12 luglio 2022 – Notiziario in genere

Scritto da in data Luglio 12, 2022

Usa. Nello stato del Massachussets sono riportate condotte abusanti sulle detenute. Australia. Le donne vittime di violenza spesso devono scegliere tra questa e la povertà. Guinea Equatoriale. Stigmatizzazione e rifiuto per le persone lgbtqi+ portano molte persone trans a un’unica possibilità di vita: la prostituzione.

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Stati Uniti

Nello stato americano del Massachussets sono diversi i casi di abusi sessuali subiti dalle detenute, secondo quanto riportato dalla testata di Boston WBUR che ha ottenuto un rapporto in merito dal Servizio Legale dei Detenuti. Il documento raccoglie le testimonianze di ventidue detenute, diciannove delle quali hanno subito molestie o violenze sessuali durante la custodia. Il rapporto, tuttavia, sottolinea come, nonostante l’anonimato della ricerca, i casi siano sottostimati per le difficoltà a parlarne dovute al tema e alla paura di non essere credute. Anche le donne trans incarcerate, spesso in prigioni maschili, sono soggette frequentemente a violenza da parte di altri detenuti o delle guardie carcerarie. I racconti delle detenute sono stati confrontati con le testimonianze ufficiali delle stesse, a volte inesistenti, a volte tese a minimizzare i fatti. Le violenze avvengono, peraltro, nonostante una legge del 2003 sia molto severa nei confronti degli stupri in carcere, tuttavia questi sono quasi sempre insabbiati. La ricerca è stata condotta a fronte di un grosso investimento volto a costruire un nuovo carcere in Massachussets, sebbene promotori e promotrici della stessa siano convinti dell’inutilità di un sistema carcerario di questo tipo e propongano investimenti più mirati alla prevenzione dei reati.

Australia

Chi subisce violenza deve decidere tra il permanere in una situazione abusante o l’insicurezza finanziaria. Questo il risultato di una ricerca, condotta da Anne Summers, che riporta le difficoltà delle donne che vogliano uscire da una situazione di violenza domestica, senza avere un supporto statale specifico. Delle duecentosettantacinquemila donne coinvolte in una situazione di abuso, novantamila hanno dichiarato di voler uscire dalla violenza ma di non averne i mezzi. In particolare, sono le donne con figli che hanno maggiori difficoltà finanziarie e sono spesso bloccate nella decisione, sebbene molti dei minori siano vittime di violenza assistita. Nonostante alcuni aiuti statali per donne con figli fino a otto anni o disoccupate, il sistema descritto nella ricerca appare inadeguato a dare una reale possibilità alle donne. Inoltre dai dati statali mancano quelli sulle persone aborigene, che dovrebbero invece essere implementati per poter avere un quadro reale completo.

Guinea Equatoriale

Con un lavoro fatto sul campo da persone della comunità lgbtqi+, intitolato significativamente “Omofobia di Stato“, trecentocinque persone hanno raccontato la vita delle minoranze sessuali in Guinea Equatoriale, riportando come soprattutto le persone trans rappresentino una minoranza nella minoranza, con significativi problemi sul mercato del lavoro, che spesso conduce alla prostituzione, anche se una piccola percentuale riesce a fare mestieri autonomi grazie alle reti di supporto. Spesso le persone con orientamenti non etero sono sottoposte inoltre a trattamenti di conversione, favoriti da leggi statali ma soprattutto dalla tradizione che li dipinge come stregoneria. Prima di essere costrette, da parenti o dalla povertà, alla prostituzione o ai servizi sessuali in locali in cui non esiste orario lavorativo, le persone trans spesso vengono rifiutate dalla famiglia di appartenenza e vanno a vivere — in un regime che molte volte è di sfruttamento — da altri parenti, per poi essere reclamate dai genitori. In ogni caso, circa il 10% delle donne trans riesce a ritagliarsi uno spazio di lavoro autonomo, quasi sempre nel settore dell’estetica.

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