18 ottobre 2019 – Notiziario
Scritto da Radio Bullets in data Ottobre 18, 2019
La Turchia accetta una tregua di cinque giorni in Siria (in foto). Gaza: quasi terminate le scorte dei medicinali essenziali. Nigeria: liberati dalla polizia altri 500 uomini e ragazzi da una terza sedicente scuola islamica, legati e picchiati. Rapporto Frontex: In Europa arrivano più afgani che siriani. Venezuela: ottiene contestato seggio al Consiglio dei diritti umani dell’ONU.
Questo e molto altro nel webnotiziario di Radio Bullets a cura di Barbara Schiavulli. Musiche di Walter Sguazzin
Photo: Msf
Striscia di Gaza
Nella Striscia di Gaza stanno finendo i medicinali essenziali. Pubblicata una ricerca dall’Euro- Mediterranean Human Rights Monitor e fatta lo scorso agosto che dice che la maggior parte dei genitori dei bambini autistici di Faza non hanno i soldi per i trattamenti necessari e le autorità non forniscono alcun sostegno finanziario. Un altro rapporto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità dice che dei 516 articoli nell’elenco dei farmaci essenziali di Gaza, quasi la metà ha meno di un mese di scorte nel 2018. L’esaurimento delle scorte era peggiorato del 15% rispetto all’anno precedente. I dati del 2019 dipingono un’immagine altrettanto inquietante. Nel mese di agosto, le scorte di 225 medicine essenziali custodite nel deposito centrale del ministero della salute di Gaza erano esaurite di almeno il 90 percento.
Afghanistan
Secondo gli ultimi dati dell’Agenzia Europea Frontex sono di più gli afgani che migrano in Europa provenienti dall’Iran che i siriani. Mentre l’Europa teme una nuova ondata di richiedenti asilo conseguenza dell’attacco della Turchia di questa settimana nella regione nord-orientale del paese, i funzionari dell’Unione Europea hanno avvertito che il crescente numero di afgani pone un problema più immediato. Dall’inizio del 2019, quasi 17000 afgani hanno attraversato il Mar Egeo per raggiungere le coste dell’UE, riferisce Frontex. Circa la metà dei richiedenti asilo afgani viveva in Iran prima di tentare di attraversare la Turchia verso l’Europa, ha detto a Reuters un alto funzionario dell’UE, aggiungendo che, in molti casi, i migranti afghani che viaggiano in Europa sono nati in Iran. Stanno andando via perché “la politica americana ha notevolmente deteriorato la situazione economica in Iran”, ha detto il funzionario.
L’economia iraniana è particolarmente in crisi da quando il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha reimposto le sanzioni l’anno scorso per fare pressione su Teheran affinché rinegoziasse l’accordo nucleare da cui gli Stati Uniti erano usciti. Di fronte alle difficoltà in Iran, i lavoratori afgani stanno andando alla ricerca di modi migliori per sostenere le famiglie rimaste in Afghanistan.
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