2 agosto 2023 – Notiziario Mondo
Scritto da Ambra Visentin in data Agosto 2, 2023
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- Tunisia: Il presidente licenzia la premier e la sostituisce con l’ex dirigente della banca centrale
- Niger: La Francia evacua i cittadini dopo che i paesi vicini hanno lanciato l’allarme guerra
- Francia: Rapinatori armati rubano gioielli per milioni di euro da un negozio Piaget a Parigi
- Cambogia: Quasi mezzo milione di schede elettorali viziate alle elezioni
Questo e molto altro nel notiziario di Radio Bullets, a cura di Ambra Visentin
Tunisia
Il presidente tunisino Kais Saied ha licenziato ieri sera il primo ministro Najla Bouden senza spiegazioni e l’ha sostituita con l’ex dirigente della banca centrale Ahmed Hachani, al quale ha affidato il compito di superare le “sfide colossali” che il Paese nordafricano, afflitto da problemi di liquidità, deve affrontare.
Non è stata fornita alcuna spiegazione ufficiale per il licenziamento di Bouden, ma diversi media locali hanno sottolineato il disappunto di Saied per una serie di carenze, in particolare di pane nei panifici sovvenzionati dallo Stato. Saied ha “posto fine alle funzioni” di Bouden, che era stata la prima donna a capo di un governo in Tunisia, secondo un comunicato stampa e un video diffusi dalla presidenza poco prima della mezzanotte. Il presidente ha immediatamente nominato al suo posto Hachani, che finora lavorava presso la banca centrale tunisina e aveva studiato legge all’Università di Tunisi.
Il presidente ha sottolineato: “ci sono sfide colossali che dobbiamo superare con una volontà solida e forte, per proteggere la nostra patria, il nostro Stato e la pace sociale”. Negli ultimi giorni si sono svolti diversi incontri all’interno del governo e tra il presidente e i ministri sul problema della carenza di pane sovvenzionato in diverse regioni. Secondo i media, Saied ha recentemente affermato che teme che si ripetano le rivolte per il pane che hanno causato 150 morti nel 1984 sotto Habib Bourguiba, il padre dell’indipendenza tunisina. A fronte di un’economia a bassi salari, dagli anni ’70 lo Stato tunisino ha centralizzato l’acquisto di un gran numero di ingredienti di base come farina, semola, zucchero, caffè e olio da cucina, prima di immetterli sul mercato a prezzi sovvenzionati. Da mesi il Paese si trova ad affrontare sporadiche carenze di questi prodotti, legate, secondo gli economisti, all’obbligo di pagare in anticipo i fornitori, cosa che la Tunisia ha avuto grandi difficoltà a fare.
Niger
Ieri è iniziata l’evacuazione di centinaia di cittadini francesi ed europei dal Niger, un giorno dopo che i vicini Mali e Burkina Faso hanno dichiarato che qualsiasi intervento esterno per ripristinare il governo deposto sarebbe stato visto come una dichiarazione di guerra. Lo riporta l’agenzia Reuters.
Una giunta militare ha rovesciato il presidente Mohamed Bazoum, eletto democraticamente, e il suo governo mercoledì scorso, nel settimo golpe militare in meno di tre anni in Africa occidentale e centrale. Il colpo di Stato ha provocato scosse in tutta la regione del Sahel dell’Africa occidentale, una delle più povere e instabili del mondo, dove il Niger era considerato l’alleato più stabile dell’Occidente nella lotta contro un’insurrezione islamista in rapida crescita.
Il blocco regionale dell’Africa occidentale ECOWAS ha minacciato di usare la forza per reintegrare Bazoum, mentre i vicini Mali e Burkina Faso – anch’essi governati da giunte militari – hanno dichiarato che sarebbero intervenuti in difesa del Niger.
I nuovi leader militari del Niger hanno arrestato politici di alto livello e hanno messo in guardia da qualsiasi tentativo straniero di estrarre Bazoum, che è ancora chiuso nel suo palazzo. I recenti colpi di stato nella regione sono avvenuti nel contesto di un’ondata di profonda insofferenza nei confronti della Francia, ex potenza coloniale, che ha portato alla cacciata delle sue truppe dal Mali e dal Burkina Faso quest’anno e lo scorso. Molti di quei soldati sono ora di stanza in Niger. Anche gli Stati Uniti, la Germania e l’Italia hanno truppe in Niger per missioni di controinsurrezione e di addestramento. Finora non è stata annunciata l’evacuazione delle truppe.
Senegal
Il leader dell’opposizione senegalese Ousmane Sonko ha subito ulteriori pressioni a causa di una disputa con una poliziotta per le registrazioni di un telefono cellulare. Dopo l’udienza di lunedì, gli sono stati contestati otto capi d’accusa. Oltre al furto, è accusato anche di attentato alla sicurezza dello Stato e di associazione a delinquere con un’impresa terroristica.
I media senegalesi hanno scritto di un “terremoto in tribunale”. L’incriminazione probabilmente ridurrà ulteriormente le possibilità di Sonko di concorrere alle elezioni presidenziali del febbraio del prossimo anno. Inoltre, il Ministero degli Interni ha annunciato che avrebbe sciolto il suo partito, il PASTEF, perché spesso incitava a disordini in cui venivano uccise delle persone.
Francia
Rapinatori armati hanno fatto irruzione in un negozio del marchio svizzero di orologi di lusso Piaget nel centro di Parigi, fuggendo con gioielli per un valore compreso tra i 10 e i 15 milioni di euro, ha dichiarato la procura di della capitale francese.
La rapina è avvenuta ieri intorno all’ora di pranzo nel negozio di Rue de la Paix, nell’elegante zona di Place Vendome, che ospita numerose gioiellerie, orologiai e marchi di lusso. La zona è stata teatro di una serie di rapine a mano armata negli ultimi anni.
È in corso un’indagine e una fonte vicina alla vicenda ha dichiarato che la polizia sta cercando tre sospetti.
Nagorno-Karabakh
I leader dell’Azerbaigian e dell’Armenia sperano di poter raggiungere un accordo di pace duraturo nonostante le loro divergenze sul territorio conteso del Nagorno-Karabakh, hanno dichiarato in interviste trasmesse ieri.
Dal crollo dell’Unione Sovietica nel 1991, l’Azerbaigian e l’Armenia hanno combattuto due guerre per il Nagorno-Karabakh, una piccola enclave montuosa che fa parte dell’Azerbaigian ma è popolata da circa 120.000 persone di etnia armena. Dopo duri combattimenti e un cessate il fuoco mediato dalla Russia, nel 2020 l’Azerbaigian ha ripreso le aree controllate dall’etnia armena all’interno e nei dintorni dell’enclave montana. Da allora le due parti stanno discutendo di un accordo di pace in cui concordare i confini, risolvere le differenze sull’enclave e sbloccare le relazioni.
Pashinyan ha ribadito l’accusa che l’Azerbaigian stia ancora bloccando il transito di cibo e medicinali verso il Karabakh attraverso il corridoio di Lachin, l’unica strada che collega l’Armenia all’enclave, causando così una crisi umanitaria. Aliyev ha negato che le forze azere stiano bloccando la libertà di movimento, affermando che più di 2.000 residenti del Karabakh si sono spostati “verso l’Armenia e ritorno” da quando l’Azerbaigian ha istituito un posto di blocco all’ingresso del corridoio in aprile.
Russia – Ucraina
Un grattacielo nel centro di Mosca è stato colpito da un attacco di droni per la seconda volta in circa 48 ore, danneggiando la facciata dell’edificio e sottolineando ulteriormente la vulnerabilità della capitale russa. Le autorità russe hanno accusato Kiev di aver organizzato l’attacco, avvenuto ieri alle prime ore del mattino. I funzionari russi hanno affermato che i ripetuti attacchi alla capitale riflettono i fallimenti della controffensiva ucraina per riconquistare il territorio occupato dalla Russia. La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha paragonato l’attacco agli attentati dell’11 settembre a New York.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy ha dichiarato nel fine settimana che “la guerra sta gradualmente tornando in territorio russo”, ma non ha voluto assumersi la responsabilità degli attacchi. Ieri il suo consigliere, Mykhailo Podolyak, ha twittato che Mosca “si sta rapidamente abituando a una guerra in piena regola”, senza confermare o smentire il coinvolgimento di Kiev nell’attacco.
Cambogia
La commissione elettorale cambogiana ha dichiarato ieri che quasi mezzo milione di schede elettorali sono state viziate durante le elezioni nazionali del mese scorso, che i critici hanno definito una farsa in quanto a tutti i partiti di opposizione è stato impedito di partecipare. Dopo aver governato per quasi 40 anni, il Primo Ministro Hun Sen passerà il potere al figlio alla fine di questo mese, dopo che il Partito Popolare Cambogiano (CPP) al potere ha ottenuto una facile vittoria alle elezioni del 23 luglio. Il CPP ha ottenuto l’80% degli 8,2 milioni di voti espressi, ha dichiarato martedì il Comitato elettorale nazionale (NEC), primo annuncio ufficiale dei risultati. Circa 440.000 schede – ovvero una su 18 – sono state invalidate, ha dichiarato la NEC, aggiungendo che le elezioni hanno visto un’alta affluenza dell’85%. Secondo il funzionario della NEC Dim Sovannarom, il numero di schede viziate è stato inferiore a quello delle elezioni del 2018, quando le istituzioni statali avevano anche sciolto una precedente incarnazione del partito di opposizione pro-democrazia Candlelight. Le autorità avevano minacciato gli elettori di incorrere in pesanti sanzioni nel caso in cui avessero viziato le schede o avessero boicottato le elezioni o esortato altri a farlo.
Secondo l’opposizione e i gruppi per i diritti, Hun Sen ha soppresso per anni le istituzioni democratiche, reprimendo gli oppositori e i critici. Il governo ha respinto queste accuse.
Cina
La agenzia di spionaggio cinese ha lanciato un appello pubblico sui social media affinché i cittadini si uniscano alla sua campagna antispionaggio, sottolineando le crescenti preoccupazioni per la sicurezza nazionale nella seconda economia mondiale. “L’intera società deve mobilitarsi contro lo spionaggio!” ha dichiarato ieri il Ministero della Sicurezza di Stato nel suo primo post su WeChat di Tencent. Il ministero ha aperto un account sulla popolare piattaforma di messaggistica un giorno prima.
“Lo spionaggio è un atto illegale e criminale altamente nascosto, professionale e dannoso”, si legge nel post. “Non solo richiede che gli organi di sicurezza nazionale svolgano il ruolo di agenzie specializzate nel controspionaggio, ma richiede anche un’ampia partecipazione del popolo”.
Questo segna un’intensificazione degli sforzi anti-spionaggio da parte di Pechino, culminati nell’approvazione in aprile di una nuova e vaga legge contro lo spionaggio, entrata in vigore il mese scorso. Tale legge amplia l’elenco delle attività che possono essere considerate spionaggio, intensificando i rischi per le imprese straniere. Il nuovo account ha lo scopo di aiutare il ministero a promuovere la consapevolezza della legge, educare i cittadini su cosa tenere d’occhio e fornire loro un modo di facile accesso per segnalare attività sospette.
Negli ultimi mesi, le autorità cinesi hanno fatto irruzione in società di consulenza e due diligence che aiutano gli investitori globali a comprendere l’economia asiatica. A maggio, una di queste società, la Capvision Pro Corp. con sedi a Shanghai e New York, è stata accusata dalle autorità cinesi di aver divulgato segreti di Stato.
La legge prevede anche di riconoscere e premiare gli individui e le organizzazioni che denunciano lo spionaggio o danno un contributo significativo.
Paraguay
Il Paraguay sta cercando di ottenere maggiori investimenti da Taiwan per diversificare la sua economia basata sull’agricoltura e sull’esportazione di materie prime in Cina, ha dichiarato in un’intervista il nuovo ministro delle Finanze Carlos Fernandez Valdovinos. Il Paraguay rimane l’unica nazione sudamericana ad avere relazioni diplomatiche formali con Taiwan, che la Cina rivendica come proprio territorio. Mentre si prepara all’insediamento del prossimo governo, il 15 agosto, il Paraguay ha rafforzato la sua amicizia di 70 anni con l’isola democratica, anche se la Cina sta aumentando la pressione diplomatica e militare.
“Siamo molto bravi a produrre soia e carne, ma dobbiamo diversificare”, ha dichiarato Fernandez alla Reuters il 28 luglio nel suo ufficio temporaneo ad Asuncion. “Chiediamo a Taiwan di aiutarci in questo senso, attraverso gli investimenti del suo settore privato”. Una delegazione taiwanese, composta da dirigenti d’azienda, si recherà in Paraguay ad agosto per l’insediamento del presidente conservatore eletto Santiago Pena. La Cina, come acquirente di materie prime dal Paraguay senza valore aggiunto, “è probabilmente conveniente per alcuni settori”, ha detto Fernandez. “Ma come strategia per lo sviluppo economico e sociale del Paraguay, non è conveniente per noi continuare a puntare solo ed esclusivamente sui principali settori di esportazione”.
Gli allevatori del Paraguay avevano esercitato pressioni sui funzionari per ottenere l’accesso al lucroso mercato cinese per la loro carne bovina prima delle elezioni del 30 aprile, vinte da Pena con un notevole margine. I grandi produttori di carne sostengono di poter spuntare prezzi migliori altrove, in seguito alla crescita della domanda di tagli più specializzati e di alimenti trasformati.
Filippine
Il Dipartimento dell’Agricoltura (DA) delle Filippine ha stimato i danni causati dal tifone Doksuri in quasi 50 milioni di euro, con ulteriori perdite previste nelle aree colpite da piogge continue e forti venti.
Nel suo ultimo bollettino pubblicato ieri, il Dipartimento dell’Agricoltura ha stimato le perdite agricole dovute alla perturbazione meteorologica a 2,89 miliardi di PHP, rispetto agli 1,94 miliardi di PHP riportati in precedenza. Il riso ha rappresentato il 38,9% del totale, con circa 33.063 tonnellate metriche di prodotto su 92.179 ettari colpiti.
Segue il mais, pari al 34,4%; le infrastrutture (impianti di irrigazione e strutture agricole), le colture di alto valore, la pesca, il bestiame e il pollame.
Il direttore del Bureau of Plant Industry (BPI), Gerald Glenn Panganiban, ha tuttavia affermato che non c’è motivo di panico per i consumatori, in quanto il Paese ha sufficienti scorte alimentari nonostante le perdite agricole. Pablo Luis Azcona, amministratore ad interim della Sugar Regulatory Administration, ha dichiarato che il Doksuri ha danneggiato anche alcune piantagioni di canna da zucchero, anche se l’impatto sul settore dovrebbe essere “minimo”. Secondo il bollettino della DA, sono stati colpiti in totale 142.365 agricoltori e pescatori. Panganiban ha dichiarato che il BPI ha iniziato a distribuire kit per l’agricoltura urbana e a fornire supporto agli agricoltori colpiti.
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