16 settembre 2019 – Notiziario in Genere
Scritto da Radio Bullets in data Settembre 16, 2019
Le donne in Pakistan cuciono assorbenti per spezzare il tabù del cliclo delle giovani ragazze. Ukraina: nella seconda città più grande si è tenuta il primo Lgbt Pride. Il sindaco Khan dice alle scuole di Londra che sostiene gli insegnamenti Lgbt (in copertina), e infine, la sorella del re saudita, condannata per aver picchiato e rapito l’idraulico.
Questo e molto altro nel webnotiziario in Genere di Radio Bullets, a cura di Lena Maggiaro e con la voce al microfono di Barbara Schiavulli.
Soundtrack: Robbie Williams – Shame / Hailee Steinfeld – Love myself / Harry Styles – Woman
Pakistan
Le signore delle campagne del Pakistan hanno cominciato a cucire assorbenti nella speranza di aiutare a diffondere l’igiene femminile e interrompere il tabù che riguarda il ciclo nelle ragazze più giovani. Jahra Bibi, 35 anni, ha cominciato a cucire assorbenti a Booni, un villaggio montuoso nel nord ovest per sostenere la famiglia, avendo il marito disabile e poche entrate. E’ una delle 80 donne istruite per produrre prodotti sanitari dall’Aga Khan Support Program (Akrsp), una ong che lavora con l’Unicef.
All’inizio, il suo lavoro ha provocato insulti da parte di altri residenti nell’area, poiché le mestruazioni rappresentano vergogna e impurità. Tradizionalmente, le donne nel villaggio usano stracci e tessuti per assorbire il sangue mestruale, ma la mancanza di apertura sull’argomento significa che gli standard igienici sono bassi.

Bushra Ansari di Akrsp racconta che molte donne si vergognano di asciugare i panni fuori e finiscono per indossarli quando sono ancora umidi o bagnati diventando terreno fertile per i batteri e portare ad infezioni. In alcune famiglie, le ragazze sono costrette a condividere gli stessi stracci mestruali e anche questo aumenta il rischio di contrarre infezioni del tratto urinario e riproduttivo. Wassaf Sayed Kakakhail, medico di Booni, ha osservato che tradizione è dire alle donne di non lavarsi durante il ciclo. “Se ci sono tre ragazze nella stessa famiglia, usano tutte gli stessi pezzi di stoffa”, dice il medico.
Meno di un quinto delle donne in Pakistan (200 milioni di abitanti) usa gli assorbenti. E secondo un sondaggio Unicef del 2017, metà delle giovani donne del paese non avevano mai sentito parlare delle mestruazioni prima che arrivassero e hanno per un momento creduto di essere malate o di avere un tumore.
Il Pakistan è classificato al 148esimo posto su 149 dal World Economic Forum per l’uguaglianza di genere. Bibi spera che creando gli assorbenti se ne possa parlare. Nelle grandi città i prodotti sanitari si trovano, ma in genere sono molto costosi, vengono tenuti nascosti. Sajjad Ali, 32 anni, proprietario di un negozio, racconta che a molte donne non piace comprarli e mandando i loro mariti, qualcuno li compra a tarda sera, oppure li acquista in quartiere diverso.
Ucraina
Migliaia di gay e lesbiche nonché sostenitori etero hanno marciato nella città orientale di Kharkiv per il primo “pride”. La marcia di ieri è stato uno degli aventi più grandi mai tenuti in Ucraina negli ultimi anni, con gli attivisti lgbt che chiedono di essere riconosciuti, sostenuti e protetti. La marcia di Kharkiv è avvenuta nonostante gli sforzi del sindaco Hennadiy Kernes, che ha minacciato azioni legali contro gli organizzatori, cercando di bloccare la parata. Attivisti conservatori hanno anche minacciato violenza, ma tutto si è svolto senza troppi problemi. Organizzazioni internazionali tra cui Amnesty International si sono appellate alle autorità ucraine per permettere che la marcia avvenisse in sicurezza. Alla fine, tuttavia, la marcia si è limitata ad una piazza fuori a una stazione del metrò del centro. Ragazzi e ragazze sventolavano la bandiera arcobaleno e intonavano “Kharkiv per tutti, sicurezza per tutti”, e “Siamo tutti uguali, siamo tutti diversi”.
Nessuna violenza dunque, e alta presenza della polizia in tenuta anti sommossa che hanno monitorato l’evento. Alcuni facinorosi hanno cercato di bloccare la marcia, sdraiandosi per strada di fronte alla processione, ma i manifestanti non hanno fatto che camminarci intorno.
Regno Unito
Il sindaco musulmano di Londra Sadiq Khan ha scritto, si legge su 5 Pillars, a tutti i presidi della capitale dando il suo pieno sostegno all’istruzione “inclusiva LGBT” nelle scuole.
Nella sua lettera ai presidi, il sindaco ha scritto: “Le nostre scuole devono essere luoghi in cui tutti i bambini si sentono al sicuro e inclusi, indipendentemente dalla loro identità di genere e orientamento sessuale o da quella delle loro famiglie.
“I giovani dovrebbero essere in grado di conoscere relazioni sane di ogni tipo e ciò include le relazioni LGBTQ +. Sono orgoglioso di essere il sindaco di una città che abbraccia le differenze e celebra la diversità. Il bigottismo, l’intolleranza e la discriminazione non hanno posto a Londra.
Khan, che è un grande sostenitore della comunità LGBT, ha già parlato a sostegno dell’educazione alle relazioni inclusive LGBT + e ha scritto al Ministero dell’Istruzione ad agosto per sostenere le lezioni.
Da marzo manifestazioni contro l’insegnamento LGBT si svolgono fuori dalle scuole di Birmingham e si sono persino diffuse in tutto il paese da quando è stato deciso che l’insegnamento Lgbt sarebbe stato applicato a tutte le scuole superiori da questo settembre.
Alcuni genitori affermano che l’insegnamento non è adatto all’età dei loro figli e incoraggerà i bambini a essere gay. Alcuni sostengono che l’obiettivo dell’insegnamento è quello di minare il severo divieto dell’Islam di atti omosessuali.
Francia
La principessa, la sorella del re saudita Mohammad Bin Salman, 43 anni che è stata condannataa 10 mesi, pena sospesa per aver picchiato e rapito un idraulico nel suo lussuoso appartamento di Parigi. Hassa Bin Salman, è la figlia del re Salman accusata di aver detto alla sua guardia del corpo di picchiare il tecnico che si presume abbia fatto delle foto in casa. L’idraulico Ashraf Eid ha raccontato che è stato legato dalla guardia e costretto a baciare i piedi della principessa. E giovedì scorso un tribunale francese l’ha ritenuta colpevole di violenza e rapimento. La principessa oggetto di un mandato di arresto internazionale, è stata processata in contumacia, condannata a pagare una multa di 10 mila euro.
L’avvocato francese della principessa, ha detto che le accuse dell’idraulico erano fantasione, però anche la guardia è stata condannata ad una pena sospesa di otto mesi e una multa di quasi cinquemila euro. Eid nel settembre 2016 era stato chiamato al quinto piano di un condominio di lusso per riparare un lavandino. L’operaio egiziano ha ammesso di aver fatto delle foto al bagno ma per il suo lavoro. Ma la principessa si è arrabbiaa nel vedere il suo riflesso catturato nello specchio e così ha fatto legare l’uomo, picchiarlo, costretto a baciarle i piedi e trattenuto per ore. Ad un certo punto, secondo l’idraulico, la principessa avrebbe urlato: “Uccidi quel cane, non merita di vivere”.
Nei giornali statali sauditi la principessa Hassa è acclamata per il suo lavoro di beneficienza e per la difesa dei diritti delle donne. Si dice che abbia lasciato la Francia dopo l’incidente, dopo essere stata interrogata. Un giudice aveva emesso un mandato di cattura costringendola a restare in Arabia Saudita.
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