9 ottobre 2023 – Notiziario Mondo

Scritto da in data Ottobre 9, 2023

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Dove comincia e qual è il limite del diritto di un popolo di resistere? Quanto si può ingoiare prima che ci si ribelli, e quando lo si fa negli stessi termini di chi opprime, perché una parte del mondo riesce solo a vedere quello che vuole? Perché i morti di una parte, valgono più di quelli dell’altra? Israele e Palestina, è forse uno dei conflitti più lunghi della storia, quello dove una parte ha più diritto di un’altra al massacro o alla sistematica erosione della vita di chi sta sotto. Nel silenzio internazionale di chi per qualche ragione non si schiera contro il conflitto in sé ma da una parte rispetto ad un’altra come se la ragione fosse di uno e non dell’altro. Una comunità internazionale immatura e incapace di sostenere quello che è giusto invece di quello che fa comodo. Per chi conosce questa terra santa solo per chi prega, ma maledetta per chi ci vive, il futuro ci parla di vendetta, ritorsione, e a morire saranno sempre i civili, i diritti e quel futuro di pace di cui nessuno vuole parlare.

  • Hamas, penetra in Israele che dichiara guerra, sotto i bombardamenti a Gaza si aspetta l’invasione di terra. 700 morti israeliani e 495 palestinesi, è solo l’inizio.
  • Afghanistan: terremoto devastante nel nord ovest, più di 2400 morti e sei villaggi distrutti di cui nessuno parla.
  • Mali: Al Qaeda assedia Timbuktu.
  • Giappone: allerta tsunami.

Questo e molto altro nel notiziario di Radio Bullets, a cura di Barbara Schiavulli

Afghanistan

Più di 2400 persone sono state uccise durante il terremoto che ha colpito l’Afghanistan, ha detto l’amministrazione talebana, in uno dei tremori della terra più forti che hanno colpito il paese da anni. La serie di scosse avvenute sabato nell’ovest del paese coinvolgendo Herat, ha visto la scossa più grande di 6.3. Secondo il portavoce del ministero talebano dei disastri, sono finora 2445 i morti e più di 2000 i feriti. 1320 case sono state danneggiate o distrutte. Sono presenti 10 squadre di soccorso che insieme alla gente a mani nude, che ormai da due giorni dorme all’aperto, stanno scavando in cerca di sopravvissuti. Secondo un medico dell’ospedale di Herat, la maggior parte delle vittime sono donne e bambini. Serve cibo, acqua potabile, medicine, vestiti tende, ha detto il capo dell’ufficio politico talebano in Qatar. I minareti medievali di Herat hanno subito alcuni danni, ci sono crepe e piastrelle cadute. Circondato dalle montagne, l’Afghanistan ha una storia di forti terremoti, molti dei quali avvenuti nell’aspra regione dell’Hindo Kush al confine con il Pakistan.

Il sistema sanitario afghano, che dipende quasi interamente dagli aiuti esteri, ha dovuto affrontare tagli paralizzanti negli ultimi due anni da quando i Talebani hanno preso il potere e gran parte dell’assistenza internazionale, che aveva costituito la spina dorsale dell’economia, è stata bloccata. Diplomatici e funzionari umanitari affermano che le preoccupazioni per le restrizioni dei Talebani sulle donne e le crisi umanitarie globali in competizione stanno spingendo i donatori a ritirare il sostegno finanziario. Il governo islamico ha ordinato alla maggior parte del personale umanitario afghano di non lavorare, anche se con esenzioni nel campo della sanità e dell’istruzione.

Intanto Medici Senza Frontiere (MSF) ha allestito 5 tende mediche presso l’ospedale regionale di Herat per ospitare fino a 80 pazienti. Secondo le autorità sanitarie, finora, sono oltre 300 i feriti curati presso l’ospedale.  “Sin dalle prime scosse che hanno colpito l’area, le équipe di MSF sono intervenute per evacuare tutti i bambini ricoverati, molti dei quali in condizioni critiche, dai reparti di degenza pediatrica dell’ospedale regionale di Herat, supportato da MSF” ha dichiarato Lisa Macheiner, coordinatrice del progetto di MSF a Herat“Una misura precauzionale nel caso in cui scosse di assestamento dovessero danneggiare l’edificio che non è stato colpito dal terremoto”.

Ad agosto, un portavoce del Comitato internazionale della Croce Rossa ha affermato che probabilmente avrebbe interrotto il sostegno finanziario a 25 ospedali afghani a causa dei limiti di finanziamento. Non è chiaro se l’ospedale di Herat fosse su quella lista. I terremoti hanno scatenato il panico a Herat, ha detto Naseema, residente. “La gente ha lasciato le proprie case, siamo tutti in strada”, ha scritto sabato in un messaggio a Reuters, aggiungendo che la città stava subendo scosse di assestamento. La conferma è arrivata anche da afghani nostri amici che stanno in macchina da due giorni.

Israele e Palestina

E ora veniamo ad Israele e Palestina cercando di fare il punto della situazione in contesto tuttora in divenire cercando di farci largo in quello che sta succedendo senza farci prendere dalla propaganda e dalle opinioni personali che hanno impregnato la stampa italiana in questi due giorni, dal chiamare i palestinesi nazisti da Il giornale o dallo schieramento senza condizioni di Repubblica nei confronti di Israele. Perfino i giornali israeliani, come il quotidiano Haretz ha fatto una narrazione meno faziosa di molti dei nostri. La posizione di Radio Bullets, è quella di raccontare i fatti, stando sempre dalla parte delle vittime civili da una parte all’altra, e se a volte si comprende la violenza, non significa che la si giustifichi. Quella gente, quei popoli, meritano di più dei governanti che hanno, meritano il diritto di vivere in pace, una pace che non può essere né oppressione da una parte, né paura dall’altra. Ora, per quanto possibile cerchiamo di venire ai fatti

Sabato mattina presto, Hamas da Gaza ha lanciato un attacco, definito Al Aqsa Flood, senza precedenti contro Israele, è riuscito a penetrare il muro di separazione di cui era tanto fiero Israele, eludere la sorveglianza che ormai era quasi solo elettronica, dimostrando il fallimento dell’intelligenza artificiale quando è solo artificiale, ed è entrata nel territorio israeliano usando mezzi come alianti, motociclette, jeep, invadendo i paesi vicini, uccidendo e prendendo ostaggi che sono stati portati nella gabbia di Gaza che da 17 anni vive sotto l’assedio Israeliano. Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha affermato che almeno 1.000 combattenti di Hamas hanno preso parte all’assalto di massa.

La Striscia di Gaza

Il servizio di soccorso israeliano Zaka ha detto che i suoi paramedici hanno rimosso circa 260 corpi da un festival di musica naturalistica durato tutta la notte vicino alla Striscia di Gaza a cui hanno partecipato migliaia di persone che sabato sono state attaccate dai militanti di Hamas. Si prevede che la cifra totale sarà più alta in questo i paramedici stanno ancora lavorando sul posto. Circa 30 israeliani scomparsi che partecipavano alla festa da ballo sono riapparsi domenica.

Domenica, il governo israeliano ha dichiarato formalmente guerra e ha dato il via libera a “passi militari significativi” di rappresaglia contro Hamas per il suo attacco a sorpresa , mentre l’esercito cercava di schiacciare i combattenti ancora nelle città del sud e intensificava il bombardamento della Striscia di Gaza.

  • Più di 40 ore dopo che Hamas aveva lanciato il suo attacco senza precedenti, lunedì mattina le forze israeliane stavano ancora combattendo con i militanti asserragliati in diverse località. Secondo quanto riferito, almeno 700 persone sono state uccise in Israele – un bilancio sconcertante su una scala che il paese non vedeva da cinquant’anni – e oltre 400 sono state uccise a Gaza. Il bilancio supera i 1.100 morti e migliaia i feriti da entrambe le parti.

il quotidiano Yediot Ahronot ha dichiarato lunedì che si stima che al momento ci siano state 1.000 vittime da parte israeliana. Tra i morti e gli ostaggi ci sono anche cittadini stranieri, come americani e argentini, ma anche tedeschi.

  • Finora Israele ha colpito più di 800 obiettivi a Gaza, hanno detto i suoi militari, compresi gli attacchi aerei che hanno raso al suolo gran parte della città di Beit Hanoun, nell’angolo nord-orientale dell’enclave.
  • Le Nazioni Unite hanno affermato che almeno 70.000 palestinesi a Gaza stanno cercando rifugio nelle scuole gestite dalle Nazioni Unite. Ha lanciato un appello alla creazione di corridoi umanitari per portare cibo a Gaza. Gruppi palestinesi per i diritti umani hanno avvertito che le dichiarazioni dei leader israeliani, tra cui il primo ministro Benjamin Netanyahu, “preannunciano un numero senza precedenti di uccisioni, di cui i civili ne pagheranno il peso”. Questi gruppi hanno affermato che ulteriori vittime civili e distruzioni sarebbero state inevitabili fintantoché Israele avesse continuato a sottrarsi alle responsabilità “per i crimini internazionali commessi contro il popolo palestinese”.

Il Centro Palestinese per i Diritti Umani, che ha sede a Gaza, ha affermato che gli attacchi di ritorsione di Israele hanno preso di mira “dozzine di oggetti civili”, bombardando e distruggendo “torri residenziali e case sopra le teste dei residenti”. Il PCHR ha affermato che l’esercito israeliano ha chiesto o rilasciato dichiarazioni pubbliche ordinando ai residenti palestinesi dei quartieri di tutta Gaza di evacuare le loro case, “una misura che equivale a una forma di sfollamento forzato”. I pazienti medici non potranno recarsi in Cisgiordania, compresa Gerusalemme Est, e in Israele per gli appuntamenti programmati poiché i posti di blocco controllati da Israele rimanevano chiusi. Il PCHR ha avvertito che i tagli da parte di Israele alla fornitura di elettricità a Gaza, una forma di punizione collettiva illegale secondo il diritto internazionale, “causeranno inequivocabilmente una grave catastrofe umanitaria”. L’ONU ha affermato che la disponibilità di elettricità è stata ridotta a tre o quattro ore al giorno e che la centrale elettrica di Gaza, attualmente l’unica fonte di elettricità nel territorio, “potrebbe rimanere senza carburante in pochi giorni”.

Il PCHR ha affermato che le aziende israeliane, che forniscono il 50% del fabbisogno idrico di Gaza, hanno interrotto la fornitura al territorio. L’UNRWA, l’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi, ha dichiarato di aver sospeso la distribuzione di assistenza alimentare a quasi 113.000 famiglie a Gaza. Ha detto che due dei suoi studenti sono tra quelli uccisi dai bombardamenti di israele. Una delle scuole che ospitava gli sfollati è stata colpita direttamente, ha detto l’UNRWA. Da domenica, intere famiglie sono state spazzate via dai bombardamenti. Una casa a tre piani ad Abasan al-Kabira, a est di Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza, è stata colpita domenica da un attacco israeliano senza preavviso. Al Mezan, un altro gruppo per i diritti umani con sede a Gaza, ha affermato che 18 membri della famiglia Abu Daqqa sono stati uccisi nel bombardamento, tra cui donne e bambini. Israele ha bombardato le case leader di Hamas, tra cui Ghazi Hammad, Salah Bardawil e Nizar Awadallah, quest’ultimo uccidendo suo figlio Muhammad. Sei operatori sanitari sono stati uccisi e quattro feriti negli attacchi aerei israeliani che hanno danneggiato sette strutture mediche e nove ambulanze, hanno affermato le Nazioni Unite .

Sabato e domenica Israele ha bombardato numerose banche, moschee ed edifici governativi nel territorio e ha distrutto quattro torri commerciali e residenziali. Uno degli edifici presi di mira, la Torre Watan, “funge da hub per i fornitori di servizi Internet a Gaza”, ha riferito la BBC .

  • L’esercito israeliano ha detto che finora più di 100.000 riservisti si sono presentati in servizio.

Il capo della Jihad islamica palestinese Ziad al-Nakhala ha detto che la sua fazione tiene prigionieri più di 30 israeliani che sono stati rapiti e portati nella Striscia di Gaza quando Hamas ha lanciato attacchi contro Israele. I prigionieri non saranno rimpatriati “finché tutti i nostri prigionieri non saranno rilasciati”, ha detto al-Nakhala, riferendosi alle migliaia di palestinesi che si trovano nelle carceri israeliane. Un alto funzionario di Hamas ha detto che il gruppo deteneva più di 100 persone, inclusi soldati e civili. Dai video e dai testimoni risulta che tra i prigionieri figurano donne, bambini e anziani. Alcuni di loro sono stati trascinati attraverso i posti di blocco di sicurezza o portati sanguinanti a Gaza. Y oni Asher, un padre israeliano, ha visto un video di uomini armati palestinesi che sequestravano sua moglie e le sue due figlie piccole dopo che lei le aveva portate a trovare sua madre. “Le mie due bambine sono solo bambine. Non hanno nemmeno cinque e tre anni”, ha detto il signor Asher. Una madre tedesca ha chiesto aiuto e informazioni dopo che è emerso un video che mostra sua figlia presa in ostaggio a Gaza.

  • Diverse compagnie aeree internazionali, tra cui Air India, hanno dichiarato domenica di aver sospeso i voli su Tel Aviv alla luce dell’attacco militante di Hamas. Le compagnie aeree statunitensi United Airlines, Delta Air Lines e American Airlines hanno dichiarato di aver sospeso i voli diretti, così come Air France.
  • Abbastanza silenziosa la reazione internazionale all’evento. Anche se ci sono state manifestazioni pro palestina in diverse parti del mondo, come lo Yemen, la Turchia, l’Iran considerato uno dei sostenitori di Hamas, perfino ai talebani avrebbero chiesto un corridoio per raggiungere la palestina e combattere con loro. In cisgiordania sono scesi in piazza a sostegno di Gaza, mentre la leadership internazionale si è schierata con israele, da Zelensky che ha parlato con il premier Netanyahu, così come Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha parlato per il secondo giorno consecutivo sempre il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, affermando in un post sulla piattaforma di social media X di esprimere “il mio pieno sostegno al popolo di Israele di fronte a un attacco senza precedenti e spaventoso da parte dei terroristi Hamas”. Gli Stati Uniti invieranno più navi e aerei militari più vicino a Israele in segno di sostegno, ha detto il segretario alla Difesa Lloyd Austin.

Il rappresentante permanente della Cina presso le Nazioni Unite, Zhang Jun, ha invitato le parti interessate a dar prova di moderazione rispetto alla recente escalation di tensioni e violenze tra Palestina e Israele mentre il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite si è riunito domenica per discutere del conflitto. Lì, il rappresentante israeliano ha definito animali i palestinesi, ha mostrato foto di morti israeliani, e ha chiamato l’attacco palestinese un crimine di guerra, promettendo che li avrebbero uccisi come insetti. Alla fine però, il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, riunitosi a porte chiuse non è riuscito a raggiungere l’unanimità necessaria per una dichiarazione congiunta. Gli Stati Uniti avevano invitato i 15 membri del consiglio a condannare fermamente Hamas .

“Il mio messaggio è quello di fermare immediatamente i combattimenti e di arrivare ad un cessate il fuoco e ad avviare negoziati significativi, come è stato detto per decenni dal Consiglio di Sicurezza”, ha detto Vassily Nebenzia, ambasciatore russo all’ONU. Gli Emirati Arabi Uniti, che hanno normalizzato le relazioni con Israele come parte di un accordo storico del 2020, hanno affermato di aspettarsi più incontri del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite sulla crisi. Né Israele né l’Autorità Palestinese (ANP), con sede in Cisgiordania e rivale politico di Hamas, hanno partecipato all’incontro perché attualmente non fanno parte del Consiglio di Sicurezza.

L’ambasciatore palestinese Riyad Mansour ha invitato i diplomatici a concentrarsi sulla fine dell’occupazione israeliana. “Purtroppo, la storia per alcuni media e politici inizia quando gli israeliani vengono uccisi”, ha detto. “Questo non è il momento di permettere a Israele di raddoppiare le sue terribili scelte. Questo è il momento di dire a Israele che deve cambiare rotta, che esiste un percorso verso la pace in cui né i palestinesi né gli israeliani vengono uccisi”.

L’assalto di sabato, la peggiore violazione delle difese israeliane da quando gli eserciti arabi hanno intrapreso la guerra nel 1973, è seguito a due anni di sotterfugi da parte di Hamas che hanno comportato il tenere nascosti i suoi piani militari e convincere Israele che non voleva combattere. Mentre Israele veniva portato a credere di contenere Hamas stanco della guerra fornendo incentivi economici ai lavoratori di Gaza, i combattenti del gruppo venivano addestrati, spesso in bella vista, ha detto una fonte vicina ad Hamas. Questa fonte ha fornito molti dettagli sul resoconto dell’attacco e del suo accumulo che è stato messo insieme da Reuters. “Hamas ha dato a Israele l’impressione che non fosse pronto per la battaglia”, ha detto una fonte vicina a Hamas, descrivendo i piani per l’assalto più sorprendente dai tempi della guerra dello Yom Kippur di 50 anni fa, quando Egitto e Siria sorpresero Israele e lo costrinsero a combattere per la sua stessa sopravvivenza. In uno degli elementi più sorprendenti dei loro preparativi, Hamas ha costruito un finto insediamento israeliano a Gaza dove ha praticato uno sbarco militare e si è addestrato ad assaltarlo, ha detto la fonte vicina ad Hamas, aggiungendo che hanno anche realizzato dei video delle manovre. “Israele sicuramente li ha visti, ma erano convinti che Hamas non avesse voglia di entrare in uno scontro”, ha detto la fonte.

Mali

Carenza di cibo, carburante e medicine, e prezzi in rapido aumento. Sono le sfide quotidiane che si trovano ad affrontare le persone che vivono nelle città del Mali del nord sotto assedio da parte dei miliziani legati ad al Qaeda. Lo riporta la Bbc, mentre si intensificano i combattimenti tra l’esercito di Bamako, sostenuto dai mercenari russi Wagner, i gruppi islamici e i combattenti separatisti di etnia tuareg. Da quasi due mesi, il Gruppo di sostegno dell’Islam e ai musulmani (Gsim o Jnim) ha cercato di isolare completamente la storica città settentrionale di Timbuktu, impedendo l’arrivo dei rifornimenti. “Decine di camion carichi di cibo e merci arrivavano ogni giorno in città, ma ora, dopo l’assedio, non arriva più nulla”, ha raccontato Omar Sidi Muhammad, che vive in città e lavora come giornalista. La maggior parte dei rifornimenti arrivava a Timbuktu dalla Mauritania e dall’Algeria. La città è stata colpita anche da attacchi missilistici lanciati dai militanti. L’Onu stima che 33.000 persone siano fuggite.
Timbuktu è stata occupata dai ribelli tuareg in seguito a una rivolta dei separatisti nel 2012. Tuttavia queste formazioni sono state rapidamente cacciate via dai gruppi islamici legati ad al Qaeda che hanno imposto una forma rigorosa di Sharia, o legge islamica, alla città, costringendo le donne a indossare abiti che le coprono integralmente, ed imponendo tutta una serie di divieti e di punizioni corporali, come la lapidazione contro gli adulteri.
Dopo un anno di dominio islamista, le forze governative del Mali, appoggiate dalle truppe francesi, hanno ripreso la città.
Ma le forze di Parigi hanno lasciato il paese da quando l’esercito ha preso il potere nel 2021, e adesso anche la missione di mantenimento della pace delle Nazioni Unite si sta ritirando.
Anche Gao, la città più grande del nord del Mali, a circa 320 km a est di Timbuktu, è sotto il pugno di ferro del Jnim, che ha rafforzato il suo controllo la scorsa settimana.

Giappone

Le autorità hanno emesso un allarme tsunami in alcune regioni costiere a sud dell’arcipelago nella prima mattina di lunedì a seguito di una serie di lievi scosse telluriche nelle isole Izu, sebbene non siano stati segnalati danni dai movimenti immediati generati dal mare. La municipalità di Tateyama, nella prefettura di Chiba a est della capitale, ha esortato i residenti nelle zone costiere ad evacuare mentre si stanno ancora cercando di individuare le cause.

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