4 marzo 2020 – notiziario
Scritto da Radio Bullets in data Marzo 4, 2020
Sudafrica, è recessione; Algeria, assolto il vice presidente della Lega di difesa dei diritti umani; Senegal, secondo caso di coronavirus, è un francese arrivato nel fine settimana; Spagna, il flash mob delle donne non piace al Consiglio di Madrid; Germania, il nuovo voto in Turingia e il dilemma della Cdu.
Coronavirus e Africa
In Congo Brazzaville il governo ha deciso di mettere in quarantena, a partire da ieri , tutti i passeggeri dei voli provenienti dai Paesi a rischio coronavirus e cioè, ha spiegato la ministra della Salute Jaqueline Lydia Mikolo, Cina, Italia, Corea del Sud e Iran. La quarantena verrà trascorsa a nord della capitale Brazzaville, in un albergo di lusso dove sono state ospitate le delegazioni sportive che hanno partecipato ai Giochi africani del 2015. In Congo Brazzaville non ci sono stati casi registrati di infezione, ma la ministra ha spiegato che la misura preventiva si rende necessaria vista la situazione.
Finora in Africa sono sei i Paesi in cui ci sono stati dei casi: Marocco, Tunisia, Algeria, Nigeria, Senegal e Egitto.
Migranti
La Cdu tedesca ha respinto ieri la richiesta dei Verdi, che chiedevano di accogliere parte dei profughi ora ammassati alle frontiere tra Grecia e Turchia. Michael Grosse-Brömer, presidente del gruppo parlamentare della Cdu, ha usato parole molto dure: “Per uno che ne prendiamo, altri cento ne arriveranno”. Nella Cdu si sottolinea che l’esperienza del 2015 è una “condizione irripetibile” e che di un dibattito errato sul tema ne potrebbe beneficiare l’estrema destra. I Verdi avevano presentato una richiesta di accoglienza per 5mila persone tra le più vulnerabili ospitate nei campi profughi sulle isole greche.
Intanto in tutta la Germania è cominciata la settimana di mobilitazione in favore dell’accoglienza, con manifestazioni già indetti in più di 30 città. Ieri è stata la vota anche di Berlino, dove al corteo indetto dall’organizzazione Seebrücke hanno partecipato più di diecimila persone, sotto lo slogan #WirHabenPlatz , noi abbiamo posto.
Francia
Nove donne su dieci dicono di aver subìto pressioni dal partner per avere un rapporto sessuale; per una donna su sei l’ingesso nella sessualità è arrivato con un rapporto non consentito né desiderato, per quasi metà rifiutare un rapporto sessuale significa sentirsi insultare in quanto frigida, 7 donne su dieci dicono di accettare un rapporto sessuale anche quando non ne hanno voglia per far piacere al partner che lo chiede. Questi dati provengono da una inchiesta on line lanciata dall’associazione Nous Toutes il 7 febbraio scorso e durata dieci giorni, alla quale hanno risposto oltre centomila persone. Le risposte validate e analizzate sono state 96.600. L’inchiesta, in trenta domande, puntava a analizzare il consenso all’interno dei rapporti eterosessuali e a definire la nozione di “consenso”. Secondo il collettivo, capire il significato del consenso è uno dei primi passi da fare per rompere con la cultura dello stupro. #JaiPasDitOui, non ho detto di sì, è l’hashtag con il quale l’inchiesta è stata rilanciata sulle reti sociali. Potete leggere il rapporto qui (versione pdf)
Germania, il dilemma della Cdu in Turingia
Si tiene oggi il nuovo voto in parlamento regionale per l’elezione del presidente della Turingia. La precedente votazione, che aveva visto vincere il candidato dei liberali, eletto con i voti della Cdu e di Alternative für Deutschland, aveva provocato un terremoto politico in Germania, che si era saldato con le dimissioni di Annegret Kramp-Karrenbauer dalla leadership della Cdu e la conseguente rinuncia a correre come cancelliera nelle elezioni del prossimo anno. Kramp-Karrenbuaer, che è anche ministro della Difesa, ha però nuovamente ribadito, per questo secondo voto, che la Cdu non deve essere alleata né dell’estrema destra né dell’estrema sinistra. E il candidato presidente proposto dal resto dei partiti in parlamento – cioè Spd, Verdi e Linke – è proprio della Linke: Bodo Ramelow, presidente uscente, il politico più votato alle ultime elezioni. Tuttavia non ha nessuna possibilità di essere democraticamente eletto al primo turno se non ci saranno i voti della Cdu, quelli che gli sono mancati nella precedente votazione. I deputati Cdu della Turingia hanno due possibilità: o disobbedire agli ordini che arrivano dal nazionale, o astenersi, cosa che verrebbe vista come una mancanza di responsabilità politica. A togliere tutti dall’imbarazzo poteva arrivare il coronavirus, ma i test effettuati sul deputato Volker Emde – Cdu, tra l’altro – che presentava dei sintomi hanno dato esito negativo. Quindi nessuna chiusura del Parlamento, e un voto che lascerà, qualunque esso sia, conseguenze importanti.
Guinea Bissau
Purtroppo è di nuovo crisi politica nel Paese, dopo che Umaro Sissoco Embalo è stato investito come presidente, nonostante la Corte suprema avesse ordinato il riconteggio delle schede. Ora il Paese si trova con due presidenti autoproclamati, un governo nominato da Sissoco Emablo che prende le sue funzioni oggi,e radio e televisione occupate dai militari che sostengono Embalo, ex generale. Reporters sans frontières denuncia l’occupazione dei locali, avvenuta per il rifiuto di coprire mediaticamente l’investitura del presidente. Da venerdì il personale della radio è stato allontanato e le due emittenti hanno cessato le trasmissioni.
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