7 marzo 2020 – Notiziario Orientale

Scritto da in data Marzo 7, 2020

  • Cina, diminuiscono i contagi da coronavirus , ma aumentano i casi di violenza domestica
  • Corea del Sud, un grande fratello per monitorare gli spostamenti dei contagiati da Covid-19
  • Taiwan, elezioni del presidente del Kuomintang

    Questo e altro nel Notiziario Orientale di Radio Bullets a cura di Serena Console

Cina

Il numero dei contagi in Cina del Covid-19 sta diminuendo. Il bollettino di oggi riporta nuovi 99 casi, il numero più basso dal 18 gennaio, quando ci sono stati 100 contagi. La commissione nazionale della salute cinese ha dichiarato che 74 delle nuove infezioni sono state segnalate nella capitale della provincia di Hubei, Wuhan. Questo è il secondo giorno in cui non ci sono stati altri casi fuori dalla provincia dello Hubei, dove è iniziata l’epidemia. 24 casi, tutti tranne uno, sono stati importati dall’estero, ovvero da persone che si erano recati in altri Paesi in cui ci sono molti contagi.

Continuano i contagi anche nelle carceri della provincia dell’Hubei e per questo sono state adottate misure stringenti. Al momento ci sono circa 1800 detenuti che risultano positive al coronavirus. Chen Yixin, un funzionario del Partito Comunista di livello centrale paracadutato da Pechino per sovrintendere allo sforzo di contenimento in Hubei, ha affermato che dovrebbero essere adottate misure più severe in questi luoghi, tra cui controlli della temperatura corporea e una quarantena di 14 giorni per i detenuti prima che vengano rilasciati. La settimana scorsa è stato licenziato uno dei principali funzionari carcerari di Wuhan, dopo che un detenuto positivo al coronavirus è stato rilasciato e poi ha viaggiato tranquillamente da Wuhan a Pechino.

Donne in Cina

La quarantena imposta dal governo cinese per contenere il contagio da coronavirus ha portato a un’estrema conseguenza: gli attivisti per i diritti umani, infatti, hanno affermato che ci sono stati casi crescenti di violenza domestica, un crimine in Cina da quando è entrata in vigore una legge sulla violenza anti-domestica a marzo 2016.

Secondo le organizzazioni no profit, le denunce di violenza nella mura domestiche sono raddoppiate o addirittura triplicate nelle ultime settimane rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Nonostante le donne sporgano denuncia, molti agenti evitano di controllare negli appartamenti la situazione per paura del contagio da coronavirus. Molte donne, inoltre non possono lasciare la loro abitazione perché non saprebbero dove andare. Molte strutture, che prima erano utilizzate per accogliere le donne vittime di violenza, ora sono sono riservati ai senza tetto che devono osservare la quarantena.
Inoltre, nelle ultime settimane, proprio nelle province più colpite dal coronavirus, sono aumentate anche le richieste di divorzio. Dal primo marzo sono raddoppiate le domande per chi vuole divorziare dal partner. In particolare sono le giovani coppie che, subito dopo il divorzio, si pentono della scelta presa. (Sixth Tone) (Global Times)

Corea del Sud

La Corea del Sud ha registrato solo nella giornata di ieri 483 nuovi casi di infezione da coronavirus, portando il totale su scala nazionale a 6.767. Lo riferisce il Korea Centers for Disease Control and Prevention, secondo cui i decessi sono 42. la Corea del Sud è il paese in cui sono stati rilevati più contagi da coronavirus e in proporzione meno decessi. Il tasso di letalità sudcoreano è al momento inferiore all’1 per cento e al di sotto del dato medio globale. Il governo sudcoreano è stato eseguito un numero enorme di test, più di 140mila test, utilizzando tamponi e analisi di laboratorio che si sono rivelati affidabili in oltre il 90 per cento dei casi. Nel tentativo di prevenire e contenere la diffusione del virus, il governo della Corea del Sud ha preso misure contestabili, avviando una macchina simile a un grande fratello.

Taiwan

Il più grande partito politico favorevole alla Cina di Taiwan, il Kuomintang, è pronto ad abbandonare la politica che ha sostenuto la sua stretta relazione con Pechino, aumentando potenzialmente la tensione con il partito comunista cinese. Il Kuomintang , che ha governato la Cina per 30 anni e Taiwan per più di 50, oggi vota per un nuovo presidente: è una sfida a due, con entrambi i candidati pronti a scaricare una formula politica concordata nel 1992 con Pechino. Dopo che il KMT è stato pesantemente sconfitto alle elezioni presidenziali di gennaio, a causa della sua posizione favorevole alla Cina, entrambi i candidati alle elezioni di oggi hanno affermato che la politica filo cinese, nota come “consenso del 1992”, non è più adeguata. Il consenso del 1992 è un accordo tra i rappresentanti semiofficiali del Popolo Repubblica di Cina continentale e della Repubblica di Cina di Taiwan, firmato nel 1992, secondo cui entrambe le parti dello stretto di Taiwan appartengono a un’unica Cina.

Questa accordo ha permesso al partito comunista cinese e ai governi guidati dal KMT di Taipei di costruire scambi economici e sociali mentre evitava la disputa sulla sovranità di Taiwan. I politici del KMT hanno affermato che il presidente cinese Xi Jinping ha distrutto il consenso del 1992 quando lo ha equiparato l’anno scorso a “Un paese due sistemi”, il modello di governo con cui Pechino governa Hong Kong e che vuole imporre a Taiwan.
Ora con le elezioni del nuovo presidente le cose possono cambiare e potrebbe aumentare la tensione con Pechino. (Financial Times)

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