L’America Latina aiuta i rifugiati dell’Afghanistan

Scritto da in data Agosto 21, 2021

*traduzione dall’articolo da CNN

La comunità internazionale sta guardando con angoscia la presa di potere in Afghanistan per mano dei talebani, data la loro storia di oppressione verso donne e bambine, e verso qualsiasi cosa che vada contro la loro legge.

I paesi di tutto il mondo hanno cominciato i lavori di evacuazione dei propri cittadini in Afghanistan e degli afghani che hanno lavorato con le loro forze all’estero.

Tra questi c’è l’Uruguay, che ha dato la notizia dell’evacuazione verso la Germania di due lavoratori umanitari uruguayani volontari della ONG Shelter Now International. Allo stesso tempo, l’Argentina mercoledì ha dichiarato che non c’erano argentini a Kabul dopo aver evacuato in Uzbekistan una coppia che lavorava per una ONG: destinazione finale Germania.

Nonostante questo la preoccupazione per le donne e bambine afghane che potrebbero restare sotto il governo talebano ha fatto sì che vari governi latinoamericani si stiano facendo avanti per portare aiuti umanitari.

Colombia

La Colombia ha accordato l’accoglienza temporanea degli afghani che hanno lavorato con il governo degli Stati Uniti, mentre aspettano che il paese nord americano processi i permessi di soggiorno, ha annunciato venerdì il presidente Iván Duque.

In una dichiarazione congiunta di Duque e dell’ambasciatore degli Stati Uniti in Colombia Philip Goldberg, entrambi sottolineano che gli afghani si fermeranno in Colombia solo per il tempo necessario e che verranno infine portati negli USA.

«Gli Stati Uniti non solo si occuperanno dei costi, ma contribuiranno con agilità a tutti i processi per far sì che la permanenza temporanea permetta alle persone di arrivare rapidamente nel paese per regolarizzare la propria situazione migratoria», ha affermato Duque.

L’ufficio del presidente colombiano non ha risposto alle domande circa quanti rifugiati afghani arriveranno in Colombia né quanto durerà la permanenza temporanea.

Ecuador

«Il rischio di una catastrofe umanitaria in Afghanistan deve essere motivo di allerta per tutta la comunità internazionale, indipendentemente dalla nostra posizione geografica», ha twittato il presidente dell’Ecuador, Guillermo Lasso.

Lasso ha affermato che «momenti come questo» devono incentivare la collaborazione per «sostenere valori universali come la solidarietà, i diritti umani, specialmente di donne, bambini e persone vulnerabili, così come le libertà fondamentali».

L’Ecuador farà la propria parte per portare protezione e aiuti umanitari alle famiglie sfollate per la situazione in Afghanistan, soprattutto a donne e bambini.

Non si hanno maggiori dettagli sul numero delle persone che saranno accolte in Ecuador.

Cile

Anche il Cile aiuterà quei cittadini afghani che hanno dedicato la propria vita a promuovere i diritti delle donne e di chi si sente minacciato, secondo quanto dichiarato nella conferenza stampa del presidente Sebastián Piñera.

Con l’aiuto della ONG International Front Line Defenders, il Cile ha promesso di accogliere 10 famiglie afghane.

Piñera ha detto anche che assisteranno la sorella di una afghana che studia all’Università del Cile.

Inoltre il presidente ha aggiunto: «La crisi politica che sta vivendo l’Afghanistan è di proporzioni gigantesche e la stiamo vivendo ogni giorno. E questo dimostra qualcosa: è molto facile distruggere le istituzioni democratiche e molto difficile costruire istituzioni democratiche».

Costa Rica

Prima della petizione del Population Fund delle Nazioni Unite, mercoledì il Costa Rica ha dichiarato che è disposto a offrire accoglienza umanitaria a 48 donne afghane che sono collegate professionalmente con le Nazioni Unite in Afghanistan.

Messico

Nello stesso giorno il cancelliere del Messico, Marcelo Ebrard, ha dichiarato che il governo messicano ha cominciato a lavorare sulle richieste di asilo per rifugiati afghani, soprattutto donne e bambine.

Il ministro non ha dato maggiori dettagli sul numero di rifugiati da accogliere, però ha affermato che l’ambasciatore messicano in Iran sta aiutando a processare le richieste di asilo.

In copertina Flickr

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