8 febbraio 2022 – Notiziario in genere

Scritto da in data Febbraio 8, 2022

 

Nigeria: dopo gli scontri per l’uso dell’hijab nelle scuole, il ministro dell’Educazione afferma che la Costituzione protegge il diritto delle donne a indossarlo. Regno Unito: l’assenza di trasporti pubblici notturni mette a repentaglio la sicurezza delle donne. Regno Unito: campagna delle calciatrici per ottenere una paga consona a uno sport professionistico.

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Nigeria

Dopo gli scontri avvenuti a Ijagbo nella scuola superiore Battista di Oyun, scatenati dall’uso dell’hijab da parte di alcune ragazze, il ministro dell’Educazione Adamu Adamu ha voluto sottolineare che la costituzione nigeriana tutela i cittadini e le cittadine nigeriane nella pratica della religione. Il ministro ha anche esortato al dialogo religioso più che all’esaltazione delle differenze. «I nostri ragazzi rimangono cittadini della Nigeria, al di là della loro fede. Vivranno e interagiranno con il mondo, fuori dalle scuole, dove non esistono confini definiti tra religioni», ha inoltre affermato. In risposta, Ishaq Akintola, durante un evento dedicato proprio al tema dell’hijab, ha replicato ad Adamu dicendo che il velo «è una chiave per la moralità», legando le donne che lo indossano a un senso di responsabilità, anche nella costruzione della nazione. Pertanto, ha aggiunto, «chi discrimina una singola donna, sta discriminando l’intera nazione».

Regno Unito

Trasporti sicuri

Una campagna delle donne britanniche promuove maggiori e più sicuri trasporti notturni. A Londra, infatti, la metropolitana è dimezzata durante la notte, mentre nelle altre città il servizio notturno è spesso del tutto assente. Pertanto le donne chiedono la possibilità di spostarsi in maniera sicura e semplice. In particolare Andrea Simon, direttrice della Coalizione per far finire la violenza contro le donne (EVAW), ha ricordato che nel Regno Unito si sente molto forte la minaccia della violenza maschile, soprattutto dopo i femminicidi che hanno portato alla morte Sarah Everard e Sabina Nessa, la prima rapita e uccisa da un poliziotto, la seconda in un parco da un uomo che si è poi tolto la vita.

Sport

Di nuovo calcio. Il sessismo nel sistema calcistico inglese, e non solo, non riguarda unicamente la violenza esplicita sulle donne, ma anche quella economica. Solo una squadra, dal 2017, paga donne e uomini nello stesso modo, il Lewes che, peraltro, da allora è rimasta l’unica al mondo a riservare un trattamento egualitario. In tutti gli altri team le donne sono spesso costrette ad avere uno o due lavori per poter giocare, anche ai livelli più alti. La situazione è stata raccontata nel dettaglio da un video di Financial Times, che intervista alcune delle protagoniste.

In copertina Maxpixel | La metropolitana di Londra

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