22 novembre 2022 – Notiziario in genere
Scritto da Alice Corte in data Novembre 22, 2022
Colorado Springs: attacco armato a un night club LGBTQ. Afghanistan: arrestate tre donne impegnate nella difesa dei diritti umani. Spagna: il 72% delle donne con disabilità non denuncia le violenze. Nuoto: il nuotatore australiano Ian Thorpe si è espresso contro la decisione della FINA di bandire le donne transgender dalle competizioni femminili d’élite.
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Stati Uniti
Cinque morti e diciotto feriti nella sparatoria che ha visto un ventiduenne fare fuoco su un locale LGBTQ a Colorado Springs, negli Stati Uniti. Il presidente Joe Biden ha twittato sottolineando la propria vicinanza alle famiglie delle vittime e ricordando come gli attacchi armati colpiscano spesso più violentemente le comunità LGBTQ. L’attacco, una delle numerose sparatorie registrate negli Stati Uniti nell’ultimo anno, è avvenuto per altro nella notte del Transgender Day Of Remambrance (#TdoR), che è volto al ricordo delle persone trans uccise. Tra ottobre 2021 e ottobre 2022, sono trecentoventisette le persone trans uccise (almeno quelle di cui si ha notizia), la maggior parte in America Latina e nei Carabi (il 68%). Preme sottolineare anche come in Europa il 36% delle vittime sia composto da persone migranti, comprese le prime vittime registrate in Estonia e Svizzera, entrambe donne trans nere migranti.
Jill and I are praying for the families of the five people killed in Colorado Springs, and for those injured in this senseless attack.
While no motive in this attack is yet clear, we know that gun violence has a particular impact on LGBTQI+ communities across our nation.
— President Biden (@POTUS) November 20, 2022
Afghanistan
Secondo quanto denunciato da Amnesty International, sarebbe in corso una nuova ondata di arresti contro chi si occupa di diritti umani in Afghanistan. Tra il 4 e il 13 novembre ben tre donne, impegnate nella diffusione di diritti e consapevolezza tra le donne afghane, sono state arrestate, una delle quali durante una conferenza stampa. Si legge sul sito di Amnesty che «il 4 novembre, a Kabul, mentre era in corso una conferenza stampa per annunciare la formazione del Movimento delle donne afghane per l’uguaglianza, sessanta talebani hanno fatto irruzione nella sala, interrotto la presentazione, cancellato riprese video e fotografie dai cellulari dei partecipanti e, infine, arrestato la difensora dei diritti umani, Zarifa Yaqoobi, e quattro suoi colleghi». La motivazione, come dichiarato da Zabibullah Mujahid (portavoce dei talebani), sarebbe che le donne che difendono i diritti umani «vengono incoraggiate e spinte a protestare per creare sfiducia nei confronti dell’emirato islamico». Le altre arrestate sono Farhat Popalzai, una delle fondatrici del Movimento spontaneo delle donne afghane, e Humaira Yusuf.
Spagna
Il 72% delle donne con disabilità non denuncia di aver subito violenza per paura o vergogna, o per la convinzione che non serva a nulla. Così una ricerca della Confederación Estatal de Mujeres con Discapacidad (Cemudis). Una prima risposta per far fronte a questo problema, secondo Cemudis, si troverebbe nella formazione del personale sanitario, troppo spesso impreparato di fronte alla richiesta di aiuto sul tema.
Nuoto
Il campione australiano di nuoto Ian Thorpe ha riferito a The Guardian di essere contrario alla decisione della Federazione Internazionale Nuoto (FINA) di impedire alle persone trans la partecipazione in gare di nuoto. In particolare, il regolamento FINA stabilisce che «gli atleti transgender da maschio a femmina e gli atleti con un DSD (disordine dello sviluppo sessuale) 46, XY, il cui genere legale o la cui identità di genere è femminile, possono gareggiare nelle competizioni FINA e stabilire i record mondiali FINA nella categoria femminile solo se possono dimostrare di non aver sperimentato alcuna parte della pubertà maschile. […] Le atlete che vorranno stabilire la loro idoneità in base a questo standard dovranno dimostrare di aver soppresso la pubertà maschile a partire dal Tanner Stage 2 o all’età di dodici anni, se successiva. E che da allora hanno mantenuto costantemente il testosterone circolante al di sotto dei livelli di 2,5 nanomoli per litro. […] Le federazioni possono scegliere di accettare questa politica per le loro competizioni nazionali e per gruppi di età o di adattarla alle loro leggi nazionali». La FINA ha anche affermato di voler creare una categoria open, che verrà sviluppata nei prossimi mesi.
Ian Thorpe, considerato una leggenda del nuoto e vincitore di cinque medaglie olimpiche, ha dichiarato che la posizione federale, per quanto su una questione difficile, non lo vede concorde e costituirebbe una “discriminazione autorizzata”, in quanto, «a favore dell’equità nello sport, ma anche dell’uguaglianza nello sport. E in questo caso, hanno sbagliato». Thorpe ha anche ricordato come recenti competizioni che hanno visto atlete trans sul campo non le abbiano favorite particolarmente rispetto alle colleghe cis (in particolare Laurel Hubbard, ultima nel sollevamento pesi, e Chelsea Wolfe, ciclista di BMX, addirittura sostituita alle Olimpiadi di Tokyo).
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