24 luglio 2020 – Notiziario

Scritto da in data Luglio 24, 2020

  • Siria: rischio di collisione in volo, feriti alcuni passeggeri di un volo iraniano intercettato da jet americani (in copertina).
  • Migliaia di israeliani manifestano contro il premier Netanyahu, 55 arresti.
  • Iraq, riprendono i voli commerciali nonostante l’aumento dei casi di coronavirus.
  • Il team di robotica afgano, composto da giovani ragazze, crea un ventilatore a basso costo.
  • Bielorussia: il presidente minaccia di espellere la stampa occidentale in vista delle elezioni presidenziali.
  • Messico, si dimette il ministro dei trasporti in protesta contro la militarizzazione dei porti.
  • Colombia, sequestrate proprietà di un uomo d’affari legato al presidente venezuelano.
  • Cina, ordinata la chiusura di un consolato americano in ritorsione alla chiusura di quello cinese a Houston.
  • Nuova Zelanda, giornalista detenuto per sei anni, ottiene lo status di rifugiato.

Questo e molto altro nel notiziario di Radio Bullets, a cura di Barbara Schiavulli. Musiche di Walter Sguazzin

Arabia Saudita: Re Salman, 84 anni, ricoverato qualche giorno fa in ospedale, è stato sottoposto a un intervento chirurgico per la rimozione della cistifellea.

Iraq

L’Iraq riprende i voli commerciali nonostante l’aumento di casi di coronavirus. La riapertura di alcuni aeroporti arriva in un momento in cui il governo avanza un piano per allentare le restrizioni dopo mesi di blocco. Voli per Beirut e Il Cairo sono decollati ieri.
Prima dell’imbarco, i passeggeri devono mostrare i risultati negativi dei test COVID-19 al personale dell’aeroporto. Anche gli aeroporti nelle città meridionali di Najaf e Bassora hanno riaperto, mentre quelli a Erbil e Sulaymaniyah, città nella regione curda settentrionale, hanno detto che avrebbero riaperto il 1° agosto. La riapertura arriva mentre il governo cerca di riaprire per fine luglio le attività nei centri commerciali. Un blocco completo verrà brevemente ripristinato la prossima settimana per le festività musulmane di Eid al-Adha. Attualmente, i ristoranti e le caffetterie rimangono chiusi ai clienti ma sono autorizzati a soddisfare gli ordini da asporto o di consegna.

Siria

Un numero non precisato di passeggeri civili sul volo iraniano Mahan Air 1152 è rimasto ferito giovedì, quando una coppia di aerei da combattimento statunitensi si  sono avvicinati mentre sorvolava Damasco, costringendo l’aereo di linea a cambiare direzione per evitare la collisione con gli aerei da guerra.
Il brusco cambiamento di rotta e altitudine ha fatto cadere alcuni passeggeri, ferendoli, o ha fatto battere la testa a chi non aveva la cintura di sicurezza. Poi l’aereo è atterrato a Beirut e dopo lo scalo è tornato a Teheran senza incidenti. Inizialmente, nel pomeriggio di ieri, si era parlato di un jet israeliano, ma poi il pilota dell’aereo di linea ha detto di aver contattato i jet in questione e che erano americani.

CENTCOM, il comando centrale americano ha confermato, dicendo che hanno intercettato l’aereo di linea “in conformità con gli standard internazionali” per garantire la sicurezza delle truppe di terra statunitensi nella base di al-Tanf, all’interno della Siria. Hanno confermato che è stato identificato come volo Mahan Air, ma non hanno specificato alcun contatto. Gli Stati Uniti hanno inserito nella lista nera e sanzionato Mahan Air, accusandoli di contrabbando di armi. Ma non vi è alcuna indicazione che questo abbia avuto a che fare con l’intercettamento americano dell’aereo iraniano. Intanto Teheran minaccia azioni legali e politiche.

Israele e Palestina

Decine di persone arrestate ieri sera durante una manifestazione autorizzata contro il premier israeliano Netanyahu a Gerusalemme. La polizia ha schierato cannoni d’acqua contro i manifestanti, che chiedevano le dimissioni del premier, fuori dalla sua residenza. Migliaia gli israeliani furiosi verso un governo che ritengono corrotto e per la sua gestione dell’emergenza da coronavirus. È solo l’ultima di una serie di manifestazioni che aumentano la pressione su Netanyahu, che sta subendo un processo per corruzione e abuso di potere, e per la sua coalizione di governo. La polizia ha riferito di 55 manifestanti arrestati o detenuti mentre gli agenti tentavano di liberare l’area.

Uganda: Sarà il presidente Yovei Museveni, 75 anni, il candidato del partito al governo nelle elezioni generali previste a gennaio. Qualora vincesse, sarebbe il suo sesto mandato, essendo già al potere dal 1986.

Sudan

Scoperta una fossa comune che, molto probabilmente, contiene resti di 28 ufficiali dell’esercito giustiziati nel 1990 per aver pianificato un tentativo di colpo di stato contro l’ex presidente Omar al-Bashir, come ha riferito l’ufficio del pubblico ministero giovedì. Gli ufficiali furono giustiziati in circostanze misteriose, dopo un rapido processo militare, un anno dopo che lo stesso Bashir aveva preso il potere con un colpo di stato militare nel 1989. Il sito di sepoltura non era stato divulgato per decenni. Un team di 23 esperti ha lavorato tre settimane per ottenere questo risultato, e il pubblico ministero ha assicurato alle famiglie degli ufficiali giustiziati che “tali crimini non passeranno senza un giusto processo”. L’ex presidente Bashir, rimosso dai militari l’anno scorso dopo mesi di proteste, è apparso in tribunale martedì all’inizio del suo processo per aver guidato il colpo di stato militare che lo ha portato al potere nel 1989. Se venisse condannato, potrebbe essere giustiziato.

Grecia

Incendio boschivo alimentato dal forte vento ha infuocato la zona di Corinto a sud ovest del paese, devastando da due giorni una vasta area. I vigili del fuoco sono al lavoro nel tentativo di estinguere le fiamme. Quattro località sono state evacuate.

A proposito di incendi, ne sono stati segnalati ben tre nella riserva naturale dello Tsavo, in Kenya, vicino al Parco Nazionale. Almeno uno è stato domato prima che conquistasse l’area.

Italia

Arriva oggi dalla Colombia la salma dell’operatore ONU, Mario Paciolla, morto il 15 luglio scorso in circostanze ritenute non chiare mentre lavorava a un progetto per il reinserimento dei militanti delle FARC. La Farnesina promette risposte. Le indagini della polizia locale sarebbero in corso. Fondamentali i risultati dell’autopsia.

Germania: Bruno D., a 17 anni guardia di un campo di concentramento vicino a Danzica e ora 93enne, è stato a condannato a due anni di carcere dal tribunale di Amburgo.

Bielorussia

Il leader di lunga data della Bielorussia ha avvertito ieri che i media occidentali potrebbero essere espulsi dal paese per quella che ha descritto come una “tendenziosa” copertura delle elezioni presidenziali del prossimo mese, in cui sta cercando un sesto mandato. Alexander Lukashenko, 65 anni, è diventato il primo presidente della Bielorussia 26 anni fa, ed è rimasto in carica da allora, eliminando incessantemente il dissenso nell’ex nazione sovietica ed estendendo il suo dominio attraverso elezioni che gli osservatori occidentali hanno criticato come truccate. Lukashenko ha individuato due emittenti particolarmente critiche, ha parlato dei “tendenziosi” resoconti della BBC inglese e di Radio Free Europe / Radio Liberty, finanziata dagli Stati Uniti, che secondo lui incoraggiano le proteste.

Afghanistan

Un team di robotica, composto interamente da giovani donne afgane, ha sviluppato un ventilatore leggero e a basso costo che, in attesa di approvazione, potrebbe presto andare negli ospedali di tutto il paese nel pieno della lotta contro il coronavirus. A marzo il team di robotica ha iniziato a sviluppare il ventilatore. La necessità è grande perché nel paese ci sono solo 800 ventilatori per curare i pazienti. Studentessa di liceo e capitana della squadra, Somaya Faruqi con altre sei ragazze adolescenti, riconosciute come particolarmente geniali, si sono unite per sviluppare la macchina, che può funzionare a batteria per 10 ore e la cui produzione costa circa $ 700,00 che rappresenta una cifra significativamente inferiore ai $ 20.000 di un ventilatore tradizionale. “Siamo liete di essere state in grado di fare il nostro primo passo nel campo della medicina e di essere in grado di servire anche le persone in quest’area”, ha detto la capitana alla Reuters. “Tutti i membri del nostro team sono felici perché dopo mesi di duro lavoro, siamo stati in grado di raggiungere questo risultato”.

Stati Uniti

Il sindaco di Portland in Oregon, Ted Wheeler, si è unito ai manifestanti in prima linea dopo aver criticato lo schieramento di agenti federali da parte dell’amministrazione Trump. Il sindaco si è unito alla folla, non propriamente serena nei suoi confronti, con alcuni dei manifestanti che gli hanno gridato di dimettersi. “La ragione per cui sono qui stasera è stare con voi”, ha detto Wheeler alla gente, interrotto dai fischi durante il discorso. “Quindi se stanno lanciando il gas lacrimogeno contro di voi, stanno lanciando il gas lacrimogeno contro di me”. Gli attivisti di Portland sono critici nei confronti del sindaco, che è anche il commissario di polizia della città, sostenendo che l’ufficio di polizia di Portland è stato molto impegnato nella repressione dei manifestanti. La città è sotto i riflettori questa settimana a causa degli scontri tra agenti federali e manifestanti. A differenza di altre città, le proteste a seguito dell’uccisione di George Floyd da parte della polizia di Minneapolis il 25 maggio hanno continuato senza sosta e sono diventate spesso violente, suscitando l’ira del presidente Trump. Il presidente ha inviato qui agenti federali il 1° luglio, mossa che ha rinvigorito le manifestazioni notturne. Il sindaco Wheeler lunedì si è unito ad altri sindaci delle grandi città per denunciare le tattiche degli agenti federali. L’amministrazione Trump nel frattempo ha difeso la legalità della loro presenza a Portland.

Messico

Il ministro dei trasporti, Javier Jimenez Espriu, ha lasciato il suo incarico dopo che il presidente ha messo i militari in carica nei porti della nazione, segnalando una frattura all’interno dell’amministrazione nei numerosi compiti che sono stati affidati alle forze armate. Il presidente Obrador ha affermato che la Marina militare è più adatta a combattere la corruzione che consente il contrabbando e alle droghe di fluire attraverso i porti. Ha messo anche l’esercito a capo degli uffici doganali a livello nazionale, a partire dalla scorsa settimana.

Colombia

Le autorità colombiane hanno sequestrato una villa di lusso completa di spa, campo da tennis e due piscine appartenente a un uomo d’affari detenuto a Capo Verde con l’accusa di corruzione legata al presidente venezuelano Nicolás Maduro. Le immagini della casa sono diventate pubbliche nel momento in cui funzionari degli Stati Uniti, giovedì, hanno inserito nella lista nera due fratelli venezuelani che secondo le autorità hanno svolto “attività non conformi alla legalità” per il governo di Maduro nel mondo. La casa sequestrata mercoledì nella città di Barranquilla vale intorno ai $ 7,6 milioni ed è registrata con il nome di una società di copertura, ma in realtà appartiene ad Alex Saab, secondo il procuratore capo della Colombia. Sono state sequestrate anche altre sei proprietà, tra cui due case, un appartamento e tre garage per un valore complessivo di $ 9,6 milioni. Saab è stato arrestato a giugno a Capo Verde ed è stato incriminato negli Stati Uniti con accuse di riciclaggio di denaro connesse a un presunto regime di corruzione, che ha intascato più di $ 350 milioni da un progetto di alloggi a basso reddito per il governo venezuelano e che non sono mai stati costruiti. Il 48enne è stato anche sanzionato dall’amministrazione Trump per aver presumibilmente utilizzato una rete di società di comodo in tutto il mondo – da Hong Kong al Messico – per nascondere enormi profitti da contratti alimentari.

Bolivia

La Bolivia ha sospeso le elezioni presidenziali per la seconda volta, dopo che il paese ha subito un picco nelle infezioni da Covid-19. Il primo turno di votazioni per il presidente e il congresso è ora previsto per il 18 ottobre anziché per il 6 settembre, ha dichiarato il capo dell’autorità elettorale Salvador Romero in una conferenza stampa giovedì. Inizialmente dovevano svolgersi a maggio. Critica l’opposizione che ritiene il coronavirus solo una scusa.

India

Una ragazza di 14 anni, in un centro di quarantena Covid-19 nella capitale indiana Delhi, è stata aggredita sessualmente da un altro paziente all’interno della struttura, si legge sulla BBC. L’imputato, 19 anni, e un altro uomo che presumibilmente ha filmato l’incidente, sono stati arrestati, ha detto la polizia giovedì. Tutti e tre erano risultati positivi con sintomi lievi ed erano in quarantena nel più grande centro di Covid-19 in India, una struttura con 10.000 letti. La notizia del presunto assalto, avvenuta il 15 luglio, è appena uscita. La polizia ha dichiarato al quotidiano The Indian Express di aver registrato un caso contro i due uomini.

Cina

Oggi il Ministero degli Esteri cinese ha informato l’Ambasciata degli Stati Uniti in Cina della sua decisione di revocare il consenso per l’istituzione e il funzionamento del Consolato Generale degli Stati Uniti a Chengdu. Il ministero ha inoltre formulato requisiti specifici per la cessazione di tutte le operazioni ed eventi da parte del consolato generale, si legge in una dichiarazione rilasciata dal ministero.
Il 21 luglio, gli Stati Uniti hanno ordinato alla Cina di chiudere il consolato generale a Houston. “La mossa degli Stati Uniti ha violato gravemente il diritto internazionale, le norme di base delle relazioni internazionali e i termini della Convenzione consolare Cina-USA. Ha gravemente danneggiato le relazioni Cina-USA”, si afferma nella nota.
“La misura adottata dalla Cina è una risposta legittima e necessaria all’atto ingiustificato degli Stati Uniti. È conforme al diritto internazionale, alle norme di base delle relazioni internazionali e alle consuete pratiche diplomatiche”, prosegue la nota.

Nuova Zelanda

Un giornalista fuggito dall’Iran e che poi ha rivelato il degradante trattamento australiano dei richiedenti asilo, mentre è stato detenuto contro la sua volontà per sei anni, ha ottenuto lo status di rifugiato in Nuova Zelanda. L’immigrazione neozelandese ha confermato venerdì che Behrouz Boochani ha ottenuto lo status, il che gli consente di rimanere legalmente nel paese e gli offre un percorso verso la cittadinanza. Boochani, 37 anni, ha affermato che, nonostante fosse un enorme passo in avanti per avere certezze sul proprio futuro, è pervaso da sentimenti contrastanti.

’Mi sento sollevato, è la fine di una storia molto lunga, la mia storia personale’, ha detto Boochani. “Ma dall’altra parte, l’intera storia rimane ancora, e io sono solo una parte dell’intera storia. La politica australiana tiene persone in detenzione indefinita”. Anche se il numero di richiedenti asilo detenuti nei campi di detenzione offshore dall’Australia è stato notevolmente ridotto nel corso degli anni, Boochani ha affermato che ci sono ancora centinaia di persone trattenute nel limbo delle isole del Pacifico di Nauru e Papua Nuova Guinea, nonché all’interno dell’Australia.

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