20 aprile 2022 – Notiziario

Scritto da in data Aprile 20, 2022

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  • Afghanistan: presto ripristinata la lapidazione e l’occhio per occhio. Attacco a una scuola di Kabul, morti e feriti.
  • Ucraina: Russia rigetta la richiesta di tregua per la Pasqua ortodossa.
  • Canale televisivo di Taiwan si scusa per aver annunciato l’invasione della Cina.
  • Malesia: cinquecento profughi rohingya fuggono da un centro di detenzione.
  • I coloni israeliani bloccano la riapertura di una strada chiusa ai palestinesi per 20 anni.

Questo e molto altro nel notiziario di Radio Bullets, a cura di Barbara Schiavulli.

Afghanistan

Kabul News ha riferito che l’Emirato Islamico, durante una riunione, ha precisato che presto attuerà la Sharia in modo più conforme, compreso il qisas − la legge del taglione − e la lapidazione.

Almeno sei persone sono state uccise, e ventiquattro ferite, da due esplosioni di bombe che hanno colpito una scuola maschile in un quartiere a maggioranza sciita della capitale dell’Afghanistan: lo ha riferito la polizia.  Secondo il portavoce della polizia di Kabul, Khalid Zadran, e l’ospedale di emergenza della città, si temono altre vittime a seguito delle esplosioni, avvenute in rapida successione nel densamente popolato quartiere sciita Dasht-e-Barchi a Kabul.
Le esplosioni sono avvenute presso la Abdul Rahim Shaheed High School, mentre una granata è stata lanciata contro il vicino Mumtaz Education Center. Zadran ha detto che l’attacco fuori dalla scuola è stato causato da due ordigni esplosivi improvvisati, che hanno ucciso sei persone mentre un’altra persona è rimasta ferita nel centro di Mumtaz. Due ospedali hanno riferito che stavano curando ventiquattro pazienti feriti.

La direttrice del carcere femminile di Herat, in Afghanistan, è scomparsa dall’ottobre 2021 e si teme sia scomparsa con la forza, ha affermato Human Rights Watch. Alia Azizi aveva lavorato sotto il precedente governo, ma è tornata al proprio lavoro dopo che i talebani hanno preso il controllo di Herat in agosto.

«Sono passati più di sei mesi da quando Alia Azizi è scomparsa e le autorità talebane devono ancora condurre un’indagine credibile», ha affermato Fereshta Abbasi, ricercatrice afghana di Human Rights Watch. «Il diritto internazionale obbliga le autorità a indagare su apparenti sparizioni forzate, perseguire i responsabili delle violazioni e informare la famiglia della persona su dove si trovano». Azizi lavorava come agente di polizia con l’ex governo afghano da 17 anni, e come capo del carcere femminile di Herat dal 2019. Ha smesso di lavorare quando i talebani hanno preso il controllo di Herat il 12 agosto ed è rimasta a casa per due settimane. Ma poi, il nuovo capo talebano della prigione centrale di Herat l’ha chiamata e le ha chiesto di riprendere a lavorare.
La famiglia di Azizi ha cercato l’assistenza dell’ufficio del governatore di Herat, del capo della stazione di polizia e del capo della prigione di Herat per localizzarla, e ha chiesto alle autorità talebane di indagare. Tuttavia, i funzionari talebani hanno risposto che la considerano una questione di famiglia e non interverranno.

Ucraina – Russia

«L’uccisione mirata di civili e la distruzione di edifici residenziali con tutti i tipi di armi, comprese quelle vietate dalle convenzioni internazionali: questo è proprio il marchio di fabbrica dell’esercito russo, e questo marcherà davvero la Federazione Russa come la fonte del male», ha detto il presidente Zelensky aggiungendo che «a Mariupol la situazione rimane brutale e i russi bloccano i corridoi umanitari».

Le forze russe hanno preso la città di Creminna, nell’Ucraina orientale, e le truppe ucraine si sono ritirate dalla città, secondo il governatore regionale. «È impossibile calcolare il numero dei morti tra la popolazione civile. Abbiamo statistiche ufficiali − circa duecento morti − ma in realtà sono molti di più», ha detto senza chiarire quale periodo coprisse il bilancio delle vittime stimato. Creminna, che aveva una popolazione di oltre diciottomila abitanti prima dell’invasione russa dell’Ucraina, sembra essere la prima città di cui sia confermata la presa da parte delle forze russe da quando queste hanno lanciato una nuova offensiva nella regione del Donbass, nell’Ucraina orientale.

Sono state ripristinate ieri sera le comunicazioni dirette tra l’Agenzia internazionale per l’energia atomica e la centrale nucleare ucraina di Chernobyl.

Il presidente Putin «porta la responsabilità di crimini di guerra» commessi in Ucraina, ha detto il cancelliere Scholtz, confermando che la guerra è in una nuova fase ma la Nato non interverrà.

Il segretario generale  delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha chiesto 4 giorni di tregua per la Pasqua ortodossa, da domani a domenica, per l’apertura di corridoi umanitari. La Russia ha già respinto il cessate il fuoco temporaneo in Ucraina richiesto dal segretario generale delle Nazioni Unite. Il vice ambasciatore russo all’Onu ha affermato che la richiesta di cessate il fuoco non è sincera e fornirebbe solo il tempo per armare i soldati ucraini.

Yemen

Il consiglio presidenziale dello Yemen, riconosciuto a livello internazionale, ha prestato giuramento martedì nella città portuale meridionale di Aden, secondo quanto riferito dai media statali. Il giuramento è avvenuto davanti al parlamento in una cerimonia alla presenza di ambasciatori stranieri e inviati degli Stati Uniti e delle Nazioni Unite in Yemen, ha affermato l’agenzia di stampa SABA. Aden funge da sede provvisoria del governo riconosciuto a livello internazionale da quando i ribelli houthi hanno occupato la capitale Sanaa nel 2014, dando inizio alla lunga guerra civile nello Yemen. Il consiglio presidenziale è stato nominato all’inizio di questo mese, dopo che l’ex presidente Abed Rabbo Mansour Hadi si è fatto da parte. Hadi ha trasferito i suoi poteri e quelli del suo vicepresidente al consiglio, che gestirà il paese e guiderà i colloqui di pace con gli houthi. La mossa di Hadi è arrivata durante gli sforzi concertati, internazionali e regionali, per porre fine al conflitto.

Turchia

Una parte dell’antica porta imperiale di Santa Sofia, a Istanbul, è stata danneggiata da ignoti: nominati due ispettori per condurre l’inchiesta.

Israele e Palestina

Martedì il ministro della Difesa Benny Gantz ha avvertito i palestinesi nella Striscia di Gaza che le misure che Israele ha intrapreso per rilanciare la sua economia sono minacciate da gruppi terroristici che istigano alla violenza e lanciano attacchi missilistici. Negli ultimi giorni si sono verificati violenti scontri tra palestinesi e polizia nel complesso della Moschea di Al-Aqsa, che si trova in cima al Monte del Tempio nella Città Vecchia di Gerusalemme. Israele ha accusato i gruppi terroristici di incitare agli scontri per quelle che dice essere false affermazioni, relative alla politica precedente, di non consentire agli ebrei di pregare nella zona. In una dichiarazione rilasciata dal suo ufficio, Gantz ha menzionato un attacco missilistico da Gaza al sud di Israele lunedì sera. «Ieri, le forze di difesa israeliane hanno colpito Gaza a seguito di un [razzo] nel territorio israeliano, di cui sono responsabili i leader di Hamas», ha detto.

Una strada che collega la città di al-Eizariya, in Cisgiordania, a una strada che porta a Betlemme è stata bloccata ai palestinesi negli ultimi 20 anni. Ora i coloni ebrei stanno impedendo alle autorità israeliane di rimuovere un posto di blocco che consentirebbe ai palestinesi di utilizzarlo. La decisione di riaprire la strada ai veicoli palestinesi è stata presa dal Magg. Gen. Yehuda Fuchs, comandante del comando centrale dell’IDF, che ha autorità legale formale sulla Cisgiordania come governatore militare dell’area. Ma la scorsa settimana, notando il lavoro inteso a rimuovere il posto di blocco, circa duecento coloni dell’insediamento ebraico di Kedar si sono radunati nelle vicinanze e hanno bloccato la strada, impedendo alle autorità israeliane di completare i lavori, secondo l’ong israeliana per i diritti umani Peace Now.

Corno d’Africa

Venti milioni di persone sono a rischio di morire di fame quest’anno, dicono le Nazioni Unite, perché le ritardate piogge peggiorano la terribile siccità in Etiopia, Somalia e Kenya.

Somalia

Il presidente somalo Mohamed Farmajo ha condannato l’uccisione di Badal Jama Hirsi, famoso poeta. Ha detto che Hirsi, attivista per la pace noto per la sua generosità, sarà ricordato per il lavoro di patriottismo e poesia che ha usato per educare i somali all’importanza di mantenere la pace nel paese. Badal Jama Hirsi è stato ucciso a colpi d’arma da fuoco nel distretto di Kahda, nella capitale Mogadiscio, lunedì sera dopo aver lasciato una moschea della zona. La polizia ha avviato una caccia all’uomo alla ricerca degli assassini, fuggiti dalla scena subito dopo l’omicidio. Il presidente ha ricordato quanto Hirsi abbia utilizzato il suo lavoro di poesia per sensibilizzare la società a evitare il tribalismo e il conflitto e per concentrarsi sullo sviluppo del paese.

Costa d’Avorio

Rimpasto di governo: premier riconfermato, il vice presidente è il governatore della Banca Centrale degli Stati d’Africa.

Nigeria

Martedì, un ordigno esplosivo è esploso in un bar nello stato nord-orientale di Taraba, in Nigeria, uccidendo tre persone e ferendone diciannove, ha riferito la polizia ad AFP. Taraba è uno dei numerosi stati del nord devastati da bande criminali di ladri di bestiame che fanno irruzione nei villaggi, uccidendo residenti e saccheggiando case, oltre a rapire persone a scopo di riscatto. Sebbene i residenti abbiano incolpato i banditi per l’attacco, il portavoce della polizia Abdullahi ha affermato che era prematuro «puntare il dito accusatore prima di indagini approfondite». L’uso di esplosivi da parte di banditi è raro. I gruppi jihadisti, invece, impegnati in un’insurrezione da dodici anni nel nord-est per stabilire un califfato, usano esplosivi e inscenano attacchi con armi da fuoco a bar e locali per bere.

Belgio

Quattordici persone sono state processate martedì in Belgio, accusate di aver aiutato un gruppo jihadista che nel 2015 ha ucciso centotrenta persone in attentati con armi da fuoco e bombe in tutta Parigi. I tredici uomini e una donna sono accusati di aver sostenuto i sedicenti combattenti dello Stato Islamico prima dei loro attacchi, la sera del 13 novembre 2015 e, in seguito, l’unico aggressore che è sopravvissuto ed è tornato a Bruxelles. Nove imputati erano presenti martedì, sette seduti davanti al tribunale, due condotti da guardie in gabbie di vetro chiuse. Si ritiene che due imputati siano morti in Siria. Il processo si sta svolgendo nell’ex quartier generale della Nato, in un sobborgo di Bruxelles, per una maggiore sicurezza. La polizia armata ha pattugliato il perimetro e i corridoi, e ha sorvegliato l’ingresso della vasta aula improvvisata del tribunale.

Perù

Il Comando Congiunto delle forze armate ha distrutto trenta campi minerari illegali e una grande quantità di macchinari e rifornimenti utilizzati per tale attività, nella regione di Madre de Dios. Secondo il Comando Congiunto, l’area denominata “Chilometro 112”, situata a La Pampa, è stata individuata durante le operazioni di fondazione condotte. È stato trovato un campo con macchinari e rifornimenti utilizzati per l’estrazione illegale.

Malesia

Più di cinquecento rifugiati rohingya sono fuggiti da un centro di detenzione in Malesia a seguito di una protesta, ma la maggior parte è stata arrestata di nuovo: lo hanno riferito i funzionari dell’immigrazione. Secondo i media locali, alcuni sono stati uccisi. Il dipartimento dell’immigrazione ha detto che cinquecentoventotto rifugiati sono fuggiti, questa mattina, dopo aver rotto una porta e una barriera in un centro di detenzione temporanea nello stato del Penang settentrionale, ha riferito AP. La polizia e altre agenzie sono state dispiegate e trecentosessantadue detenuti sono stati arrestati, ha riferito il dipartimento. «La ricerca dei restanti detenuti sta continuando», ha affermato il dipartimento, senza fornire ulteriori dettagli su ciò che ha scatenato l’evasione. Il capo della polizia di Penang, Mohamad Shuhaily Mohamad Zain, ha detto ai media locali che sei detenuti sono stati uccisi mentre cercavano di attraversare una strada principale. Pare che le vittime fossero due uomini, due donne, un ragazzo e una ragazza. La Malesia, che ha una popolazione a maggioranza musulmana, è una destinazione tra le preferite per i rohingya musulmani in fuga dal Myanmar, o per coloro che cercano di sfuggire alla miseria dei campi profughi in Bangladesh. La Malesia non garantisce lo status di rifugiato, ma il paese ospita circa centottantamila profughi e richiedenti asilo accreditati presso l’UNHCR, inclusi più di centomila rohingya e altri gruppi etnici del Myanmar. Altre migliaia restano prive di documenti dopo essere arrivate illegalmente nel paese via mare.

Taiwan

Un canale televisivo di Taiwan si è scusato dopo aver erroneamente riferito, mercoledì, che la Cina aveva lanciato un’invasione appena fuori dalla capitale Taipei, innescando il panico online. Chinese Television Systems, con sede a Taipei, rete televisiva parzialmente di proprietà del governo taiwanese, ha mostrato mercoledì alle 7:00 ora locale un ticker lungo la parte inferiore dello schermo dicendo che la Cina aveva attaccato diverse aree della città di New Taipei. «La nuova città di Taipei è stata colpita da un missile guidato comunista cinese. Le navi nel porto di Taipei sono esplose, danneggiando le strutture», si legge nel grafico. «La stazione di Banqiao è stata data alle fiamme da esplosivi piazzati dalle forze speciali». Il canale si è poi scusato in diretta, poche ore dopo. Hanno detto che l’avviso era stato preparato per un video di prevenzione dei disastri, in pratica un’esercitazione, per i vigili del fuoco della città di New Taipei il giorno prima, ed era stato trasmesso mercoledì a causa di un errore di produzione.

Hong Kong

Un attivista politico di Hong Kong, Tam Tak-chi, è stato condannato oggi a più di tre anni di carcere per una serie di accuse legate a proteste di strada a favore della democrazia. Le autorità fanno un uso sempre maggiore di una legge sulla sedizione dell’era coloniale, per soffocare il dissenso.

Cina

La Cina ha confermato, attraverso il portavoce del ministero degli Esteri Wang Wenbin, di aver siglato un patto di sicurezza ad ampio raggio con le isole Salomone, un accordo che i governi occidentali temono possa dare a Pechino un punto di appoggio militare nel Pacifico meridionale.

Tonga

Un terremoto di grado sei ha colpito l’arcipelago di Tonga intorno alle 6:00 di ieri mattina, poco dopo il sisma 6.3 registrato nella notte davanti alla costa orientale dell’isola filippina di Mindanao.

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