21 febbraio 2023 – Notiziario in genere

Scritto da in data Febbraio 21, 2023

Repubblica Democratica del Congo. Le donne di Ituri chiedono l’intervento dell’Onu per ottenere giustizia e risarcimenti. Colombia. No è no. Il messaggio delle donne durante il Carnevale di Barranquilla. Boxe. Boicottaggi alla competizione mondiale femminile di pugilato per la presenza delle atlete russe e bielorusse.

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Repubblica Democratica del Congo

Le donne della provincia di Ituri, al confine con Uganda e Sudan e al centro di un conflitto tra agricoltori e pastori durato fino al 2007 e ora diviso in fazioni armate, chiedono l’intervento Onu per ottenere risarcimenti e giustizia. Le donne sono state infatti le principali vittime dei conflitti armati in quella provincia e hanno lanciato l’appello al coinvolgimento Onu domenica 19 febbraio, durante il loro incontro con l’assistente segretario generale delle Nazioni Unite per i diritti umani, Ilze Brands Kehris, in visita a Bunia. Chiedono in particolare che tramite le Nazioni Unite i presunti autori delle violenze siano identificati e perseguiti. La maggior parte delle vittime sono bambini e soprattutto donne che vengono uccise, violentate o rapite e rese schiave sessuali dai loro rapitori. Coloro che sopravvivono a questa violenza rimangono traumatizzate per lunghi periodi. Per questo i collettivi di donne chiedono che vi sia una riparazione, che permetta loro di smettere di vivere nell’angoscia e iniziare a sentire di essere “curate”.  Toccata da questa situazione, l’assistente segretaria generale delle Nazioni Unite per i diritti umani, Brands Kehris, auspica un intervento urgente per tutte queste donne, di cui ha elogiato il coraggio.

Colombia

Il Carnevale di Barranquilla è il secondo per importanza in America Latina, preceduto solamente da quello di Rio de Janeiro e designato patrimonio dell’umanità dall’Unesco. In queste giornate, che terminano oggi, “martedì grasso”, le donne hanno alzato la propria voce contro la violenza di genere, che proprio in questi momenti di festa trova purtroppo spazio con molestie verbali e fisiche. Oltre a manifestare la voglia di vivere un Carnevale libero anche per le donne, le donne sono scese in piazza anche contro l’aumento dei femminicidi nello scorso anno. L’Ufficio delle Donne e dell’Equità di Genere dell’Ufficio del Sindaco di Barranquilla, con il sostegno di UN Women, l’Universidad del Norte e l’Ufficio della Popolazione, Rifugiati e migranti del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti (PRM) sono scesi quindi nelle strade di Barranquilla con la campagna “No es no”, che cerca di promuovere spazi sicuri per le donne nel bel mezzo delle attività del carnevale. Per quanto riguarda la campagna, Orely Bolano, coordinatrice tecnica dell’Ufficio delle donne, ha sottolineato che la campagna “mira a sensibilizzare i cittadini alla denaturalizzazione dei comportamenti sociali e culturali violenti contro le donne e giustificati in feste come il nostro Carnevale”.

Oltre al Carnevale, la campagna ha visto leader venezuelane e colombiane del progetto “Oltre le bandiere siamo donne”, di UN Women, Universidad del Norte e PRM, che hanno partecipato a spazi di sensibilizzazione per diventare portavoce di questa campagna che cerca di influenzare non solo i partecipanti al carnevale, ma varie comunità e quartieri di Barranquilla.

Boxe

Molti paesi stanno ritirando le proprie atlete dalla competizione di boxe femminile mondiale, che si terrà a marzo in India. Il motivo è la criticata presenza delle atlete russe e bielorusse. Dopo Stati Uniti, Canada e Gran Bretagna, nuove nazioni hanno annunciato che non parteciperanno ai Campionati mondiali di pugilato dilettanti femminili, mentre la Francia non sta attualmente prendendo in considerazione un boicottaggio. In particolare, sono Irlanda, Svizzera, Repubblica Ceca, Paesi Bassi e Svezia ad aver annunciato la loro assenza.

La competizione dilettantistica è organizzata dall’International Boxing Association (ex AIBA), accusata dal Comitato Olimpico Internazionale di problemi finanziari e di governance e per questo non più responsabile delle competizioni olimpiche (ora gestite direttamente dal CIO). L’IBA è presieduta dal russo Umar Kremlev, che riceve sostegno finanziario da Gazprom.

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