Gaza, il Papa e il genocidio
Scritto da Angela Gennaro in data Aprile 24, 2025
Oggi, alla vigilia dei funerali del pontefice, morto in Vaticano alle 7.35 del lunedì dell’Angelo, il giorno di Pasquetta, fioccano editoriali, commenti più o meno elevati, bilanci sul suo pontificato. Sulle sue parole per la pace e contro il riarmo.
Ha fatto abbastanza? Ha detto troppo o troppo poco?
L’incontro
“Io e Raji Sourani avremmo dovuto incontrare papa Francesco per parlargli direttamente di ciò che sta accadendo a Gaza: delle sofferenze delle vittime e delle azioni legali in corso per chiedere giustizia”, scrive Triestino Mariniello, legale delle vittime di Gaza e Ordinario di diritto penale internazionale della Liverpool John Moores University.
“Alla luce dei tentativi, sempre più evidenti, di sminuire l’impegno del Papa per Gaza, riteniamo doveroso rendere pubblico questo incontro mancato, in cui avremmo affrontato senza filtri la parola “genocidio” e il ruolo cruciale della giustizia internazionale in Palestina”.
Mariniello, insieme a Raji Sourani, giurista, storico difensore dei diritti umani e fondatore del Palestinian Centre for Humans Rights, mercoledì 19 febbraio avrebbe dovuto incontrare papa Francesco proprio per discutere di Gaza.
Nel fine settimana precedente però, il 14 febbraio, è iniziato il lungo ricovero al Gemelli.
L’appuntamento è stato rinviato a data da destinarsi e non è poi mai avvenuto.
Ecco di cosa Mariniello e Sourani avrebbero voluto parlare con Jorge Bergoglio.
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