5 marzo 2020 – Notiziario
Scritto da Radio Bullets in data Marzo 5, 2020
- Iraq: 828 minori figli dell’Isis rimpatriati nei paesi di origine.
- Iran rilasciati 54 mila detenuti per rallentare il contagio (in copertina)
- Palestina: inversione di strategia, consegna gratuita in Cisgiordania di Amazon.
- Venezuela: Maduro chiede a tutte le venezuelane di fare almeno sei figli
- Israele: il premier Netanyahu dice agli israeliani di salutarsi con Nemaste invece di stringersi la mano.
- Libano chiude il giornale al Hayat.
- Afghanistan: primo attacco americano contro i talebani dalla firma dell’accordo di pace.
Questo e molto altro nel webnotiziario di Radio Bullets, oggi a cura di Barbara Schiavulli. Musiche di Walter Sguazzin
Iraq
Rimpatriati nei loro paesi di origine 828 bambini nati da militanti dell’Isis, ha dichiarato ieri il ministro degli Esteri. I bambini provengono da diversi paesi, tra cui Russia, Tagikistan, Germania, Francia e Turchia. Questa settimana, l’Azerbaigian ha rimpatriato 82 bambini che stavano con le loro madri nelle carceri in tutta Baghdad, il portavoce del ministero esteri Ahmed al-Sahaf ha detto in una dichiarazione. Migliaia di occidentali si sono riversati nella regione conquistata dall’Isis e grande come il Regno Unito, per combattere e costruire il cosiddetto califfato. Tra loro c’erano molte donne che scelsero (o furono ingannate) di diventare spose jihadiste.
Dopo la sconfitta territoriale del gruppo in Iraq nel 2017 e in Siria nel marzo 2019, l’attenzione si è rivolta al perseguimento di militanti ISIS e al rimpatrio di combattenti, coniugi e figli detenuti. Molti attendono il loro destino in prigioni e campi sovraffollati in entrambi i paesi, incluso il famigerato campo di Al-Hol a Hasaka, in Siria. Circa 70.000 persone, tra le mogli e vedove dei combattenti dell’ISIS e dei loro figli, sono state trattenute ad al-Hol da quando le forze democratiche siriane (SDF) hanno sequestrato l’ultima tenuta ISIS di Baghouz nel marzo 2019.
Almeno 12.000 residenti di al-Hol sono cittadini stranieri, principalmente donne e bambini.
Turchia
Il presidente Erdogan durante l’incontro con l’inviato di Trump riguardo a Idlib, regione siriana dove si combatte da mesi, ha chiesto armi agli Stati Uniti. Intanto a Idlib sono un milione e mezzo gli sfollati, il 60 per cento sono minori il 20 donne. Oggi è previsto l’incontro sulla questione tra il presidente Turco e il presidente russo Putin.
Attivisti per i diritti dei media hanno condannato la detenzione di due giornalisti che hanno riferito che un agente dei servizi segreti era tra i soldati turchi uccisi in operazioni in Libia. Baris Terkoglu, direttore delle notizie di OdaTV, è stato arrestato nelle prime ore di martedì mattina per ordine della procura di Istanbul. E Hulya Kilinc, la giornalista che ha scritto la storia, è stata arrestata mercoledì. Secondo il sito web di OdaTV, gli arresti sono il risultato di un articolo che ha mostrato le foto di un membro dell’Organizzazione di intelligence nazionale (MIT) turca che è stato tra i primi soldati turchi uccisi durante le operazioni militari in Libia.
Libano
Il giornale al Hayat, di proprietà saudita, chiude ufficialmente dopo decenni di giornalismo. Era stato fondato dal giornalista Kamel Mrowa a Beirut nel 1946 ed è diventato uno dei principali giornali del mondo arabo. Rimosso anche il sito web, aveva interrotto la stampa cartacea nel giugno 2018.
Mrowa fu assassinato nel suo ufficio nel 1966 nel pieno delle tensioni tra Siria e il presidente egiziano Nasser e il re Faisal dell’Arabia Aaudita. All’epoca, Mrowa favorì le politiche saudite e giordane, per combattere l’influenza di Nasser a Damasco e in Libano. Il giornale restò alla sorella. Nel 1976, la guerra civile libanese ha costretto al-Hayat a cessare la pubblicazione dopo essere sopravvissuto a 13 tentativi di bombardamento del suo ufficio di Beirut. Nel 1988 riemerse a Londra e fu rilanciato con articolo di 20 pagine del figlio di Mrowa, Jamil e Adi del Bishtawi dopo essere stato acquistato dal principe saudita Khalid bin Sultan. Pubblicava una copia pan-araba quotidiana da Londra e una incentrata sull’Arabia Saudita a Riyadh.
بعد ٧ عقود صحيفة الحياة تغلق أبوابها بإستقالة رئيس تحريرها سعود الريس.
كانت تتبع الحياة عقيدة وجهاد في سبيل إثراء المحتوى الثقافي العربي، كانت منبراً لأبرز الكتاب والمثقفين العرب بمحتوى متنوع عرف الكثير من الأسماء، أصدرت نسختين، الأولى دولية من بيروت والثانية محلية من الرياض. pic.twitter.com/fpaCdhd7l1
— Abdulaziz Hammad (@abdulazizhamad6) March 3, 2020
Traduzione: dopo sette decenni, il giornale al-Hayat chiude la porta dopo le dimissioni del suo caporedattore Saud al-Rayes.
Al-Hayat (…) era una piattaforma per importanti scrittori e intellettuali arabi che scrivevano contenuti ricchi e diversi (…)
Saud al-Rayer, caporedattore di al-Hayat per 19 anni , si è dimesso la scorsa settimana. Al-Hayat ha sofferto per una grave crisi finanziaria e i suoi dipendenti non sono stati pagati per oltre 11 mesi . La redazione più grande a Beirut è stata chiusa a giugno 2018, seguita da quelle del Cairo, Dubai e Londra. Alcuni dei redattori, editorialisti e reporter senior di al-Hayat sono ora impiegati dal quotidiano saudita Asharq al-Awsat con sede a Londra e dal nuovo sito di notizie dell’Arabia Indipendente, entrambi sostenuti finanziariamente dal governo di Riyadh. La stampa in Libano è in crisi da diversi anni, sia perchè si sforza per adattarsi all’era digitale sia perché deve affrontare l’economia in crisi del paese. Alla fine del 2016, il quotidiano libanese As-Safir ha chiuso per 42 anni dopo aver pubblicato la sua prima edizione, con il fondatore che ha dichiarato di aver esaurito i fondi.
Israele
Con il 99% dei voti scrutinati, il blocco di destra guidato da Benyamin Netanyahu scende da 59 a 58 seggi portando così a tre il distacco dalla maggioranza di 61 su 120 alla Knesset. Inoltre, Blu-Bianco di Benny Gantz sale a 33 seggi riducendo il distacco dal Likud di Netanyahu che si attesta a 37. A scendere è il partito religioso Shas che perde un seggio fermandosi a 9. La Lista Araba Unita è a 15 seggi, terzo partito di Israele. In pratica per la quarta volta Netanyahu non è riuscito a ottenere una chiara maggioranza per un blocco di destra in parlamento, aumenta così la possibilità che si torni ad elezioni.
Il premier Netanyahu ha chiesto agli israeliani di salutarsi con un nemaste, il tradizionale modo di salutarsi indiano, invece di stringersi la mano. Israele ha 15 casi confermati di coronavirus, nessuna vittima, ma 7 mila persone in quarantena domestica
In Palestina, invece feroci scontri sono scoppiati, martedì all’alba, tra i giovani palestinesi e le forze israeliane, che hanno invaso la città settentrionale di Qalqilia in Cisgiordania. Fonti locali hanno riferito che le forze israeliane hanno preso d’assalto il quartiere di Al Jaidi, i soldati hanno sparato munizioni vere, granate sonore e bombole di gas lacrimogeni contro i giovani. Nel frattempo, a sud della città di Nablus, nella Cisgiordania settentrionale, nel villaggio di Qusra , i soldati israeliani hanno attaccato i palestinesi che resistevano alle operazioni di livellamento delle terre agricole
Amazon ha invertito la politica delle spedizioni e offerto consegne gratuite in Cisgiordania, decisione presa dopo che il gigante dell’e-commerce aveva effettuato consegne gratuite agli insediamenti ebraici. Il ministero dell’Economia palestinese aveva minacciato di far causa alla compagnia per aver condotto affari negli insediamenti israeliani e aveva promesso di procedere davanti a tribunali internazionali. Amazon non è la prima azienda ad aver avuto problemi a lavorare negli insediamenti internazionalmente illegali, nel 2018 Airbnb, ha rimosso le inserzioni nell’area dopo l’indignazione dei palestinesi e dei gruppi dei diritti umani, poi ci hanno ripensato, meno di un anno e mezzo dopo sotto la crescente pressione israeliana. Il mese scorso, le Nazioni Unite hanno pubblicato un elenco di 112 compagnie con legami commerciali con gli insediamenti israeliani nei territori palestinesi. Airbnb, Booking.com, Motorola e Tripadvisor erano citati, Amazon no.
Tunisia
Il comitato per i diritti umani delle Nazioni Unite ha chiesto alla Tunisia di porre fine allo stato di emergenza e ha sollecitato la protezione dei diritti umani nella lotta al terrorismo, e ha preso atto positivamente della nascita del nuovo sistema politico e degli sforzi per costruire una società moderna
Grecia
Atena nega le accuse della Turchia che dice che la polizia greca ha sparato sui migranti uccidendone uno, mentre la Turchia è accusata dalla Grecia di aver usato il gas lacrimogeno per spingere i migranti oltre i suoi confini verso la Grecia. Sarebbero 135 mila le persone al confine.
Europa
Diventa legge la proposta sul clima, zero emissioni entro il 2050, entro settembre una proposta per aumentare il taglio della CO2 al 2030
Regno Unito
La Metropolitan Police di Londra ha rilasciato immagini di quattro uomini che presumibilmente hanno aggredito lo studente di Singapore Jonathan Mok in un attacco razzista legato al coronavirus il 24 febbraio. La polizia non ha ancora fatto alcun arresto, ma ha detto in una dichiarazione mercoledì (4 marzo) che stanno cercando di identificare e parlare con i quattro uomini nella foto. Il detective sergente Emma Kirby, l’ufficiale del caso, ha dichiarato che la polizia è “impegnata a trovare gli autori”, osservando che “non c’è spazio nelle nostre strade per questo tipo di comportamento violento”.
Ucraina
Il parlamento ha approvato le dimissioni del premier, durante il suo discorso il presidente Zelensky menziona alcuni risultati del governo, ma elenca anche i gravi fallimenti. Shymgal è nuovo premier. Il presidente ha accusato il servizio doganale statale, ricordando la crisi del settore in corso. Ha menzionato il fallimento del governo nello spiegare le bollette, principalmente per il gas alla popolazione. Zelensky ha ringraziato il ministro della Sanità per essere rimasto con gli ucraini evacuati dalla Cina e messi in quarantena a Novi Sanzhary. Tuttavia, ha affermato che il ministero della sanità non è pronto per la seconda fase di una riforma sanitaria a partire dal 1 ° aprile.
Afghanistan
I militari americani hanno attaccato con un raid aereo i talebani a Nahr e Saraj, nella provincia di Helmand, roccaforte dei talebani. Il primo attacco da quando è stato firmato l’accordo di pace sabato. Il portavoce delle forze americane Sonny Legget, ha definito “difensiva” l’operazione spiegando che in quel momento i Talebani stavano attaccando un posto di blocco delle forze di sicurezza afghane e che il raid è servito per “interrompere l’attacco”. I talebani hanno ripreso ad attaccare le forze afgane nel momento in cui il presidente Ghani si è rifiutato di rilasciare 5000 detenuti prima dei colloqui intraafghani previsti il 10 marzo. Nel frattempo il presidente Trump ha avuto una conversazione telefonica con il vice capo dei talebani Mullah Abdul Ghani Baradar, martedì sera. Trump ha confermato la buona relazione che ha con il mullah, che gli ha a sua volta, confermato che vogliono ridurre la violenza, ma mentre intratteneva una conversazione civile con il talebano, 30 militari afgani e 4 civili sono stati uccisi in 15 province afgane. 16 sono nella provincia di Kunduz.
Filippine
Il capo della polizia del Paese sopravvive alla caduta del suo elicottero
Cina, coronavirus, mondo
Sono 3200 i morti, 92, 455 i contagiati, quasi 51 mila invece le persone guarite.
Secondo l’Oms, il tasso di mortalità del virus è del 3.4 per cento, i virus stagionali di solito uccidono meno dell’1 per cento delle persone infettate.
Germania: per il ministro della Salute è pandemia, mentre l’Oms parla di epidemia. Vietato l’export di mascherine e di altro materiale sanitario di protezione per il virus. Nel paese sono 240 i contagiati, coinvolti 15 Laender su 16.
Francia: riapre il Louvre. Air France conferma i voli per l’Italia mentre dal 29 marzo riprenderanno i voli per Shangai e Pechino
Stati Uniti: salgono a 130 i casi di contagio, 6 a NY, 11 morti. La California dichiara l’emergenza dopo il primo morto.
Il Giappone ha 1000 casi confermati, ma resta impegnata a ospitare le olimpiadi nei tempi previsti, ovvero a luglio per saperne di più vi rimandiamo al pezzo di Raffaella Quadri
L’Iran rilascia temporaneamente 54 mila detenuti che rappresentano il 20 per cento della popolazione carceraria per rallentare la diffusione del contagio. I detenuti rilasciati includono alcuni dei prigionieri politici del regime. Secondo la magistratura iraniana, verrebbero rilasciati solo i detenuti che erano risultati negativi per il coronavirus e che erano stati condannati a meno di cinque anni di prigione. L’Iran, teatro dell’epidemia di coronavirus più mortale sin dalla sua comparsa nella provincia cinese di Hubei, non ha prodotto dati concreti sulla diffusione della malattia attraverso le sue prigioni. Le carceri iraniane, sempre sovraffollate e insalubri, sono attualmente piene di persone che sono state arrestate per aver protestato contro il regime alla fine dell’anno scorso. La prigione di Evin, descritta dai sopravvissuti come un sotterraneo infernale dove le torture fisiche e psicologiche sono di routine, ha condizioni sanitarie eccezionalmente povere.
Restiamo in Iran perché è risultato positivo il primo vicepresidente Eshaq Jahangiri ed è stato sottoposto a cure.
Australia panico da coronavirus, dopo le immagini della gente che si arrampicava l’una sull’altra per accaparrarsi confezioni di carta igienica, ora sono state assunte guardie con teaser per mantenere sotto controllo le situazioni da panico
Stati Uniti
25 le vittime del tornado in Tennessee, decine di migliaia di case senza elettricità
Il nuovo film di James Bond, No time to die, sarà posticipato di 7 mesi a causa delle preoccupazioni per il coronavirus. Questa è la terza volta che l’uscita del film ritarda. Hollywood sta iniziando a sentire l’impatto del coronavirus, poiché la produzione del prossimo film “Mission: Impossible” è stata interrotta in Italia e il remake Disney “Mulan” di grande budget potrebbe essere un successo al botteghino globale.
Guyana
Il presidente David Granger dell’Associazione per l’unità nazionale e l’Alleanza per il cambiamento (APNU-AFC) guida le elezioni in Guyana, dopo il conteggio finale di 139 seggi elettorali. Granger e l’APNU-AFC hanno battuto il voto dell’opposizione Progressive People’s Party (PPP) e altre nuove forze politiche dopo il conteggio dei voti in almeno il cinque percento del totale di 2.339 seggi elettorali. I risultati finali del conteggio dei voti definiranno i 65 seggi dell’Assemblea nazionale (Parlamento) che deciderà il futuro della nazione caraibica per il periodo 2020-2025.
Costa Rica
La presidenza è stata scossa dalla indagini degli investigatori federali negli uffici presidenziali e da quattro dimissioni di alto livello, tra cui il mentore e il braccio destro del presidente Carlos Alvarado. L’ufficio del procuratore generale ha annunciato di aver avviato un’indagine su Alvarado e sette funzionari per presunti abusi dei dati personali del Costa Rica. Ha fatto irruzione negli uffici presidenziali – una mossa senza precedenti in Costa Rica – e in quelli del ministero della pianificazione e nelle case di quattro funzionari. Il governo ha abrogato il decreto che riguardava un’unità di analisi che analizzava i dati di privati e aveva scatenato le proteste della gente. Il procuratore generale ha dichiarato che Alvarado e altri sono sotto inchiesta per violazione dei dati personali e abuso di autorità. La scorsa settimana Alvarado ha dichiarato di aver riconosciuto gli errori. “C’è stato almeno un errore, una goffaggine politica, perché è quello che è”, ha detto.
Venezuela
Il presidente Maduro ha ordinato alle donne di partorire almeno sei figli durante un evento che riguardava la maternità. Le osservazioni di Maduro hanno scatenato l’indignazione sui social visto il contesto sanitario che vive il paese, in piena crisi e dove spesso il parto diventa rischiosa per le madri perché mancano i farmaci di base, i disinfettanti, l’assistenza all’infanzia senza contare i rischi di eventuale complicazioni.
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