro. L’Afghanistan lo seguiamo da 22 anni, ma da quando i talebani hanno preso il potere siamo tornati subito la presa per raccontare il trauma della società civile, poi a gennaio dell’anno scorso per coprire la catastrofe economica, ad agosto dopo un anno di regime, e torniamo ancora oggi, nel momento più freddo e buio della storia di questo paese. E’ per questo motivo la direttrice di Radio Bullets, Barbara Schiavulli, è in viaggio verso Kabul, un paese anche per il giornalismo sempre più difficile da accedere e da raccontare liberamente. Grazie al sostegno dei nostri lettori e lettrici che hanno finanziato questo reportage, cercheremo di raccontarvi quello che sta accadendo ma soprattutto farvi sentire le voci di chi ha bisogno di far sapere che esiste e che non è solo un numero o una statistica ma persone che hanno freddo, fame e sogni infranti.
Stati Uniti
Il presidente Joe Biden e il suo team legale della Casa Bianca non sanno cosa ci sia nei documenti riservati del suo periodo come vicepresidente che sono stati scoperti lo scorso autunno nel suo ufficio privato perché non li hanno esaminati. Lo dicono alla CNN due fonti vicine alla questione.
Biden non sapeva che i documenti fossero lì e non si è reso conto che fossero lì, fino a quando i suoi avvocati personali non hanno informato l’ufficio del consiglio della Casa Bianca, ha detto una fonte alla CNN. Spiegando perché Biden non sa cosa c’è nei documenti, la fonte ha detto che la squadra del presidente è cauta nel dare l’impressione di interferire dato che il Dipartimento di Giustizia sta ancora esaminando la questione.
La CNN ha riferito martedì che tra i documenti classificati ci sono promemoria dell’intelligence statunitense e materiali informativi che coprivano argomenti tra cui Ucraina, Iran e Regno Unito, secondo una fonte vicina alla questione.
Gli avvocati personali di Biden hanno trovato i documenti mentre impacchettavano i file, ha detto la Casa Bianca, e poi l’ufficio del consiglio ha informato la National Archives and Records Administration. Gli avvocati di Biden hanno fornito i documenti ai National Archives il giorno dopo averli trovati e stanno ancora collaborando alla questione in fase di revisione da parte del procuratore statunitense a Chicago, secondo la Casa Bianca.
La notizia è arrivata lunedì pochi istanti dopo che il corteo del presidente era entrato nel Palazzo Nazionale di Città del Messico, in una visita che segna la prima volta di un presidente degli Stati Uniti in Messico dal 2014.
Gli avvocati di Biden affermano di aver trovato i materiali del governo a novembre mentre chiudevano un ufficio che Biden utilizzava come parte del suo rapporto con l’Università della Pennsylvania, dove è stato professore onorario dal 2017 al 2019.
Nell’ufficio sono stati trovati meno di una dozzina di documenti riservati, ha detto un’altra fonte alla CNN. Non è chiaro il motivo per cui sono stati portati nell’ufficio privato di Biden. I materiali classificati includevano alcuni file top-secret con la designazione di “informazioni compartimentate sensibili”, nota anche come SCI, che viene utilizzata per informazioni altamente sensibili ottenute da fonti di intelligence.
I titolari di cariche federali sono tenuti per legge a rinunciare a documenti ufficiali e documenti classificati al termine del loro servizio governativo.
Nigeria
Le elezioni generali in Nigeria del mese prossimo rischiano di essere annullate o rinviate a causa della crescente insicurezza, ha affermato il capo delle elezioni del paese. A raccontarlo è la BBC. Se non affrontata, l’insicurezza “potrebbe ostacolare la dichiarazione dei risultati elettorali e far precipitare una crisi costituzionale”, dice Mahmood Yakubu.
I media locali affermano che 15 stati potrebbero subire violenze prima, durante e dopo le elezioni. Risolvere l’insicurezza è una delle questioni chiave nella campagna presidenziale. Più di 90 milioni di nigeriani e nigeriane si sono registrati per votare alle elezioni del 25 febbraio.
Cinque stati nel sud-est, dove agisce un gruppo separatista, e quattro stati nella regione nord-occidentale, dove sono attive bande armate note come “banditi”, sono tra quelli elencati come aree di preoccupazione. Desta preoccupazione anche la regione nord-orientale. È lì che il gruppo militante islamista Boko Haram e un affiliato legato all’IS continuano a compiere attacchi mortali con conseguenze devastanti. Nella Nigeria centrale gli scontri tra pastori e allevatori rimangono una grande minaccia.
Anche l’hub commerciale del paese, Lagos, nel sud-ovest, è stato indicato come un’altra area che potrebbe assistere a violenze legate alle elezioni. Segno che il problema dell’insicurezza si sta diffondendo, nel fine settimana uomini armati hanno rapito 32 persone in una stazione ferroviaria nello stato meridionale di Edo.
Nonostante i problemi relativi ad altre elezioni, il voto non è mai stato annullato da quando la democrazia è stata ripristinata nel 1999. Il presidente Muhammadu Buhari, che lascia l’incarico dopo otto anni, ha costantemente cercato di rassicurare il Paese che il suo governo avrebbe garantito la sicurezza durante le elezioni.
Francia
In Francia è tempo di riforma delle pensioni: ci si andrà a 64 anni nel 2030, con un aumento graduale da subito di 3 mesi per ogni anno Una riforma che nel tempo è sempre stata rinviata, bocciata e osteggiata da sindacati e opposizioni, Fino a questo momento nessun governo è riuscito a far approvare una riforma del genere. Ora l’iter è cominciato. Elisabeth Borne ha spiegato quelli che sono i punti centrali di un progetto il cui obiettivo è “salvaguardare l’equilibrio dei conti”. Riforma che il governo punta a far approvare, con l’appoggio della destra moderata dei Républicains. Promettono battaglia sindacati e opposizioni, nettamente contrari, così come circa il 70% dei francesi e delle francesi.
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