8 febbraio 2023 – Notiziario Mondo

Scritto da in data Febbraio 8, 2023

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  • Afghanistan: #FreeMortaza, giornalista franco afghano arrestato / Guterresh: le donne vivono in esilio nel loro paese.
  • Terremoto Turchia e Siria: il presidente siriano vuole che gli aiuti passino attraverso il governo.
  • L’Uganda non rinnoverà il mandato dell’ufficio per i diritti umani dell’ONU.
  • Pakistan: operazione antiaquiloni nella capitale

Questo e molto altro nel notiziario di Radio Bullets, a cura di Barbara Schiavulli

Afghanistan

Il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha affermato che le donne in Afghanistan vivono in esilio nel loro paese. Il capo delle Nazioni Unite ha ribadito che i diritti fondamentali delle donne e delle ragazze afghane sono calpestati dal divieto all’istruzione da parte delle autorità de facto. Il portavoce dell’Emirato Mujahid ha smentito le affermazioni di Guterres e ha affermato che i diritti delle donne sono rispettati in Afghanistan e che la comunità internazionale dovrebbe astenersi dall’esercitare pressioni sull’attuale amministrazione usando il tema delle donne. Molti paesi e organizzazioni islamiche hanno anche condannato il divieto di accesso alle donne e alle ragazze al lavoro e all’istruzione dicendo che è questa un violazione della legge islamica.

Un aggiornamento sulle condizioni del professore, che solo un paio di settimane fa avevamo intervistato a Kabul, diventato noto perché il 26 dicembre scorso strappò la laurea in diretta in solidarietà alle donne afghane. “Mashal è stato picchiato senza pietà e portato via in modo irrispettoso”, ha detto il suo aiutante Farid Ahmad Fazli, riferendosi ai talebani. Un funzionario ha confermato la detenzione. “Da tempo il professor Mashal si concedeva azioni provocatorie contro il sistema”, ha twittato, Abdul Haq Hammad, direttore del ministero dell’Informazione e della cultura, che a noi una volta disse che la musica era vietata perché fa svenire. Mashal, docente da più di un decennio in tre università di Kabul è stato arrestato giovedì senza aver commesso alcun crimine, ha detto l’aiutante. “Stava dando libri gratis a ragazze e ragazzi e ancora non sappiamo dove sia tenuto”.

Il professore che strappò la laurea per le donne afghane

Reporters Senza Frontiere e i giornali per i quali ha lavorato, chiede la liberazione del reporter franco afghano in prigione a Kabul già da un mese. Siamo rimasti in silenzio per 30 giorni sull’arresto di Mortaza Behboudi, giornalista con doppia nazionalità francese e afgana, detenuto in una prigione a Kabul, la capitale afghana. Oggi comunichiamo al mondo che è stato arrestato a Kabul un mese fa, il 7 gennaio, nella speranza che venga rilasciato il prima possibile e possa tornare in Francia. Nell’ultimo mese abbiamo fatto tutto il possibile, a vario titolo, per ottenere la sua liberazione. La sua prigionia è veramente assurda. Behboudi ha iniziato la sua carriera come fotoreporter all’età di 16 anni in Afghanistan, il suo paese natale. Quando aveva 21 anni, fuggì in Francia perché era stato minacciato e gli fu dato rifugio nella Maison des Journalistes (casa dei giornalisti) a Parigi. Insieme ad altri giornalisti in esilio, ha creato un sito web di notizie chiamato Guiti News . Presto ha iniziato a lavorare come freelance per i media francesi e francofoni. È coautore di una serie di articoli intitolati Across Afghanistan under the Taleban che è stata pubblicata da Mediaparted è stato insignito del Premio Bayeux per i corrispondenti di guerra e del Premio Varenne quotidiano nazionale francese. Ha contribuito a un servizio intitolato Giovani ragazze afgane vendute per sopravvivere che è stato trasmesso da France 2. Behboudi è tornato in Afghanistan per fare cronaca il 5 gennaio ed è stato arrestato appena 48 ore dopo, quando stava per ritirare l’accredito stampa. si dice che sia accusato di spionaggio.

Pakistan

Migliaia di persone hanno partecipato alle esequie del controverso ex presidente del Pakistan, il generale Pervez Musharraf, 79 anni, morto domenica scorsa a Dubai dopo una lunga malattia. I funerali si sono svolti nel complesso militare di Karachi, scrive la Bbc. Molte le figure politiche assenti, come ad esempio il capo dell’esercito e l’attuale presidente del Pakistan. Il corpo di Musharraf è stato poi trasportato in un vicino cimitero militare dove la bara, avvolta nella bandiera nazionale, è stata sepolta. In una nota l’esercito pakistano ha espresso le sue “sentite condoglianze”, mentre il presidente Arif Alvi ha pregato “per l’eterno riposo dell’anima defunta”.

La polizia della capitale di Islamabad ha esortato i cittadini a non permettere ai propri figli di violare il divieto di far volare gli aquiloni imposto dall’amministrazione distrettuale, ha detto oggi un addetto alle pubbliche relazioni della polizia. Ha avvertito che sarebbe stata intrapresa un’azione rigorosa in conformità con la legge e che i trasgressori del divieto di volo degli aquiloni sarebbero stati mandati dietro le sbarre. Ha detto che la squadra di polizia di Tarnol ha arrestato Usman Ghani, coinvolto nella vendita di aquiloni e ha recuperato aquiloni e rotoli di corde in suo possesso. La polizia ha esortato i genitori a impedire ai loro figli di essere coinvolti in tali attività poiché in città è già stata accelerata la repressione contro i venditori di aquiloni. Sono state formate squadre speciali per mettere in rete i trasgressori mentre anche gli agenti dell’SDPO e della Station House prendono parte all’operazione. Il volo degli aquiloni provoca interruzioni di corrente dovute all’urto di cavi elettrici e diventa una minaccia per la vita umana. Alle persone è stato anche chiesto di segnalare tali attività alle stazioni di polizia più vicine e alla linea di assistenza della polizia “Pukar-15”.

Turchia e Siria

Il bilancio dei terremoti in Turchia ha superato 8.300 vittime dopo che oltre 2.400 sono state segnalate in Siria: lo riporta l’agenzia di stampa Afp. Si teme che il bilancio aumenterà inesorabilmente, con i funzionari dell’Organizzazione mondiale della sanità che stimano che i morti potrebbero essere fino a 20.000. Si continua disperatamente a cercare sopravvissuti con i soccorritori che lavorano contro il tempo e le condizioni climatiche di un inverno molto duro. Il presidente Turco Erdogan ha dichiarato lo stato di emergenza in 10 province, Ma i residenti in diverse città turche danneggiate hanno espresso rabbia e disperazione per quella che hanno definito una risposta lenta e inadeguata da parte delle autorità al terremoto più mortale che ha colpito la Turchia dal 1999.

C’è un italiano che ancora manca all’appello. Si chiama Angelo Zen, ha 60 anni ed è un imprenditore veneto. Si è attivata un’altra faglia al confine tra la Siria e la Turchia ed è stata la responsabile del secondo terremoto forte registrato nella mattinata di ieri, ossia quello di magnitudo 7,5 delle 12:24. La nuova faglia ha provocato uno spostamento del suolo fino a 10 metri.

Fino a 23 milioni di persone potrebbero essere colpite dal violento terremoto che ha ucciso migliaia di persone in Turchia e Siria, ha affermato l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms). Inoltre, ad essere colpiti dal sisma anche 350.000 persone anziane e 1,4 milioni di bambini.

Il governo siriano, rappresentato dal contestato presidente Bashar al Assad sostenuto da Iran e Russia, ha ribadito che la distribuzione degli aiuti internazionali per l’emergenza post-terremoto deve essere gestita da Damasco e non aggirare il controllo governativo passando dalla Turchia. Le aree siriane più colpite dal sisma sono però quelle più vicine al confine con la Turchia: sono da anni fuori dal controllo governativo e sono sotto influenza e controllo turco o di milizie cooptate da Ankara. Un mese fa, il Consiglio di sicurezza aveva esteso per sei mesi, col placet della Russia, il meccanismo di fornitura di aiuti umanitari alle martoriate zone nord-occidentali della Siria tramite il territorio turco senza passare per Damasco. Anche nel caso dell’emergenza dovuta al terremoto, l’Onu e le organizzazioni internazionali accreditate presso le Nazioni Unite intendono far arrivare gli aiuti nelle regioni siriane di Idlib e a nord di Aleppo tramite il territorio turco.

Malta

Alfred e George Degiorgio, i fratelli-killer maltesi autori materiali dell’omicidio di Daphne Caruana Galizia, sono stati condannati ad ulteriori 4 anni di prigione per riciclaggio di denaro. L’accusa è stata formulata sulla base delle prove emerse in uno dei tanti filoni secondari delle indagini sulla morte della giornalista maltese. I due lo scorso anno si dichiararono colpevoli poco dopo l’inizio del processo a loro carico in cui rischiavano l’ergastolo per l’assassinio della giornalista, massacrata con una bomba piazzata nella sua auto il 16 ottobre 2017, e furono condannati a 40 anni di detenzione (pena che implica la possibilità di uscire in libertà vigilata dopo una ventina d’anni). A novembre scorso i due hanno presentato ricorso per avere la revisione del processo.

Uganda

L’Uganda ha dichiarato che non rinnoverà il mandato dell’ufficio per i diritti umani delle Nazioni Unite nel Paese dell’Africa orientale, citando lo sviluppo della propria capacità sufficiente per monitorare il rispetto dei diritti umani. In una lettera del Ministero degli Affari Esteri dell’Uganda inviata all’Ufficio dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani (OHCHR) il 3 febbraio e vista da Reuters, il ministero ha notato i progressi compiuti dall’Uganda nello sviluppo di una capacità interna di monitorare i diritti come motivo principale della sua decisione. Il governo del presidente Yoweri Museveni è stato nel corso degli anni criticato dall’opposizione, dagli attivisti per i diritti umani e dai paesi occidentali per varie violazioni dei diritti tra cui torture, detenzioni illegali e uccisioni extragiudiziali di oppositori e critici.

Migranti

Almeno 464 persone sono morte o risultate disperse nel 2022 tentando di raggiungere la Spagna attraverso la rotta migratoria marittima che ha origine in Algeria: è quanto denunciato in un nuovo report da Caminando Fronteras, ong specializzata in interventi e analisi del fenomeno migratorio nel Mediterraneo occidentale. Nel documento, l’ong denuncia che la rotta algerina è “la seconda che più vittime ha riportato” (dopo quella per le Canarie) ma “paradossalmente la più invisibile” tra quelle che connettono l’Africa con la Spagna, anche per l’assenza di “protocolli chiari” nell’attivazione di operazioni di soccorso e per il timore dei migranti stessi nel chiamare i soccorsi in caso di necessità.

Francia

Sono “circa due milioni” le persone che hanno manifestato ieri in Francia nel quadro della terza giornata di mobilitazione nazionale contro la riforma delle pensioni, secondo i dati diffusi dal sindacato Cgt.

Regno Unito

E’ stato condannato a ben 36 ergastoli di fronte alla Southwark Crown Court di Londra l’ex agente di polizia britannico David Carrick, 48 anni, riconosciutosi colpevole nei mesi scorsi di 49 capi d’imputazione relativi a 24 episodi di stupro nei confronti di 12 donne, nonché di aggressioni sessuali e molestie. Crimini perpetrati impunemente durante quasi un ventennio di servizio malgrado la segnalazione di ripetute avvisaglie di comportamenti sospetti; e il cui disvelamento ha allungato la lista degli scandali storici o recenti emersi sulla Metropolitan Police londinese (o Scotland Yard), principale corpo di polizia del Regno Unito, oltre che centro di coordinamento nazionale dell’antiterrorismo.

Ucraina e Russia

Il ministro della Difesa ucraino Oleksi Reznikov ha lasciato l’incarico. Dopo che nelle scorse settimane sono stati rimossi molti funzionari del ministero con le accuse di corruzione, anche il titolare del dicastero, cruciale per la guerra, è stato sostituito.

Stati Uniti

Ecco alcuni punti del discorso sullo stato dell’Unione del presidente degli Stati Uniti Joe Biden al Congresso di ieri, stanotte per noi, un discorso che potrebbe servire da modello per la sua candidatura per la rielezione del 2024: Biden, un democratico, ha detto ai repubblicani al Congresso che hanno messo in dubbio la sua legittimità e minacciato di bloccare le sue politiche che “non c’è motivo per cui non possiamo lavorare insieme”. Molti repubblicani hanno trovato motivi per non essere d’accordo, anche prima che iniziassero le sue osservazioni. Il governatore dell’Arkansas Sarah Huckabee Sanders, che un tempo era addetta stampa per Trump, ha respinto il discorso di Biden in una risposta preparata in precedenza. “Nell’America della sinistra radicale, Washington ti tassa e dà fuoco ai tuoi sudati soldi”, ha detto.

E dopo quando i democratici si sono affrettati ad applaudire, i repubblicani hanno applaudito solo sporadicamente e sono rimasti in silenzio quando Biden ha elencato i risultati della sua amministrazione.  Gli scherni repubblicani più rumorosi sono arrivati ​​​​quando Biden ha accusato i repubblicani di aver pianificato di tagliare la sicurezza sociale e Medicare. “Bugiardo!” ha gridato la rappresentante repubblicano degli Stati Uniti Marjorie Taylor Greene. “Non l’abbiamo mai detto!” ha detto Byron Donalds, un altro repubblicano della Camera. Biden, che sembrava essere sull’orlo di perdere il controllo della stanza, ha colto l’apparente sostegno dei legislatori repubblicani ai programmi popolari per la vecchiaia e l’assistenza sanitaria. “La previdenza sociale e l’assistenza sanitaria sono un’ancora di salvezza per milioni di anziani. Gli americani devono finanziarli fin dal primo stipendio che hanno iniziato. Quindi stasera, quindi siamo tutti d’accordo, difendiamo gli anziani.

Biden ha utilizzato un ampio segmento delle sue società apparentemente bipartisan, da quella che ha chiamato “Big Pharma” a “Big Oil” e “Big Tech”. Biden ha accusato le aziende farmaceutiche di far pagare troppo per l’insulina, ma non ha fatto menzione del loro ruolo nel reprimere la pandemia di COVID-19.

Ha accusato le società tecnologiche di condurre un “esperimento” a scopo di lucro sui bambini, ha affermato che le compagnie petrolifere stavano facendo troppi soldi e ha sostenuto l’aumento delle tasse sui miliardari.

Ecuador

Il presidente Guillermo Lasso ha accettato il risultato per lui avverso delle elezioni amministrative e dei quesiti di referendum costituzionale sottolineando che “quello di domenica è stato un appello del popolo al governo, e noi non eluderemo tale responsabilità”.  Nel suo primo intervento la notte scorsa dopo il voto, Lasso ha assicurato che “quando il popolo parla, è dovere dei governanti analizzare, comprendere e accettare”, dicendosi convinto che “in questo atto di espressione popolare si annidano le risposte e le soluzioni ai principali problemi del Paese”. L’opposizione del partito di sinistra Revolución Ciudadana, guidato dall’ex presidente Rafael Correa e vincitrice della tornata elettorale con la conquista dei sindaci di grandi città, fra cui Quito e Guayaquil, e il no generalizzato ai quesiti referendari posti da Lasso, chiede elezioni generali subito, e non alla scadenza naturale del 2025.

Nuova Zelanda

La polizia neozelandese ha trovato nell’Oceano Pacifico 81 balle di cocaina per un totale di 3,2 tonnellate, una quantità sufficiente a rifornire il Paese per 30 anni: la droga, ha reso noto il commissario della polizia, Andrew Coster, ha un valore di 316 milioni di dollari (circa 295 milioni di euro). Una foto della polizia mostra che le balle erano avvolte da reti e coperte da galleggianti gialli. Su alcune di esse c’era l’immagine di Batman e le confezioni di cocaina all’interno erano etichettate con la figura di un quadrifoglio. “Crediamo che fosse destinata all’Australia, dove sarebbe stata sufficiente per servire il mercato per un anno”, ha aggiunto il commissario.

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