18 giugno 2024 – Notiziario in genere
Scritto da Angela Gennaro in data Giugno 18, 2024
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Stati Uniti
Nel 2023 più di 170mila donne negli Stati Uniti si sono recate al di fuori dal proprio Stato per interrompere una gravidanza. A dirlo in queste ore è uno studio del Guttmacher Institute.
L’assistenza extra-statale, emerge dai dati, arriva a rappresentare il 15% del milione stimato di procedure di interruzioni di gravidanza tra il 2023 e marzo del 2024. Si tratta di un numero che, dal 2020, è più che raddoppiato.
“Viaggiare per ricevere cure per l’interruzione di gravidanza richiede che le persone superino enormi barriere finanziarie e logistiche”, spiega l’analista dei dati di Guttmacher Isaac Maddow-Zimet.
In 14 stati americani vige ormai un divieto quasi assoluto di aborto: il veloce cambiamento di scenario, come noto, è cominciato con il ribaltamento della sentenza Roe v Wade nel 2022 da parte della Corte Suprema.
Una sentenza che assicurava il diritto all’aborto a livello federale.
Gli stati che confinano con quelli in cui sono stati recentemente approvati divieti quasi totali, come in Texas, hanno registrato che la maggioranza delle interruzioni di gravidanza effettuate sul loro territorio è stata praticata su pazienti provenienti da altri stati.
Africa
Una Bibbia pensata “da e per le donne d’Africa” che dà una lettura femminile dei testi sacri ed è arricchita con ritratti e meditazioni su temi attuali e delicati.
È la “Bibbia della meditazione delle donne d’Africa”, creata da 25 società bibliche africane ed è la versione francese di un’opera pubblicata in inglese nel marzo 2021, frutto di una collaborazione in inglese, francese e portoghese.
La versione francese, pubblicata in primavera, utilizza il testo della “Nuova Bibbia Corrente Francese” del 2019, noto per la sua chiarezza e linguaggio contemporaneo, ma con l’innovazione di una prospettiva femminile.
Donne al centro
Mentre il centro del cristianesimo si sta spostando verso l’Africa, le donne del continente dimostrano di avere diritto di parola e che le loro prospettive devono essere ascoltate, ha dichiarato la pastora e teologa Victoria Kamondji-Johnston durante il lancio del libro.
La Bibbia, con una copertina viola, mette in risalto 51 ritratti di donne bibliche, da Eva a Maria, passando per la profeta Anna.
“I grandi personaggi biblici che conosciamo sono uomini, ma ci sono anche moltissime donne che hanno interpretato ruoli di ogni genere. Abbiamo scelto di evidenziarle per dire alle donne: è anche il vostro libro”, spiega Elsbeth Scherrer, direttrice editoriale dell’Alleanza Biblica Universale (UBA).
Le donne africane e cristiane affrontano sfide specifiche e spesso sono relegate a un ruolo secondario sia nella società che nella Chiesa, nonostante rappresentino dal 60 al 70% delle Chiese africane.
Articoli tematici
La Bibbia, di 1.800 pagine, si arricchisce quindi di articoli tematici su argomenti delicati come aborto, droga, genitorialità single, omosessualità, depressione e stupro.
“È passato il tempo in cui le donne non osavano parlare apertamente di argomenti tabù”, dice ancora Victoria Kamondji-Johnston.
Cinquantadue articoli mirano a illuminare questi temi complessi partendo dai testi biblici, incoraggiando le donne a sentirsi valorizzate e riconoscere che davanti a Dio hanno lo stesso posto degli uomini.
Un esempio è la voce “Patrimonio”, un tema che in Africa resta prerogativa degli uomini.
La Bibbia ricorda che Mosè si accordò con le cinque figlie di Selofad per rivendicare l’eredità di cui erano state private. “Se non ti prendi il tempo di leggere e riflettere profondamente, la Bibbia può essere usata per giustificare qualsiasi cosa”, spiega Scherrer.
Per una lettura completa in un anno, l’opera è divisa in 365 parti, ciascuna con un breve testo di meditazione ancorato alla vita quotidiana. Mappe, piani e riquadri su ciascun paese africano arricchiscono ulteriormente il libro.
Con queste scelte editoriali, l’approccio “non è militante”, ma di autonomia e empowerment, conclude Scherrer. La Bibbia, già distribuita nei paesi africani francofoni, uscirà presto in portoghese e l’iniziativa potrebbe espandersi, con la Indian Bible Society interessata ad adattare il concetto.
Kenya
Il Labour Party di Keir Starmer, favorito per le elezioni politiche britanniche del 4 luglio, si trova ad affrontare una nuova polemica.
Rosie Duffield, deputata uscente e candidata alla riconferma nel collegio di Canterbury, nota per le sue posizioni femministe e critiche verso alcune rivendicazioni del movimento transgender, ha annunciato la sua rinuncia a partecipare ai comizi pubblici per ragioni di sicurezza personale.
Duffield ha denunciato di aver ricevuto minacce di morte e intimidazioni online da parte di estremist* trans e di non aver trovato supporto da parte del leader del partito, Starmer.
In un messaggio sul suo profilo X, Duffield ha dichiarato di sentirsi minacciata da “pochi fanatici” incitati dal trolling e dalla rappresentazione ingannevole delle sue posizioni.
— Rosie Duffield (@RosieDuffield1) June 14, 2024
Nonostante la sua intenzione di continuare a difendere le sue convinzioni, teme per la sua sicurezza negli eventi pubblici.
Ha già speso migliaia di sterline per bodyguard e ha subito abusi, incluso un troll che ha minacciato di uccidere sia lei che JK Rowling, nota scrittrice e attivista britannica, anche lei molto criticata per le sue posizioni radicali trans es.
Questo episodio mette in difficoltà Starmer, anche se non sembra compromettere la sua corsa verso Downing Street, favorita dal calo di consensi per i conservatori di Rishi Sunak.
Nelle scorse settimane, Duffield aveva incontrato Starmer per la prima volta dopo due anni e mezzo di silenzio, lamentando la mancanza di sostegno e scuse da parte del partito.
Una portavoce di Starmer ha condannato tutte le intimidazioni contro candidati e candidate di qualsiasi partito.
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