23 agosto 2021 – Notiziario

Scritto da in data Agosto 23, 2021

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  • Afghanistan: Onu, rischio catastrofe senza aiuti umanitari e Biden chiede alle linee aeree commerciali di aiutare nell’evacuazione.
  • Egitto: Patrick Zaki, di nuovo rinnovata la custodia cautelare.
  • Myanmar: i militari continuano ad arrestare giornalisti.

Questo e molto altro nel notiziario di Radio Bullets, a cura di Barbara Schiavulli.

Afghanistan

Sono 28.000 le persone evacuate da Kabul dal 14 agosto dagli Stati Uniti, dal giorno prima che i talebani prendessero Kabul. Lo ha detto il presidente Joe Biden in un aggiornamento sulla situazione delle evacuazioni dall’aeroporto della capitale afghana. In totale sono state evacuate 33.000 persone da luglio, ha precisato Biden. L’Italia invece oltre 1.000. La Germania quasi 2.000.
Sono invece 20 le persone rimaste uccise dal 15 nel tentativo di entrare all’aeroporto. Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha detto che spera di completare l’evacuazione dall’Afghanistan entro la fine del mese, ma ha avvertito della minaccia di attacchi terroristici contro l’affollato aeroporto di Kabul. Intanto gli Stati Uniti hanno ordinato a sei compagnie aeree commerciali di aiutare a trasportare le persone dopo la loro evacuazione dall’Afghanistan mentre Washington cerca di accelerare il ritmo delle partenze di americani e afghani a rischio, da Kabul. Il Pentagono ha affermato di aver chiamato 18 aerei civili di United Airlines, American Airlines, Delta Air e altri per trasportare persone da località temporanee dopo lo sbarco dall’Afghanistan, appoggiandosi all’industria che aveva chiamato per l’ultima volta durante la guerra in Iraq nel 2003. La mossa mette in evidenza le difficoltà che Washington sta incontrando nell’effettuare le evacuazioni a seguito della rapida acquisizione dei talebani, segnando solo la terza volta che le forze armate statunitensi impiegano aerei civili. Migliaia di persone sono rimaste ieri fuori dall’aeroporto internazionale di Kabul nella speranza di essere evacuate, mentre i talebani armati respingono la folla.

Un cancello per la libertà

L’ex presidente afghano, Hamid Karzai, e Abdullah Abdullah, presidente dell’Alto Consiglio per lakarzai e Abdullah incontrano i talebani riconciliazione nazionale, hanno incontrato sabato i membri dell’ufficio politico dei talebani. Entrambe le parti «hanno scambiato opinioni sulla sicurezza, sugli sviluppi politici attuali e su una soluzione politica inclusiva per il futuro del paese», ha affermato l’ufficio di Abdullah.

«Centinaia di combattenti» talebani sono diretti verso la Valle del Panjshir, dove si concentra la resistenza guidata da Ahmed Massud: lo hanno detto i talebani con un tweet.

L’Afghanistan affronterà una “catastrofe assoluta” con fame diffusa, persone senza casa e collasso economico a meno che non venga concordato un urgente sforzo umanitario sulla scia del ritiro dal paese degli Stati Uniti. A lanciare l’allarme ai leader mondiali è Mary-Ellen McGroarty, direttrice nazionale per l’Afghanistan del Programma alimentare mondiale delle Nazioni Unite, dichiarando al britannico The Observer che un’azione rapida e coordinata è fondamentale. «Dobbiamo portare rifornimenti nel paese, non solo in termini di cibo, ma anche di forniture mediche e di rifugi. Abbiamo bisogno di soldi e ne abbiamo bisogno ora», ha proseguito McGroarty, che ha ricordato come un afghano su tre fosse già in crisi di fame, con oltre due milioni di bambini a rischio di malnutrizione. La siccità aveva già portato a una riduzione del 40% della produzione di grano, mentre la valuta afghana stava già crollando. E i tassi di Covid sono alti. «Come hanno osservato tutti in tutto il mondo, c’è stata l’escalation del conflitto negli ultimi due mesi: oltre 500.000 persone sfollate, 250.000 delle quali da maggio», e «ciò che è urgente ora è una qualche forma di cessate il fuoco che consenta un massiccio aumento della risposta umanitaria. L’imperativo umanitario non può andare perduto», ha detto.

Israele e Palestina

Dopo i violenti scontri di due giorni fa sul confine, che hanno registrato 41 feriti tra i manifestanti palestinesi e una guardia di frontiera israeliana in gravi condizioni, Israele ha colpito la notte scorsa postazioni di Hamas nella Striscia di Gaza. Lo ha fatto sapere il portavoce militare secondo cui sono stati centrati 4 depositi di stoccaggio e di manifattura di armi di Hamas. In base all’attuale situazione, l’esercito israeliano ha deciso anche di rinforzare con altre truppe la divisione schierata sul confine.

Egitto

L’Egitto chiuderà il valico di Rafah al confine con la Striscia di Gaza fino a nuovo avviso da oggi, secondo quanto riferito da fonti della sicurezza egiziana domenica, scrive Reuters. Hamas, che controlla la Striscia di Gaza, ha detto di essere stata informata dall’Egitto della decisione di chiudere il valico in entrambe le direzioni. Secondo due fonti di sicurezza egiziane, la chiusura è stata effettuata per motivi di sicurezza a seguito dell’escalation di sabato scorso tra Israele e Hamas, con aerei israeliani che hanno colpito siti a Gaza dopo gli spari attraverso il confine di Gaza con Israele all’inizio della giornata.

La custodia cautelare in carcere di Patrick Zaki «è stata rinnovata»: si tratta dello studente dell’università di Bologna in detenzione amministrativa da più di un anno e mezzo per dei post su Facebook. Lo ha detto ad ANSA una sua legale, Hoda Nasrallah, senza poter precisare per quanti giorni: «questo verrà notificato oggi o domani», ha aggiunto l’avvocatessa contattata per telefono circa l’esito dell’udienza di ieri.

Nigeria

Uomini armati hanno rapito almeno 75 persone da un villaggio nel nord-ovest della Nigeria: lo hanno detto i residenti sabato. Si tratta dell’ultimo di una serie di rapimenti che hanno afflitto l’ovest del paese dell’Africa occidentale. L’ondata di rapimenti ha vanificato tutti gli sforzi delle forze di sicurezza per arginare i crimini, spesso eseguiti a scopo di riscatto, e ha posto una sfida al governo del presidente Muhammadu Buhari.

Regno Unito

La Gran Bretagna intende spingere i leader mondiali a prendere in considerazione nuove sanzioni contro i talebani, quando il gruppo delle economie avanzate del G7 si riunirà domani per discutere della crisi in Afghanistan, hanno riferito fonti a Reuters. Il primo ministro britannico Boris Johnson, che attualmente guida il gruppo che comprende anche Stati Uniti, Italia, Francia, Germania, Giappone e Canada e la UE, ha convocato domenica l’incontro online. La Gran Bretagna ritiene che il G7 dovrebbe prendere in considerazione sanzioni economiche e sospendere gli aiuti, se i talebani commettono violazioni dei diritti umani o consentono che il loro territorio venga utilizzato come rifugio per i militanti, ha affermato un funzionario del governo. Biden ha dichiarato che sosterrà la spinta della Gran Bretagna per le sanzioni se i talebani commettessero abusi, ma «dipende dalla condotta».

Stati Uniti

Stato di emergenza a New York per l’arrivo della tempesta tropicale Henri, che ha toccato la costa nord orientale dello Stato di Rhode Island, in piena emergenza inondazioni. In Tennessee sono 22 i morti dopo le devastanti inondazioni, molti i dispersi.

Messico

È è di almeno nove il bilancio dei morti causati dal passaggio dell’uragano Grace nello Stato messicano di Veracruz, mentre il numero dei dispersi resta fermo a tre: lo ha reso noto il governatore dello Stato, Cuitláhuac García Jiménez, secondo quanto riporta il quotidiano spagnolo El Pais. Prosegue intanto il lavoro delle squadre di soccorso, mentre rimane lo stato di emergenza, ha sottolineato García Jiménez durante una conferenza stampa, invitando la popolazione a trovare riparo negli altopiani.

Haiti

Gli haitiani hanno ripreso le funzioni domenicali nelle chiese danneggiate, per la prima volta dal devastante terremoto di magnitudo 7,2 del 14 agosto, quando l’Agenzia di Protezione Civile del paese ha portato il bilancio delle vittime a 2.207. Il nuovo bilancio arriva in un momento in cui le operazioni di soccorso si stanno espandendo, ma le autorità lottano per la sicurezza nei punti di distribuzione. Le bande hanno dirottato camion di soccorso e persino ambulanze, costringendo i soccorritori a trasportare i rifornimenti in elicottero. In alcuni punti, folle disperate si sono azzuffate per i sacchi di cibo. Domenica uno dei gangster più potenti della capitale ha annunciato in un video sui social media che le sue bande alleate avevano raggiunto una tregua e avrebbero aiutato nei soccorsi. Se ciò si rivelasse vero, potrebbe consentire un’accelerazione dei soccorsi.

Bolivia

L’ex presidente della Bolivia, Jeanine Anez, ha tentato di togliersi la vita in prigione sabato, ha detto il suo avvocato, il giorno dopo che i pubblici ministeri l’hanno accusata di “genocidio” per la morte dei manifestanti nel 2019. Anez è incarcerata da marzo, originariamente con l’accusa – inventata, dicono i suoi difensori – di aver organizzato un colpo di Stato contro il suo predecessore e rivale, l’ex presidente Evo Morales. Uno degli avvocati di Anez, Jorge Valda, ha affermato che l’ex leader, scoraggiata dalla sua situazione legale, ha tentato di togliersi la vita senza riuscirci.

Myanmar

Il governo militare del Myanmar ha arrestato altri due giornalisti locali, secondo quanto riportato sabato dalla televisione di proprietà dell’esercito, l’ultima tra dozzine di detenzioni in una vasta repressione dei media dal colpo di Stato del primo febbraio. Sithu Aung Myint, editorialista del sito di notizie Frontier Myanmar e commentatore della radio Voice of America, e Htet Htet Khine, produttore freelance per BBC Media Action, sono stati arrestati il ​​15 agosto, secondo quanto riportato da Myawaddy TV. Sithu Aung Myint è stato accusato di sedizione e diffusione di informazioni false, che Myawaddy ha affermato essere critiche nei confronti della giunta e ha esortato le persone a unirsi agli scioperi e a sostenere i gruppi di opposizione fuorilegge.
Htet Htet Khine è stato accusato di ospitare Sithu Aung Myint, un sospettato criminale, e di lavorare e sostenere un governo ombra di unità nazionale. BBC Media Action ha dichiarato  di essere preoccupata per la sicurezza di Htet Htet Khine e delle accuse contro di lei e di monitorare attentamente la situazione.
Human Rights Watch alla fine del mese scorso ha affermato che il governo dell’esercito ha arrestato 98 giornalisti dal golpe e dovrebbe smettere di perseguire il personale dei media. Degli arrestati, 46 erano ancora in custodia alla fine di luglio.

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