Black Sisters, le donne e la guerra
Scritto da Barbara Schiavulli in data Giugno 30, 2025
“Ci sono guerre che finiscono sui giornali. E guerre che si consumano in silenzio, nel corpo delle donne. Nei loro villaggi, nei loro ricordi, nei loro silenzi spezzati.”
In questo episodio, vi portiamo al cuore dell’Africa subsahariana. Ma non quella delle cartine, delle conferenze stampa o delle

@francescocuoccio ifj17
agenzie stampa. Vi portiamo nell’Africa che ha il volto, la voce, la pelle, le ferite e la forza delle donne.
E lo facciamo grazie a Antonella Sinopoli, giornalista, scrittrice e attivista che da anni racconta l’Africa da dentro. Da chi la vive, la abita, la soffre e la ama. Fondatrice del progetto AfroWomenPoetry, ha dato voce a generazioni di poetesse africane, ha camminato tra i campi profughi, ha ascoltato storie che il mondo ha ignorato.
Black Sisters, Infinito Edizioni
Nel suo ultimo libro, “Black Sisters – Le donne e la guerra nell’Africa subsahariana”, Infinito Edizioni, Antonella
ci accompagna tra le pieghe più profonde dei conflitti africani. Ci racconta non solo la violenza, ma la resistenza. Non solo lo stupro come arma di guerra, ma la dignità come atto rivoluzionario.
Queste “sorelle nere” non sono comparse sullo sfondo della Storia. Sono protagoniste. Sono guerriere, mediatrici di pace, madri, combattenti, vittime e testimoni. Sono donne che hanno visto la guerra, e hanno deciso di parlarne. Di gridarla. Di trasformarla.
In un mondo in cui la guerra ha quasi sempre voce maschile, Black Sisters è un grido potente, necessario, inascoltato troppo a lungo.
Ascoltare queste storie significa rimettere in discussione la narrazione del potere, della pace, della giustizia. Significa, forse, tornare umani.
E allora restate con noi. Perché oggi, a parlare, sono loro.
Le donne. Le guerre. L’Africa.
E Antonella Sinopoli, che ha avuto il coraggio – e la responsabilità – di ascoltarle.
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