16 giugno 2022 – Notiziario
Scritto da Barbara Schiavulli in data Giugno 16, 2022
Ascolta il notiziario
- Israele e Palestina: Save the Children, l’80% dei minori soffre di depressione dopo quindici anni di blocco a Gaza.
- La polizia israeliana non diffonde i risultati dell’indagine sulla condotta degli agenti al funerale della giornalista Abu Akleh.
- Stati Uniti: nel mirino di Biden la terapia di conversione nel mese del Pride.
- Pakistan: per far fronte alla crisi economica, ministro chiede di ridurre il consumo di tè.
- Afghanistan: la Russia pronta a riconoscere il governo talebano indipendentemente dagli altri paesi.
- Jamal Khashoggi Way: Washington cambia nome alla via dell’ambasciata saudita.
Questo e molto altro nel notiziario di Radio Bullets, a cura di Barbara Schiavulli.
Gaza
Quattro bambini su cinque nella Striscia di Gaza soffrono di depressione, tristezza e paura causate da quindici anni di blocco israeliano sul territorio, secondo un rapporto pubblicato da Save the Children.
Il rapporto, intitolato “Trapped”, ha intervistato quattrocentottantotto minori e centosessantotto genitori e tutori nella Striscia di Gaza, a seguito di una ricerca simile condotta dall’organizzazione nel 2018. Il blocco della Striscia di Gaza è iniziato nel giugno 2007, colpendo gravemente l’economia del territorio e limitando pesantemente i viaggi. Ha colpito in modo particolare i bambini, che costituiscono il 47% dei due milioni di abitanti di Gaza. Circa ottocentomila bambini di Gaza non hanno mai conosciuto la vita senza il blocco e hanno dovuto affrontare quelle che il rapporto definisce sei situazioni pericolose per la vita: cinque escalation di violenza e la pandemia di Covid-19.
L’ultima ricerca di Save the Children ha mostrato che il benessere mentale di bambini, giovani e operatori sanitari è notevolmente peggiorato rispetto all’ultimo rapporto di quattro anni fa, con il numero di bambini che segnalano disagio emotivo in aumento dal 55 all’80%.
Il rapporto ha mostrato che c’è stato un aumento significativo del numero di bambini che hanno riferito di sentirsi spaventati (84% rispetto al 50% nel 2018), nervosi (80% rispetto al 55%), che manifestano tristezza o depressione (77% rispetto al 62%) e dolore (78% rispetto al 55%). Save the Children ha anche riferito che più della metà dei bambini di Gaza ha pensato al suicidio e tre su cinque sono autolesionisti. I fattori che hanno contribuito alla crisi della salute mentale vissuta da bambini e giovani a Gaza sono stati la mancanza di accesso ai servizi di base, come l’assistenza sanitaria e il blocco in corso.
Secondo gli operatori sanitari intervistati nel rapporto, il 79% dei bambini di Gaza ha sofferto di enuresi notturna negli ultimi anni e il 59% di loro ha affermato che c’è stato un aumento di bambini che hanno difficoltà di parola, linguaggio e comunicazione, tra cui reattività temporanea e mutismo, che è un sintomo di trauma o abuso.
Afghanistan
L’inviato speciale della Russia per l’Afghanistan, Zamir Kabulov, martedì ha affermato che Mosca prenderà una decisione sul riconoscimento dell’Emirato Islamico dell’Afghanistan, indipendentemente dall’opinione degli Stati Uniti o di qualsiasi altro paese. In un’intervista a Channel One Russia Kabulov ha affermato che il primo passo verso il riconoscimento dell’Emirato Islamico sarebbe la formazione di un governo politico inclusivo in Afghanistan.
Yemen
Un giornalista locale, Sabre Noman Al Haidary, è rimasto ucciso in un attentato con il suo veicolo fatto saltare nella città portuale di Aden. Il giornalista aveva lavorato per una testata giornalistica giapponese e non è chiaro il motivo per cui sia stato preso di mira, finora nessuno ha rivendicato l’omicidio. Diversi giornalisti sono stati uccisi in incidenti simili in Yemen, paese devastato dalla guerra dal 2014 quando la milizia houthi ha preso il controllo di diverse province settentrionali e ha costretto il governo yemenita, sostenuto dai sauditi, a lasciare la capitale Sana’a.
Arabia Saudita
Funzionari sauditi stanno sequestrando gadget e articoli di abbigliamento color arcobaleno dai negozi della capitale nell’ambito di una repressione dell’omosessualità, secondo quanto riportato dai media statali. Gli articoli includono fiocchi, gonne, cappelli e astucci color arcobaleno, la maggior parte dei quali apparentemente fabbricati per i bambini piccoli, secondo un servizio del canale di notizie statale Al-Ekhbariya. «Stiamo facendo un sequestro degli articoli che contraddicono la fede islamica e la morale pubblica, e che promuovono i colori omosessuali prendendo di mira le giovani generazioni», ha affermato un funzionario del ministero del Commercio, coinvolto nella campagna.
Turchia
La Turchia ha respinto una proposta della Nato per un incontro trilaterale con Svezia e Finlandia allo scopo di risolvere la questione dell’opposizione di Ankara all’entrata dei paesi scandinavi nell’alleanza atlantica. Lo hanno fatto sapere alcuni media turchi pubblicando parte di un articolo di Financial Times che cita fonti informate sul dossier.
Siria
La coalizione guidata dagli Stati Uniti ha affermato di aver arrestato un alto leader del gruppo ISIL (ISIS) in Siria durante un raid mattutino, giovedì. L’ISIL un tempo controllava un’area, attraverso la Siria e l’Iraq, equivalente alle dimensioni del Regno Unito e ha continuato con sfrontati attacchi dalla sconfitta del gruppo sul campo di battaglia tre anni fa. «L’individuo detenuto è stato valutato come un esperto fabbricante di bombe e facilitatore, diventato uno dei massimi leader del gruppo in Siria», afferma la dichiarazione, che però non spiega dove sia avvenuto il raid di giovedì.
Un portavoce di un gruppo ribelle siriano separato sostenuto dalla Turchia ha riferito all’agenzia di stampa Reuters, giovedì, che le forze guidate dagli Stati Uniti hanno effettuato un raid in elicottero nel villaggio di Al-Humaira, appena a sud del confine turco, la prima operazione del suo genere nell’area. Una fonte in contatto con i ribelli della zona ha detto a Reuters che durante l’operazione sono scoppiati i combattimenti.
Le forze speciali statunitensi a febbraio avevano effettuato un raid in elicottero nella provincia siriana di Idlib, controllata da Hay’et Tahrir al-Sham (HTS), che ha portato alla morte del leader dell’ISIL Abu Ibrahim al-Hashemi al-Quraishi. Quraishi aveva guidato il gruppo dalla morte del suo fondatore Abu Bakr al-Baghdadi, ucciso nel 2019.
Libano
Il presidente libanese Michel Aoun ha convocato il prossimo 23 giugno i rappresentanti dei diversi gruppi parlamentari per le consultazioni costituzionali sulla nomina del nuovo premier. Secondo fonti politiche libanesi, citate dai media di Beirut, il premier uscente Najib Miqati è considerato il favorito per ricoprire nuovamente la carica di capo del governo. Nei mesi scorsi, l’esecutivo di Miqati era riuscito a negoziare con il Fondo monetario internazionale un accordo preliminare per l’erogazione dei fondi necessari per sostenere il Libano, alle prese da tre anni con la sua peggiore crisi finanziaria.
Israele e Palestina
Centinaia di persone hanno assistito nel cimitero del kibbutz di Ein HaCarmel, non distante da Haifa, ai funerali dello scrittore Abraham Yehoshua, morto a 85 anni.
La polizia israeliana si è rifiutata di diffondere i risultati di un’indagine interna sulla condotta degli agenti durante il corteo funebre per la giornalista di Al Jazeera uccisa, Shireen Abu Akleh, durante il quale la polizia ha attaccato i portatori della bara facendo quasi cadere la bara. Alle forze dell’ordine è bastata una dichiarazione in cui annunciava che i risultati erano stati consegnati al commissario di polizia Kobi Shabtai e al ministro della Pubblica sicurezza Omer Barlev, insieme a una dichiarazione corrispondente in cui il primo sembrava riconoscere alcune irregolarità da parte degli agenti. «Il corteo funebre della giornalista Shireen Abu Akleh è stato un evento complesso. È impossibile rimanere indifferenti nelle scene difficili», ha affermato Shabtai in una dichiarazione rilasciata dopo la presentazione dei risultati dell’indagine interna avviata sulla condotta degli agenti al funerale.
Tunisia
Il più potente sindacato tunisino mercoledì ha annunciato uno sciopero generale che comporterà la cancellazione di tutti i voli internazionali da e per la Tunisia e la sospensione del trasporto terrestre e marittimo. Il sindacato generale tunisino del lavoro (UGTT) ha dichiarato che l’azione si svolgerà giovedì 16 giugno e includerà quindici compagnie di trasporto e la cancellazione di quarantanove voli.
Egitto
L’attivista egiziana Mona Seif ha annunciato mercoledì di aver iniziato uno sciopero della fame in solidarietà con il fratello incarcerato Alaa Abdel Fattah che, secondo quanto riferito, è rimasto senza cibo per settantacinque giorni. Secondo la sua famiglia, Abdel Fattah, figura chiave nella rivolta del 2011 che ha rovesciato l’autocrate egiziano di lunga data Hosni Mubarak, è in sciopero della fame dall’inizio di aprile per protestare contro le sue condizioni carcerarie.
Mali
Le truppe francesi in Mali hanno catturato un membro di spicco dell’affiliata del Sahel del gruppo dello Stato Islamico, ha detto mercoledì l’esercito francese. L’arresto arriva mentre la Francia si prepara a completare il ritiro dal Mali, dopo quasi un decennio di battaglia contro un’insurrezione jihadista nel paese con la forza anti-insurrezionale Barkhane guidata dalla Francia. «Nella notte tra l’11 e il 12 giugno, un’operazione della forza Barkhane ha permesso la cattura di Oumeya Ould Albakaye, una figura di spicco dello Stato Islamico nel Grande Sahara (IS-GS)», ha detto un portavoce del capo di stato maggiore ad AFP. L’operazione, condotta vicino al confine con il Niger, ha richiesto settimane di preparazione che hanno coinvolto unità dell’aviazione e dell’esercito di terra, ha affermato il ministero della Difesa a Parigi.
Etiopia
Almeno quaranta persone sono state uccise in scontri nella città etiope di Gambella, a ovest del paese del Corno d’Africa, in attacchi sferrati da gruppi armati, come hanno riferito a Bbc due alti funzionari regionali. Secondo uno di loro, dieci delle vittime erano membri delle forze governative di sicurezza.
Repubblica Democratica del Congo
In Repubblica Democratica del Congo una manifestazione anti-Ruanda nella città di Goma, est del paese, è sfociata in saccheggi, con uomini a torso nudo che hanno depredato negozi e perquisito automobili sospettate di aver trasportato ruandesi. Diverse migliaia di persone hanno protestato contro il Ruanda il giorno dopo che il governo congolese ha ribadito le proprie accuse secondo le quali Kigali sosterrebbe il gruppo armato ribelle M23.
Nigeria
La polizia nigeriana ha affermato di star indagando su un rapimento di massa segnalato nella capitale Abuja, come rende noto Bbc. I sequestri a scopo di estorsione da parte di bande armate sono frequenti in tutto il paese, ma questo caso esula dalla norma perché uno dei presunti ostaggi ha pubblicato un tweet e inviato un messaggio WhatsApp con la posizione delle persone rapite chiedendo aiuto, mentre uomini armati conducevano il gruppo verso una destinazione sconosciuta. Secondo il messaggio via Twitter le diciassette persone sono state rapite da diverse parti di Abuja e tra loro ci sarebbero anche tre donne incinte e due bambini. La comunicazione ha ricevuto quasi quarantamila retweet e più di duemilacinquecento persone hanno inviato messaggi, molti dei quali esortano le autorità nigeriane ad agire.
L’esercito nigeriano ha trovato ieri una delle oltre duecento studentesse rapite otto anni fa nella città di Chibok dal gruppo jihadista Boko Haram. Il sequestro di massa del 2014 suscitò scalpore a livello internazionale e dette il via alla campagna dall’hashtag #BringBackOurGirls. Le forze armate hanno scritto su Twitter che soldati di pattuglia hanno trovato la giovane Mary Ngosche con suo figlio vicino al villaggio di Ngoshe, nello Stato di Borno. Delle duecentosettantasei ragazze dai dodici ai diciassette anni rapite dalla loro scuola il 14 aprile 2014, cinquantasette riuscirono a scappare, altre ottanta furono liberate in cambio di alcuni comandanti prigionieri di Boko Haram e oltre cento risultano disperse. Si pensa che alcune siano state date in spose a jihadisti.
Ucraina – Russia
Il presidente Biden ha annunciato dopo una chiamata con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky che gli Stati Uniti stanno inviando all’Ucraina un nuovo pacchetto di armi da un miliardo di dollari, la più grande spedizione di armi singole che Washington fornirà a Kiev da quando la Russia ha invaso il 24 febbraio. Biden ha anche annunciato che gli Stati Uniti stanno dando all’Ucraina ulteriori duecentoventicinque milioni di dollari in assistenza umanitaria. Per la prima volta gli Stati Uniti invieranno lanciamissili antinave Harpoon all’Ucraina, segnando un’altra escalation negli aiuti militari statunitensi. I sistemi Harpoon hanno una portata di oltre cento miglia, rendendo le navi russe nel Mar Nero potenziali bersagli e ampliando l’area in cui l’Ucraina può utilizzare le armi occidentali. A maggio, gli Stati Uniti hanno facilitato una spedizione di Harpoon dalla Danimarca all’Ucraina.
Sono migliaia i civili rimasti intrappolati in condizioni sempre più drammatiche a Severodonetsk sotto assedio russo, tra cui anziani, donne e bambini, e la situazione più urgente è quella delle centinaia di persone bloccate nei bunker della fabbrica chimica Azot. Lo ha detto a Bbc il portavoce dell’ufficio dell’Onu per gli Affari umanitari, lanciando l’allarme sulla carenza di scorte d’acqua e cibo, servizi igienici ed elettricità.
Due volontari americani sono stati catturati in Ucraina dalle forze russe vicino Kharkiv. Lo riporta il Daily Mail citando The Daily Telegraph, sottolineando che Robert Druerke e Andy Huynh − veterani dell’esercito americano e provenienti dall’Alabama − sono stati fatti prigionieri la scorsa settimana. Druerke e Huynh erano partiti alla volta dell’Ucraina come volontari per aiutare le forze di Kiev
Stati Uniti
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha parlato mercoledì a un ricevimento Pride LGBTQ alla Casa Bianca e ha firmato un ordine esecutivo volto a frenare la discriminazione contro i giovani transgender. L’ordine esecutivo prende di mira anche la controversa pratica della “terapia di conversione” per le persone LGBTQ. L’ordine attinge denaro già assegnato alle agenzie federali piuttosto che richiedere nuovi finanziamenti. «Il mio messaggio a tutti i giovani: sii semplicemente te stesso, sei amato», ha detto Biden. «Voglio tu sappia che come tuo presidente, tutti noi su questo palco ti guardiamo le spalle». L’ordine esecutivo cerca di scoraggiare la “terapia di conversione”, una pratica che mira a cambiare l’orientamento sessuale o l’identità di genere di una persona. L’ordine chiede alle agenzie federali di garantire che i programmi finanziati dal governo federale non offrano una terapia di conversione.
L’ordine promuove anche un intervento chirurgico di affermazione del genere per le persone transgender ed espande le protezioni dell’affidamento per genitori e bambini LGBTQ. Biden ha affermato che l’ordine intende contrastare oltre trecento leggi “anti-LGBTQI+” introdotte nelle legislature statali nell’ultimo anno. Le leggi approvate dai legislatori conservatori hanno vietato la chirurgia per affermare il genere per i giovani in un certo numero di stati. Tra le leggi statali cui la Casa Bianca si è opposta c’è una misura in Florida, firmata a marzo dal governatore repubblicano Ron DeSantis, che vieta l’educazione sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere fino alla terza elementare. L’anno scorso il Texas ha vietato alle ragazze transgender di partecipare a sport femminili nelle scuole.
Steve Bannon, l’ex stratega della Casa Bianca di Donald Trump, andrà a processo a luglio per oltraggio al Congresso e per essersi rifiutato di cooperare con la commissione della Camera che indaga sull’assalto a Capitol Hill del 6 gennaio 2021: il giudice distrettuale della capitale, Carl Nichols, ha respinto l’istanza con cui aveva chiesto di archiviare l’accusa, invocando l’illegalità del mandato di comparizione e il privilegio esecutivo che protegge la confidenzialità dei colloqui del presidente con i suoi collaboratori.
Alle 13:14 del 2 ottobre 2018, l’editorialista di The Washington Post Jamal Khashoggi è entrato nel consolato saudita a Istanbul per ottenere i documenti per poter sposare la sua fidanzata. Meno di dieci minuti dopo è stato brutalmente ucciso da una squadra di agenti sauditi, in un complotto che la CIA ha concluso non sarebbe potuto accadere all’insaputa del principe ereditario saudita Mohammed bin Salman.
Mercoledì, il giorno dopo la conferma che il presidente Joe Biden si sarebbe diretto nel Regno il mese prossimo, attivisti, legislatori e gruppi per i diritti umani si sono riuniti per una cerimonia a Washington DC che ha visto la strada davanti all’ambasciata saudita ribattezzata “Jamal Khashoggi Way”. «Un segno duraturo per Riyadh», hanno detto le persone che si sono radunate, «che la città non avrebbe mai dimenticato l’omicidio di Khashoggi, indipendentemente dalla politica di chi siede alla Casa Bianca».
Ecuador
Il leader indigeno ecuadoriano Leonidas Iza è stato rilasciato dalla detenzione, meno di un giorno dopo essere stato arrestato per quello che il ministero degli Interni ha descritto come sospetto di “sabotaggio” nel pieno delle proteste antigovernative a livello nazionale, che si sono estese in tutto il paese latinoamericano da lunedì. Iza, leader della potente Confederazione delle nazionalità indigene dell’Ecuador (CONAIE), si è rivolto ai sostenitori che si erano radunati fuori dalla base militare dove era stato trattenuto a Latacunga, martedì.
Brasile
Il Brasile ha registrato cinquecentoquattro morti per dengue nel periodo dal primo gennaio al 4 giugno, secondo il Bollettino epidemiologico diffuso dal ministero della Salute. Lo Stato di San Paolo è in testa alla classifica, con centottanta morti.
Il principale sospettato dell’omicidio di un giornalista britannico e di un esperto indigeno ha confessato di aver sparato loro a morte in una parte remota dell’Amazzonia. La polizia ha detto ai giornalisti che il sospetto ha confessato martedì sera e ha anche portato gli agenti sul luogo in cui sono stati sepolti i corpi di Dom Phillips e Bruno Pereira. La coppia è scomparsa il 5 giugno in un remoto tratto del fiume Itaquai in Brasile. L’investigatore federale ha riferito che Amarildo da Costa de Oliveira, 41 anni, soprannominato Pelado, ha dichiarato alla polizia di aver usato una pistola per uccidere i due uomini prima che fossero sepolti a quasi due miglia nel bosco. Alexandre Fontes, sovrintendente della polizia federale in Amazzonia, ha affermato che gli scavi nel sito stanno continuando.
Pakistan
Il ministro federale per la Pianificazione e lo Sviluppo del Pakistan, Ahsan Iqbal, ha esortato i cittadini a bere meno tè per mantenere a galla l’economia. Ahsan Iqbal ha affermato che i pakistani potrebbero ridurre il consumo di tè di «una o due tazze al giorno» poiché le importazioni stanno mettendo a dura prova il governo. Iqbal ha detto ai giornalisti che il paese importa il tè usufruendo di prestiti. Il documento di bilancio federale per l’anno fiscale in uscita ha mostrato che il Pakistan ha importato tredici miliardi di Rs (sessanta milioni di dollari) di tè in più rispetto allo scorso anno fiscale.
La scorsa settimana, il governo ha presentato un nuovo budget di quarantasette miliardi di dollari per il 2022-23 nel tentativo di convincere l’FMI a riavviare l’accordo di salvataggio da sei miliardi di dollari, concordato da entrambe le parti nel 2019. Secondo l’Osservatorio della complessità economica, la nazione dell’Asia meridionale con duecentoventi milioni di abitanti è il più grande importatore mondiale di tè, con un acquisto di oltre seicentoquaranta milioni di dollari nel 2020. Il Pakistan sta affrontando da mesi gravi sfide economiche, che hanno portato a un aumento dei prezzi di cibo, gas e petrolio. Secondo Reuters, i fondi detenuti dalla banca centrale sono scesi da 16,3 miliardi di dollari alla fine di febbraio a poco più di dieci miliardi di dollari a maggio, un calo di oltre sei miliardi di dollari sufficiente a coprire il costo di due mesi delle proprie importazioni.
Vietnam
Un rappresentante del Vietnam ha affermato l’impegno del paese nel promuovere i diritti delle persone con disabilità (PwDs) partecipando a un incontro tenutosi a New York dal 14 al 16 giugno. la Convenzione sui diritti delle persone con disabilità (CRPD), il ministro consigliere Le Thi Minh Thoa, vice rappresentante permanente del Vietnam presso le Nazioni Unite, ha affermato che il paese ha sempre attribuito importanza alla promozione e alla protezione dei diritti e degli interessi delle persone con disabilità nei principi di uguaglianza e non discriminazione. Ha anche integrato le questioni relative alla PwD nel quadro di sviluppo nazionale.
Il Vietnam si è costantemente sforzato di creare un ambiente favorevole affinché le persone con disabilità non solo potessero godere di benefici, ma anche avere l’opportunità di prendere parte al processo decisionale e contribuire allo sviluppo sociale.
Indonesia
Il presidente indonesiano Joko Widodo ha annunciato un rimpasto di governo mercoledì scorso, licenziando il ministro del Commercio e annunciando un sostituto, a seguito di polemiche su una serie di inversioni politiche sulle esportazioni di olio di palma. Zulkifli Hasan, presidente del National Mandate Party (PAN) ed ex ministro delle foreste, ha prestato giuramento come nuovo ministro del Commercio del paese.
Giappone
Il primo ministro giapponese Fumio Kishida ha dichiarato che parteciperà al vertice della Nato di questo mese a Madrid, diventando così il primo leader del paese a partecipare a un vertice del gruppo transatlantico. L’annuncio di mercoledì precede la riunione del 28-30 giugno dell’alleanza militare, che è vista come un momento cruciale per i suoi trenta membri a quattro mesi dall’invasione russa dell’Ucraina.
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