Afghanistan, i talebani rastrellano tutti i posti dove ci sono donne

Scritto da in data Agosto 17, 2021

Ascolta il podcast

Sono entrati al Women Garden, ci dice Arianna Briganti di Nove Onlus, una ong che si occupa di emancipazione delle donne. Il women garden è un giardino dove le donne si incontrano e chiacchierano, e i talebani stanno rastrellando tutti i posti dove ci sono donne. Perfino le case, chiedono i nomi se sono single, fanno liste, segnano i mestieri.

È terrore a Kabul per le donne, all’indomani dell’arrivo dei talebani. Il mondo femminile − quello che studia, quello che lavora, quello che sogna − si è già chiuso in casa, nelle cantine, nei posti dove pensano che nessuno posse trovarle. Chiedono aiuto in lacrime e sperano di trovare voci che le ascoltino. Perché in Afghanistan si sta gridando. «Servono corridoi umanitari», dice Simona Lanzoni di Pangea, e serve anche coordinamento da parte delle istituzioni italiane che stanno cercando di portare persone in Italia senza avere un vero e proprio piano di evacuazione. È vero che è emergenza, ma è vero anche che questo sarebbe accaduto, lo si sapeva da quando gli americani, l’anno scorso a febbraio, hanno firmato un accordo con i talebani svendendo il popolo afghano. In aeroporto, dove regna il caos, c’è la sorella di un ristoratore e rifugiato politico che vive a Venezia: la sorella, attivista e pure lei ristoratrice, è nell’elenco ma non sa come arrivare nella parte militare dell’aeroporto. «Sono disperato», dice lui. Una disperazione oggi condivisa da migliaia di persone, donne e uomini, che non sanno più cosa riservi loro il futuro.

In copertina Flickr/Global Panorama | Donne afghane, 2014

Ti potrebbe interessare anche:

E se credete in un giornalismo indipendente, serio e che racconta recandosi sul posto, potete darci una mano cliccando su Sostienici

Tagged as

[There are no radio stations in the database]