L’ingegneria sismica è donna
Scritto da Raffaella Quadri in data Febbraio 11, 2024
Nel giorno in cui si celebra la presenza femminile nel mondo della scienza, abbiamo intervistato una giovane ingegnere per farci raccontare da lei come si studiano effetti e danni sugli edifici della terra che trema.
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L’11 febbraio è la Giornata Internazionale delle donne e delle ragazze nella scienza. Istituita dalle Nazioni Unite nel 2015, rappresenta l’occasione per fare il punto sulla presenza femminile nei campi scientifici e per ricordare la strada fatta sino a oggi.
Siamo ancora ben lontani da eguagliare, in termini di partecipazione al mondo scientifico, i numeri maschili.
E lontani anche dallo scardinare il pregiudizio, tacito o meno che sia, che spesso ancora riguarda le donne che intraprendono una carriera scientifica, soprattutto in quei settori che sono sempre stati appannaggio esclusivo degli uomini.
Quali sono i numeri delle donne nel mondo delle scienza?
I numeri sono diversi da Paese a Paese, ma nel complesso non depongono ancora a favore femminile.
Secondo i dati ONU nel mondo, la percentuale delle laureate nelle discipline STEM – scienza, tecnologia, ingegneria e matematica – è ancora troppo bassa. Le donne rappresentano solo il 28% dei laureati in ingegneria e il 40% di quelli in informatica e scienze informatiche, mentre occupano solo un terzo dei posti nel settore della ricerca.
C’è ancora molto fare, e le Nazioni Unite hanno posto il raggiungimento dell’uguaglianza di genere come uno degli obiettivi – il quinto – dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile.
L’ingegneria sismica di Eucentre: intervista a Giulia Fagà
Ma se è vero che la strada è ancora lunga, a noi piace raccontare l’esempio di chi quella stessa strada la sta percorrendo.
Abbiamo deciso, quindi, di celebrare l’11 febbraio andando a conoscere il lavoro e la carriera di una giovane donna italiana.
Si tratta dell’ingegner Giulia Fagà che lavora in un campo insolito e molto interessante, quello dell’ingegneria sismica.
Giulia Fagà, laureata in Ingegneria Edile e Architettura presso l’Università degli Studi di Pavia, dal 2013 collabora con la Fondazione Eucentre, di cui è a capo, dal 2018, del Dipartimento Formazione.
Eucentre è una fondazione che si occupa di ricerca, formazione ed erogazione di servizi nel settore dell’ingegneria sismica e dell’ingegneria della sicurezza.
Nasce nel 2003, su iniziativa del Dipartimento della Protezione Civile nazionale – di cui Eucentre è centro di competenza nell’ambito del rischio sismico – dell’Università degli Studi di Pavia, dell’INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia) e della IUSS Pavia (Scuola Universitaria Superiore di Pavia).
I tre laboratori di Eucentre e i test
Il centro è dotato di tre laboratori, creati in momenti differenti e con specifiche finalità:
- ShakeLAB
- 6DLAB
- MobiLAB
I ricercatori all’interno di questi tre laboratori testano strutture o elementi non strutturali di qualsiasi tipo.
Lo scopo è valutare l’impatto del terremoto sulle strutture, le eventuali criticità e, nel caso, sviluppare tecnologie per migliorare la risposta dell’edificato al terremoto. Allo stesso modo, sono sottoposti ad analisi gli elementi non strutturali, ovvero tutti quei componenti che rendono fruibile un edificio.
Come ridurre il rischio sismico? Con prevenzione e formazione
La scienza ci dice che i terremoti non sono prevedibili e che non siamo in grado di sapere in anticipo dove e quando avverranno con certezza. Però si può fare qualcosa per difendersi. E quel qualcosa si chiama prevenzione.
In particolare è possibile farla agendo su diversi aspetti:
- strutture
- formazione tecnica
- informazione e comportamenti di ogni cittadino
Il centro si occupa anche di erogare formazione a diversi livelli:
- specialistica in collaborazione con gli atenei
- per professionisti
- corsi di formazione per enti e volontari di Protezione Civile
- per scuole
Donne e scienza: opportunità nell’ingegneria sismica
E per finire, in tema con la giornata internazionale, parliamo di donne.
Il ruolo delle donne nella scienza è sempre più preponderante, e proprio nel settore dell’ingegneria sismica vi è una forte componente femminile. Si tratta di un percorso interessante e ricco di possibilità lavorative e di crescita.
Una carriera che Giulia Fagà si sente di consigliare alle giovani studentesse, che potranno diventare le ricercatrici di domani.
Musica: “Patience” – Richard Smithson
Foto in copertina: Fondazione Eucentre
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