6 Luglio 2019 – Notiziario Orientale

Scritto da in data Luglio 6, 2019

Cina: Pechino separa i bambini musulmani dalle loro famiglie, mentre il governo reprime le proteste a Wuhan. Domani ci sarà un’altra importante protesta a Hong Kong. La presidente di Taiwan è vittima di attacchi sessisti. E ancora, la Corea del Nord sembra aver nominato un personaggio di spicco come uomo di punta nel nuovo round di colloqui con gli Stati Uniti.
Questo e altro nel Notiziario di Radio Bullets a cura di Serena Console. Musiche di Walter Sguazzin.
Photo credit: BBC

Cina

La Cina sta deliberatamente separando i bambini musulmani dalle loro famiglie, dalla loro fede e della loro lingua nella regione nordoccidentale dello Xinjiang. È quanto denuncia la Bbc a seguito di una ricerca condotta sulla base di documenti pubblici, confermati da decine di interviste realizzate a parenti che risiedono all’estero. Ieri, inoltre, è stato il decennale popolari a Urumqi, capoluogo dello Xinjiang, dove ci furono una serie di scontri violenti tra uiguri, principale gruppo etnico della regione, e gli han, i cinesi propriamente detti. Fonti cinesi parlano di 197 persone morte, di 1721 ferite e di molti veicoli ed edifici distrutti; gli uiguri invece affermano che il numero di vittime è maggiore. La Human Rights Watch ha documentato 73 casi di uiguri scomparsi nei rastrellamenti della polizia nei giorni seguenti la rivolta.

Taiwan

Anche la presidente di Taiwan, Tsai Ing-wen è vittima di attacchi sessisti da parte dell’opposizione. Ma il punto più basso è stato raggiunto questa settimana quando il candidato alle presidenziali Yang Shih-kuang del Nuovo Partito Cinese ha dichiarato di opporsi alla presidenza di Tsai perché è donna e al contempo single . La presidente di Taiwan ha risposto alle critiche su Facebook.

Corea del Nord

La Corea del Nord sembra aver nominato un veterano di lunga data della diplomazia internazionale come uomo di punta nel nuovo round di colloqui sulla denuclearizzazione con gli Stati Uniti. Secondo quanto si apprende da una fonte diplomatica sudcoreana, si tratterebbe dell’ex ambasciatore nordcoreano in Vietnam Kim Myong Gil.

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