4 novembre 2021 – Notiziario
Scritto da Barbara Schiavulli in data Novembre 4, 2021
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- Afghanistan: “errore in buona fede”, il drone USA che ha ucciso 3 adulti e 7 bambini.
- Turchia: 22 donne uccise nel mese di ottobre.
- Egitto: Al Sisi ordina al governo di trasferirsi nella nuova capitale.
- Il procuratore del Tribunale penale internazionale apre un’indagine sul governo del Venezuela.
Questo e molto altro nel notiziario di Radio Bullets, a cura di Barbara Schiavulli
Afghanistan
L’attacco con drone americano del 29 agosto scorso che ha ucciso a Kabul 10 civili, di cui 7 bambini, non è stato causato da una negligenza criminale ma da una serie di errori, tra cui non aver notato un bambino nell’area circa due minuti prima dello strike: così conclude l’indagine dell’ispettore generale del Pentagono, redatto dal tenente generale Sami Said, che non raccomanda sanzioni disciplinati per quello che definisce un errore “spiacevole” ma “onesto”, frutto di errori di esecuzione e di interpretazione delle informazioni. Le stesse immagini sulla presenza del bambino sarebbe stato facile perderle in tempo reale, ammette. Radio Bullets ha parlato con parte della famiglia sopravvissuta e ha visitato la casa. Sarebbe stato impossibile non vedere 7 minori che correvano verso la macchina in n piccolo cortile, tra cui una bambina di due anni e non crede alla versione del Pentagono. L’attacco dei droni prese di mira il 43enne Zemari Ahmadi, un operatore umanitario impiegato da una ONG con sede negli Stati Uniti, uccidendo lui e nove membri della sua famiglia. I funzionari statunitensi inizialmente hanno affermato che l’attacco aveva come obiettivo l’ISIS-K e hanno mantenuto quella narrativa anche se erano aumentate le prove che solo i civili sono stati uccisi. La Casa Bianca descrisse il bombardamento come “riuscito” e il presidente dei capi di stato maggiore congiunti, il generale Mark Milley, ha affermato che era “giusto”. Ma dopo che un’indagine del New York Times ha dimostrato che l’attacco del drone ha ucciso Ahmadi e la sua famiglia, il Pentagono è stato costretto ad ammettere la verità. La recensione di Said afferma che le forze statunitensi “credevano sinceramente” di eliminare un obiettivo che era una “minaccia imminente” per lo sforzo di evacuazione degli Stati Uniti all’aeroporto di Kabul. L’attacco è stato effettuato pochi giorni dopo che un attentatore suicida dell’ISIS-K ha ucciso oltre 100 afgani e 13 soldati statunitensi all’aeroporto. Nel 2015, i documenti trapelati dall’informatore Daniel Hale hanno rivelato che durante un periodo di cinque mesi tra il 2012 e il 2013, il 90% delle persone uccise dai droni statunitensi erano civili. Hale è stato recentemente condannato a 45 mesi di carcere per aver trafugato i documenti.
Afghanistan, i familiari delle vittime del drone USA: “Vogliamo giustizia”
Alcune ragazze e giovani donne afgane, si legge sul sito di Tolo Tv, hanno chiesto all’Emirato Islamico di consentire loro di continuare le loro attività sportive. Le ragazze hanno detto di voler preservare i risultati raggiunti e di essere preoccupate per il loro futuro incerto. Qadria, 17 anni, ha affermato di aver praticato arti marziali per due anni e di aver vinto tre medaglie d’oro nelle competizioni organizzate all’interno del paese. “Chiedo all’attuale governo di permetterci di svolgere le nostre attività pubblicamente. Non vogliamo che i nostri due anni di sforzi vadano sprecati”, ha detto. Karima, un’altra atleta, ha affermato di essere rimasta bloccata nella sua casa a seguito del cambiamento pollico e che teme che il suo duro lavoro e i suoi risultati possano semplicemente svanire. “Oggi non possiamo praticare sport, non ci sono opportunità. Abbiamo paura che i talebani possano attaccarci. Anche i nostri allenatori non vogliono allenarci”. L’Emirato Islamico ha affermato che le atlete sono autorizzate a svolgere le loro attività in base ai regolamenti e al quadro islamico. E lo sport non vi rientra.
L’Unicef ha dichiarato di voler istituire un sistema per finanziare direttamente gli insegnanti afgani, dopo che la comunità internazionale ha bloccato i finanziamenti all’amministrazione guidata dai talebani. “L’UNICEF sta creando un sistema che consentirà pagamenti diretti agli insegnanti senza che i fondi vengano incanalati attraverso le autorità di fatto”, ha detto a Reuters Jeannette Vogelaar, capo dell’istruzione dell’UNICEF in Afghanistan. In preparazione, ha detto, l’UNICEF inizierà a registrare tutti gli insegnanti delle scuole pubbliche.
Iran
Secondo la tv di Stato, l’Iran ha impedito il sequestro da parte della Marina Usa di una petroliera nel Mar Arabico. Si tratta, secondo Teheran, di una petroliera che trasportava petrolio iraniano nel Mar Arabico. Ma la tv di Stato non specifica la data in cui sarebbe accaduto, né la nazionalità della nave cisterna. Tra Stati Uniti e l’Iran le frizioni sono legate soprattutto alle sanzioni imposte da Washington.
Turchia
Nel mese di ottobre almeno 22 donne sono state uccise da uomini in Turchia. Lo riporta l’agenzia Bianet nel suo rapporto mensile dedicato alla violenza di genere che parla di almeno 256 femminicidi dall’inizio dell’anno. Il dato segna un aumento rispetto allo stesso periodo nel 2020 quando si registrarono 229 femminicidi in 10 mesi. Nella metà dei casi la violenza è stata perpetrata tra le mura domestiche mentre gli assalitori sono soprattutto mariti o fidanzati e talvolta parenti o amici del marito. Le associazioni femministe di Turchia hanno denunciato più volte l’aumento della violenza di genere nel Paese criticando l’uscita dalla Convenzione di Istanbul, il più importante trattato internazionale per combattere la violenza contro le donne ratificato da Ankara già nel 2012 ma abbandonato a marzo di quest’anno per decisione del presidente Recep Tayyip Erdogan
Israele e Palestina
Gli esperti delle Nazioni Unite per i diritti umani hanno condannato con forza mercoledì un recente annuncio del governo israeliano riguardante la sua intenzione di costruire nuove unità abitative in Cisgiordania e a Gerusalemme Est.
“The Israeli settlements..are responsible for a wide range of human rights violations against the Palestinians, including..mounting settler violence, and racial and ethnic discrimination."
Will these UN experts soon be called 'terrorists' by Gantz? https://t.co/zwCTBKmpXS pic.twitter.com/4aodg2r200
— kristyan benedict (@KreaseChan) November 3, 2021
Egitto
Il presidente egiziano ieri ha ordinato alla sua amministrazione di iniziare a trasferire i suoi uffici il mese prossimo in una nuova tentacolare capitale amministrativa nel deserto fuori Il Cairo, ha detto il portavoce Bassam Radi. Il presidente Abdel Fattah el-Sissi ha ordinato al governo di iniziare un periodo di prova di sei mesi di lavoro dal nuovo complesso a partire dal 1 dicembre. La città da 45 miliardi di dollari è il più grande dei mega-progetti che el-Sissi ha lanciato da quando è entrato in carica nel 2014. Costruita su 170.000 acri a circa 45 chilometri a est del Cairo e quasi il doppio della sua dimensione. Si prevede di ospitare 6,5 milioni di persone. I critici hanno definito la nuova capitale un progetto di vanità, sostenendo che il suo costo avrebbe potuto essere meglio destinato alla ricostruzione dell’economia in rovina e al rinnovamento del Cairo.
Ma il governo ha sostenuto che la nuova capitale è necessaria per assorbire la popolazione in forte espansione del Cairo, che raddoppierà a 40 milioni entro il 2050. La città ospiterà la presidenza, il governo, il parlamento e i ministeri. I pianificatori promettono un parco pubblico lungo 21 miglia, un aeroporto, un teatro dell’opera, un complesso sportivo e 20 grattacieli, tra cui il più alto dell’Africa, di 345 metri. Il quotidiano statale Al-Ahram ha riferito che il governo aveva pianificato di trasferire 52.300 dipendenti governativi nella nuova capitale entro la metà del 2020, ma i suoi piani sono stati ritardati dalla pandemia di coronavirus.
Algeria
L’Algeria ha detto mercoledì che tre camionisti sono stati uccisi in un attentato mentre guidavano dalla Mauritania, un attacco che Algeri ha attribuito al vicino Marocco, ha detto l’agenzia di stampa ufficiale APS . L’attacco arriva mentre le tensioni aumentano tra Algeria e Marocco, in particolare nella contesa regione desertica del Sahara occidentale . Il Sahara Occidentale è controllato all’80% dal Marocco, che vede l’ex colonia spagnola come parte integrante del proprio territorio. Ma la sua rivale regionale, l’Algeria, ha a lungo ospitato e sostenuto il Fronte Polisario , che qui cerca la piena indipendenza.
Etiopia
Le forze ribelli costituite dal partito Fronte popolare di liberazione dei Tigray e dall’Esercito di liberazione degli Oromo sono “attualmente alla periferia della capitale etiope Addis Abeba”: lo rivela la Cnn, informata da fonti diplomatiche regionali. “Che si muovano o meno dipende da una serie di fattori, tra i quali la posizione degli Stati Uniti”. A proposito di questi ultimi, Jeffrey Feltman, inviato speciale degli Usa per il Corno d’Africa, si recherà domani in Etiopia, secondo quanto riferito da un responsabile del dipartimento di Stato e riportato via Twitter da Al Hurra.
“La gravità delle violazioni e degli abusi che abbiamo documentato sottolineano la necessità di ritenere gli autori di tutte le parti responsabili”, ha affermato Michelle Bachelet, Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, commentando ieri a Ginevra un rapporto di un’indagine congiunta della Commissione etiope per i diritti umani e dell’Ufficio delle Nazioni Unite per i diritti umani che evidenzia possibili crimini di guerra e contro l’umanità nella regione etiope del Tigray. “Poiché il conflitto si è intensificato, con i civili presi in trappola, è fondamentale che tutte le parti prestino attenzione ai ripetuti appelli per porre fine alle ostilità e cerchino un cessate il fuoco duraturo”, ha affermato Bachelet.
Il rapporto esamina l’impatto devastante che il conflitto ha avuto sui civili. Il Joint Investigation Team descrive in dettaglio una serie di violazioni e abusi, tra cui omicidi illegali ed esecuzioni extragiudiziali, tortura, violenza sessuale e di genere, violazioni contro i rifugiati e sfollamento forzato di civili.
Il rapporto copre il periodo dal 3 novembre 2020, quando è iniziato il conflitto armato, fino al 28 giugno 2021, quando il governo etiope ha dichiarato un cessate il fuoco unilaterale. Gli autori dell’indagine congiunta rivelano che vi “sono ragionevoli motivi per ritenere che tutte le parti in conflitto nel Tigray abbiano, in varia misura, commesso violazioni dei diritti umani internazionali, umanitari e diritto dei rifugiati, alcune delle quali possono costituire crimini di guerra e crimini contro l’umanità”.
Francia
292 migranti che tentavano di raggiungere la Gran Bretagna a bordo di imbarcazioni sul canale della Manica sono stati soccorsi e riportati al sicuro sulla coste francesi: è quanto riferito ieri dalla prefettura della Manica e del Mare del Nord.
Stati Uniti
La società israeliana Nso che produce il software Pegasus al centro dello scandalo dello spionaggio di diversi vip e leader mondiali è stata inserita nella lista nera dall’amministrazione degli Stati Uniti. La motivazione è che l’azienda “ha agito in maniera contraria agli interessi di politica estera e di sicurezza nazionale degli Usa”. La vicenda era stata svelata da un consorzio internazionale di giornalisti e tra i leader che sarebbero stati spiati figurava anche il presidente francese Emmanuel Macron.
La Cina sta sviluppando il suo arsenale nucleare ben più rapidamente del previsto, restringendo sempre di più il gap con gli Stati Uniti. E’ quanto afferma un rapporto pubblicato dal Pentagono, in cui si spiega come Pechino potrebbe avere a disposizione entro il 2027 ben 700 testate nucleari, arrivando a mille entro il 2030. Un arsenale raddoppiato rispetto a quanto previsto dallo stesso Pentagono un anno fa.
Messico
Undici persone, tra cui sei adolescenti, sono stati trovati morti nel Michoacan, nel Messico occidentale. Secondo fonti giudiziarie, sarebbero vittime di un potente cartello della droga. I corpi, tra i 15 e i 36 anni, sono stati ritrovati in una zona rurale poco prima della mezzanotte, nel pieno della Festa dei Morti di Ognissanti, una delle più sentite in Messico.
La carneficina è avvenuta a colpi di arma da fuoco, hanno riferito diversi media messicani. Una vittima aveva 15 anni e altre cinque 17. Michoacan è uno dei 32 Stati del Messico più colpiti dalla violenza della criminalità organizzata. Lo scorso anno in Messico sono stati registrati più di 36.000 omicidi.
Venezuela
Il procuratore della Corte penale internazionale (ICC) Karim Khan ha dichiarato mercoledì che aprirà un’indagine su possibili crimini contro l’umanità in Venezuela , con il governo del paese che ha affermato di rispettare la decisione ma non condivide la sua opinione. La Corte Penale Internazionale (ICC) deve indagare se i crimini contro l’umanità sono stati commessi durante la repressione del Venezuela sulle proteste antigovernative nel 2017. Più di 100 persone sono morte quando le forze di sicurezza hanno represso le manifestazioni, scatenate dagli arresti di diversi leader dell’opposizione e dalla decisione della Corte suprema di sciogliere l’Assemblea nazionale dominata dall’opposizione.
Khan ha “detto che procederà ad aprire un’indagine per stabilire la verità” degli eventi in Venezuela, secondo una copia di un memorandum d’intesa firmato da Khan e dal presidente Nicolas Maduro e condiviso dal governo.
Il governo non ritiene che la situazione nel Paese “giustifichi il passaggio dalla fase di istruttoria a quella di indagine”, aggiunge il memorandum.
“L’esame preliminare aperto nel 2018 non è altro che una fase di filtraggio mentre entriamo in questa nuova fase”, ha detto Khan durante un evento trasmesso dalla televisione di stato. L’ICC ha condotto un esame preliminare nel paese dal 2018 e ha affermato che potrebbe esserci motivo di credere che i funzionari del governo di Maduro abbiano commesso crimini contro l’umanità.
Perù
Il ministro dell’Interno peruviano Luis Barranzuela si è dimesso dopo la diffusione di una notizia secondo cui avrebbe tenuto una festa di Halloween in casa sua, in violazione delle norme anti Covid-19. Il Paese sudamericano è stato duramente colpito dalla pandemia, con oltre 200.000 persone morte per il virus e il tasso di mortalità pro capite più alto del mondo. Il ministro è stato travolto dalle critiche mentre era incarica da meno di un mese.
Myanmar
A un giornalista statunitense è stata negata la libertà su cauzione mercoledì in Myanmar, dove è in prigione da cinque mesi. Danny fenster, di Detroit detenuto nella prigione di Insein di Yangon, la sua richiesta di cauzione è stata respinta e una nuova accusa è stata aggiunta contro di lui, ha detto il suo avvocato, secondo l’Associated Press. Fenster, il caporedattore di Frontier Myanmar, è stato accusato all’inizio di quest’anno di presunta diffusione di informazioni false o provocatorie, un reato che comporta fino a tre anni di carcere. Rischia anche una possibile pena detentiva da due a tre anni per aver violato l’Unlawful Associations Act attraverso presunte connessioni con gruppi di opposizione illegali, riporta l’AP.
Taiwan
Una delegazione del Parlamento europeo è giunta a Taiwan per cercare di rafforzare le relazioni tra l’Ue e l’isola, nonostante gli avvertimenti della Cina che, all’annuncio dell’iniziativa, aveva espresso ‘irritazione’ minacciando ritorsioni. La missione inizia mentre è in corso un duro braccio di ferro tra l’isola e Pechino – che ne rivendica la sovranità -, che coinvolge anche gli Stati Uniti. Il gruppo di sette eurodeputati, tutti della commissione contro le ingerenze straniere (Inge), è guidato dall’eurodeputato francese Raphael Glucksmann, già sanzionato a marzo dalla Cina. Tra loro, c’è anche il leghista Marco Dreosto. Durante una visita di tre giorni, gli eurodeputati incontreranno il presidente di Taiwan Tsai Ing-wen e diversi esponenti del governo ed alti funzionari.
Cina
Un nuovo scandalo #MeToo è scoppiato in queste ore in Cina, arrivando a toccare i vertici del potere a Pechino. La star del tennis nazionale Peng Shuai ha accusato di molestie sessuali in un post sui social l’ex vicepremier Zhang Gaoli, la figura di maggior rilievo nel Partito comunista a essere tirata in ballo finora da denunce di questo tipo. Nel messaggio l’atleta 35enne – ex numero uno del mondo nel doppio femminile – affermava di aver avuto per diversi anni una relazione extraconiugale con l’alto dirigente del Partito comunista cinese, accusandolo però di aver abusato di lei in diverse occasioni. Tra gli episodi riferiti dalla tennista c’è quello di un presunto stupro avvenuto quando l’ex vicepremier di Pechino, oggi 75enne, l’aveva invitata a casa sua circa tre anni fa per una partita di tennis insieme alla moglie. Dal 2013 al 2018 vicepremier e tra i membri del Politburo, il comitato guidato dal presidente cinese Xi Jinping, Zhang Gaoli non ha finora commentato le accuse.
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