20 dicembre 2021 – Notiziario

Scritto da in data Dicembre 20, 2021

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  • Gabriel Boric, un millennial di sinistra vince le elezioni presidenziali in Cile.
  • Afghanistan: i talebani incolpano gli Stati Uniti dell’attuale crisi afghana.
  • Rapporto Onu: massicci attacchi ai diritti democratici in Ucraina.
  • The New York Times pubblica centinaia di valutazioni del Pentagono sulle vittime civili provocate dagli attacchi aerei USA in Iraq e Siria.

Questo e molto altro nel notiziario di Radio Bullets, a cura di Barbara Schiavulli

Afghanistan

Il vice ministro degli Esteri Sher Mohammad Abbas Stanikzai ha affermato che gli Stati Uniti sono responsabili della crisi esistente in Afghanistan e che dovrebbero svolgere un ruolo attivo nell’economia afghana perché questa è stata danneggiata negli ultimi 20 anni. Sono le osservazioni fatte durante una cerimonia tenuta in occasione della Giornata Internazionale dei Migranti a Kabul, alla quale hanno partecipato Khalil Rahman Haqqani, ministro per i rifugiati e il rimpatrio, e altri alti funzionari.  Secondo Stanikzai, durante i colloqui di Doha gli Stati Uniti si erano impegnati a riconoscere il prossimo sistema islamico nel paese e a mantenere aperta la propria ambasciata a Kabul.

I religiosi islamici hanno invitato l’Emirato Islamico a fornire maggiore sicurezza in seguito a due recenti attacchi che hanno preso di mira due importanti membri degli ulema nella città di Kabul. Ci sono anche segnalazioni di molti altri recenti attacchi contro i religiosi. Sabato Bismillah Shakir, capo di un seminario religioso di Kabul, è stato ucciso da uomini armati mentre si stava recando in una moschea a Kabul.  Venerdì Abdul Salam Abid, un importante religioso, è sopravvissuto a un’esplosione nell’area di Parwan a Kabul. Abid e i suoi tre compagni hanno riportato ferite, ha detto il ministero dell’Interno in un tweet. E Amanullah Sapai, un assistente di Abid, è morto più tardi in ospedale per le ferite riportate. Nessuna persona o gruppo ha rivendicato la responsabilità per le uccisioni mirate di ecclesiastici di alto profilo. Secondo i rapporti, di recente sono stati uccisi sei religiosi.

Iran

In una rara dimostrazione pubblica di sfida in Iran, si legge su BBC, manifestanti hanno gridato slogan anti-governativi fuori dalla casa di un uomo curdo che è stato giustiziato. Le folle si sono radunate nella città natale di Heidar Ghorbani, a Kamyaran, provincia del Kurdistan, definendolo un martire. Ghorbani, che aveva 48 anni, è stato condannato per l’omicidio di tre persone legate al Corpo d’élite della Guardia rivoluzionaria iraniana. Ma aveva negato qualsiasi collegamento con gli omicidi e gruppi per i diritti umani hanno affermato che era un prigioniero politico. Ghorbani è stato anche riconosciuto colpevole di essere membro di un gruppo di opposizione armata in esilio − il Partito Democratico del Kurdistan iraniano (PDKI) − che lotta per una maggiore autonomia della comunità curda iraniana. È stato giustiziato domenica nella prigione di Sanandaj, nel nord-ovest dell’Iran. I gruppi per i diritti umani affermano che la sua condanna era basata su prove discutibili ottenute sotto tortura e che gli sarebbe stato negato un avvocato durante le indagini. A settembre le Nazioni Unite hanno esortato l’Iran a non procedere con l’esecuzione e ad abrogare la sua condanna a morte.

Emirati Arabi Uniti

Non ci saranno più tagli o modifiche per rendere idonee le pellicole internazionali con contenuti espliciti, violenti o per adulti. L’ufficio di regolamentazione dei media ha annunciato che i film con tali scene saranno proiettati nelle sale cinematografiche nella loro versione originale, ma la visione sarà consentita solo ai maggiori di 21 anni.

Israele e Palestina

Documenti classificati rivelano di massacri di palestinesi nel ’48 e cosa ne sapessero i leader israeliani, scrive il quotidiano Haaretz. Le testimonianze continuano ad accumularsi, i documenti vengono rivelati e gradualmente emerge un quadro più ampio degli atti di omicidio commessi dalle truppe israeliane durante la Guerra d’Indipendenza. I verbali registrati durante le riunioni di gabinetto nel 1948 non lasciano spazio a dubbi: i leader israeliani conoscevano in tempo reale gli eventi di sangue che accompagnarono la conquista dei villaggi arabi.

Sudan

Le forze di sicurezza sudanesi hanno lanciato gas lacrimogeni contro un’enorme folla di manifestanti vicino al Palazzo Repubblicano a Khartoum domenica, mentre decine di migliaia di manifestanti hanno celebrato il terzo anniversario dell’inizio delle proteste che alla fine hanno cacciato l’ex presidente Omar al-Bashir. Cantando «la gente è più forte e la ritirata è impossibile», i manifestanti si sono radunati a meno di un chilometro dal palazzo, mentre alcuni sono corsi nelle strade laterali per schivare raffiche di gas lacrimogeni sparati sulla folla. Un ragazzo di 16 anni, colpito alla testa dalle forze di sicurezza sudanesi, è morto e 123 persone sono rimaste ferite.

Ucraina

Mentre il presidente ucraino Voldymyr Zelensky si dirigeva a Bruxelles per chiedere alla NATO un maggiore sostegno militare nelle sue controversie con la Russia, mercoledì il Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite ha riferito che «le libertà fondamentali in Ucraina sono state schiacciate» sotto la sua amministrazione. Il rapporto copre gli sviluppi dal primo novembre 2019 al 31 ottobre 2021 − periodo che ricade sotto il regime di Zelensky, eletto per la prima volta nel maggio 2019 − in gran parte a causa della diffusa disillusione nei confronti delle politiche nazionaliste di destra dell’ex presidente Petro Poroshenko. Poroshenko era salito al potere sulla scia del colpo di Stato in Ucraina sostenuto dagli Stati Uniti del 2014, e il suo governo filo-russo è stato rovesciato attraverso la mobilitazione delle forze di estrema destra. Diversi rapporti precedenti del Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite dal 2014 hanno rilasciato dichiarazioni simili, dimostrando sia una continuazione che un’ulteriore accelerazione degli attacchi del governo alla stampa e ai diritti democratici sotto Zelensky.

Kazakistan

Il miliardario giapponese Yasuku Maezawa è tornato sulla terra, oggi, dopo un viaggio di 12 giorni nello spazio, al termine di una corsa di prova per il proprio viaggio pianificato intorno alla luna con lo SpaceX di Elon Musk nel 2023. Il 46enne magnate della moda e collezionista d’arte, lanciato l’8 dicembre dal cosmodromo di Baikonur, in Kazakistan, insieme al suo assistente Yozo Hirano e al cosmonauta russo Alexander Misurkin, è atterrato nella steppa kazaka. Maezawa, appassionato di spazio, ha compiuto il viaggio sulla navicella spaziale Soyuz, diventando il primo turista spaziale a raggiungere la Stazione Spaziale internazionale in più di un decennio.

Stati Uniti

Migliaia di civili morti, molti dei quali minori, a causa di informazioni di intelligence non corrette, e obiettivi scelti in modo affrettato e impreciso. Un archivio nascosto di documenti del Pentagono sulla campagna aerea americana in Medio Oriente dal 2014, cui The New York Times ha avuto accesso, mostra una fotografia alquanto diversa da quella promossa dal governo americano, che da sempre parla di guerre di precisione grazie ai droni e alle bombe intelligenti.

Cile

Le strade di Santiago sono esplose in festa dopo che il millennial di sinistra salito alla ribalta durante le proteste anti-governative è stato eletto prossimo presidente del Cile, ieri. Migliaia di persone sono scese in piazza nella capitale e in altre città, suonando i clacson, sventolando bandiere LGBTQ e scandendo “viva il Cile”. Con il 56% dei voti, Gabriel Boric ha facilmente sconfitto di oltre 10 punti il candidato di destra José Antonio Kast, che aveva cercato senza successo di spaventare gli elettori sostenendo che il giovane e inesperto avversario avrebbe ribaltato il decantato record del Cile per l’economia più stabile e avanzata dell’America Latina. Ma in un modello di civiltà democratica che ha rotto con la retorica polarizzante della campagna, Kast ha poi subito ammesso la sconfitta twittando una sua foto al telefono mentre si congratula con il suo avversario per il “grande trionfo”. In seguito si è recato personalmente al quartier generale della campagna di Boric per incontrare il suo rivale. In mezzo a una folla di sostenitori, Boric, 35 anni, è salito in cima a una barricata di metallo per raggiungere il palco da dove ha iniziato nella lingua indigena mapuche un entusiasmante discorso di vittoria a migliaia di sostenitori, per lo più giovani.
Il vincitore ha evidenziato le posizioni progressiste che hanno lanciato la sua improbabile campagna, inclusa la promessa di combattere il cambiamento climatico bloccando un progetto minerario proposto in Cile, che è il più grande produttore di rame al mondo.

Filippine

Il bilancio delle vittime del tifone più forte che abbia colpito le Filippine quest’anno è salito a 208 vittime, ha riferito lunedì la polizia nazionale, rendendola una delle tempeste più mortali nel paese negli ultimi anni. Almeno 239 persone sono rimaste ferite e 52 sono disperse dopo che il tifone Rai ha devastato le regioni meridionali e centrali dell’arcipelago, secondo il conteggio della polizia. Più di 300.000 persone sono fuggite dalle loro case e dai resort sulla spiaggia mentre Rai si abbatteva sul paese come un super tifone. La Croce Rossa filippina ha parlato di “carneficina” nelle zone costiere.

Corea del Nord

Yo-jong, la sorella del leader nordcoreano Kim Jong-un, è riemersa in pubblico dopo essere scomparsa dai radar 67 giorni fa. Ma invece di una presunta retrocessione sembra sia stata promossa al presidio del politburo. Una fonte di intelligence ha detto domenica: «Questo fatto preannuncia il suo ingresso nel cuore del potere». Fratello e sorella hanno preso parte a una cerimonia venerdì scorso al Palazzo del Sole di Kumsusan, a Pyongyang, in occasione del decimo anniversario della morte del padre, Kim Jong-il. L’ultima volta che Kim Yo-jong è stata vista in pubblico era l’11 ottobre, quando ha partecipato a un’esposizione di armi.

Cina

La star del tennis cinese Peng Shuai ha dichiarato domenica di non aver mai accusato nessuno di averla aggredita sessualmente, e che un post sui social media che aveva pubblicato all’inizio del mese scorso era stato frainteso. Il benessere di Peng è diventato motivo di preoccupazione tra la comunità globale del tennis e i gruppi per i diritti umani quando la tennista cinese è apparsa per sostenere che un ex vicepremier cinese, Zhang Gaoli, l’aveva aggredita sessualmente in passato. Dopo quel post è rimasta assente dalla vista pubblica per quasi tre settimane. Le osservazioni fatte da Peng domenica scorsa segnano la prima volta che la stessa affronta la questione davanti a una telecamera in pubblico. Ha parlato a margine di un evento di sci di fondo a Shanghai cui ha preso parte. Ha aggiunto che il suo post su Weibo, sito di social media simile a Twitter, poi rapidamente rimosso, riguardava una “questione privata”.

La morte improvvisa di un giovane programmatore del gigante cinese di Internet, Tencent Holdings, considerato un “genio” e una delle migliori speranze del paese nella realizzazione di videogiochi di livello mondiale, ha scosso tutto il settore. Tencent, che ha sede a Shenzhen, ha confermato la notizia della morte del trentenne Mao Xingyun, il programmatore di Tencent Games, dopo che la notizia si era già diffusa su Internet. Mao è stato uno dei giovani talenti più noti nell’industria dei videogiochi in Cina, rappresentando una nuova generazione di esperti di tecnologia che aspirano a trasformare il paese in una potenza dei videogiochi. La sua morte è diventata argomento di tendenza sui social media cinesi, in cima alla lista di ricerca sulla piattaforma di microblogging Weibo.

Hong Kong

Affluenza solo del 30,2% alle elezioni dei soli “patrioti”, le prime tenutesi con il nuovo sistema imposto da Pechino per affidare la città in mani sicure e fedeli. A dispetto delle 14 ore di apertura dei seggi, solo un terzo dei residenti ha votato.

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