10 febbraio 2022- Notiziario

Scritto da in data Febbraio 10, 2022

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  • Nicaragua: giornalista condannato a 13 anni per cospirazione.
  • Afghanistan: i talebani chiedono aiuto alla conferenza svizzera.
  • Siria: appello Amnesty per la tutela alla vita e dei diritti dei bambini nel campo di al-Hol.
  • Il freddo di Gaza.
  • Libia: in attesa del controverso voto, il primo ministro sopravvive a un tentativo di omicidio.

Questo e molto altro su radio Bullets  a cura di Barbara Schiavulli e Silvia Muletti

Afghanistan

Una delegazione talebana incontrerà la Croce Rossa e funzionari svizzeri ed europei a Ginevra per colloqui sugli aiuti, in una situazione umanitaria in rapido deterioramento in Afghanistan. La conferenza, della durata di una settimana, segna la seconda volta che rappresentanti del governo afghano guidato dai talebani prendono parte a colloqui umanitari ospitati da un paese europeo. Il ministero degli Esteri svizzero ha insistito sul fatto che la presenza della delegazione in Svizzera non costituisca riconoscimento del governo guidato dai talebani. Il mese scorso il governo guidato dai talebani ha inviato una delegazione di 15 membri a Oslo per colloqui simili a porte chiuse con diplomatici occidentali. Separatamente, il capo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha dichiarato ieri di aver incontrato funzionari sanitari talebani prima della conferenza di Ginevra per discutere della “terribile” situazione in Afghanistan. Ha incontrato il ministro della Salute talebano Qalander Ebad, che fa parte della delegazione presente alla conferenza, per discutere della crisi sanitaria e umanitaria in Afghanistan. Geneva Call, una fondazione che lavora per proteggere i civili durante il conflitto, ospita la conferenza a porte chiuse, che durerà fino a domani. La conferenza mira a migliorare la fornitura di assistenza umanitaria nel paese, ha affermato Geneva Call in una nota.

Il ministro degli Esteri della Turchia, Mevlut Cavusoglu, ha parlato ieri al telefono con Amir Khan Muttaqi, ministro degli Esteri talebano in Afghanistan. Durante la conversazione, Muttaqi ha inviato gli auguri di buona guarigione al presidente Recep Tayyip Erdogan, che di recente è risultato positivo al Covid-19, e lo ha ringraziato per uno speciale treno di beneficenza che trasportava 750 tonnellate di forniture di emergenza, arrivato questa settimana.

Yemen

Oxfam ha dichiarato che sono almeno un milione gli sfollati a Marib. «Ciò che sta accadendo a Marib è un’istantanea dell’orrore e della sofferenza che tutto il popolo yemenita vive da ormai sette anni», ha detto Paolo Pezzati, policy advisor per le emergenze umanitarie di Oxfam Italia. «Le vittime civili − arrivate a oltre 18.000 tra morti e feriti − sono solo il danno collaterale di una guerra che viola ogni regola del diritto internazionale, condannando la popolazione a vivere nell’incubo di bombe e missili sparati via terra». Pezzati precisa che «nelle ultime settimane sono stati uccisi bambini che badavano agli animali o raccoglievano la legna».
A gennaio otto civili solo a Marib sono esplosi su mine anti-uomo illegali, disseminate ovunque nei terreni agricoli, lungo le strade o i binari percorsi dagli sfollati che si spostano di continuo attraverso il paese; l’acuirsi del conflitto ha costretto oltre centomila persone ad abbandonare le proprie case, per cercare scampo dagli attacchi che continuano a colpire obiettivi civili: quarantatré solo a gennaio, oltre un quinto degli attacchi totali nell’ultimo anno, denuncia l’Oxfam, per un totale di almeno un milione di sfollati.
L’appello alla comunità internazionale è urgente affinché fermi «un massacro che non sembra avere fine», afferma l’Oxfam facendo pressione sulle parti in conflitto per un immediato cessate il fuoco e riaprendo un dialogo che porti a una pace duratura.
(Oxfam ricorda che, al momento, nel governatorato di Marib si contano tra centoventi e centocinquanta campi informali e ufficiali, in cui quasi due milioni di profughi trovano riparo (secondo le stime delle autorità locali).

Iran

Teheran ha svelato un nuovo missile balistico di produzione locale con una gittata di 1.450 km, chiamato Kheibershekan.

Siria

Richiesta l’azione internazionale da Amnesty International per la tutela alla vita e dei diritti dei bambini nel campo di al-Hol, nella Siria settentrionale. Secondo quanto riferito ieri dall’Osservatorio Siriano per i Diritti Umani (SOHR) nel campo profughi di al-Hol, situato nel Nord-Est della Siria, al confine con l’Iraq, sono stati perpetrati tredici “crimini contro i diritti umani” nel corso di un solo mese, mentre circa cento famiglie sono state costrette a sfollare. Almeno un bambino è stato ucciso ieri e tre feriti dagli Asayish − le forze di polizia dell’amministrazione autonoma curdo-siriana − che ieri hanno aperto il fuoco nel campo di al-Hol, ha confermato Amnesty International. Ferite anche tre donne.
L’Asayish controlla una vasta parte nel nord-est della Siria limitandone l’accesso; ieri, per ragioni poco chiare, ha aperto il fuoco su donne e bambini in una sezione specifica del campo di al-Hol che ospita tutte le donne e i bambini di paesi terzi (diversi dall’Iraq).
Amnesty International esorta l’amministrazione autonoma ad avviare un’indagine tempestiva ed efficace sull’incidente della sparatoria, rilasciare tutti i bambini detenuti arbitrariamente e porre fine alla pratica di separazione dei bambini dalle loro madri, e da chi si prende cura di loro.
Esorta inoltre la comunità internazionale alla protezione della vita e dei diritti dei bambini nel campo di al-Hol garantire che i bambini siriani, le loro madri e chi si prende cura di loro possano tornare al sicuro; e intraprendere «azioni significative per porre fine agli orrori nel campo e rimpatriare le decine di migliaia di bambini che vivono lì. I governi devono smettere di ignorare i loro obblighi internazionali in materia di diritti umani e adottare tutte le misure per difendere il diritto di ogni bambino alla vita, alla sopravvivenza e allo sviluppo».
Al-Hol, situato nell’estremo Sud-Est di Hasakah, è posto sotto il controllo delle autorità curde affiliate alla coalizione internazionale anti-ISIS. Il luogo ospita più di settantamila persone, tra cui oltre undicimila familiari di sospetti combattenti dell’ISIS di diverse nazionalità, con decine di migliaia di donne e bambini provenienti dalla Siria e dall’Iraq.
Secondo quanto riportato dall’Osservatorio Siriano al-Hol è divenuto uno “staterello” occupato da membri dello Stato Islamico e dalle loro famiglie, i quali sono gli artefici di una crescente crisi che la comunità internazionale al momento prova a ignorare per evitare che gli ex combattenti dell’ISIS ritornino nei propri paesi d’origine.

Israele e Palestina

I tassi di povertà nell’enclave costiera attualmente si attestano al 59%, di conseguenza la maggior parte degli abitanti di Gaza non è finanziariamente in grado di proteggersi dal freddo. Questo inverno è stato eccezionalmente freddo e piovoso in Medio Oriente, con temperature che sono scese sotto lo zero in alcune aree. Molti posti sono stati colpiti da forti nevicate. Nella Striscia di Gaza la situazione è grave. A metà gennaio le autorità di Hamas hanno temporaneamente chiuso le scuole alla luce del deterioramento delle condizioni meteorologiche poiché il livello dell’acqua piovana ha raggiunto un metro, interrompendo il sistema di drenaggio e bloccando alcune strade.

Libia

Il primo ministro libico Abdul Hamid Dbeibah è sopravvissuto a un tentativo di omicidio dopo che la sua auto è stata crivellata di proiettili giovedì mattina presto, ha detto a Reuters una fonte. Uomini armati hanno colpito mentre Dbeibah stava tornando a casa riuscendo poi a scappare, ha riferito la fonte che ha descritto l’attacco come un tentativo di uccidere il primo ministro. Sono in corso indagini. L’incidente arriva nel pieno di un’intensa disputa per il controllo del governo libico. Dbeibah ha annunciato che ignorerà un voto programmato del parlamento con sede nell’est previsto oggi per sostituirlo. I membri del parlamento sceglieranno tra il potente ex ministro degli Interni Fathi Bashagha, 59 anni, e l’ex funzionario del ministero degli Interni Khaled Al Bibass, 51 anni. Nelle ultime settimane le forze armate hanno aumentato il numero di soldati nella capitale Tripoli, alimentando i timori di combattimenti innescati dalla crisi politica. Se confermato, il tentativo di omicidio potrebbe aggravare le tensioni.

Tunisia

In attesa dell’insediamento di un nuovo Consiglio superiore della magistratura (Csm), che verrà disciplinato in base a una nuova legge, sarà costituito un Csm provvisorio per la gestione delle questioni urgenti. Lo ha detto la ministra tunisina della Giustizia, Leila Jaffel, al termine di un incontro con il presidente Kaïs Saïed incentrato proprio sui problemi del settore giudiziario, dopo la decisione di Saied di sciogliere il Consiglio superiore della magistratura.

Etiopia

Ieri le Nazioni Unite hanno espresso la speranza che i colloqui di pace in corso tra il governo etiope e i leader del Tigray portino alla fine del conflitto. Dopo aver visitato le regioni dilaniate dalla guerra del Tigray, Amhara e Afar, la vicesegretario generale delle Nazioni Unite Amina Mohammed ha affermato che ci sono sviluppi promettenti nei colloqui e le discussioni tra le fazioni in guerra sono “meno ostili”. «Siamo decisamente in una posizione migliore in questo momento. C’è più dialogo», ha detto Mohammed ai giornalisti in una conferenza stampa nella capitale etiope, Addis Abeba.

Repubblica Democratica del Congo

Due dipendenti del Programma alimentare mondiale rischiano di finire sotto processo per la morte dell’ambasciatore italiano Luca Attanasio e del carabiniere Vittorio Iacovacci, uccisi in Congo il 22 febbraio dello scorso anno. La procura di Roma ha chiuso le indagini, atto che precede la richiesta di rinvio a giudizio.

Francia

Un collettivo di calciatrici che rivendicano l’uso del velo islamico durante le partite ha deciso di ricorrere contro il divieto di una loro manifestazione a Parigi, emanato due sere fa dalla prefettura.

Germania

Il livello delle riserve di gas in Germania, nel pieno delle tensioni con la Russia, è sceso a un livello “preoccupante”: lo ha detto un portavoce del ministero tedesco dell’Economia e del Clima, precisando che al momento si attestano al 35-36%. Solo poco tempo fa erano già scesi al 40% contro l’82% del 2020.

Ucraina

La Casa Bianca ha approvato un piano del Pentagono per aiutare gli americani in Ucraina nel caso in cui la Russia dovesse attaccare, scrive The Wall Street Journal. Il piano prevede che circa 1.800 militari dell’82° Airborne Corps in Polonia nei prossimi giorni inizieranno a preparare check point, campi equipaggiati con tende e strutture di ricovero temporanee al confine della Polonia con l’Ucraina. I militari non sono autorizzati a entrare in Ucraina e non evacueranno o condurranno missioni aeree dall’interno dell’Ucraina. Il piano sarebbe stato delineato per cercare di evitare la caotica evacuazione dall’Afghanistan.

Russia

Un prezioso dipinto d’avanguardia è stato vandalizzato da una guardia di sicurezza “annoiata” che ha disegnato gli occhi su figure senza volto nel suo primo giorno di lavoro in una galleria russa. Le tre figure di Anna Leporskaya furono dipinte tra il 1932 e il 1934 ed erano state assicurate per 75 milioni di rubli (1,3 milioni di dollari). Facevano parte di una mostra d’arte astratta al Centro presidenziale Boris Eltsin di Ekaterinburg quando la guardia è intervenuta usando una penna a sfera. Alexander Drozdov, il direttore esecutivo dell’Eltsin Center,  ha detto che la guardia lavorava per una società di sicurezza privata ed è stata licenziata.

India

«Bikini o ghoonghat, è diritto di una donna decidere cosa indossare». In seguito al dibattito sugli scontri nelle scuole del Karnataka per il divieto al velo, il leader del Congresso Priyanka Gandhi Vadra ha twittato così a garanzia del diritto all’autodeterminazione sancito dalla costituzione indiana. La controversia sull’hijab è scoppiata per la prima volta a gennaio in un college governativo di Udupi, dove sei studentesse che hanno frequentato le lezioni indossando il velo in violazione del codice di abbigliamento stipulato, sono state invitate a lasciare il campus; la notizia si è diffusa in diverse parti dello stato con la conseguenza che anche degli studenti indù si sono presentati indossando scialli color zafferano. Anche a questi studenti è stato impedito di entrare in classe.

Europa e giornalismo

La vicepresidente della Commissione Europea per i valori e la trasparenza ha incontrato ieri a Parigi Christophe Deloire, segretario generale di Reporter Senza Frontiere. In questa occasione Deloire ha affermato che «il 2022 sarà un anno decisivo per l’Unione Europea nella salvaguardia di un reale diritto all’informazione». La richiesta di Reporter Senza Frontiere alla vicepresidente è di salvaguardare il diritto all’informazione, la libertà di stampa e la sicurezza dei giornalisti, all’interno dell’Unione Europea, assieme alla necessità di proteggere gli spazi pubblici delle democrazie, luoghi di informazione normati dai principi di tutela dei diritti universali. «Gli attacchi e le minacce ai media non possono più andare avanti. Riguarda le nostre democrazie. Più che mai la Commissione ha dato priorità alla libertà di stampa. Stiamo preparando il Media Freedom Act consultando ampiamente l’industria dei media e le organizzazioni per la libertà di stampa», continua Deloire. European Media Freedom Act e l’European Digital Services Act sono due iniziative senza precedenti che vogliono mettere ordine nel contesto dell’informazione digitale nella quale i mezzi di informazione escono indeboliti e i giornalisti risultano vulnerabili. In questa stessa riunione è stata discussa anche la Journalism Trust Initiative (JTI), che RSF ha sviluppato per combattere la concorrenza sleale che i fornitori di notizie affidabili subiscono a causa del caos dell’informazione e della disinformazione.

Canada

Due giorni fa l’Ambassador Bridge è stato bloccato dai camionisti che manifestano contro l’obbligo vaccinale e le restrizioni Covid-19. Il ponte è il più trafficato per i commerci tra il Canada e gli Usa, tra il lago Erie e il lago Huron. Il sindaco di Ottawa, Jim Watson, ha dichiarato l’emergenza e ieri ha affermato che le dimostrazioni sempre più turbolente rappresentano un «serio pericolo e una minaccia per la sicurezza dei residenti». Centinaia di camion continuano a occupare l’area del centro vicino al parlamento canadese senza alcun segno che i manifestanti abbiano intenzione di andarsene. La polizia ha arrestato oltre venti persone tra le migliaia di manifestanti tra i quali anche minori, che negli ultimi giorni hanno preso parte alle proteste dei camionisti contro le misure anticovid e l’obbligo di vaccino se si attraversa la frontiera con gli Stati Uniti.

Nicaragua

Un giudice in Nicaragua ha condannato l’ex candidato alla presidenza e giornalista Miguel Mora a 13 anni di carcere per «cospirazione nel tentativo di minare l’integrità nazionale». Mora è stato l’ultimo di una serie di esponenti politici dell’opposizione a essere condannato dopo processi durati solo alcune ore. Il primo febbraio sono iniziati i processi contro i quarantasei esponenti dell’opposizione, tra cui sette aspiranti presidenti come Mora. Gli Stati Uniti e l’Unione Europea hanno sanzionato i membri del governo del presidente Daniel Ortega per aver represso il dissenso interno e per pratiche antidemocratiche. L’avvocato di Mora, Gerardo Gonzalez, ha detto alla stazione televisiva Cento per cento Noticias − dove Mora ha servito come direttore fino a quando non è stato imprigionato − che la sentenza è stata emessa ieri. Le speranze di Mora di candidarsi alle elezioni del 7 novembre sono state stroncate quando Ortega ha ordinato il suo arresto e quello di altri sei contendenti a maggio e giugno, consentendo a Ortega di candidarsi quasi incontrastato. Martedì il giornalista sportivo e critico del governo Miguel Mendoza è stato processato con accuse simili, così come l’ex ministro degli Esteri Francisco Aguirre Sacasa, 76 anni. Entrambi dovrebbero essere condannati a breve.

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