2020: obiettivo scienza
Scritto da Raffaella Quadri in data Gennaio 3, 2020
Da Marte alle auto con batterie agli ioni di litio, scopriamo cosa aspettarci dalla ricerca scientifica e tecnologica dei prossimi mesi. Il 2019 si è concluso con importanti studi scientifici e progetti tecnologici, i primi passi del nuovo anno vanno nella direzione segnata ma prospettano molto di più.
Raffaella Quadri per Radio Bullets. Musica: “Danza delle ore” (La gioconda) di Amilcare Ponchielli
Photo credits: EHT (Event Horizon Telescope)
Scoccato il nuovo decennio si delineano già le prospettive in campo scientifico e tecnologico. A stilare un elenco di cosa potremo aspettarci per il 2020 è la rivista Nature che, in un articolo di Davide Castelvecchi, ripreso anche dalla rivista Le Scienze, prospetta i più interessanti campi di ricerca e di crescita che ci attendo.
Le missioni su Marte
Sul podio non poteva che esserci il pianeta rosso, il fronte di conquista più ambito degli ultimi anni. A Marte sono dedicati i maggiori sforzi di paesi sparsi ai quattro angoli della Terra, a iniziare dagli Stati Uniti e dall’Europa, che nei prossimi mesi saranno impegnati rispettivamente nella missione Mars 2020 della Nasa, il cui lancio è previsto tra luglio e agosto, e che porterà sul suolo marziano l’omonimo rover per la raccolta di campioni di roccia, e nella missione ExoMars 2020, dell’Esa (Agenzia spaziale europea) in collaborazione con Roscosmos, l’agenzia russa. La missione europea – di cui abbiamo già parlato anche in Technomondo – a maggio entrerà nella sua seconda fase che porterà sul pianeta il rover Rosalind Franklin. Il suo compito sarà di analizzare il sottosuolo marziano alla ricerca di possibili tracce di vita.
Alla corsa a Marte parteciperanno però anche altri paesi, come gli Emirati Arabi con la sonda Mars Hope, della UAE Space Agency, che orbiterà attorno al pianeta e il cui lancio è previsto sempre in estate, e la Cina con la missione Huoxing-1 di agosto, per portare sul suolo marziano un altro rover anch’esso dedicato alla raccolta di campioni di roccia.
Occhi a telescopi e microscopi
In tema di stelle e pianeti, la Via Lattea sarà il centro dell’interesse di astronomi e astrofisici anche per il nuovo anno. Gli scienziati proseguiranno lo studio dei buchi neri, grazie al ricorso al super telescopio EHT (Event Horizon Telescope), una rete formata da otto radiotelescopi posizionati in diverse parti della Terra che nel 2019 ha scattato la prima immagine di un buco nero (foto in apertura). Il nuovo obiettivo sarà lo studio più approfondito di Sagittarius A* (Sgr A*), il buco nero rilevato per la prima volta nel 2018 al centro della Via Lattea.
Ma non è tutto, perché si lavorerà anche all’aggiornamento della mappatura in 3D della nostra galassia, grazie all’aiuto della sonda europea Gaia.
Gli occhi degli scienziati passeranno poi dai telescopi ai microscopi anche per affrontare le nuove ricerche in campo medico e biologico. In proposito Nature ricorda, tra gli altri, il progetto sulle cellule staminali dell’Università di Tokyo (Giappone). Uno studio che ha sollevato contestazioni etiche in campo scientifico e non solo, in quanto mira a sviluppare in laboratorio tessuti umani con cui riuscire a ottenere organi da fare crescere in embrioni di altri animali e da utilizzare poi per i trapianti nell’uomo.
Dalle onde gravitazionali al clima
Sempre nel 2020 terranno banco ancora le onde gravitazionali, gli ultimi importanti rilevamenti sono stati fatti nel 2019 dagli interferometri Ligo (USA) e Virgo (Europa) e nel nuovo anno si pubblicheranno le osservazioni in merito. Mentre per quanto concerne gli acceleratori di particelle, si spera possa concretizzarsi il progetto di costruzione al Cern di Ginevra del nuovo e potente acceleratore LHC (Large Hadron Collider).
Gli occhi del mondo saranno puntati poi anche sulle iniziative che saranno prese in campo ambientale e per le quali la tecnologia può fare davvero molto. Se a novembre si terrà a Glasgow (Regno Unito) la conferenza COP26 sul clima, molto si punterà anche sullo sfruttamento dell’energia green, dal ricorso alla mobilità elettrica – tutte le case automobilistiche stanno ormai allargando la propria offerta in questi termini – all’uso di batterie agli ioni di litio allo stato solido – nell’articolo si ricorda il prossimo modello che Toyota presenterà in occasione delle Olimpiadi di Tokyo 2020.
Siamo solo alle prime ore di questo nuovo anno ma i progetti in cantiere sono davvero numerosi e sui più svariati fronti. Con Technomondo saremo pronti a raccontare i più interessanti, innovativi e persino i più curiosi.
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