Un magnetico su e giù
Scritto da Raffaella Quadri in data Giugno 3, 2020
Muoversi rapidi, leggeri e sicuri su mezzi pesantissimi ma senza alcun attrito. Progetti che diventano realtà. Grazie a una giovane impresa italiana, scopriamo l’ascensore a levitazione magnetica, che sfrutta la medesima tecnologia realizzata per Hyperloop, il treno superveloce.
Musica:“Loving in an elevator” di Aerosmith
Foto: IronLev
In questi giorni, con la missione spaziale di SpaceX, si è tanto parlato dell’estro di Elon Musk. È stato definito in tutti i modi in cui si possa declinare o intendere il termine “geniale”. Ma quella di SpaceX non è certo né la prima né, tanto meno, la sola idea che sia salta in mente all’inventore di origini sudafricane.
Già qualche anno fa a Technomondo c’eravamo occupati di un altro progetto nato dalle idee di Musk: Hyperloop, il treno superveloce a levitazione magnetica. Questa tecnologia però è applicata anche in altri ambiti, alcuni ancora in via di sviluppo.
L’ascensore a levitazione magnetica che parla italiano
Tra le numerose possibilità della levitazione magnetica, si sono mossi anche alcuni giovani imprenditori italiani Luca Cesaretti, Lorenzo Parrotta e l’inventore Adriano Girotto, che hanno fondato l’azienda IronLev. Hanno utilizzato la medesima tecnologia usata per Hyperloop ma invece che pensarla per un mezzo che procede orizzontalmente, l’hanno applicata in verticale. Hanno progettato e recentemente testato, presso la sede della propria azienda di Spresiano (TV), l’ascensore a levitazione magnetica.
La tecnologia utilizzata si chiama levitazione magnetica passiva e si basa sul ricorso a barre di acciaio – realizzate da IronLev – che costituiscono il cuore del sistema. Le barre integrano dei magneti e permettono ai profili in acciaio a forma di U di mantenersi agganciati magneticamente, mentre un sistema di stabilizzazione completa il meccanismo.
In questo modo, che si tratti della cabina dell’ascensore così come del vagone di un treno o di un carrello trasportatore, il movimento sarà rapido, silenzioso e sicuro.
L’uso di questa tecnologia consente notevoli risparmi in infrastrutture – in quanto il sistema è applicabile alle strutture esistenti –, in energia e in manutenzione. La mancanza di frizione permette di evitare l’usura delle parti. Il tutto garantendo una maggiore sicurezza e una notevole velocità.
Il futuro è nella forza magnetica
Dunque niente attrito, niente rumore e usura annullata perché manca il contatto tra le parti. La tecnologia è la medesima di Hyperloop: il treno viaggia su un impianto di levitazione magnetica che permette la propulsione del vagone. E non è un caso che la IronLev stia portando avanti progetti sui sistemi simili a quelli di Hyperloop, perché i suoi fondatori presero parte quattro anni fa alla gara universitaria proprio per il progetto Hyperloop.
L’ascensore – hanno assicurato i suoi ideatori in un’intervista rilasciata all’Ansa – è solo il primo step di progetti futuri pensati per il trasporto di passeggeri su brevi tratte. Alla IronLev stanno già pensando alla realizzazione di navette da utilizzare, per esempio, per il trasporto a corto raggio tra gli aeroporti e le città, nei centri commerciali o ancora per la movimentazione all’interno delle industrie.
Che ne è stato del treno superveloce?
Prosegue intanto il progetto del treno a levitazione magnetica più veloce del mondo. Nelle intenzioni iniziali si parlava di un debutto ufficiale di tutto rispetto. Hyperloop sarebbe stato inaugurato proprio quest’anno in occasione dell’esposizione universale di Dubai 2020, ma il coronavirus ha stabilito altrimenti. La pandemia di Covid-19 ha costretto a rimandare tutto al prossimo anno per questioni di sicurezza. L’Expo 2020 manterrà questo nome ma si terrà dal 1° ottobre 2021 al 31 marzo 2022. E anche i visitatori da tutto il mondo dovranno attendere per provare l’ebbrezza della super velocità. Tutto grazie alla levitazione magnetica e alla propulsione data dalla struttura tubolare in cui viaggia il treno che è mantenuta a bassa pressione, fruttando così il medesimo principio della posta pneumatica. La tratta di Hyperloop coprirà la distanza tra la sede dell’expo e le principali città degli Emirati Arabi, per trasportare i visitatori da e per l’esposizione. Viaggiando a più di 1.000 chilometri orari, il treno è in grado di collegare, per esempio, Dubai e la capitale Abu Dhabi – distanti circa 145 chilometri – in quasi 9 minuti. Non resta che attendere.
Mentre a gennaio di quest’anno la Virgin Hyperloop One (VHO) ha annunciato la sua prossima fase di sviluppo: la realizzazione negli Stati Uniti del primo sito ufficiale di certificazione Hyperloop, in cui eseguire anche i principali test di sicurezza necessari alla certificazione stessa.
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