Olimpiadi 2020 vs coronavirus

Scritto da in data Marzo 4, 2020

 

Le Olimpiadi di Tokyo 2020 potrebbero subire un inatteso rinvio. Il motivo è il diffondersi del coronavirus. Mentre in Giappone le autorità paventano una possibile proroga a fine anno, il CIO si dice certo: si inizia a luglio. Intanto riproponiamo un articolo dedicato alle medaglie olimpiche.

Musica: “Chariots of fire” Vangelis
Photo credits: CIO

Sulla prima pagina del sito web di Tokyo 2020 l’orologio cadenza giorni, ore, minuti e secondi che ci separano dall’inizio di uno degli appuntamenti più attesi del mondo dello sport: le Olimpiadi.
Ma il conto alla rovescia potrebbe essere fermato e impostato nuovamente, con un nuovo obiettivo che ci spingerebbe a fine anno.
A posticipare l’edizione 2020 dei giochi più famosi del mondo, che si dovrebbero svolgere dal 24 luglio al 9 agosto, potrebbe essere niente di meno che Covid-19, ovvero il coronavirus.

Olimpiadi Tokyo 2020: il CIO conferma l’inizio a luglio

Questa ipotesi, ventilata dalla ministra giapponese per le Olimpiadi, Seiko Hashimoto, che parla di giochi che si devono disputare – come da contratto – nell’anno in corso, incontra però la chiara presa di posizione da parte del CIO. Il Comitato Olimpico Internazionale si dice certo che le Olimpiadi si terranno nei tempi stabiliti. Ad assicurarlo, dalla sede di Losanna (Svizzera), non è una voce di corridoio qualunque, bensì quella di Thomas Bach, il presidente del Comitato.


Senza dubbio al momento resta l’incertezza degli accadimenti futuri. Del resto, se c’è una cosa a cui l’epidemia di coronavirus ci ha rapidamente abituati è l’imprevedibilità della sua diffusione. Tuttavia, se le misure poste in atto sinora in tutti i paesi per il contenimento del contagio dovessero avere esito positivo, potremo goderci da luglio lo spettacolo iridato dei giochi olimpici.
Intanto vi riproponiamo un servizio di Technomondo dedicato proprio a Tokyo 2020 e alle sue medaglie.

Verso Tokyo 2020

In Giappone è tutto pronto, dalla torcia olimpica agli ambiti premi. Mentre all’inizio delle competizioni manca ancora qualche mese, già fanno parlare di sé proprio le medaglie olimpiche. Qualche giorno fa gli organizzatori hanno rivelato il design dei preziosi riconoscimenti che verranno messi al collo degli atleti. Ben 5mila medaglie che al forte simbolismo dell’Olimpiade uniscono un significato universale che dallo sport arriva sino all’ambiente.
Per il design delle medaglie di Tokyo è stato indetto in Giappone un concorso a livello nazionale a cui hanno partecipato designer professionisti e studenti di design. Tra più di 400 proposte a vincere è stato Junichi Kawanishi, direttore della Japan Sign Design Association e della Osaka Design Society.
La sua creazione è una serie di cerchi che si intersecano tra loro e che riflettono la luce del metallo prezioso, a simboleggiare l’energia degli atleti e di chi li sostiene, e a ricordare nel contempo anche i simboli olimpici con tutto il loro significato di gloria, condivisione e amicizia.

Le medaglie sostenibili

L’aspetto interessante è che queste medaglie volutamente strizzano l’occhio all’ambiente, grazie al “Tokyo 2020 Medal Project” che si è concluso lo scorso 31 marzo. Un progetto interessante e intelligente che ha portato alla raccolta in tutto il Giappone di dispositivi elettronici dismessi – vecchi smartphone, fotocamere digitali, giochi portatili e laptop – per un totale di quasi 79mila tonnellate di materiali. Si pensi che solo i telefoni cellulari usati raccolti sono stati oltre 6 milioni.
Una volta terminata la raccolta sono stati selezionati, smantellati e inviati al recupero: i metalli preziosi ricavati sono utilizzati proprio per produrre le medaglie olimpiche e paralimpiche.
Un progetto di raccolta durato due anni, da aprile 2017 a marzo 2019, che ha permesso di recuperare oltre 30 chilogrammi di oro, più di 4mila d’argento e quasi 3mila di bronzo.
L’uso di metallo recuperato per le medaglie olimpiche era già stato provato in altre occasioni, da Vancouver 2010 a Rio 2016, dove un terzo del metallo prezioso delle medaglie proveniva proprio dal recupero, ma è stato il Giappone a coinvolgere per la prima volta i propri cittadini nella raccolta in maniera così attiva.
Ma queste Olimpiadi non saranno ricordate solo per il luccichio da recupero, perché altra idea brillante è stata quella del uso di plastica riciclata per realizzare altri oggetti che saranno utilizzati durante i giochi, come i podi su cui saliranno i vincitori e che saranno fatti in parte da plastica da recupero.
La speranza degli organizzatori del progetto è che questa olimpica esperienza possa servire per realizzare una società rispettosa dell’ambiente e sostenibile, ed essere da stimolo per continuare a incentivare la raccolta e il recupero dei materiali da riutilizzare anche in altri contesti.

Un’ottima e brillante idea, in perfetto spirito olimpico.

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