7 aprile 2021 – Notiziario
Scritto da Barbara Schiavulli in data Aprile 7, 2021
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- Myanmar: arrestato il comico più noto del paese, e la capitale si tinge di rosso per ricordare il sangue versato dai manifestanti uccisi (copertina).
- Giordania: vietata la pubblicazioni di notizie sul principe Hamzah.
- Egitto: altri 45 giorni di detenzione amministrativa a Patrick Zaki.
- Ciclone Indonesia: decine di morti e dispersi.
- L’Arkansas, il primo stato americano a vietare il trattamento per i giovani transgender.
- Via la detenzione preventiva in Kuwait nei casi che riguardano la libertà di opinione.
Questo e molto altro nel notiziario di Radio Bullets, a cura di Barbara Schiavulli. Musiche di Walter Sguazzin
Kuwait
Il Kuwait ha eliminato il periodo di prigione preliminare per le persone arrestate per aver espresso la loro opinione. Il Kuwait ha modificato le sue leggi sulla libertà di parola, per affermare che chiunque sarà processato per motivi di espressione non sarà detenuto prima del processo. L’approvazione di questa legge da parte del governo fa parte del suo tentativo di ridurre la tensione con il parlamento, che ha elencato una serie di priorità da affrontare. Le questioni più importanti attualmente sono la formazione di una legge di amnistia globale, il divieto di custodia cautelare nei casi di libertà parola, la modifica dei regolamenti interni all’Assemblea nazionale e la modifica e la limitazione dei poteri della Corte costituzionale. Esperti legali e professori del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università del Kuwait hanno affermato che gli emendamenti non proteggeranno la libertà di parola, perché la legge prevede l’abolizione della pena di detenzione preventiva solo durante le indagini. Ciò significa che se un imputato viene condannato, sarà comunque punito per aver espresso la propria opinione, una restrizione fondamentale alla libertà di parola.
Iran
Si è tenuta ieri a Vienna un’attesa tornata di colloqui sul possibile ritorno degli Stati Uniti all’accordo sul nucleare iraniano (Jcpoa). Le riunioni tra i partner dell’intesa prevedevano per la prima volta la presenza di una delegazione americana, dopo il ritiro unilaterale nel 2018 dell’amministrazione di Donald Trump.
L’Iran ha incriminato 10 funzionari per l’abbattimento di un aereo passeggeri ucraino nel gennaio 2020 che ha ucciso tutte le 176 persone a bordo: lo ha detto martedì un procuratore militare. In un rapporto pubblicato il mese scorso l’ente dell’aviazione civile iraniana ha attribuito l’incidente a un radar disallineato e all’errore di un operatore della difesa aerea. L’Ucraina e il Canada, paesi originari di molti di coloro che sono morti, hanno criticato il rapporto in quanto insufficiente. Il Canada, insieme ai suoi partner, continuerà a fare pressioni su Teheran per garantire giustizia e risarcimento alle famiglie delle vittime, ha detto il premier. Le guardie rivoluzionarie iraniane hanno abbattuto il volo Ukraine International Airlines l’8 gennaio 2020, poco dopo il decollo dall’aeroporto di Teheran. Il governo iraniano in seguito ha affermato che l’abbattimento è stato un «errore disastroso» da parte delle sue forze in un momento in cui erano in massima allerta per la tensione regionale con gli Stati Uniti. L’Iran era sotto la pressione di possibili attacchi dopo aver lanciato missili contro le basi irachene che ospitavano le forze statunitensi in rappresaglia per l’uccisione avvenuta giorni prima del suo più potente comandante militare, Qassem Soleimani, in un attacco missilistico statunitense all’aeroporto di Baghdad.
Siria
Almeno 19 persone, di cui 11 civili e 8 agenti di polizia, sono state “rapite” dall’Isis in una provincia centrale della Siria, ha riferito l’Osservatorio siriano per i diritti umani. L’agenzia ufficiale siriana Sana ha denunciato il rapimento «di alcuni abitanti» di un villaggio nella provincia di Hama, mentre «cercavano tartufi» nel Badiya, il vasto deserto siriano.
Giordania
Dopo che il principe Hamzah è stato accusato di aver cospirato per destabilizzare il paese, il Procuratore generale di Amman, Hassan al-Abdallat, ha vietato la pubblicazione di tutto quello che attiene «alle indagini» dei servizi di sicurezza sul principe e «altri». Lo riporta l’agenzia Petra secondo cui la proibizione vale fino a nuovo ordine. «Il divieto − si spiega − include i media audiovisivi e i siti di social network, e la pubblicazione e la circolazione di qualsiasi immagine o videoclip relative a questo argomento è sotto pena di responsabilità penale». Intanto Il principe Hamzah ha promesso di «restare fedele» al re Abdallah II, suo fratellastro: lo ha scritto in una lettera, come ha riferito il palazzo reale. In una critica pubblica senza precedenti, Hamzah, principe ereditario fino a quando il re Abdullah non lo ha rimosso dalla carica nel 2004, ha accusato i leader della Giordania di corruzione e di servire solo i propri interessi. Il governo ha detto che era in contatto con persone legate a partiti stranieri in un complotto per destabilizzare la Giordania, e che era sotto osservazione da tempo. Pur non essendo considerato una minaccia diretta per il re, Hamzah nelle ultime settimane ha visitato raduni tribali dove il re e il suo governo sono stati criticati più apertamente. L’Arabia Saudita è stato tra i paesi che ha rilasciato dichiarazioni di sostegno al re Abdullah, e lunedì il ministro degli Esteri Faisal bin Farhan si è recato ad Amman per incontrare la sua controparte giordana Ayman Safadi, ha riferito il ministero degli Esteri giordano.
Israele e Palestina
Il presidente palestinese Mahmoud Abbas è arrivato a Berlino per una visita medica allo Charité. Al policlinico tedesco Abbas sarà sottoposto a controlli di routine. Il leader palestinese, che ha 85 anni, venne ricoverato nel 2018 per una polmonite e in passato ha avuto un cancro alla prostata.
In una specie di ripetitivo déjà vu, il presidente israeliano Reuven Rivlin ha affidato l’incarico di formare il prossimo governo al premier Benyamin Netanyahu. In base alle indicazioni dei partiti, Netanyahu ha 52 seggi al suo attivo mentre Yair Lapid, leader dell’opposizione, ne ha 45. Netanyahu avrà 28 giorni a disposizione per raggiungere la maggioranza di 61 seggi su 120 alla Knesset, più una eventuale proroga di 2 settimane.
Egitto
La Corte d’Assise de Il Cairo ha rinnovato di altri 45 giorni la detenzione del ricercatore egiziano all’Università di Bologna Patrik Zaki. Lo ha riferito ad ANSA la sua legale, Hoda Nasrallah, sottolineando che è stata inoltre respinta la richiesta, presentata dalla difesa, di un cambio dei giudici che seguono il caso e che già per cinque volte ne hanno rinnovato la detenzione amministrativa. Zaki, ormai da 400 giorni in prigione, sarebbe psicologicamente molto provato.
Liberia
In Liberia le donne hanno lanciato la campagna “Lappa Revolution” per portare gli uomini a correggere gli squilibri di genere nelle strutture di potere del paese. Oltre il 50% della popolazione nazionale è femminile, ma le donne sono una minoranza in politica e in altri ambiti di comando. «Noi in Liberia non abbiamo istituzioni che ci diano i servizi di base di cui abbiamo bisogno», ha detto MacDella Cooper alla Bbc, aggiungendo che “Lappa Revolution” vuole aumentare la rappresentanza delle donne in Parlamento. «Nel 2021 abbiamo ancora un tasso di mortalità materna molto alto. A causa della mancanza di rappresentanza, i problemi che riguardano la vita delle donne potrebbero essere facilmente risolti da agenzie di governo funzionanti ma che non ci sono di aiuto», ha aggiunto. Cooper ha dichiarato che le violenze di genere e lo stupro in Liberia sono aumentati, ma le leggi mirate a proteggere le donne non vengono applicate.
Coronavirus
Oms: non c’è relazione tra trombosi e Astrazeneca, l’Ema valuterà oggi. Quarantena ridotta in Thailandia per gli arrivi internazionali, sette giorni per i vaccinati e per chi proviene da paesi senza varianti. Protesta a Sarajevo perché non è stato fatto nulla per avere le dosi di vaccino. Stati Uniti: Biden conferma che tutti gli americani saranno vaccinati entro il 19 aprile. La Corea del Nord non parteciperà alle olimpiadi di Tokyo 2020 per timore del Coronavirus.
I paesi più ricchi stanno fallendo un test “rudimentale” di solidarietà globale accumulando vaccini Covid, ha detto Amnesty International, accusando la Cina e altri di sfruttare la pandemia per minare i diritti umani. Nel suo rapporto annuale l’organizzazione per i diritti ha affermato che la crisi sanitaria ha messo in luce politiche «infrante» e che la cooperazione è l’unica via da seguire. «La pandemia ha gettato una luce sull’incapacità del mondo di cooperare in modo efficace ed equo», ha detto Agnes Callamard, che è stata nominata segretaria generale di Amnesty il mese scorso. «I paesi più ricchi hanno ottenuto un quasi monopolio della fornitura mondiale di vaccini, lasciando i paesi con le minori risorse ad affrontare i peggiori risultati in termini di salute e diritti umani». Amnesty ha fortemente criticato la decisione dell’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump di ritirare Washington dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) nel bel mezzo della pandemia, un passo ora annullato dal successore di Trump, Joe Biden. Callamard ha chiesto un’immediata accelerazione del lancio globale del vaccino, definendo la campagna di inoculazione «un test fondamentale, anche rudimentale, della capacità di cooperazione del mondo».
Spagna
Almeno otto persone sono state arrestate dalla polizia spagnola, e diverse sono rimaste ferite, in seguito ai tafferugli scoppiati tra migranti nel campo provvisorio Las Raíces di Tenerife, nelle Canarie. Secondo la televisione pubblica spagnola Rtve, almeno quindici persone hanno avuto bisogno di assistenza sanitaria.
Olanda
La polizia olandese ha arrestato un sospetto, martedì, per il furto dello scorso anno di due preziosi dipinti di Vincent van Gogh e Frans Hals provenienti da diversi musei, ha detto una portavoce. I dipinti, tuttavia, non sono stati recuperati. In una dichiarazione pubblicata su Twitter, la portavoce della polizia Maren Wonder ha detto che un uomo di 58 anni è stato arrestato nella sua casa nella città olandese di Baarn, 40 chilometri a sud est di Amsterdam. La sua identità non è stata rivelata, in osservanza delle linee guida sulla privacy olandesi. «Sfortunatamente, non abbiamo ancora recuperato i dipinti e le indagini stanno continuando», ha detto Wonder. Ha definito l’arresto «un passo davvero importante nelle indagini». Il “Giardino della canonica a Nuenen in primavera” di Van Gogh, del 1884, fu rubato dal museo Singer Laren a est di Amsterdam nelle prime ore del 30 marzo 2020. Il museo era chiuso all’epoca a causa di un blocco del Covid-19 . L’opera di Hals, “Two Laughing Boys with a Mug of Beer”, fu rubata circa cinque mesi dopo dal Museo Hofje van Mevrouw van Aerden di Leerdam, 60 chilometri a sud di Amsterdam.
Russia
Dopo cinque giorni di sciopero della fame perché non veniva curato nella colonia penale dove si trova, il dissidente numero uno di Putin, Navalny, è stato portato in infermeria. Intanto fuori, durante una manifestazione, alcune persone sono state fermate, tra cui la dottoressa personale di Navalny, Anastasia Vasilyeva, capa dell’Alleanza dei Medici, il giornalista del canale Shtab, Dmitry Nizovtsev e due membri del sindacato di Perm. Non solo i medici, ma nemmeno gli avvocati sono ammessi nella colonia dove è detenuto Navalny. Secondo Amnesty International le condizioni in cui è tenuto il dissidente equivalgono a una tortura e potrebbero lentamente ucciderlo. «La Russia, le autorità russe, potrebbero metterlo in una situazione di lenta morte e cercare di nascondere ciò che gli sta accadendo», ha detto a Reuters Agnes Callamard, segretario generale di Amnesty International, prima della pubblicazione del rapporto annuale del gruppo.
Stati Uniti
Gli Stati Uniti stanno valutando di boicottare, insieme agli alleati, le Olimpiadi Invernali del 2022 in Cina. Lo afferma il portavoce del Dipartimento di Stato Ned Price, sottolineando che un «approccio coordinato non sarebbe solo nel nostro interesse ma anche nell’interesse dei nostri alleati e partner».
Martedì i legislatori dell’Arkansas hanno fatto sì che diventasse il primo Stato americano a vietare i trattamenti di conferma di genere e gli interventi chirurgici per i giovani transgender. La Camera e il Senato, controllati dai repubblicani, hanno votato per annullare il veto del governatore del GOP Asa Hutchinson sulla misura, che vieta ai medici di fornire trattamenti ormonali di conferma del genere, bloccanti della pubertà o interventi chirurgici a chiunque abbia meno di 18 anni, o di indirizzarli ad altri fornitori per il trattamento. Gli oppositori della misura hanno promesso la citazione in giudizio per bloccare il divieto prima che entri in vigore questa estate. Il governatore Hutchinson ha posto il veto al disegno di legge lunedì a seguito delle richieste di pediatri, assistenti sociali e genitori di giovani transgender che hanno affermato che la misura danneggerebbe una comunità già a rischio di depressione e suicidio. Il divieto è stato osteggiato da diversi gruppi medici per il benessere dei bambini, inclusa l’American Academy of Pediatrics. Hutchinson ha recentemente firmato una legislazione che vieta alle donne e alle ragazze transgender di competere in squadre coerenti con la loro identità di genere, un divieto che è stato emanato anche in Tennessee e Mississippi quest’anno.
Indonesia
È salito ad almeno 160 morti e decine di dispersi il bilancio delle inondazioni e delle frane generate dal ciclone tropicale Seroja in Indonesia e Timor Est, secondo un nuovo rapporto annunciato dal Centro indonesiano per la gestione dei disastri. In Indonesia i soccorritori lottano contro il tempo per ritrovare oltre 70 persone disperse, cercando tra i detriti accumulati durante il passaggio del ciclone. Le piogge torrenziali degli ultimi giorni hanno generato inondazioni improvvise e smottamenti, a volte distruggendo le case. Più di 10.000 persone si sono rifugiate nei centri di evacuazione. Molte case, strade e ponti sono stati ricoperti di fango e alberi sradicati, rendendo difficile per i soccorritori il tentativo di raggiungere le zone più colpite. La marina indonesiana sta allestendo navi ospedale per aiutare a curare i sopravvissuti feriti dal ciclone. Gli elicotteri stanno anche lasciando cadere cibo e altri beni essenziali in villaggi remoti, mentre i soccorritori si sono rivolti ai cani per la ricerca dei dispersi
Myanmar
Le autorità del Myanmar hanno arrestato martedì il più famoso comico del paese. Zarganar è stato portato via dalla sua casa a Yangon dalla polizia e dai soldati, arrivati con due veicoli dell’esercito: lo ha detto il collega comico Ngepyawkyaw sulla sua pagina Facebook. Zarganar, 60 anni, è un satirico tagliente, entrato e uscito di prigione da quando è stato attivo in una rivolta popolare fallita nel 1988 contro una precedente dittatura militare. È anche noto per il suo lavoro sociale, in particolare per l’assistenza alle vittime del ciclone Nargis nel 2008. La scorsa settimana la giunta militare ha emesso mandati di arresto per circa 100 persone attive nei settori della letteratura, del cinema, delle arti teatrali, della musica e del giornalismo con l’accusa di diffusione di informazioni che minano la stabilità del paese e lo stato di diritto. Non è stato subito chiaro di cosa fosse accusato Zarganar, il cui vero nome è Maung Thura. Anche molti manifestanti e attivisti ordinari vengono arrestati ogni giorno, secondo numerosi rapporti sui social media. Almeno 570 manifestanti e passanti, tra cui 47 minori, sono stati uccisi nella repressione. 2.728 persone, tra cui la leader del paese Suu Kyi, sono in detenzione.
Il portavoce delle Nazioni Unite Stephane Dujarric ha detto che i funzionari delle Nazioni Unite in Myanmar sono «profondamente preoccupati» per l’impatto delle continue violenze sul sistema sanitario del paese, indicando almeno 28 attacchi contro ospedali e personale sanitario dal primo febbraio. E sono anche preoccupati per la violenza contro il sistema educativo, indicando 7 attacchi contro scuole e personale scolastico dopo il colpo di Stato, ha aggiunto. Martedì i manifestanti pro-democrazia hanno spruzzato vernice rossa sulle strade, i marciapiedi e le fermate degli autobus di Yangon per ricordare alla giunta che “ha sangue sulle mani” mentre la crisi creata dal colpo di Stato militare nella nazione del sud-est asiatico continua a trascinarsi. Diversi gruppi hanno chiesto il boicottaggio del Thingyan Water Festival della prossima settimana, che segna il capodanno buddista. Volantini che ne chiedono il divieto, distribuiti a Yangon, dicono che sarebbe un segno di compassione per le famiglie delle persone uccise.
Protesters in Yangon, Myanmar, carried out a ‘red paint strike’ as part of an ongoing challenge to the military coup and crackdown in the country https://t.co/KbOyA4nHSr pic.twitter.com/wzzmlAslGi
— Reuters (@Reuters) April 6, 2021
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