3 luglio 2020 – Notiziario
Scritto da Barbara Schiavulli in data Luglio 3, 2020
- La Cisgiordania priorità dei militari israeliani (in copertina).
- Misteriosi incendi in Iran, un nuovo gruppo dissidente rivendica.
- Yemen: sauditi bombardano un villaggio del nord, vittime.
- Accordo last minute tra il premier iracheno e le milizie evita un bagno di sangue.
- Otto anni dopo un attentato, in Somalia riapre il teatro nazionale.
- Turchia: si apre oggi il processo per il giornalista Khashoggi.
- Pakistan: resta in prigione l’uomo che decapitò il giornalista Daniel Pearl, per ora.
- Egitto, liberato canadese dopo più di un anno di prigione senza accuse.
- Regno Unito: niente oro a Maduro.
- Myanmar: 160 minatori morti per una frana.
Questo e molto altro nel notiziario di Radio Bullets, a cura di Barbara Schiavulli. Musiche di Walter Sguazzin
Yemen
Aerei da guerra sauditi hanno effettuato una serie di attacchi contro il villaggio di Makash, nel nord dello Yemen durante la notte, uccidendo almeno due civili e ferendo sei minori . Le bombe hanno distrutto la casa di una famiglia nel villaggio. I sauditi non hanno spiegato perché hanno attaccato la casa, né hanno commentato le vittime civili. Tuttavia, hanno affermato che i nuovi bombardamenti sono stati condotti in rappresaglia per i recenti attacchi di droni Houthi nell’Arabia Saudita meridionale. E’ interessante notare che i sauditi non sempre accettano le rivendicazioni degli Houthi e talvolta cercano di spostare la colpa sull’Iran per il gusto di provare a venderli agli Stati Uniti che impongono altre sanzioni.
Gli attacchi sono avvenuti dopo un recente round di negoziati sauditi e Houthi sui preliminari di un processo di pace e sono un chiaro segnale che non sia andato bene. Questo è stato un problema ricorrente, ma con i secessionisti del sud che combattono, questa è un’altra battaglia regionale che i sauditi non possono permettersi di intensificare ora.
Iran
Mentre Teheran afferma che un piccolo incendio ha colpito un capannone industriale, esperti affermano che fosse un sito per produrre centrifughe per l’arricchimento dell’uranio. Giorni dopo una misteriosa esplosione a tarda notte in un sito di produzione missilistica fuori Teheran, un’altra esplosione e un incendio ieri hanno colpito quello che sembra essere un impianto di produzione di centrifughe all’impianto di arricchimento nucleare dell’Iran a Natanz. Prima della denuncia dell’incendio, i giornalisti della BBC Persian hanno detto di aver ricevuto una soffiata da un gruppo che si autodefinisce i Ghepardi della Patria rivendicando la responsabilità di una “operazione” rivolta a impianti di produzione “di recente istituzione” nel sito nucleare. Hanno detto di aver preso di mira edifici. Il gruppo, che afferma di essere un membro dissidente delle forze di sicurezza iraniane, non è mai stato sentito prima dagli esperti iraniani e la BBC ha affermato di non poter autenticare le affermazioni.
Iraq
I paramilitari sostenuti dall’Iran stavano per attaccare le forze di sicurezza irachene, solo un accordo all’ultimo minuto con il nuovo premier ha evitato lo spargimento di sangue. Il team iracheno antiterrorismo, la 17° divisione dell’esercito iracheno a sud di Baghdad avrebbe dovuto condurre un’operazione di “emergenza” nel distretto sunnita di Dora per arrestare una persona sospetta. Normalmente si tratta di sospettati dell’isis, invece il comandante è rimasto sorpreso quando ha visto che l’obiettivo era il quartier generale una delle più potenti fazioni armate sciite appoggiata dall’Iran, i Kataib Hezbollah. Il quartier generale di Dora dei Kataib si trova in una zona boscosa della periferia di al Bouaitha, un tempo roccaforte dell’insurrezione sunnita del 2003-2007. Sono due edifici adiacenti di un piano, entrambi sul Tigri a circa 75 metri dall’edificio più vicino. Sembra un posto abbandonato, recintato da una lamiera di ferro alta più di due metri. L’operazione doveva iniziare alle 5 del mattino, comprendeva 120 militari, 20 mezzi corazzati. Alle 4.30 erano in posizione. Dopo 17 minuti avevano finito, non hanno trovato resistenza, 17 militanti sono state arrestati, sequestrati 23 razzi Katyusha, tre fucili d’assalto, oltre lanciarazzi. Il controllo delle operazioni congiunte ha detto in un nota che l’operazione si basava su un’accurata intelligence su persone che avevano preso di mira la zona verde e l’aeroporto di Baghdad. Il raid però ha accesso tensioni altissime tra le milizie e il governo del premier Al Khadimi. L’operazione descritta come preventiva, è stata etichettata dal governo come un tentativo di preservare il prestigio dello Stato bloccando gli attacchi missilistici quasi giornalieri contro l’ambasciata americana e la basi militari che ospitano le truppe americane. Molti si chiedono se il premier sarà in grado di reggere le pressioni dei partiti, molti dei quali legati alle milizie che vogliono mantenere la loro influenza.
La sera dopo il raid, Hadi Al Amiri, comandante dell’Organizzazione Badr, la più grande fazione armata sciita appoggiata dall’Iran in Iraq ha convocato una riunione di emergenza. Presenti i leader dei Kataib Hezbollah, l’ex premier Nouri al Maliki e Faleh al Fayyad, capo della coalizione del Fronte di mobilitazione popolare. Volevano capire come contenere la crisi. I comandanti di Kataeb hanno esortato Fayyad e a dire a Khadimi che se non avesse rilasciato i detenuti avrebbero creato imbarazzo a livello regionale. La risposta di Khadimi è arrivata prima che l’incontro si concludesse, ed era tanto diretta che rapida, ha detto no. Immediatamente decine di veicoli carichi uomini armati guidati da Abu Fadak, un comandante dei Kataib Hezbollah si sono messi in movimento, così come un’altra forza simile, tutti verso la zona verde con l’obiettivo di pretendere il rilascio dei detenuti. Ma non è successo Alla fine Amiri, Maliki e Fayyad hanno raggiunto un accordo col premier Kadhimi, i detenuti sarebbe stati rilasciati. O per lo meno 10 di loro, a causa di prove insufficiente, tre restano dentro perché le impronte corrispondono ad attacchi precedenti.
Turchia
La prefettura della capitale ha annunciato nuove restrizioni per i prossimi 15 giorni dopo l’aumento di contagi di covid 19, oltre all’uso di mascherine all’aperto già in vigore, saranno vietate manifestazioni, cortei e assembramenti pubblici.
Un tribunale turco turco comincia oggi il processo a 20 funzionari sauditi accusati dell’uccisione del giornalista saudita Jamal Khashoggi, editorialista,59 anni del Washington Post, ucciso al consolato saudita di Istanbul il 2 ottobre 2018, dopo essere entrato nei locali per ottenere documenti per il suo prossimo matrimonio. Funzionari turchi hanno affermato che il corpo di Khashoggi è stato smembrato nel consolato dagli assassini e che i suoi resti non sono ancora stati trovati. A marzo, i pubblici ministeri turchi hanno incriminato 20 cittadini sauditi per l’uccisione di Khashoggi, inclusi due ex consiglieri senior del principe ereditario saudita Mohammed bin Salman (MBS), il sovrano de facto del regno. Secondo l’accusa, l’ex vice capo dell’intelligence dell’Arabia Saudita, Ahmed al-Assiri, ha creato una squadra assassina e pianificato l’assassinio del giornalista, che aveva criticato il governo saudita.
Israele e Palestina
L’esercito israeliano ha reso la Cisgiordania una priorità, visti i piani di annessione da parte del governo. L’ufficiale, che presta servizio nell’unità 9900 incentrata sull’intelligenza visiva, ha detto ai giornalisti che il comando centrale dell’IDF ha richiesto “la mappatura delle case in Cisgiordania ad alta risoluzione” alla luce dei presunti piani del governo di annettere porzioni della regione. “Avrei preferito [concentrarmi su] un altro fronte, ma l’ho considerato una priorità”, ha detto il militare in condizioni di anonimato. Funzionari della difesa, sia attuali che precedenti, hanno avvertito che l’annessione potrebbe scatenare violenza, richiedendo all’IDF di deviare le sue risorse da altri fronti, in particolare Siria e Libano. I principali ufficiali dell’IDF si sono anche lamentati di essere stati tenuti all’oscuro riguardo ai piani di annessione del governo, rendendo più difficili i preparativi militari.
Egitto
Un ingegnere canadese incarcerato in Egitto più di un anno fa alla fine di un viaggio d’affari nel febbraio 2019 è stato rilasciato e sta tornando a casa dalla sua famiglia a Toronto. La salute di Yasser Albaz è deteriorata mentre era in custodia. 52 anni, sembra si stato contagiato dal covid. Il premier Trodeau aveva recentemente sollevato il caso durante colloqui con il presidente egiziano al Sisi. Albaz non è mai stato incriminato, e la famiglia non ha mai saputo perché era stato arrestato. Era immigrato in Canada più di 20 anni fa, la figlia ha detto che non era un attivista e non aveva mai criticato il governo.
Etiopia
Due persone sono state uccise giovedì mentre le forze di sicurezza etiopi si intrufolavano ai funerali nello stadio di un cantante il cui omicidio lunedì, ha provocato proteste in cui sono morte più di 80 persone. Haacaaluu Hundeessaa, 36 anni, membro degli Oromo, il più grande gruppo etnico dell’Etiopia, è stato sepolto giovedì in una chiesa di Ambo, la sua città natale a circa 100 km (60 miglia) a ovest della capitale. Le canzoni di Haacaaluu sono state la colonna sonora di una generazione di manifestanti di Oromo che dopo tre anni di proteste anti-governative hanno infine costretto le dimissioni del primo ministro nel 2018 e la sua sostituzione con Abiy Ahmed, il cui padre è Oromo.
Somalia
Otto anni dopo che un attentatore suicida ha distrutto l’edificio, la Somalia ha riaperto il suo imponente teatro nazionale a Mogadiscio simbolo di cultura nel cuore di una città spesso definita dalla violenza. Il teatro era stato aperto nel 1967 ed era stato chiuso nel 1991 quando cominciò la guerra civile. Il teatro divenne una base dei signori della Guerra. Venne riaperto nel 2012 dopo che l’Unione africana e le truppe governative hanno respinto gli insorti di al Shabaab dalla capitale, ma è stato fatto saltare in aria due settimane dopo. Abdi Abdulahi, il direttore del teatro, ha detto che sono stati necessari 1.000 viaggi in camion per ripulire l’immondizia e la sabbia che si erano accumulate nell’edificio da allora. Ha assicurato che le forze di sicurezza proteggeranno il teatro e persino il coronavirus, con le dovute misure di precauzione, non avrebbe impedito loro di mettere in scena spettacoli. Il presidente Mohammed Abdullahi si è unito a un coro sul palco durante la cerimonia per celebrare l’apertura ufficiale la scorsa settimana. “Costruiamo il nostro paese se stiamo tutti insieme”, ha detto il presidente, citando le donazioni di uomini d’affari per la ricostruzione e gli impiegati del governo che hanno lavorato.
Italia
Secondo una nota della Farnesina, Il Tribunale arbitrale internazionale sul caso dei marò ha dato ragione all’Italia. I giudici hanno riconosciuto “l’immunità” dei Fucilieri di Marina Massimiliano Latorre e Salvatore Girone in relazione ai fatti accaduti il 15 febbraio 2012 e all’India viene pertanto precluso l’esercizio della propria giurisdizione nei loro confronti.
Il Tribunale ha riconosciuto che i militari erano funzionari dello Stato italiano, impegnati nell’esercizio delle loro funzioni. secondo il Tribunale “l’Italia ha violato la libertà di navigazione e dovrà pertanto compensare l’India per la perdita di vite umane, i danni fisici, il danno materiale all’imbarcazione e il danno morale sofferto dal comandante e altri membri dell’equipaggio del peschereccio indiano Saint Anthony”, a bordo del quale morirono i due pescatori del Kerala.
Regno Unito
L’Alta Corte del Regno Unito “riconosce inequivocabilmente” Juan Guaidó come presidente costituzionale ad interim del Venezuela in una sentenza cruciale sul rilascio di $ 1 miliardo di dollari trattenuti dalla Banca d’Inghilterra. Il caso è stato presentato dal Banco Central de Venezuela (BVC), controllato da un consiglio nominato dal presidente Nicolas Maduro , che lo scorso aprile ha chiesto alla Banca d’Inghilterra di liberare parte delle sue riserve auree per finanziare la risposta del paese allo scoppio del coronavirus
Guaidó, capo dell’Assemblea nazionale controllata dall’opposizione e presidente ad interim , aveva chiesto alla Banca d’Inghilterra di negare il rilascio di oro al governo Maduro, sostenendo che sarebbe stato usato per scopi corrotti. La Banca d’Inghilterra, che fornisce servizi di custodia dell’oro ai paesi in via di sviluppo, ha affermato di essere “intrappolata nel mezzo di rivendicazioni rivali” su chi fosse autorizzato a presentare la domanda. Alla fine la banca ha rifiutato di trasferire i fondi al BVC.
Svezia
Il ministro degli Esteri svedese Ann Linde ha detto che l’Iran ha accettato di risarcire le famiglie delle vittime straniere che sono morte quando un aereo di linea ucraino è stato abbattuto dopo essere decollato dal principale aeroporto di Teheran a gennaio, uccidendo tutte le 176 persone a bordo. Non era chiaro quali somme saranno elargite e quando. Il volo 752 dell’Ucraina International Airlines si stava dirigendo verso Kiev quando è stato abbattuto dalle difese aeree dell’Iran l’8 gennaio in quello che alla fine i funzionari iraniani hanno riconosciuto come un “errore”. Molte delle 176 vittime erano iraniani-canadesi, ma c’erano anche cittadini di Afghanistan, Gran Bretagna, Svezia e Ucraina.
Russia
Il presidente Putin ha ringraziato calorosamente i cittadini russi per aver approvato la riforma costituzionale. Riforma che permetterà a Putin di candidarsi alle presidenziali del 2024 e del 2030 e quindi potenzialmente rimanere al Cremlino fino al 2036.
Kazakistan
Nursultan Nazarbayev, ex presidente del Kazakistan e considerata ancora la persona più influente del paese, all’età di 79 anni, è guarito dal coronavirus. Rimarrà in isolamento e lavorerà da casa.
Pakistan
Quattro uomini che sono stati condannati all’ergastolo per la morte del reporter del Wall Street Journal Daniel Pearl ma che sono stati successivamente scagionati rimarranno in prigione per altri tre mesi, hanno riferito funzionari. Appena un giorno prima dell’annuncio, la Corte suprema pakistana ha confermato la condanna rovesciata di Ahmed Omar Saeed Sheikh per omicidio e ha aperto la strada alla sua liberazione già questa settimana. Ma il sovrintendente della prigione centrale di Karachi, Hasan Sehtoo, ha detto giovedì che lo sceicco e altri tre rimarranno in custodia fino al 30 settembre in base a una legge che consente alle autorità di trattenere qualsiasi sospetto per un massimo di un anno. Ha detto che l’ordine afferma che il rilascio degli uomini avrebbe minacciato la sicurezza pubblica. Gli altri tre uomini – Fahad Naseem, Sheikh Adil e Salman Saqib – sono stati assolti dalle loro accuse in aprile a causa della mancanza di prove, ma sono rimasti in prigione attraverso un’estensione di 90 giorni per accogliere i procedimenti giudiziari in corso, che sono scaduti il 1 luglio. Pearl, 38 anni, era il capo dell’ufficio del WSJ per l’Asia meridionale e si trovava in Pakistan a riferire di estremismo a seguito degli attacchi dell’11 settembre quando fu rapito e decapitato nel gennaio 2002.
Stati Uniti: L’inglese Ghislaine Maxwell, accusata di essere complice dei reati sessuali del finanziere Jeffrey Epstein, suicidatosi in carcere, è stata arrestata dall’FBI.
Repubblica Domenicana: dopo tre mesi ha riaperto al turismo con aerei proveniente di Porto Rico e NY e dal sud degli Stati Uniti. Il turismo incide sul 10 per cento del Pil del paese e dà lavoro a 300 mila persone.
Venezuela
Il Venezuela ha ribaltato la decisione di espellere l’ambasciatrice dell’Unione Europea a Caracas, ordinata dal presidente Maduro, ponendo fine ad una crisi diplomatica. Maduro lunedì ha dato 72 ore a Brilhante Pedrosa per lasciare il paese in risposta alle sanzioni europee contro 11 venezuelani. “Il governo venezuelano ha deciso di annullare la decisione”, ha dichiarato il ministro degli esteri venezuelano Jorge Arreaza e il capo della politica estera europea Josep Borrell.
Myanmar
Almeno 160 operai in una miniera di giada nel Myanmar settentrionale sono stati uccisi giovedì da una frana, ha riferito il dipartimento dei vigili del fuoco del Myanmar.
Sulla sua pagina Facebook, i vigili del fuoco hanno scritto che i minatori stavano raccogliendo le pietre preziose nel comune di Hpakant nello stato di Kachin quando sono stati soffocati da “un’ondata di fango” a seguito di forti piogge.
I funzionari hanno riferito che il personale di soccorso ha lavorato durante il giorno per recuperare i corpi da un lago di fango mentre continuano i forti acquazzoni monsonici.
Thailandia
Appassionati del grande schermo ma diffidenti nei confronti del coronavirus, ieri i fan del cinema thailandese si sono riversati in un nuovo cinema drive-in, che offre un nuovo sistema di raffreddamento per aiutare a combattere il disagio di essere confinati in auto nel caldo di una notte soffocante e umida. Circa 80 veicoli fermi in un parcheggio hanno assistito alla proiezione all’aperto a Bangkok di “Trolls World Tour”, parte di un’offerta speciale di quattro giorni per gli spettatori che vogliono evitare i teatri al coperto. Per combattere il caldo tropicale, gli organizzatori hanno creato una rete di tubi di plastica nel parcheggio collegati a dozzine di tubi più piccoli e flessibili, per convogliare l’aria fresca nelle auto attraverso i finestrini.
Foto di copertina: Idf
Ascolta/leggi anche:
- La forza del silenzio di Francesca Mancini per la rubrica Extra, l’altra parte della storia
- Delitto Neruda di Valentina Barile per la rubrica “Un libro sul comodino”
- La terra promessa di Barbara Schiavulli per la rubrica Parole scompigliate
- L’economia dopo il coronavirus di Pasquale Angius
- e con le ultime notizie da tutto il mondo
E se credete in un giornalismo indipendente, serio e che racconta dai posti, potete sostenerci andando su Sostienici