23 novembre 2021 – Notiziario in genere
Scritto da Alice Corte in data Novembre 23, 2021
Transgender Day Of Remambrance: negli Stati Uniti il presidente Biden ricorda le vittime di quest’anno. Pakistan: gruppi religiosi cercano di rendere più difficoltoso il cambiamento di sesso. Polonia: le donne migranti al confine con la Bielorussia in condizioni devastanti. Afghanistan: nuove linee guida per le trasmissioni televisive, contro attrici e rappresentazione dei corpi. Israele: stanziati 50 milioni per prevenire la violenza di genere. Tra due giorni la Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, il 25 novembre. Numerose le piazze convocate, in Italia si manifesta il 27 a Roma, in Francia le donne sono scese in piazza sabato scorso.
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Transgender Day of Remembrance
Il 20 novembre è stato il Transgender Day of Remembrance − ricorrenza che mira a soffermarsi sulle vittime dell’odio e del pregiudizio nei confronti delle persone trans − in ricordo di Rita Hester, assassinata nel 1998. In tutto il mondo si sono tenute celebrazioni in occasione dell’evento, tra cui anche quelle organizzate in Italia. Negli Stati Uniti lo stesso presidente Biden ha ricordato le vittime transgender americane, visto anche l’annata particolarmente luttuosa in tal senso. Biden ha puntualizzato come molte delle 46 vittime fossero di colore e ha ricordato come il progetto di legge denominato “Equality Act”, volto a introdurre le discriminazioni basate su sesso, genere e orientamento sessuale nel Civil Rights Act del 1964, giaccia in Senato da marzo, nonostante sia già stato approvato dalla Camera. Già il presidente Obama aveva celebrato il Transgender Day Of Remembrance, incontrando attivisti e attiviste della comunità LGBTQI+ per l’occasione, ma la pratica era stata interrotta durante la presidenza Trump.
Pakistan
Il partito Jamat-i-Islami (JI) ha recentemente presentato un emendamento alla legge sulle persone transgender approvato nel 2018. La proposta, se accettata, proibirebbe ogni intervento chirurgico basato su disordini psicologici o disforia di genere. Al momento le persone transgender possono vedersi riconosciuto il genere cui sentono di appartenere dalle istituzioni senza ricorso alla chirurgia e questo ha portato le critiche del partito islamico perché, secondo lo stesso, questo potrebbe autorizzare matrimoni tra persone dello stesso sesso. Inoltre il JI raccomanda la formazione, per ogni distretto, di una commissione che comprenda un medico/a, uno/a psicologo/a, due medici chirurghi (un uomo e una donna) e un medico designato istituzionalmente per definire chi possa o meno accedere alla chirurgia per il cambiamento di sesso. Shireen Mazari, attualmente ministra dei Diritti umani, ha affermato che la proposta tende a vittimizzare le persone transgender e che non ci sono state rimostranze nei confronti della legge attuale. Se l’emendamento dovesse passare toccherebbe le 300.000 persone transessuali che vivono in Pakistan, secondo quanto stimato (probabilmente al ribasso) dal censimento della Corte Suprema nel 2019.
Polonia
Costrette ad abortire per il troppo camminare, o prive delle forze per farlo o per badare ai propri figli, ospedalizzate. Questa la condizione che un reportage di Al Jazeera non esita a chiamare “devastante” per le donne migranti al confine tra Polonia e Bielorussia. Secondo Agnieska Kosowicz, a capo dell’organizzazione non governativa Polish Migration Forum, solo quest’anno 2.667 donne hanno richiesto asilo in Polonia, su un totale di 6.697 persone, ma molte altre non sono riuscite a passare il confine. Inoltre le donne sono spesso separate dai propri mariti o dai propri figli, e a volte la separazione capita quando un componente della famiglia viene portato in ospedale. Le difficoltà cui i gruppi di migranti sono sottoposti riguardano anche l’impossibilità di accedere a cibo e acqua potabile per giorni, o i problemi legati all’ipotermia. Secondo le associazioni che si stanno occupando delle persone che premono al confine polacco, quelle cui assistono sono vere e proprie “storie dell’orrore” cui aborti spontanei e parti prematuri non sono estranei.
Israele
La ministra dei Trasporti israeliana, Merav Michaeli, ora a capo del comitato sull’uguaglianza di genere, ha annunciato che verranno stanziati circa 50 milioni di dollari per combattere la violenza sulle donne. I fondi saranno utilizzati per educazione e rafforzamento delle leggi. Dall’inizio della pandemia la violenza domestica sarebbe aumentata e nel 2020, di 26 donne uccise, 13 lo sono state dai propri partner. Anche le chiamate al numero verde contro la violenza (raggiungibile dal 118 e disponibile in ebraico, arabo, inglese, russo e amarico) sono aumentate di circa il 10%.
Afghanistan
Il ministro per la Promozione della virtù e la prevenzione del vizio ha emanato delle linee guida, per il momento non obbligatorie, contro la rappresentazione di fiction in cui recitino donne, per l’uso dell’hijab da parte delle giornaliste e contro ogni rappresentazione che possa risultare offensiva per la religione (inclusi corpi maschili o rappresentazioni del Profeta). Già dal loro ritorno al potere i talebani hanno proibito in Afghanistan la trasmissione di film e serie, o altre forme di intrattenimento (per esempio i contest musicali), normalmente importati da Turchia e India nei passati vent’anni.
Francia
Sono scese in piazza a Parigi e in altri luoghi della Francia sabato, in decine di migliaia, per domandare maggiori azioni contro la violenza sulle donne. I numeri della violenza sono alti: 101 donne sono morte nell’ultimo anno a causa dei compagni o ex e in 220.000 ne subiscono le violenze ogni anno. Le donne chiedono per questo che lo stanziamento di fondi per la prevenzione della violenza sessuale passi da 360 milioni di euro l’anno a un miliardo.
In copertina Wikimedia Commons | Il confine tra Polonia e Bielorussia
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