6 marzo 2020 – notiziario

Scritto da in data Marzo 6, 2020

Sudafrica, primo caso di coronavirus
Costa d’Avorio, a sorpresa Ouattara non si presenterà per un terzo mandato
Kenya, ancora tensioni con la Somalia
Grecia, sondaggi: la popolarità del premier cresce nonostante le misure brutali contro i migranti
Ungheria, prolungato lo stato di emergenza
Germania, 202 morti per influenza
Francia, manifestazioni contro la nuova legge sulla ricerca

Questo e molto altro nel web notiziario di Radio Bullets, un podcast di notizie dal mondo oggi a cura di Paola Mirenda e Giancarlo Castelli.

Musiche di Walter Sguazzin.

Burkina faso

La Francia ha autorizzato l’estradizione di François Compaoré, fratello dell’ex presidente del Burkina Faso e sotto accusa per la morte del giornalista Norbert Zongor, avvenuta nel 1998. L’avvocato di Compaoré ha annunciato che ricorrerà davanti al Consiglio di Stato contro l’estradizione e, in caso di respingimento della sua istanza, andrà alla Corte europea dei diritti umani. Il dossier sulla morte del giornalista, che stava indagando sul misterioso omicidio dell’autista di François Compaoré, è stato riaperto dopo la caduta del presidente Blaise, che aveva governato il Burkina dal 1987 al 2014.

Costa d’Avorio

Il presidente Alassane Ouattara ha finalmente preso una posizione chiara sulle presidenziali del prossimo 31 ottobre, dichiarando ufficialmente, nel corso di un meeting a Yamoussoukro, che non si ricandiderà per il terzo mandato.

“Trasferire i poteri a una generazione più giovane”, ha detto il presidente, la cui dichiarazione è stata trasmessa in diretta dalla televisione nazionale. Ouattara ha ricevuto i complimenti del presidente francese Macron.

Sudafrica

Confermato il primo caso di coronavirus nel paese, Lo ha comunicato il ministro della Salute, Zweli Mkhize. Si tratta, ha spiegato, di un uomo di 38 anni che era stato in visita in Italia con un gruppo organizzato, e che è rientrato nel Paese il primo marzo scorso. Ora le autorità sanitarie stanno cercando di rintracciare tutte le persone con cui possa essere entrato in contatto. Con questo, salgono a 27 i casi finora accertati nel continente. Il maggior numero riguarda l’Algeria, con 17 casi, seguita dal Senegal con 4.

Germania/coronavirus

Ieri mattina alle 8 erano 349 i casi segnalati in 15 dei 16 stati federali, ma nella mattina del 6 marzo era già diventati 534, secondo le informazioni fornite dal Robert Koch Instituts.  Il picco maggiore si registra in Nord Reno Westfalia, con 281 casi confermati i cui contagi dovrebbero essere avvenuti a partire dal Carnevale di Heinsberg. Il direttore del Robert Koch Instituts, Lothar Wieler, confermava ieri che in 307 di questi casi si conosce l’origine dell’infezione, che è interna alla Germania. Quanto ai casi non segnalati, secondo Wieler non sarebbero in numero così elevato. Elevato invece il numero dei morti dovuti alla consueta influenza stagionale, che finora ha fatto 202 vittime. Da ottobre 2019, sono 119.280 i casi di influenza, di cui circa un sesto è stato curato in ospedale.

Grecia

Nonostante la brutalità dell’intervento delle forze dell’ordine nei confronti dei migranti, la popolarità del premier greco Mitsotakis cresce e il suo partito guadagna consensi. Lo dicono i dati di un sondaggio realizzato da Pulse, per il quale l’83 per cento degli intervistati si dichiara molto preoccupato per i recenti sviluppi della situazione. Preoccupazione che sale al 93 per cento per gli elettori di Nuova Democrazia, il partito del premier, ma che è alta – il 73 per cento – anche per quelli di Syriza. Analoga percentuale di preoccupazione per quello che riguarda le azioni del governo turco, solo che in questo caso la preoccupazione sale anche tra gli elettori di Syriza, fino all’82 per cento.

Ma il punto più preoccupante è quel 76 per cento di intervistati che dice che le misure e le azioni di salvaguardia del governo a Evros , cioè alla frontiera, siano “decisamente” nella giusta direzione (46%) o “abbastanza” nella giusta direzione (30%). Solo il dieci per cento ha risposto che le misure sono probabilmente nella direzione sbagliata. Infine, gli intervistati si dividono esattamente a metà per quello che riguarda l’istituzione di centri di pre-accoglienza nelle isole dell’Egeo: il 46 per cento li considera una misura giusta e il 46 per cento una misura sbagliata.

Quanto alle intenzioni di voto, sale di un punto percentuale Nuova democrazia (dal 38 al 39 per cento), mentre scende dello 0,5 % Syriza, che si ferma al 25 per cento.

Leggi/ascolta anche:

E se credete in un giornalismo indipendente, serio e che racconta dai posti, potete sostenerci andando su Sostienici

 

 

 


[There are no radio stations in the database]