Escalation di violenza in Siria

Scritto da in data Marzo 11, 2025

Lo scorso 24 febbraio 2025, a Ginevra in Svizzera, si è aperta la 58a sessione ordinaria del Consiglio per i Diritti Umani delle Nazioni Unite in programma fino al 4 aprile 2025. Nel giorno di apertura si sono susseguite le dichiarazioni di diversi funzionari accomunate dalla preoccupazione per le sfide globali ai diritti umani.

I principali oratori, tra cui Jürg Lauber, Presidente del Consiglio per i Diritti Umani, Philemon Yang, Presidente dell’Assemblea Generale dell’ONU, António Guterres Segretario Generale dell’ONU, Volker Türk, Alto Commissario ONU per i Diritti Umani e Ignazio Cassis, Ministro degli Esteri svizzero, si sono espressi con preoccupazione in merito alle profonde sfide che il mondo sta affrontando e alla crisi dei diritti umani a livello mondiale.

L’ONU lancia un appello alla moderazione per proteggere i civili

Inoltre il Segretario Generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha rivolto recentemente un appello alla moderazione per evitare nuove perdite di vite umane facendo riferimento a quelle tra i civili per quanto riguarda la Siria.

Infatti, la recrudescenza della violenza nelle zone costiere della Siria, secondo le notizie, avrebbe causato la morte di almeno 13 bambini, tra cui un neonato di sei mesi.

Anniversario della guerra civile siriana

Il prossimo 15 marzo segnerà il quattordicesimo anniversario dall’inizio della guerra civile siriana. Nel 2011 infatti, la rivoluzione contro il regime di Bashar al Assad, che ha visto protagoniste persone provenienti da differenti classi sociali ed etnie, è stata violentemente repressa dal governo.

Le detenzioni arbitrarie, le sparizioni forzate, la violenza sessuale e di genere, la tortura e altre violazioni dei diritti umani continuano a costituire non solo un ostacolo significativo per il raggiungimento di una pace sostenibile, ma anche continue violazioni dei diritti umani.

Il Direttore regionale dell’UNICEF per il Medio Oriente e il Nord Africa Edouard Beigbeder ha dichiarato: “L‘UNICEF è profondamente allarmato per la recente ondata di violenza nelle zone costiere della Siria.

L’UNICEF fa eco all’appello del Segretario Generale delle Nazioni Unite alla moderazione per evitare ulteriori perdite di vite umane. Esortiamo tutte le parti a cessare immediatamente le ostilità e a rispettare pienamente gli obblighi derivanti dal diritto internazionale umanitario e dal diritto internazionale dei diritti umani.

L’urgenza di proteggere le vittime innocenti del conflitto

È indispensabile adottare tutte le misure possibili per proteggere i civili, soprattutto i bambini, e salvaguardare le infrastrutture civili essenziali, come gli ospedali. Le violenze in corso evidenziano l’urgente necessità di rispettare queste leggi e di garantire agli operatori umanitari un accesso rapido, sicuro e senza ostacoli per fornire servizi salvavita alle persone colpite dai combattimenti.

L’UNICEF chiede a tutte le parti di dare priorità alla riconciliazione e di impegnarsi per una transizione politica pacifica, assicurando che i bambini siriani possano sopravvivere, prosperare e raggiungere il loro pieno potenziale. I bambini siriani hanno sofferto abbastanza. Hanno il diritto di vivere in pace e di sperare in un futuro migliore”.

L’escalation avrebbe inoltre causato ulteriori vittime e feriti tra i civili, lo sfollamento di migliaia di famiglie e danni alle infrastrutture fondamentali.

, Come diceva Seneca: silent leges inter arma, le leggi tacciono in tempo di guerra, e così, si potrebbe aggiungere che anche i diritti umani rimangono in silenzio

Foto di Markus Spiske su Unsplash

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