E allora le foibe?
Scritto da Cecilia Ferrara in data Febbraio 9, 2020
Una nuova rubrica si affaccia sulle onde virtuali di Radio Bullets: “Conversazioni Balcaniche”, un dialogo bisettimanale con giornalisti, analisti e protagonisti dell’Est Europa, per raccontare Paesi così vicini geograficamente, ma così poco conosciuti su queste sponde dell’Adriatico.
Il giorno del ricordo
La prima puntata di ‘Conversazioni Balcaniche’ propone una storia e un ragionamento che sta a cavallo tra “qua” e “là”: al confine Est dell’Italia che fino agli anni novanta era la nostra “cortina di ferro”. In quei luoghi la Storia ha sempre subìto l’influenza del momento politico e diplomatico in cui si raccontava. Se nel dopoguerra il trattato di pace con la Jugoslavia di Tito portò l’Italia a tacere sull’esodo degli Italiani dall’Istria e sulle uccisioni avvenute sul Carso tra il 1943 e 1945, con la fine della Jugoslavia il dibattito si è riaperto, ma spesso è stato cavalcato strumentalmente dalla destra estrema in senso anti comunista e anti partigiano.
Anche per questo, da quando è stato istituito con la legge del 2004 , il “Giorno del Ricordo” – che ricorre il 10 febbraio di ogni anno – ha sempre suscitato polemiche.
Negli ultimi anni però, racconta lo storico Eric Gobetti, studioso di occupazione Italiana in ex Jugoslavia, resistenza e foibe, è diventato sempre più difficile per chi studia e prova a parlare degli eventi sul nostro confine orientale in maniera scientifica. “Chiunque non affermasse che quella vicenda segnava la shoah italiana, massacri e chiunque provava a contestualizzarla in una storia più ampia come quella dell’italianizzazione fascista veniva additato come un negazionista”.
La stessa regione Friuli Venezia Giulia ha tolto i fondi all’Istituto Storico della Resistenza di Trieste guidato da Raul Pupo, storico esperto di foibe politicamente conservatore, che aveva stipulato un vademecum per parlare correttamente delle foibe.
Le minacce a Eric Gobetti
Anche Eric Gobetti ha ricevuto minacce e diffide da FUAN e Casapound la settimana scorsa quando è steato invitato a parlare di foibe a Torino il 5 febbraio in una sala della Circoscrizione 3 affittata dall’Anpi per le celebrazioni del giorno del ricordo.
Due striscioni contro lo storico ritenuto negazionista sono apparsi in sequenza e rivendicati dai due gruppi di estrema destra.
“Ovviamente non fermiamo né questo né altri incontri. Certo speriamo che non si presentino proprio anche perché ho ricevuto molto sostegno quindi penso che quando vedranno quanto sarà affollata la sala non potranno fare altro che andarsene”.
In questa Conversazione Balcanica Eric Gobetti ci racconta quello che succede agli storici che studiano il confine orientale e ci dà un piccolissimo assaggio di cosa si parla quando si parla di foibe. Per il resto ci dà appuntamento all’uscita del suo libro ad aprile 2020 per i Tipi di Laterza dal titolo ironico “E allora le foibe?”, dalla celebre frase del personaggio interpretato da Caterina Guzzanti.
Per maggiori approfondimenti rimandiamo un’ottima pagina della rivista Internazionale a cura del collettivo Nicoletta Bourbaki.
Per suggerimenti e critiche scrivete a ferrara.ce@gmail.com
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