Guerra in Ucraina, Soleterre evacua i bimbi malati di cancro

Scritto da in data Febbraio 25, 2022

Kiev non è più sicura, i bombardamenti proseguono e «la sicurezza dei nostri pazienti è a rischio». Così la Fondazione Soleterre in una nota. «Il seminterrato della Dacha è troppo precario, i bambini sono impauriti e la nostra priorità è metterli in salvo e continuare le loro cure salvavita. Per questo nella notte del 24 febbraio abbiamo deciso un’evacuazione d’urgenza delle prime 4 famiglie dalla casa di accoglienza a Ternopil, dove c’è un ospedale in grado di proseguire le cure dei pazienti». I casi più gravi, 25 all’istituto del cancro e 20 all’istituto di neurochirurgia, sono rimasti a Kiev perché non trasportabili. «Prevediamo nelle prossime ore un esodo di feriti da est a ovest».

«I bambini oncomalati stanno combattendo due guerre: quella contro il cancro e contro l’invasione russa», racconta stremata Natalia Onipko, presidente della Fondazione Zaporouka, l’organizzazione gemella di Soleterre che gestisce nel paese la Dacha. «Sono stremati, alcuni hanno già vissuto questi traumi nel 2014. La Russia sta bombardando tutta l’Ucraina, non c’è differenza tra Donbass, le zone strategiche non esistono più. Questa notte ho supportato un’evacuazione d’urgenza di 4 famiglie: Kiev non è più sicura e i bambini devono continuare le cure, ne seguiranno altre. Stiamo collaborando con l’ospedale di Ternopil per attrezzare una struttura di accoglienza, nelle prossime ore prevediamo un esodo di feriti verso ovest e mancano già i medicinali. Abbiamo bisogno della solidarietà di tutti, non lasciateci da soli».

Non ci sono ancora esplosioni a Leopoli, ma la Fondazione prevede nelle prossime ore «di attrezzare l’ospedale per un esodo verso ovest». Roman Kyzima, oncologo pediatrico dell’ospedale, sta seguendo le operazioni. «Mancano già i medicinali ma Soleterre è sul posto e sta già supportando con forniture di beni essenziali per curare le ferite di questo conflitto inimmaginabile».

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