“Morto”, un leader se ne fa un altro

Scritto da in data Ottobre 28, 2019

Qualche ora dopo che gli Stati Uniti hanno annunciato l’uccisione del leader del sedidente Stato islamico Abu Bakr al-Baghdadi, il gruppo militante sunnita lo avrebbe sostituito con un ex ufficiale militare iracheno.
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump aveva dichiarato domenica che al-Baghdadi, il califfo dell’autoproclamato Stato islamico dell’Iraq e della Siria (ISIS), sarebbe morto (il condizionale resta d’obbligo a fronte di zero prove ndr.) facendo esplodere il giubbotto esplosivo che indossava. Sarebbe accaduto dopo essere stato messo all’angolo dalle truppe americane delle forze speciali nel suo nascondiglio nel villaggio nord-occidentale di Barisha, che si trova nella provincia siriana di Idlib vicino al confine con la Turchia.

Dall’annuncio di domenica alla Casa Bianca, l’ISIS è rimasto in silenzio. Però una fonte di intelligence avrebbe riferito a Newsweek che il gruppo militante sunnita aveva nominato un nuovo leader poche ore dopo l’uccisione di al-Baghdadi. Il giornale americano ha citato un “funzionario dell’intelligence regionale” che ha chiesto “di non essere identificato per nome o nazione”. Il funzionario ha detto che al-Baghdadi è stato sostituito con Abdullah Qardash, un ex ufficiale di alto rango nell’esercito iracheno, che ha servito sotto il defunto Saddam Hussein. Il nome di Qardash è spesso scritto Karshesh in inglese, e in alcuni documenti viene anche chiamato Hajji Abdullah al-Afari, presumibilmente il suo soprannove nell’ISIS.

Nell’agosto di quest’anno, secondo quanto riferito, al-Baghdadi ha nominato Qardash alla guida dell’ufficio per gli affari religiosi dell’ISIS, noto come “Affari musulmani”. Si ritiene che la nomina sia stata accettata ed è stata persino annunciata su Amaq, l’agenzia di stampa semi-ufficiale del gruppo militante. Ma il nome di Qardash non è stato più menzionato nei successivi comunicati ISIS.
Secondo Newsweek , l’ex ufficiale dell’esercito iracheno aveva già “assunto una serie di compiti da al-Baghdadi” prima della fine di quest’ultimo. L’anonimo ufficiale dell’intelligence regionale ha riferito al giornale che il ruolo di al-Baghdadi all’interno dell’ISIS è stato “ampiamente simbolico” negli ultimi mesi. Era “un prestanome [e] non era coinvolto nelle operazioni quotidiane. Tutto quello che ha fatto è stato dire sì o no, nessuna pianificazione”, ha aggiunto il funzionario dell’intelligence.

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