12 luglio 2019 – notiziario

Scritto da in data Luglio 12, 2019

Kenya: lo strano caso della falsa lettera / Congo Brazzaville: il Fmi concede un prestito di 448 milioni di dollari / Marocco: il 18 luglio ultima udienza la processo per la decapitazione delle due turiste europee / Germania: Generazione identitaria classificata come organizzazione estremista / Danimarca: la Corte europea condanna il mancato ricongiungimento familiare / Romania: il Commissario europeo alla salute e alla sicurezza alimentare chiede di fermare il viaggio di 70mila pecore /Francia, la verdura bio che produce gas serra.

Questo e molto altro nel web notiziario di Radio Bullets, un podcast di notizie dall’estero oggi a cura di Paola Mirenda. Musiche di Walter Sguazzin.

Congo Brazzaville

Il Fondo monetario internazionale ha accordato al Congo Brazzaville un prestito triennale di 448 milioni di dollari, la cui prima tranche di 49 milioni di dollari sarà immediatamente sbloccata. Il prestito arriva al termine di negoziati durati due anni: pur essendo un Paese riccodi petrolio, il Congo Brazzaville ha pesanti debiti dovuti alla gestione perosnalistica del potere, nelle mani della famiglia Sasso Nguesso dal 1979 al 1992 e dal 1997 a oggi. Tra i debiti il maggiore è quello con la società di costruzione Commisimpex, di proprietà di Mohsen Hojeij, uomo d’affari libanese, nato in Nigeria ma cittadino britannico, che reclama 1,2 miliardi di euro per una fattura di 100 milioni di dollari emessa nel 1992 e mai pagata. Ci sono poi i debiti con la Cina, di più di tre miliardi di dollari nonché con due importanti società petrolifere, Glencore e Trafigura. Infine, le inchieste per corruzione, quella aperta dalla procura svizzera e che riguarda una società di Ginevra – raccontata nella interessante inchiesta di Public eye – e quella aperta dalla procura italiana e che riguarda Eni. Altri affari poco chiari sono quelli con la società petrolifera francese Total, rivelati da inchieste giornalistiche francesi.

Francia

Arriverà il 20 dicembre prossimo la sentenza nel processo contro France telecom e i suoi ex dirigenti, messi sotto accusa per mobbing, in una precisa strategia aziendale che, secondo l’accusa, ha portato a non meno di 19 suicidi e numerosi casi di sofferenza psicologica. La procura ha richiesto il massimo previsto per legge, cioè una ammenda di 75mila euro verso l’azienda, e un anno di prigione e 15mila euro contro i suoi ex dirigenti. Il processo era iniziato il 6 maggio scorso: si trattava della prima volta che un’azienda quotata in Borsa – con l’attuale nome di Orange – finiva alla sbarra con questa accusa.

Germania

Il Bundesverfassungsschutz (l’Ufficio per la protezione della Costituzione, cioè i servizi segreti interni) ha classificato la branca tedesca di Genération Identitaire come “movimento estremista”: la classificazione implica che il gruppo dovrà essere costantemente monitorato e che sarà autorizzato l’uso di V-man, cioè di agenti sotto copertura al suo interno. Fondato nel 2012, Identitäre Bewegung conta su circa 600 membri e già tre anni fa era stato valutato come “caso sospetto”. Ora è stato stabilito che i suoi obiettivi – che secondo la dichiarazione del presidente del Bundesverfassungsschutz Thomas Haldenwang mettono in discussione l’uguaglianza degli esseri umani – non sono compatibili con la Legge fondamentale tedesca.

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