8 aprile 2021 – Notiziario
Scritto da Barbara Schiavulli in data Aprile 8, 2021
Ascolta il podcast
- Sofagate: scandalo in Turchia (copertina).
- Cina: la madre dello sposo scopre il giorno del matrimonio che la sposa è la figlia scomparsa.
- Giordania: dura dichiarazione del re contro il fratellastro Hamzah.
- Aerei israeliani attaccano la capitale siriana.
- La Francia apre gli archivi sul genocidio in Rwanda.
- Timor Est: prete americano accusato di abusi sessuali su minori.
Questo e molto altro nel notiziario di Radio Bullets, a cura di Barbara Schiavulli. Musiche di Walter Sguazzin
Iran
Una «nave commerciale iraniana», la Saviz, è stata «leggermente danneggiata nel Mar Rosso» due giorni fa in seguito ad un’esplosione che è adesso oggetto di un’inchiesta, ha riferito in un comunicato il portavoce del ministero iraniano degli Esteri, Saïd Khatibzadeh. L’esplosione si è prodotta «nei pressi delle coste di Gibuti martedì 6 aprile intorno alle 6 del mattino, ora locale», ha aggiunto Khatibzadeh. Precedentemente l’agenzia iraniana Tasnima aveva riferito che la Saviz, utilizzata dalle forze armate iraniane, era stata danneggiata da «mine magnetiche». The New York Times ha scritto che dietro all’esplosione ci sono «gli israeliani».
Turchia
La visita dei leader dell’Unione Europea in Turchia lascia in eredità un incidente di protocollo che sui social, fra numerose critiche, è stato già ribattezzato “sofagate”. La questione gira intorno a un divano, quello su cui il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ieri ha fatto accomodare la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, mentre lui e il presidente del Consiglio Europeo, Charles Michel, prendevano posto su due poltrone con le rispettive bandiere alle spalle. La scena è ripresa in un video diventato virale in cui si sente un «ehm» di disappunto da parte di Ursula von der Leyen mentre gli altri due si accomodano sulle poltrone. Nella scena successiva si vede la presidente della Commissione UE seduta su un divano a parte, posto alla destra degli interlocutori.
"Ehm" is the new term for "that’s not how EU-Turkey relationship should be". #GiveHerASeat #EU #Turkey #womensrights pic.twitter.com/vGVFutDu0S
— Sergey Lagodinsky (@SLagodinsky) April 6, 2021
Secondo una fonte UE, l’incontro tra i tre leader è durato più di 2 ore e mezza. «La cosa importante è che il presidente avrebbe dovuto sedere esattamente allo stesso modo del presidente del Consiglio Europeo e del presidente turco», ha detto il portavoce capo della Commissione Europea Eric Mamer, aggiungendo che Ursula von der Leyen è rimasta sorpresa. «Ha deciso comunque di procedere, privilegiando la sostanza rispetto al protocollo, ciononostante mi permetta di sottolineare che la Presidente si aspetta che l’istituzione che rappresenta venga trattata con il protocollo richiesto, e ha quindi chiesto al suo team di prendere tutti i contatti appropriati al fine di garantire che un tale incidente non si verifichi in futuro», ha detto Mamer. In una dichiarazione rilasciata nella tarda serata di mercoledì, Michel ha affermato che sebbene le immagini televisive avrebbero potuto dare l’impressione che fosse «insensibile» alla scomoda situazione di Ursula von der Leyen, «nulla potrebbe essere più lontano dalla realtà, né dai [suoi] sentimenti più profondi». Sui social l’incidente diplomatico è stato abbondantemente commentato. La parlamentare europea Sophie in ‘t Veld ha pubblicato le foto dei precedenti incontri tra i predecessori − tutti uomini − di Charles Michel e Ursula von der Leyen con Erdogan, che mostrano tutte un trio di uomini seduti su sedie uno accanto all’altro.
https://twitter.com/SophieintVeld/status/1379528585220853761
Il mese scorso, Erdogan ha ritirato la Turchia da una convenzione europea chiave, volta a combattere la violenza contro le donne, suscitando critiche da parte dei funzionari dell’UE. La decisione è stata un duro colpo per il movimento turco per i diritti delle donne, che afferma che la violenza domestica e gli omicidi di donne sono in aumento.
Un tribunale turco ha condannato all’ergastolo aggravato − una sorta di 41bis − diversi imputati del maxi-processo contro 497 persone accusate di aver partecipato alle azioni eversive la notte del fallito colpo di Stato del 15 luglio 2016. Il carcere a vita, riferisce l’agenzia stampa Anadolu, è stato deciso, tra gli altri, per l’ex tenente colonnello Umit Gençer, che lesse sulla tv di stato Trt la dichiarazione dei golpisti, e l’ex colonnello Tanju Poshor, che guidò l’occupazione della stessa sede della Trt. Ergastolo anche per l’ex capo della guardia del palazzo presidenziale di Recep Tayyip Erdogan, l’ex maggiore Osman Koltar.
Siria
I media statali siriani hanno riferito che aerei da guerra israeliani hanno attaccato la capitale Damasco durante la notte, con almeno quattro soldati siriani feriti. Le difese aeree siriane si sono attivate rapidamente durante l’attacco, e la Siria ha riferito di essere stata in grado di abbattere la maggior parte dei missili prima che qualcosa venisse colpito. L’Osservatorio siriano per i diritti umani afferma che gli attacchi erano diretti contro un sito militare. La tv libanese al-Manar ha riferito che missili di difesa aerea sono stati sentiti esplodere vicino al confine. Il governo siriano ha una vasta gamma di difese fornite dalla Russia intese a limitare la capacità di attacco di Israele. Nonostante la capacità di difesa aerea, tuttavia, Israele continua ad attaccare regolarmente obiettivi in Siria, nominalmente con il pretesto di prendere di mira le risorse iraniane. Non c’è alcun segno che questo attacco abbia colpito o addirittura preso di mira qualcosa di legato all’Iran, ma come al solito Israele non ne parla ufficialmente.
L’autodichiarato Stato islamico (IS) ieri ha rilasciato 46 delle 59 persone catturate il giorno prima. Secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani, i militanti dell’Isis ne hanno liberati 46 e hanno trattenuto 13 persone catturate nella regione desertica nella campagna orientale della provincia di Hama, nella Siria centrale. Le 13 persone sono agenti di polizia. Un poliziotto è stato ucciso a colpi d’arma da fuoco e si ritiene che altri siano stati uccisi durante l’attacco dell’IS, nella più grande operazione di rapimento di gruppo nella regione desertica. Dopo aver perso aree chiave in tutta la Siria, i militanti dell’IS hanno ora una forte presenza nella vasta regione desertica della Siria orientale.
Libano
In piena crisi economica e politica, ieri si è svolto un massiccio sciopero dei trasportatori e autisti di mezzi pubblici come segno di protesta per l’impennata dei prezzi dei carburanti, per la carenza di benzina alle stazioni di servizio, per il rincaro dei pezzi di ricambio e per l’alto costo delle tasse automobilistiche. Si sono registrati blocchi stradali da Tripoli, a nord, a Sidone, a sud, passando per varie zone della capitale Beirut.
Giordania
Il re di Giordania Abdullah II ha commentato per la prima volta la spaccatura pubblica senza precedenti all’interno della famiglia reale ieri, dicendo che il tentativo di sedizione che coinvolge il suo fratellastro era stato «stroncato sul nascere», ma gli aveva causato rabbia, dolore e shock. Il monarca è sembrato caricare le accuse contro il principe Hamzah, ex principe ereditario, mentre allo stesso tempo cercava di rassicurare i giordani che la nazione sta tornando alla normalità. Ma anche se la crisi attuale verrà alla fine disinnescata, grandi sfide incombono sulla monarchia, alleata occidentale, mentre affronta il crescente dissenso interno. La dichiarazione di mercoledì, presentata da un giornalista su Jordan TV, ha affrontato la crisi interna scoppiata nel fine settimana quando Hamzah è stato confinato nella sua casa e accusato di essere parte di un complotto per destabilizzare il regno. Hamzah ha negato le accuse dicendo che stava semplicemente richiamando l’attenzione sulla corruzione e la cattiva gestione di lunga data nel regno.
Il re ha detto che è stato ferito dagli eventi recenti. Abdullah II ha anche suggerito che ci fosse un controllo continuo sui movimenti di Hamzah. Il principe, che non si vede o si sente da giorni, è, ha detto il re, «con la sua famiglia nel suo palazzo, sotto la mia cura», si legge nella dichiarazione. Nessun segno che le autorità abbiano rilasciato gli altri 18 detenuti, inclusi membri di una delle potenti tribù su cui la monarchia ha storicamente fatto affidamento. Le autorità hanno imposto un ampio ordine di “bavaglio” su qualsiasi copertura della disputa reale, segno di quanto siano sensibili e di come venga percepita. La restrizione e la volontà del re di sanzionare il proprio fratello ha anche riaffermato ciò che i giordani intendono come la loro “linea rossa”: il divieto assoluto di criticare il monarca o la famiglia reale.
Israele e Palestina
Gli Stati Uniti hanno ripristinato gli aiuti ai palestinesi che erano stati congelati dall’amministrazione Trump, stanziando 235 milioni di dollari.
Rientra oggi a Ramallah il presidente palestinese Mahmoud Abbas, che ha completato, risultando in buona salute, gli esami medici a Berlino.
Coloni israeliani hanno attaccato il sindaco di Sebastia, Mohammad Azem, mentre cercava di impedire loro di picchiare e rapire un bambino palestinese: lo ha riferito l’agenzia di stampa Wafa. Azem ha detto a Wafa che dozzine di coloni sono arrivati al sito archeologico della città sotto la protezione dei soldati israeliani e che, mentre erano lì, hanno tentato di prendere un bambino.
Israeli settlers today assaulted the mayor of the northern West Bank town of Sebastia, Mohammad Azem, when he intervened to prevent the settler from abducting a child. pic.twitter.com/VmOAIbKhDn
— Reeham Budier (@budier_reeham) April 6, 2021
Ha detto di essere subito intervenuto per aiutare il bambino e di aver impedito ai coloni di prenderlo, aggiungendo che, mentre stava portando via il bambino, è stato aggredito da diversi coloni. Le forze di sicurezza israeliane sono rimaste a guardare e non sono intervenute. Gli attacchi dei coloni ebrei contro i palestinesi sono comuni, in particolare da parte degli estremisti di destra. Raramente sono tenuti a renderne conto alle autorità. In effetti, nella maggior parte dei casi, i coloni che molestano e attaccano i palestinesi sono accompagnati e protetti dai soldati israeliani. Un’anziana donna palestinese è morta ieri dopo essere stata colpita da un colono israeliano vicino alla città di As-Samu’, a sud di Hebron (Al-Khalil), secondo l’agenzia di stampa palestinese Wafa. Fonti della sicurezza hanno confermato che Shafiqa Abu Aqeel, 73 anni, è stata investita da un colono ebreo che stava guidando la sua auto all’ingresso occidentale della città.
https://twitter.com/Esraa1997622/status/1379716020189982722
Abu Aqeel è stata portata d’urgenza all’ospedale Soroka nel sud di Israele, dove i medici l’hanno dichiarata morta poco dopo. Tra i 500.000 e i 600.000 israeliani vivono in insediamenti a Gerusalemme Est e in Cisgiordania, in violazione del diritto internazionale.
Coronavirus: Argentina, boom di contagi e nuove restrizioni. Anche in Canada nuove chiusure mentre balzano i contagi. A fine maggio riapriranno le spiagge di New York. Astrazeneca: secondo l’Ema i benefici sono superiori ai rischi.
Francia
Il presidente Emmanuel Macron ha aperto gli archivi nazionali, ieri, come parte di un impegno per esaminare il ruolo della Francia nel genocidio degli anni Novanta in Rwanda. L’ufficio di Macron si è impegnato a rendere disponibili al pubblico circa 8.000 documenti legati alle attività francesi nella nazione africana. La decisione segue un rapporto, ordinato dal governo e pubblicato a marzo, che ha rilevato che le autorità francesi sono rimaste cieche sui preparativi per il genocidio. Fa parte degli sforzi di Macron per migliorare le relazioni con il Ruanda. Il presidente ruandese Paul Kagame ha definito il rapporto «un passo importante verso una comprensione comune di ciò che è accaduto». Parlando a una cerimonia per l’anniversario che segna l’inizio del genocidio, Kagame nella sua prima risposta pubblica al rapporto ha detto che «mostra il desiderio, anche per i leader in Francia, di andare avanti con una buona comprensione di ciò che è accaduto». Il rapporto dice che la Francia sosteneva il governo «razzista» e «violento» dell’allora presidente ruandese Juvenal Habyarimana e ha poi reagito troppo lentamente, sottostimando l’entità delle uccisioni.
Groenlandia
Sono state vinte dal partito ambientalista di sinistra le elezioni svoltesi nel territorio autonomo danese della Groenlandia. Con il 36,6% dei voti, l’Inuit Ataqatigiit (IA), finora all’opposizione, ha battuto i socialdemocratici di Siumut che dominano la vita politica groenlandese dal 1979. È soltanto la seconda volta, dopo quella del 2009, che i verdi sconfiggono i socialdemocratici. Dopo una campagna incentrata su un controverso progetto minerario, il voto ha premiato i verdi che vi si opponevano sostenendo che autorizzare Kuannarsuit, un gigantesco progetto di estrazione di terre rare e uranio, avrebbe danneggiato l’ambiente incontaminato dell’isola. Senza una maggioranza assoluta, lo scenario più probabile è ora che gli ambientalisti si alleino con uno o due piccoli partiti per formare una coalizione di governo. Il leader 34enne Mute Egede ha già annunciato che inizierà subito i colloqui con le altre formazioni. Se sarà confermato capo del governo, sarà il più giovane primo ministro al mondo, se pure di un territorio autonomo.
Russia
Secondo un articolo di Bloomberg, l’amministrazione Biden sta concludendo la sua revisione delle presunte azioni russe e potrebbe annunciare presto misure contro Mosca. Una fonte anonima ha detto a Bloomberg che questo potrebbe comportare sanzioni su individui vicini al presidente russo Vladimir Putin e l’espulsione di diplomatici russi che gli Stati Uniti sono convinti abbiano legami con l’intelligence russa. Le azioni sarebbero state inquadrate come “ritorsione” per l’hacking della società di software SolarWinds e la presunta interferenza elettorale. Gli Stati Uniti non sono però riusciti a presentare prove per nessuna delle due affermazioni. A gennaio i funzionari dell’intelligence statunitense hanno affermato che l’attacco di SolarWinds era “probabilmente” di origine russa senza offrire prove, appunto, e il governo russo ha ripetutamente negato qualsiasi coinvolgimento. La testimonianza al Congresso dell’attuale CEO e dell’ex CEO di SolarWinds ha rivelato come la password della società di software, che era “solarwinds123”, fosse pubblicamente disponibile su Internet per anni. Un esperto di sicurezza informatica che era solito consigliare SolarWinds ha detto che l’hack «avrebbe potuto essere fatto facilmente da qualsiasi aggressore». Il mese scorso l’ufficio del direttore dell’intelligence nazionale ha rilasciato una valutazione secondo cui Putin ha ordinato una campagna di influenza per “denigrare” il presidente Biden durante le elezioni del 2020. Ancora una volta, dalla valutazione manca qualsiasi prova o spiegazione di come l’intelligence statunitense sia arrivata alla conclusione.
Un altro problema che l’amministrazione Biden ha riferito di essere in esame nella fase iniziale è l’affermazione secondo cui la Russia ha dato soldi ai talebani per uccidere le truppe statunitensi in Afghanistan. Questa accusa è apparsa per la prima volta su The New York Times lo scorso giugno. Ma da allora quasi tutti i leader militari statunitensi hanno affermato che nessun servizio di intelligence ha confermato la vicenda e l’affermazione è stata sostanzialmente smentita. La storia della taglia russa è scomparsa silenziosamente dall’elenco dei punti di discussione anti-russi provenienti dai funzionari di Biden. Il presidente Biden ha anche ordinato una revisione sulla vicenda dell’avvelenamento della figura dell’opposizione russa Alexei Navalny, su cui gli Stati Uniti hanno già agito attraverso sanzioni. L’articolo di Bloomberg ha lasciato intendere che l’azione potrebbe andare oltre le sanzioni e l’espulsione dei diplomatici. Un articolo di The New York Times del mese scorso riferisce che gli Stati Uniti stavano preparando attacchi informatici contro la Russia per l’hack di SolarWinds.
Ucraina
La stampa filo-governativa in Ucraina ha annunciato che il presidente Volodymyr Zelensky si recherà nella zona del conflitto del Donbass oggi. Ciò significa che entro poche ore arriverà in quello che è al momento l’hotspot più pericoloso del mondo, con il potenziale per uno scontro tra le due maggiori potenze nucleari del mondo. Ciò avviene sullo sfondo di un’Ucraina che si è ritirata dai colloqui di Minsk con il Gruppo di contatto trilaterale sull’Ucraina avviati sette anni fa, e mentre la Russia non ha un ambasciatore negli Stati Uniti dal 21 marzo, da quando Anatoly Antonov è stato richiamato a Mosca. La stampa ucraina ha rivelato ieri che più di un funzionario statunitense ha recentemente discusso dell’ingresso dell’Ucraina nella NATO come membro a pieno titolo. Essere membro darebbe il diritto di richiedere una consultazione con gli altri membri del blocco militare ai sensi dell’articolo 5 della disposizione di assistenza militare collettiva. Se l’Ucraina vincesse la causa con la NATO, tutti i trenta membri sarebbero obbligati a partecipare all’azione militare al suo fianco.
Stati Uniti
Un turista americano del Kansas è stato raggiunto da un proiettive vagante nella zona di Times Square, nel cuore di Manhattan. L’uomo di 44 anni stava rientrando in albergo quando è stato colpito a una spalla. È stato portato in ospedale e non è in pericolo di vita. La polizia ha fermato un residente di New York e si indaga sulle cause.
Myanmar
Il bilancio dei morti dall’inizio delle proteste anti-golpe ha sfiorato le 600 vittime, ha detto l’Associazione per l’assistenza ai prigionieri politici (Aapp). Secondo l’organizzazione, che fa base in Thailandia, nella giornata di ieri sono state uccise 15 persone. Attualmente, inoltre, 2.847 persone sono in carcere. Il leader della giunta ha dichiarato che l’opposizione sta cercando di distruggere il paese.
Timor Est
Ogni sera la stessa cosa. Un elenco di nomi veniva affisso sulla porta della camera da letto del reverendo Richard Daschbach. La bambina in cima alla lista sapeva che era il suo turno di condividere la cuccetta inferiore con l’anziano prete insieme a un’altra ragazza in età scolare.
Daschbach era idolatrato nella remota enclave di Timor Est dove viveva, soprattutto per il suo ruolo nell’aiutare a salvare vite umane durante la sanguinosa lotta per l’indipendenza della piccola nazione. Quindi le ragazze non hanno mai parlato degli abusi subiti. Hanno detto che avevano paura di essere cacciate dal rifugio che l’84enne della Pennsylvania aveva stabilito decenni prima per le donne maltrattate, gli orfani e altri bambini indigenti.
Gli orrori di ciò che hanno raccontato sono accaduti a porte chiuse per un lungo periodo di anni, e si stanno venendo a conoscere in tribunale. Il processo è stato rinviato il mese scorso a causa del lockdown, ma dovrebbe riprendere a maggio. Almeno 15 donne si sono fatte avanti secondo JU, Jurídico Social, un gruppo di avvocati per i diritti umani che le rappresentano. Associated Press ha parlato con un terzo delle ragazze, ciascuna delle quali ricorda bene le proprie esperienze. Hanno riferito ad AP che Daschbach si sedeva su una sedia, ogni notte, nel mezzo di una stanza con in braccio una bambina, circondato da un cerchio di bambini e membri dello staff che pregavano e cantavano inni prima di andare a letto. «Chi si sedeva sulle sue ginocchia sarebbe stato sulla lista alla sua porta», ha detto una delle accusatrici. «E questo significava che eri la ragazzina che sarebbe andata con lui». Più tardi, nella sua stanza, Daschbach si spogliava indossando boxer bianchi e una maglietta, e poi avrebbe spogliato le ragazze dando loro il deodorante da indossare prima di accarezzarle guidando silenziosamente le loro mani per toccarlo. Poi hanno riferito di sesso orale, e una ha affermato di essere stata violentata.
Daschbach rischia fino a 20 anni di carcere, se ritenuto colpevole. La chiesa ha “spretato” Daschbach nel 2018, dichiarando che aveva confessato di aver abusato sessualmente di bambini. Ma l’uomo mantiene forti legami politici ed è ancora trattato come una rock star da molti, specialmente al rifugio Topu Honis, che significa “Guida alla vita”.
Hong Kong
L’attivista per la democrazia di Hong Kong Nathan Law ha detto che gli è stato concesso l’asilo politico in Gran Bretagna, dove è arrivato lo scorso luglio dopo che Pechino ha imposto una legge radicale sulla sicurezza nazionale nella sua città natale pesantemente criticata dall’Occidente. La decisione aumenterà sicuramente le tensioni tra Londra e Pechino, poiché la Gran Bretagna apre le sue porte a potenzialmente più di cinque milioni di residenti di Hong Kong sulla scia della controversa legislazione sulla sicurezza.
Cina
«La comunità internazionale non lo accetterà. Siamo fiduciosi di lavorare con tutte le parti per rendere le Olimpiadi invernali di Pechino 2022 un evento olimpico straordinario ed eccezionale». Il portavoce del ministero degli Esteri cinese Zhao Lijian, sull’interpretazione di alcuni commenti espressi dal portavoce del Dipartimento di Stato americano Ned Price sull’ipotesi di un boicottaggio, ha osservato che «la politicizzazione dello sport è contraria allo spirito olimpico e danneggia gli interessi degli atleti di tutti i paesi e della causa olimpica internazionale, tra cui il Comitato olimpico Usa».
In un bizzarro svolgersi di eventi, una donna in Cina ha scoperto che la futura nuora era in realtà la figlia perduta da tanto tempo. Durante un matrimonio a Suzhou, nella provincia di Jiangsu, la madre dello sposo ha notato una voglia sulla mano della futura nuora simile a quella che aveva sua figlia, ha riferito Oriental Daily. Avendo perso la sua bambina circa due decenni prima, la madre dello sposo non ha potuto fare a meno di chiedere ai genitori della sposa se fosse stata adottata. La famiglia della sposa ha avuto uno shock perché l’adozione era stato un segreto ben custodito per tutto il tempo. Ma la suocera voleva sapere la verità, ha insistito sulla voglia. La famiglia alla fine ha rivelato che la bambina era stata salvata, da quelli che poi sarebbero diventati i suoi genitori circa 20 anni prima, dal ciglio della strada. Non appena la sposa ha scoperto la sua famiglia biologica, è scoppiata in lacrime. Le fotografie della cerimonia con la sposa in abito da sposa che piange e abbraccia sua madre, hanno entusiasmato i social media. Tuttavia, la sposa è andata in crisi perché stava per sposarsi con il fratello maggiore. In un altro colpo di scena incredibile, la madre suocera ha poi rivelato che suo figlio era stato adottato, implicando che non sono fratelli biologici. Alla fine, per la madre, la sposa si è rivelata la figlia biologica e lo sposo è diventato suo genero.
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