18 gennaio 2021 – Notiziario
Scritto da Barbara Schiavulli in data Gennaio 18, 2021
Ascolta il podcast
- Afghanistan: uccise due donne giudice a Kabul (copertina).
- Tunisia: non si placano gli scontri tra giovani manifestanti e polizia.
- Egitto: nuova udienza per la detenzione amministrativa di Zaki.
- I leader della protesta irachena lanciano un nuovo partito.
- Undicenne palestinese ferita dalle pietre di coloni israeliani.
- Messico: donne in prima linea come vigilantes.
- Ancora vivi i minatori sepolti da una settimana in Cina.
- Russia: Il dissidente Navalny arrestato appena atterrato all’aeroporto di Mosca.
- Stati Uniti: terrorizzato dal coronavirus resta in aeroporto per tre mesi.
Questo e molto altro nel notiziario di Radio Bullets, a cura di Barbara Schiavulli. Musiche di Walter Sguazzin
Iraq
Un nuovo partito deciso a sfidare la classe politica irachena e rappresentare i giovani del paese è stato lanciato dagli attivisti che hanno guidato un movimento di protesta di massa nel 2019. Un importante leader della “Rivoluzione d’Ottobre”, il dottor Alaa al-Rikabi, ha annunciato in una conferenza stampa che il nuovo movimento Imtidad «affronterà la corruzione dell’attuale regime» nelle elezioni parlamentari di giugno. Ha detto che il nome si riferisce al partito come “estensione” del movimento di protesta iniziato nell’ottobre 2019 che ha incoraggiato proteste di massa in tutto il paese fino a quando la pandemia di coronavirus ne ha limitato la capacità di mobilitare la gente.
Voice of Iraq ha riferito che Rikabi ha annunciato il nuovo partito nella vicina Samawah invece che nella città di Nassriyah, dove ha sede, a causa dei timori di attacchi. Le tensioni sono scoppiate di recente a Nassiriya, dopo che le forze di sicurezza hanno aperto il fuoco sui manifestanti che avevano occupato una piazza nel centro della città in cui si erano precedentemente accampati fino a novembre, e otto persone morirono negli scontri.
Israele e Palestina
Le autorità israeliane hanno preso le misure della Cupola della Roccia mentre i coloni ebrei ne chiedono la demolizione: lo ha annunciato venerdì il direttore della moschea di al-Aqsa, lo sceicco Omar Al-Kiswani. Al-Kiswani ha descritto quanto si sta facendo all’interno della Moschea di al-Aqsa e della Cupola della Roccia come «una misura pericolosa».
https://twitter.com/EverettColdwell/status/1097127077013307392
Desecration of the muslim holy site AlAqsa.
32 settlers stormed Al-Aqsa Mosque this morning and perform Talmudic rituals on the eastern side of the Mosque.
This as muslims from around the world are unable to visit and pray in their holy site.#Palestine #israel #religion pic.twitter.com/rNMNjigSwB
— Humanity 4 Palestine (@H4falastin) December 23, 2020
Una ragazza palestinese è stata ferita domenica pomeriggio durante un attacco di coloni di un insediamento vicino, noto per il suo estremismo ideologico.
Hala Mashhour Qat − una ragazza di 11 anni di Madama, città a sud di Nablus − è stata portata in ospedale dopo essere stata colpita da una pietra durante l’attacco compiuto da decine di coloni, ha raccontato la famiglia, del vicino insediamento israeliano di Yitzhar. Successivamente è stata dimessa e rimandata a casa. Hala stava giocando fuori quando sono arrivati i coloni vicino alla casa e hanno iniziato a lanciare pietre nella sua direzione, ha detto. Le pietre hanno rotto le finestre della casa dello zio, così come di quella di Hala, e lei è stata colpita in faccia da una delle pietre mentre cercava di fuggire.
תקרית אלימה אחר הצהריים בשטחים: כ20 מתנחלים ירדו מההתנחלות יצהר לכפר הפלסטיני מדאמא, זרקו אבנים בקו בתים ראשון של מדאמא ובעקבות כך נפצעה ילדה פלס׳ בת 11. הפלסטינים מדווחים שהילדה פונתה במצב בינוני לבית חולים רפידיא בשכם. pic.twitter.com/0YPLJjUwJI
— Or Heller אור הלר (@OrHeller) January 17, 2021
Secondo il gruppo per i diritti umani Yesh Din, nelle ultime settimane si sono verificati 41 attacchi di coloni contro i palestinesi.
Egitto: si è tenuta a Il Cairo l’udienza sul rinnovo della custodia cautelare per Patrick Zaki, lo studente egiziano dell’Università di Bologna in carcere in Egitto da quasi un anno con l’accusa di propaganda sovversiva su Internet.
Tunisia
Sono ripresi con l’arrivo della notte − per la terza notte consecutiva, nonostante il lockdown − in molte città della Tunisia disordini e scontri tra gruppi di giovani e forze di sicurezza. Cité Ettadhamen, Mnihla, al Intilaka, sobborghi popolari della capitale ma anche Sbeitla, Beja, Kasserine, Jelma, Menzel Bouzalfa, Sousse, Gafsa, Biserta, Sidi Bouzid, le località finora interessate dove le forze dell’ordine hanno dovuto usare gas lacrimogeni per disperdere gli “agitatori”. Due notti fa le autorità tunisine hanno arrestato 242 giovani, in gran parte minori, con l’accusa di atti vandalici.
Somalia
L’esercito americano ha confermato che il ritiro dalla Somalia precedentemente annunciato è stato completato, con le ultime truppe, circa 700 soldati, inviate in Kenya e Gibuti. Le truppe di terra prendevano parte all’addestramento dei soldati somali, mentre gli Stati Uniti hanno lanciato attacchi aerei. Gli attacchi aerei sono continuati con il ritiro.
Uganda
Il candidato presidenziale dell’opposizione Bobi Wine, sconfitto nelle elezioni dall’inamovibile presidente Yoweri Museveni, ha annunciato che impugnerà legalmente il risultato elettorale, che non giudica valido, e ha invitato i suoi sostenitori ad astenersi da ogni violenza. L’annuncio − scrive Al Jazeera – è stato fatto sull’account di Facebook della National Unity Platform (Nup), il partito d’opposizione di cui è deputato l’ex cantante 38enne che ieri ha detto alla BBC di essere chiuso in casa, circondato dalle forze di sicurezza di Museveni, e di temere per la vita sua e quella di sua moglie.
Coronavirus
Francia, da oggi vaccino per tutti gli over 75. Austria, lockdown prolungato al 7 febbraio, diecimila persone hanno manifestato a Vienna contro le restrizioni da coronavirus chiedendo le dimissioni del governo. Il servizio carcerario israeliano ha reso noto che inizierà a vaccinare tutte le persone incarcerate contro il Covid-19, compresi i palestinesi, dopo gli appelli dei gruppi per i diritti umani, dei funzionari palestinesi e del procuratore generale di Israele. In Olanda, ad Amsterdam, la polizia si è scontrata con gli anti-mask.
Russia
Come aveva annunciato, Aleksey Navalny ieri è rientrato in Russia. Appena atterrato è stato fermato dalla polizia. L’avvocato non ha potuto seguirlo. Tutto è stato visto in diretta dalla testata Current Time. Intanto la polizia in tenuta anti-sommossa è entrata nell’aeroporto per sgombrare giornalisti e sostenitori del dissidente russo. Lo riferisce l’emittente indipendente Dozhd la quale aggiunge che si sentiva la gente gridare “fascisti”. La polizia aveva già fermato Lyubov Sobol, Ruslan Shaveddinov e Konstantin Kotov, colleghi di Navalny, mentre erano in attesa dell’arrivo del suo volo da Berlino. Joe Biden, ha chiesto la scarcerazione immediata di Aleksey Navalny.
Afghanistan
Tre uomini armati di pistola hanno sparato a due giudici donna della Corte Suprema, Zakia e Qadray, uccidendole nel centro di Kabul. Lo ha riferito il portavoce del procuratore generale, precisando che l’agguato è avvenuto mentre le due donne si stavano recando al lavoro. Anche un’impiegata del ministero dell’Istruzione, che era in macchina con loro, è stata ferita.
«Sfortunatamente, abbiamo perso due giudici donne nell’attacco. Il loro autista è rimasto ferito», ha confermato Ahmad Fahim Qaweem, il portavoce della Corte Suprema. «Uomini armati hanno attaccato il (loro) veicolo», ha aggiunto, precisando che «più di 200 giudici donne lavorano per la Corte Suprema». Da parte sua, il portavoce della polizia di Kabul, Ferdaws Faramarz, ha detto che le due donne sono state uccise nel centro della città alle 8:30.
La violenza è aumentata in tutto l’Afghanistan negli ultimi mesi nonostante i colloqui di pace in corso tra i talebani e il governo, soprattutto a Kabul, dove una nuova ondata di uccisioni mirate rivolte a figure di alto profilo ha seminato il terrore nella città. L’ultimo attacco arriva due giorni dopo che il Pentagono ha annunciato di aver ridotto il livello delle truppe americane in Afghanistan a 2.500 unità, il più basso in quasi due decenni.
Stati Uniti
A due giorni dal suo addio alla Casa Bianca Donald Trump è pronto a concedere la grazia e a commutare la pena a circa 100 persone, ma nella raffica di provvedimenti che il tycoon è pronto a firmare non dovrebbe comparire il suo nome, contrariamente alle voci diffuse nei giorni scorsi. Nella lista delle persone a cui verrà concesso il perdono presidenziale ci sono colletti bianchi condannati per reati penali, rapper di alto profilo e vecchi amici e alleati come Steve Bannon o Rudolph Giuliani.
Un uomo vive da tre mesi in una sezione sicura dell’aeroporto internazionale di Chicago, si legge su The Guardian, e ha detto alla polizia che aveva troppa paura del coronavirus per tornare a casa a Los Angeles. 36 anni, il californiano Aditya Singh è stato arrestato questo fine settimana e accusato di violazione di domicilio in un’area riservata di un aeroporto e furto, riferisce il Chicago Tribune. I pubblici ministeri hanno detto ieri che, secondo la polizia, l’uomo è arrivato con un volo da Los Angeles all’aeroporto internazionale O’Hare il 19 ottobre. Quasi tre mesi dopo, sabato pomeriggio, Singh è stato avvicinato da due dipendenti della United Airlines che hanno chiesto di vedere un documento d’identità. Singh ha mostrato loro un badge identificativo dell’aeroporto che era stato segnalato come scomparso dal suo proprietario, un responsabile delle operazioni aeroportuali, il 26 ottobre. Dopo aver trovato Singh, i dipendenti della United Airlines hanno chiamato il 911. Sabato mattina la polizia lo ha arrestato. Singh ha un master, è disoccupato e vive con altri compagni di stanza a Orange, Los Angeles, secondo l’assistente difensore pubblico Courtney Smallwood.
Messico
Nel luogo di nascita del movimento di “autodifesa” dei vigilanti messicani è emerso un nuovo gruppo composto interamente da donne che portano fucili d’assalto e hanno messo su posti di blocco per respingere quella che dicono sia una sanguinosa incursione nello Stato di Michoacán da parte del violento cartello di Jalisco. Alcune delle 60 donne guerriere sono incinte; alcune portano i loro bambini piccoli sulle barricate con loro. La zona rurale è attraversata da strade sterrate attraverso le quali temono che gli uomini armati di Jalisco possano penetrare, in un momento in cui il tasso di omicidi a Michoacán è aumentato a livelli mai visti dal 2013. Molte delle donne vigilantes nella frazione di El Terrero hanno perso figli, fratelli o padri nei combattimenti. Questo è, in parte, il motivo per cui le donne prendono le armi: gli uomini stanno scarseggiando nelle zone calde del paese.
Guatemala
Circa 9.000 migranti sono entrati in Guatemala forzando il confine con la speranza di raggiungere gli Stati Uniti mentre un gruppo di circa 3.500 persone si è scontrato con la polizia dopo aver percorso circa 50 chilometri all’interno del paese. Decine di poliziotti e soldati erano schierati a un posto di blocco nella città di Vado Hondo, nel dipartimento di Chiquimula. Il direttore generale delle Migrazioni, Guillermo Diaz, ha chiesto loro di tornare nel loro paese e ha messo a disposizione camion e autobus per accompagnarli al confine. Ha inoltre assicurato all’emittente TN23 che d’ora in poi il sistema di polizia sarà “rafforzato”. Un nuovo ingresso illegale, come avvenuto al confine, «non accadrà più», ha detto, «non potranno passare». La carovana era entrata nel paese tra venerdì sera e sabato mattina al posto di frontiera di El Florido, 220 chilometri a est della capitale guatemalteca. Alla polizia era stato ordinato di lasciar passare i migranti, tra cui c’erano molte famiglie con bambini.
Indonesia: sale a 81 il bilancio delle persone uccise dal sisma sull’isola di Sulawesi, mentre per i soccorritori è difficile scavare fra le macerie alla ricerca di sopravvissuti a causa delle torrenziali piogge monsoniche.
Cina
Dodici minatori, intrappolati sottoterra dopo un’esplosione in una miniera d’oro nella Cina orientale una settimana fa, sono ancora vivi secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa ufficiale Xinhua, che cita autorità locali. 22 lavoratori erano rimasti intrappolati nella miniera di Hushan, nella provincia di Shandong, dopo l’esplosione del 10 gennaio. Tuttavia l’incidente è stato denunciato solo 30 ore dopo, portando gravi critiche nei confronti dei responsabili e al licenziamento di due alti funzionari locali. L’agenzia di stampa riferisce che quando i soccorritori hanno battuto un tubo di perforazione hanno sentito dei colpi di risposta.
Il sistema di comunicazione dei lavoratori è stato danneggiato dall’esplosione, mentre i detriti che bloccavano il pozzo della miniera e la tardiva denuncia dell’incidente hanno ostacolato i soccorsi. La miniera è di proprietà di Shandong Wucailong Investment Co, che è la quarta società mineraria cinese, legata alla Zhaojin Mining Industry Co. Gli incidenti minerari sono comuni in Cina, dove l’industria ha un record negativo circa la sicurezza e normative spesso non applicate. In dicembre, 18 minatori erano morti per una perdita di monossido di carbonio in una miniera di carbone nella città sud-occidentale di Chongqing.
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