6 aprile 2022- Notiziario

Scritto da in data Aprile 6, 2022

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  • Ucraina: le conseguenze internazionali di Bucha.
  • Sri Lanka: il presidente non si dimette.
  • Perù: coprifuoco per le proteste.
  • Etiopia: crimini di guerra di matrice etnica nel Tigray.

 

Ucraina

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha avvertito che le peggiori atrocità commesse dalle truppe russe in partenza dal nord del paese devono ancora essere scoperte, il giorno dopo che le immagini dei corpi nelle strade della città di Bucha hanno generato shock e condanna in tutto il mondo.

La Russia nega di aver ucciso civili e, senza prove, afferma che l’Ucraina ha messo in scena le immagini riportate. Il governo ucraino ha avviato un’indagine sui crimini di guerra, dopo aver affermato che i corpi di 410 civili sono stati ritrovati nelle aree intorno a Kiev. Un’immagine del 19 marzo, riportata per la prima volta da The New York Times e confermata da Bbc, contraddice direttamente l’affermazione del ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, secondo cui le riprese dei corpi mostrate nei giorni scorsi sarebbero state «messe in scena» dopo il ritiro dei russi.

Diverse nazioni occidentali hanno espulso diplomatici russi in risposta alla scoperta delle atrocità e si stanno discutendo nuove sanzioni contro la Russia.

L’Italia ha annunciato, martedì, che avrebbe espulso 30 funzionari russi, la Danimarca 15 e la Svezia 3. La Germania e la Francia hanno annunciato misure simili e la Lituania ha espulso l’ambasciatore russo.

L’Unione Europea promette nuove sanzioni contro la Russia dopo le accuse di crimini di guerra in Ucraina, ed è in programma una riunione oggi per decidere quali misure adottare. Le sanzioni possibili riguardano l’energia e si sommeranno alle misure già esistenti.

Sri Lanka

Il presidente Gotabaya Rajapaksa revoca lo stato di emergenza poche ore dopo aver perso la maggioranza al governo.

Più di 40 parlamentari hanno lasciato il governo e la decisione arriva mentre la nazione dell’Asia meridionale è alle prese con interruzioni di corrente e carenze varie a causa di una crisi economica e valutaria, per la quale i cittadini e le cittadine chiedono le dimissioni di Rajapaksa con proteste di massa.

Il governo di Rajapaksa si è già dimesso, ma sia il presidente che suo fratello, il primo ministro Mahinda Rajapaksa, si sono finora rifiutati di lasciare il posto.

Il presidente aveva dichiarato lo stato di emergenza il primo aprile, un giorno dopo che i manifestanti avevano tentato di assaltare la sua residenza nella città di Colombo. L’imposizione di uno stato di emergenza aveva conferito a Rajapaksa ampi poteri per trattenere i manifestanti e sequestrare proprietà, ma le proteste per il suo licenziamento erano continuate nonostante l’ordine.

Intanto il governatore della Banca centrale dello Sri Lanka, Ajith Nivard Cabraal, ha dato le dimissioni.

Perù

«Chiedo calma e serenità. La protesta sociale è un diritto costituzionale, ma deve essere fatta nel rispetto della legge», ha detto il presidente Castillo in un discorso televisivo dopo aver imposto il coprifuoco nella capitale, Lima, e nella città portuale di Callao. Ha inoltre dichiarato lo stato di emergenza per Lima e Callao, sospendendo alcuni diritti come la libertà di riunione e il diritto di circolare liberamente. Il coprifuoco − che riguarderà circa 10 milioni di persone − è stato ampiamente criticato come “autoritario” dagli oppositori del presidente.

Queste misure sono state decise in seguito alle proteste nazionali per l’aumento dei prezzi di carburante e dei fertilizzanti. Le proteste hanno visto camionisti e agricoltori bloccare le strade in gran parte del paese e, secondo il governo, quattro persone sono morte.

Dall’inizio della guerra in Ucraina i prezzi dei fertilizzanti e del carburante sono aumentati vertiginosamente in Perù, sommandosi alla situazione di elevata inflazione, così il presidente e leader della sinistra al potere da luglio, sta perdendo la propria popolarità.

Etiopia

Amnesty International e Human Rights Watch (HRW) hanno affermato che i civili del Tigray sono stati presi di mira in «un’implacabile campagna di pulizia etnica» nella regione del Tigray occidentale, contesa dallo scoppio della guerra in Etiopia nel novembre 2020.

Le forze di sicurezza etiopi e i loro alleati hanno commesso abusi contro i tigrini in una parte contesa dell’Etiopia settentrionale colpita dal conflitto; i gruppi umanitari sottolineano esserci stati crimini di guerra e crimini contro l’umanità.

Diverse centinaia di migliaia di tigriani sono stati espulsi con la forza dal Tigray occidentale dalle forze di sicurezza e dalle autorità civili attraverso gravi violazioni di matrice etnica, stupri, omicidi, fame e altre.

Cambiamento Climatico

Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) delle Nazioni Unite ha pubblicato la sua guida su ciò che il mondo può fare per evitare un futuro pericoloso, e gli scienziati delle Nazioni Unite hanno proposto un piano per limitare le cause profonde del cambiamento climatico. Nel rapporto si legge che sono necessarie riduzioni «rapide, profonde e immediate» delle emissioni di anidride carbonica (CO2). Le emissioni globali di CO2 dovrebbero raggiungere il picco entro tre anni ed essere ridotte del 43% entro il 2030 per evitare gli impatti peggiori. Anche allora, il mondo avrebbe bisogno della tecnologia per catturare CO2 dai cieli entro la metà del secolo.

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