26 settembre 2019 – notiziario

Scritto da in data Settembre 26, 2019

Nigeria: decapitato ostaggio della Ong Action contre la faim / Etiopia, il governo conferma 1.200 morti negli scontri etnici degli ultimi 12 mesi / Sudan: le forze di intervento rapido arrestano 138 migranti diretti in Libia / Turchia, assolto e atteso oggi in patria l’attivista e giornalista austriaco arrestato lo scorso anno con l’accusa di terrorismo / Lituania, sempre più ampio il divario tra ricchi e poveri, e chi vive di aiuti sociali non arriva a fine mese / Germania, congresso del sindacato Ver.Di, confermata la linea di sinistra, radicale e ecologista / Polonia, campagna contro l’omofobia per le elezioni (foto).

Questo e molto altro nel web notiziario di Radio Bullets, un podcast di notizie dal mondo oggi a cura di Paola Mirenda. Musiche di Walter Sguazzin.

Germania

Incrociano le braccia anche oggi i dipendenti delle imprese di pulizia degli edifici, in un cosiddetto “Warnstreik”, uno sciopero di avvertimento, in attesa del prossimo tavolo di confronto con i datori di lavoro che si dovrebbe tenere il 30 settembre.  La decisione dell’astensione dal lavoro – sotto lo slogan “La pulizia ha un costo” – è stata presa dal sindacato di riferimento, IGBau, che denuncia lo  stallo nei negoziati, in particolare sul tema salariale. Il contratto nazionale è scaduto ad agosto e le condizione poste per il suo rinnovo, spiega in un video Ulrike Laux, responsabile per la contrattazione collettiva del settore, “sono peggiorative“. “Si gioca sulla confusione dei termini, così le 39 ore lavorative possono essere distribuite su sette giorni”, dice ancora Antonia Kühn, segretario regionale di IgBau Renania, in una intervista di qualche giorno fa. ” Inoltre, sostiene il sindacato, viene diminuita l’indennità di straordinario, nonché quella sul lavoro notturno e festivo. L’IgBau quindi rilancia e chiede di più, a partire dal “bonus natalizio”, cioè la gratifica salariale di fine anno, che i datori di lavoro non vogliono accettare.

Si chiude sabato il congresso di ver.di, il secondo più grande sindacato tedesco dopo IgMetal, che conferma il suo impegno radicale, di sinistra e ecologista anche con l’elezione del nuovo presidente, Frank Werneke. Werneke è stato eletto martedì dai delegati riuniti a Lipsia con il 92,7 per cento dei voti. Nel suo discorso di ieri ha parlato di cambiamento dell’economia, superamento del sistema di sussidi di Hartz IV, di blocco delle speculazioni immobiliari. Ma ha anche anticipato l’obiettivo che vuole raggiungere già in questa legislatura: l’aumento del salario minimo fino a 12 euro lordi, e per tutte le categorie senza eccezioni. Infine, ha voluto precisare la posizione di ver.di sui migranti: “la nostra solidarietà appartiene alle persone bisognose e in fuga”.

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