22 giugno 2022 – Notiziario

Scritto da in data Giugno 22, 2022

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  • Il governo dello Sri Lanka chiude gli uffici pubblici e le scuole.
  • Secondo il NY Times Abu Akleh è stata uccisa da un proiettile israeliano.
  • Iran: il più anziano commerciante di pistacchi pronto a cedere tutto alla figlia.
  • Afghanistan: antica città buddista minacciata da una miniera di rame cinese.
  • Iraq: si diffonde il colera, quattro morti, migliaia di contagiati

Questo e molto altro nel notiziario di Radio Bullets, a cura di Barbara Schiavulli.

Afghanistan

Un terremoto di magnitudo 6,1 ha colpito parte dell’Afghanistan e del Pakistan nelle prime ore di mercoledì, ha affermato l’US Geological Survey (USGS). Ci sarebbero molte vittime.

Un’antica città buddista scavata tra immensi picchi vicino a Kabul rischia di scomparire per sempre, inghiottita da un consorzio cinese che sfrutta uno dei giacimenti di rame più grandi del mondo. Situata alla confluenza delle culture ellenistiche e indiane, Mes Aynak − che si ritiene abbia un’età compresa tra mille e duemila anni − era un tempo una vasta città organizzata attorno all’estrazione e al commercio del rame. Gli archeologi hanno scoperto monasteri buddisti, stupa, fortezze, edifici amministrativi e abitazioni, mentre sono state portate alla luce anche centinaia di statue, affreschi, ceramiche, monete e manoscritti. Nonostante i saccheggi all’inizio del secolo, Mes Aynak è «uno dei siti archeologici più belli del mondo», afferma Bastien Varoutsikos, archeologo dell’azienda francese Iconem che sta lavorando per digitalizzare la città e il suo patrimonio.
Ma la necessità per i talebani − tornati al potere nell’agosto dello scorso anno − di trovare nuovi flussi di entrate dopo il congelamento degli aiuti internazionali ha reso il progetto minerario una priorità che potrebbe porre fine a ulteriori lavori archeologici. Dimenticata per secoli prima di essere riscoperta da un geologo francese all’inizio degli anni Sessanta, Mes Aynak, nella provincia di Logar, è stata paragonata per dimensioni e significato a Pompei e Machu Picchu. Le rovine, che si estendono per mille ettari, sono arroccate su un massiccio picco i cui fianchi marroni tradiscono la presenza del rame. Ma nel 2007 il gigante minerario cinese Metallurgical Group Corporation (MCC) a capo di un consorzio di proprietà statale – che in seguito prese il nome di MJAM –  firmò un contratto da tre miliardi di dollari per estrarre minerale in trenta anni. Quindici anni dopo, la miniera non esiste ancora: l’insicurezza e i disaccordi tra Pechino e Kabul sui termini finanziari del contratto hanno causato ritardi. Tuttavia, il progetto è nuovamente una priorità per entrambe le parti e sono in corso discussioni su come procedere.

Due ministri dell’Istruzione afghani non possono più viaggiare all’estero per colloqui di pace e stabilità, dopo che il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite li ha rimossi dall’elenco di esenzioni dalle sanzioni, hanno affermato martedì i diplomatici. La mossa − concordata all’unanimità dal comitato per le sanzioni talebane del Consiglio di sicurezza − arriva dopo che i talebani hanno fatto marcia indietro, a marzo, sulla loro promessa di aprire scuole superiori per ragazze, dicendo che sarebbero rimaste chiuse fino a quando non fosse stato redatto un piano in conformità con la legge islamica per la loro riapertura.

Qatar

La Qatar Airways ristrutturerà temporaneamente i suoi programmi di volo per gestire l’aumento del traffico passeggeri, previsto durante la Coppa del Mondo Fifa a Doha, entro la fine dell’anno.

Iran

l servizio di intelligence israeliano (Mossad) pianificava di assassinare scienziati nucleari iraniani, ma i suoi agenti sono stati recentemente arrestati nella provincia sud-orientale del Sistan-Balochistan: lo ha reso noto il procuratore di Zahedan, Mehdi Shamsabadi, citato dall’agenzia IRNA. L’Iran aveva annunciato due mesi fa che tre spie del Mossad erano state arrestate nella provincia per aver pubblicato documenti e informazioni riservate.

Nascosto nel famoso Gran Bazaar di Teheran, il più antico grossista di pistacchi iraniano prepara silenziosamente una piccola rivoluzione: cederà i suoi affari alla figlia più giovane, in un commercio dominato dagli uomini. Si legge su Digital Journal. Abbas Emami, ottantotto anni, ha iniziato a lavorare per suo padre all’età di quindici anni. Più di sette decenni dopo, i sacchetti di pistacchi nel negozio di famiglia sono decorati con lo slogan “oltre un secolo di esperienza”. «Ho aiutato mio padre durante il giorno e ho studiato di notte», ha detto. «C’è voluto un decennio per imparare i segreti del mestiere». Emami è ora in procinto di trasferire tale esperienza alla figlia 50enne Marjan, che rileverà anche la sua azienda, Shams Roasted Nuts. I pistacchi sono generalmente coltivati ​​nelle province di Kerman e Semnan. Ogni due o tre mesi, gli agenti che lavorano per conto dei coltivatori vengono ed effettuano gli ordini. I concorrenti attestano il fatto che Emami − che ha rilevato l’attività da suo padre nel 1975 − è il più antico grossista di pistacchi della città. «Compriamo cinque tipi di pistacchi», ha detto Emami. «Si differenziano per aspetto, gusto, dimensioni, qualità e quindi prezzo». L’ultimo raccolto iraniano di pistacchi, in ottobre, ha prodotto duecentottantamila tonnellate, di cui la metà è stata consumata in casa e il resto è stato esportato in circa settantacinque paesi. Le esportazioni hanno portato l’equivalente di novecento milioni di dollari, rendendo l’industria un contributo importante all’economia iraniana.

Iraq

Il colera si è diffuso in tutto l’Iraq, colpendo gravemente la provincia di Sulaymaniyah nella regione del Kurdistan settentrionale, dove sono stati registrati quasi cinquemila casi e almeno quattro persone sono morte a causa della pandemia, hanno riferito a The New Arab funzionari curdi. Il dottor Hersh Salim, vice capo della direzione sanitaria di Sulaimaniyah, ha detto a TNA durante una breve telefonata martedì che i casi di infezione nella provincia hanno raggiunto «quasi cinquemila casi e finora da quattro a cinque persone sono morte a causa dell’epidemia. In tutto il mondo, il colera si diffonde attraverso l’acqua inquinata e il cibo malsano. Abbiamo entrambi i fattori, in particolare fornitori di cibo mobile malsano o servizi di consegna di cibo che utilizzano verdure. Ecco perché un gran numero di persone è colpito dalla malattia. Attualmente abbiamo forniture mediche sufficienti per contenere l’epidemia», ha aggiunto il dottor Salim. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) lunedì ha annunciato in una dichiarazione di aver «inviato una spedizione urgente di medicinali e forniture mediche al governatorato di Sulaymaniyah nel (KR-I) per sostenere il ministero regionale della salute nel KR-I nell’intensificare la sua risposta all’improvvisa epidemia di colera nella regione».

Turchia e Arabia Saudita

Il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman è in visita in Turchia, per la prima volta dopo anni, per colloqui con il presidente Recei Tayyip Erdogan volti a normalizzare i legami rotti dopo l’omicidio del giornalista saudita Jamal Khashoggi. Ad aprile Erdogan si è recato in Arabia Saudita dopo una corsa durata mesi per ricucire le relazioni tra le potenze regionali, incluso l’abbandono del processo per l’omicidio di Khashoggi avvenuto nel 2018 a Istanbul. Ha tenuto colloqui faccia a faccia con il principe Mohammed, sollevando la possibilità di investimenti sauditi che potrebbero aiutare ad alleviare l’economia in crisi della Turchia.

Israele e Palestina

Il proiettile che ha ucciso la giornalista palestinese-americana Shireen Abu Akleh l’11 maggio scorso è partito dalla posizione in cui si trovava un convoglio militare israeliano, molto probabilmente da un soldato di un’unità d’élite. Lo sostiene The New York Times dopo un’indagine durata oltre un mese. Le prove esaminate dal giornale americano mostrano che non c’erano palestinesi armati vicino alla reporter di Al Jazeera quando questa è stata colpita nel campo di Jenin, in Cisgiordania. Circostanza che smentirebbe le dichiarazioni dell’esercito di Israele secondo cui, se fosse stato un soldato israeliano a colpire la giornalista, l’avrebbe fatto per errore.
Secondo The New York Times, inoltre, sono stati sedici e non cinque, come sostenuto dall’esercito israeliano, i colpi partiti dal convoglio lo scorso 11 maggio. L’indagine non è stata in grado di dimostrare se il soldato che ha sparato abbia notato che Shireen Abu Akleh e i suo colleghi indossavano giubotti anti-proiettile con su scritto “press” (stampa). Il 26 maggio, l’Autorità Palestinese ha dichiarato che la sua indagine, che include l’autopsia e un esame forense del proiettile, ha stabilito che la reporter di Al Jazeera è stata uccisa da soldati israeliani. Il governo ha accusato inoltre Israele di averla uccisa intenzionalmente, citando il fatto che fosse stata colpita alla testa, da dietro, nonostante indossasse un giubbotto che la identificava come giornalista.
Israele ha condotto un’indagine parallela e ne ha chiesta una congiunta con l’autorità palestinese, per fare esaminare il proiettile da un gruppo di esperti internazionali. Richiesta rifiutata dal governo palestinese. I risultati dell’indagine israeliana non sono stati ancora resi noti.

Un palestinese è stato ucciso ieri dopo essere stato pugnalato al cuore da un colono israeliano: lo ha riferito il ministero della Salute palestinese. Ali Hassan Harb, 27 anni, è stato dichiarato morto  quando è arrivato all’ospedale Martyr Yasser Arafat di Salfit, in Cisgiordania, ha riferito il ministero della Salute. Lo zio della vittima, Naim Harb, presente sulla scena dell’incidente quando è avvenuto, ha detto a Middle East Eye che la famiglia ha ricevuto per telefono l’avvertimento che un gruppo di coloni stava attaccando la terra della famiglia, adiacente all’insediamento israeliano di Ariel, e che stavano spostando una casa di legno che la famiglia aveva costruito.

La maggioranza del premier Naftali Bennett ha deciso di interrompere l’attuale legislatura. Lo ha fatto sapere l’ufficio di Bennett, secondo cui il decreto di scioglimento della Knesset sarà proposto al parlamento la settimana prossima. Una volta approvato, il governo di transizione che condurrà alle elezioni sarà guidato da Yair Lapid, attuale ministro degli Esteri, come previsto dagli accordi di maggioranza.

Sudan

Nuovi attacchi da parte di aggressori arabi armati contro civili nel Darfur occidentale dall’aprile 2022 hanno provocato centinaia di morti, migliaia di sfollati e centinaia di case di civili bruciate e proprietà saccheggiate, ha affermato oggi Human Rights Watch. Le violenze su larga scala sono state perpetrate in particolare contro i civili a Kerenik e Kulbus. Si sottolinea l’incapacità del governo sudanese di adempiere al proprio dovere di proteggere i civili e l’urgente necessità di intensificare il monitoraggio delle Nazioni Unite, la protezione attraverso la sua presenza e la rendicontazione pubblica sugli eventi nel Darfur. «Gli ultimi due mesi hanno mostrato fin troppo chiaramente i devastanti dividendi del ritiro delle forze di pace e dell’ignoranza della continua necessità di proteggere i civili in Darfur», ha affermato Mohamed Osman, ricercatore sudanese di Human Rights Watch. «È difficile non pensare che la comunità internazionale, che per anni ha osservato il Darfur con occhi d’aquila, abbia completamente abbandonato queste vittime della pulizia etnica».

Spagna

Riapre oggi in Spagna Google News, otto anni dopo aver chiuso il servizio a causa di una norma spagnola che obbligava l’azienda e altri aggregatori di notizie a pagare gli editori per aver utilizzato frammenti delle loro notizie. L’anno scorso Madrid ha recepito nella legislazione le regole sul copyright dell’Unione Europea, rinnovate nel 2020, consentendo ai media di negoziare direttamente con il gigante della tecnologia.

Ucraina − Russia

«Siamo convinti che la Federazione Russa non si fermerà al nostro territorio, al territorio dell’Ucraina…». Lo ha affermato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, citato da Unian, nel corso di un briefing a seguito dell’incontro con il primo ministro lussemburghese Xavier Bettel. Secondo il leader ucraino Mosca considera l’intero ex territorio dell’Unione Sovietica come territorio della Russia.

Colloqui tra Russia e Ucraina sui corridoi navali per il grano, con la mediazione della Turchia e dell’Onu, si svolgeranno la prossima settimana a Istanbul.

I “mercenari” americani catturati potrebbero essere condannati a morte nella Repubblica popolare del Donetsk, ma il Cremlino non interferisce con le decisioni del tribunale locale.

Le restrizioni imposte dalla Lituania al transito dei treni merci nella ex enclave russa di Kaliningrad si applicano anche ai camion. Lo scrive Ria Novosti precisando che «questi carichi, come quelli ferroviari, possono essere trasportati solo via mare al momento».

Stati Uniti

Un gruppo di senatori bipartisan ha svelato una proposta di legge per una stretta sulle armi, dopo le stragi di Uvalde e Buffalo. Se approvata, sarebbe la prima riforma importante dal 1994. Previsti un rafforzamento dei controlli di background sugli acquirenti di armi al di sotto dei ventuno anni, fondi per la salute mentale e la sicurezza delle scuole, incentivi per gli stati che adottato le “red-flag laws” (che consentono di togliere le armi alle persone segnalate come pericolose per sé o per gli altri). Armi vietate per i partner coinvolti in abusi domestici.

La Corte suprema ha accolto il ricorso contro la legge del Maine che esclude le scuole religiose dal programma che paga le scuole private per gli studenti che vivono in aree remote dove non ci sono scuole pubbliche. I ricorrenti avevano invocato una discriminazione religiosa. Si tratta quindi di una decisione che schiera i saggi dalla parte delle libertà religiose, abbattendo il muro tra stato e religione.

L’attore Bill Cosby ritenuto colpevole di aver abusato sessualmente di un’adolescente alla Playboy Mansion. La giuria della contea di Los Angeles ha emesso il verdetto a favore di Judy Huth, che ora ha 64 anni, e le ha assegnato cinquecentomila dollari.

Messico

Le autorità messicane hanno dichiarato martedì di essere alla ricerca dei corpi di tre persone, tra cui due sacerdoti gesuiti, oltre a quattro persone rapite in un violento tratto del nord del Messico. L’ufficio del procuratore di Stato a Chihuahua, lungo il confine con gli Stati Uniti, ha dichiarato di aver ricevuto lunedì un rapporto secondo cui tre persone sono state uccise nella città di Cerocahui, dopo che un uomo si era rifugiato in una chiesa per proteggersi da un attacco.

El Salvador

Il congresso di El Salvador ha votato martedì la proroga, per la terza volta, dello stato di eccezione che ha sospeso alcuni diritti fondamentali e ha portato all’arresto di oltre quarantuno persone negli ultimi tre mesi. Il governo afferma che i poteri straordinari si rendono necessari per affrontare le potenti bande di strada che controllano i quartieri, estorcendo e cacciando le persone dalle loro case. Il presidente Nayib Bukele ha richiesto per la prima volta lo stato di eccezione alla fine di marzo, il giorno dopo che le bande avevano ucciso sessantadue persone, mandando in frantumi uno dei risultati più pubblicizzati del presidente: la drastica diminuzione degli omicidi.

Sri Lanka

Il governo di Colombo, questa settimana, ha annunciato misure disperate per fermare molte attività pubbliche ed economiche, provocando la rabbia più profonda tra i lavoratori, i poveri e i giovani. Il governo non ha praticamente valuta estera per importare beni di prima necessità, incluso carburante, generi alimentari e medicinali. Lunedì il governo del presidente Gotabhaya Rajapakse e del primo ministro Ranil Wickremesinghe hanno avviato un nuovo ciclo di colloqui con il Fondo Monetario Internazionale (FMI) sulle ulteriori dure misure di austerità che devono imporre per ottenere un prestito di salvataggio. Le misure già attuate da questa settimana includono la regola di due settimane di “lavoro da casa” per tutti i dipendenti del settore pubblico, da lunedì. Ma non sono disponibili strutture adeguate, come accesso a Internet e computer, per lavorare da casa. Le istituzioni pubbliche hanno dovuto richiamare i lavoratori nei luoghi di lavoro per due giorni alla settimana.

Taiwan

Taiwan ha fatto decollare ieri alcuni jet per mettere in guardia ventinove aerei cinesi presenti nella sua zona di difesa aerea, compresi i bombardieri che volavano a sud dell’isola e nel Pacifico, nell’ultimo aumento delle tensioni e nella più grande incursione cinese dalla fine di maggio. Taiwan, che la Cina rivendica come proprio territorio, si è lamentata negli ultimi anni delle ripetute missioni dell’aviazione cinese vicino all’isola democraticamente governata, spesso nella parte sud-occidentale della sua zona di identificazione della difesa aerea, o ADIZ, vicino all’isola di Prata, controllata da Taiwan.

Hong Kong

Un incendio nel centro finanziario globale di Hong Kong ha lasciato ventimila famiglie senza elettricità per due giorni, in un clima caldo e umido. Il governo della città chiede un’indagine sull’incidente avvenuto ieri. Le interruzioni di corrente su larga scala sono rare a Hong Kong.

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