Mattoni work in progress

Scritto da in data Agosto 13, 2022

Il problema dei rifiuti in plastica è diventato un’urgenza a livello legislativo — basti ricordare, su tutte, la direttiva europea SUP (single use plastic) sulla riduzione dell’uso di plastica monouso — e un’esigenza sempre più sentita anche dai consumatori. Il problema non si limita, tuttavia, alla gestione della produzione di oggetti e prodotti in plastica, ma al riciclo corretto della plastica a fine vita.

Il progetto da un master di EPFL

Una studentessa del Politecnico federale di Losanna (EPFL), Selina Heiniger, sta sviluppando per il progetto di Master in Ingegneria civile un nuovo materiale da costruzione che promette di ridurre, nel contempo, l’inquinamento da rifiuti di plastica e il consumo di materie prime.
Al momento è solo un prototipo che sta, però, dando buoni risultati in termini di efficacia nella riduzione dell’impronta di carbonio del settore edile. Si tratta di mattoni realizzati con plastica recuperata, nello specifico PP, PVC e HDPE. A quelli plastici sono aggiunti altri due materiali, i mattoni di terracotta frantumata e il cemento riciclato. Dunque, tutti materiali recuperati che permettono di ottimizzare l’uso di materie edili riducendo gli sprechi.
I diversi composti vengono frantumati e successivamente pressati per creare i mattoni.

Come sono realizzati i mattoni da recupero

I prototipi dei mattoni in plastica riciclata dell’EPFL sono realizzati interamente, quindi, con materiali recuperati da oggetti giunti a fine vita e destinati altrimenti alla discarica. In particolare sono composti da:

  • PP, polipropilene — polimero termoplastico semicristallino
  • PVC, polivinilcloruro — polimero del cloruro di vinile, un composto organico
  • HDPE, polietilene ad alta densità — polimero termoplastico ricavato dal petrolio
  • terracotta da mattoni recuperati
  • cemento riciclato

Oltre alla composizione, gli ingegnosi mattoni presentano un’altra caratteristica interessante: la forma. Anche il design ha un ruolo essenziale nel progetto: i mattoni progettati da Heiniger sono disegnati per incastrarsi tra loro, così da non richiedere l’utilizzo di malta.
Trattandosi, come detto, di un prototipo, il progetto dei nuovi mattoni prosegue ma vi sono alcune criticità ancora da superare. Tuttavia, i test sinora svolti — spiegano all’EPFL — hanno dato risultati interessanti.
La strada — di mattoni plastici — è stata tracciata.

Foto in copertina: EPFL

 

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