13 marzo 2020 – notiziario

Scritto da in data Marzo 13, 2020

  • Unione Europea: la vita di una persona vale 2000 euro.
  • Rapporto sulla lotte alle droghe in Europa.
  • Coronavirus: Macron alla nazione difende lo Stato sociale.
  • Liberia: giornalisti contro la violenza delle forze di sicurezza.
  • Russia: firmato progetto per un nuovo ospedale per infezioni polmonari

Questo e molto altro nel webnotiziario, oggi a cura di Paola Mirenda e Giancarlo Castelli in collegamento. Musiche di Walter Sguazzin.

La foto di Parigi in copertina è  di Mariano Mantel su licenza Cc By Nc 2.0

Guinea Conakry

La Commissione elettorale indipendente ha scelto la data del 22 marzo per lo svolgimento del referendum costituzionale e delle elezioni legislative, che erano già state rinviate due volte. Ma il tempo concesso sembra poco rispetto al lavoro richiesto dagli organismi internazionali per rendere lo scrutinio rispondente ai criteri di legittimità. Si tratta di cancellare dalle liste elettorali quei due milioni e mezzo di elettori per i quali non si è riusciti a trovare documenti giustificativi o tracce di qualsiasi tipo che li tolgano dal loro ruolo di “elettori fantasma”. Toccherà alla Corte costituzionale valutare se la data proposta sia compatibile. Nel frattempo si attende la pronuncia anche della Corte di giustizia della Cedeao, la Comunità economica degli stati dell’Africa dell’ovest, alla quale si è rivolta l’opposizione per chiedere che venga sospeso il processo elettorale. La Corte di Giustizia dovrebbe pronunciarsi il 19 marzo, a tre giorni dalla data di scrutinio proposta dalla Commissione elettorale.

Corte penale internazionale

All’Aja, la Corte Penale Internazionale ha concluso il processo a carico di Dominic Ongwen, durato tre anni. I giudici ora dovranno pronunciare la sentenza nei confronti dell’ex soldato bambino, rapito ragazzino dall’esercito di resistenza del Signore (Lra) di Joseph Kony e poi diventato uno dei più feroci capi di milizia. A suo carico 70 accuse per crimini contro l’umanità e crimini di guerra commessi tra il 200 e il 2005 tra cui omicidio, stupro, saccheggio, e anche l’aver obbligato ragazzini di meno di 15 anni a prendere le armi, esattamente come Kony aveva fatto con lui. Il suo avvocato insiste su questo punto, ma l’accusa replica che il fatto di essere stato lui stesso rapito, non può concedere una sorta di immunità. Anche se la corte ne terrà conto, probabilmente, come circostanza attenuante. Il verdetto arriverà entro il gennaio 2021.

Ruanda

E’ in vigore da martedì il nuovo regime dei visti di ingresso, che elimina l’obbligo di richiederlo per i cittadini membri dei paesi dell’Unione Africana, dell’Organizzazione internazionale della Francofonia e del Commonwealth.

Repubblica Centrafricana

La missione Onu nel Paese – Minusca – denuncia la morte di 13 persone, tra cui alcuni civili, nei combattimenti che sono scoppiati mercoledì nella città di Ndélé, nel nord della Repubblica centrafricana. Non si tratta di un episodio isolato: i combattimenti vanno avanti da giorni – esattamente dal 3 marzo – e hanno come attori principali i membri di uno stesso gruppo armato che si fronteggiano: si tratta di miliziani del Front Populaire pour la Renaissance de la Centrafrique (FPRC) ma appartenenti a due diversi gruppi comunitari, Goula et Rounga, in lotta tra loro per il controllo del territorio e delle risorse. Tra le vittime anche un impiegato della Minusca.

Liberia

Protesta dei giornalisti contro le aggressioni da parte delle forze di sicurezza. La protesta è stata organizzata dal sindacato dei giornalisti, che ieri ha consegnato una petizione indirizzata al presidente della Liberia, l’ex calciatore George Weah, chiedendo l’istituzione di una commissione di indagine.

Nigeria

L’ormai ex emiro dello stato di Kano, detronizzato lo scorso 9 marzo, ha citato in giudizio attraverso i suo avvocati l’apparato di sicurezza della Nigeria per averlo prelevato da Kano e averlo forzatamente reinsediato della città di Awe, nello stato di Nasarawa. La causa è stata intentata presso l’Alta corte di Abuja. La detronizzazione di Muhammadu Sanusi II è l’ultimo atto del conflitto che oppone l’emiro, insediato nel 2014, al governatore dello Stato Abdullahi Umar Ganduje.

Eritrea

Il ministero della Sanità ha pubblicato nuove linee guida che confermano misure restrittive per i viaggiatori provenienti da Cina, Italia, Corea del Sud e Iran, o che abbiano viaggiato di recente in questi stessi paesi. Per loro scatteranno le misure della quarantena obbligatoria.  Le misure di isolamento sono rese necessaria anche dalla ridotta possibilità, in Eritrea, di testare la presenza di virus. Per ora comunque, il ministero spiega che non è stato registrato nessun caso, ma che è “urgente e imperativo per l’Eritrea adottare misure precauzionali per prevenire l’insorgenza e la diffusione della malattia, nonché per preparare tutti i possibili scenari”.
Misure di quarantena sono già state annunciate da altri Paesi nel continente: la Repubblica Democratica del Congo le applica per tedeschi, italiani, francesi e cinesi, mentre l’Uganda ha annunciato la quarantena per persone provenienti da 16 nazioni ad alto rischio.

Senegal

Intanto crescono le persone positive al coronavirus in Senegal, e ancora una volta nella città sacra di Touba. Qui le autorità sanitarie hanno dato notizia di un nuovo caso: si tratta di un cittadino senegalese che abitualmente vive in Italia e che era rientrato in Senegal per assistere al Kazu Rajab la festa religiosa che si tiene il 22 marzo. È arrivato in Senegal venerdì scorso e due giorni dopo ha accusato i primi sintomi: martedì è risultato positivo e la sua famiglia è stata messa in isolamento. Ma ieri il ministero ha comunicato che anche 5 membri del suo entourage erano positivi.

E si discute sull’opportunità o meno di vietare il raduno religioso, che ogni anno attira decine di migliaia di persone. Il Califfo generale dei muridi, Serigne Mountakha Mbacké, ha donato al ministero 200 milioni di franchi cfca, ma oltre a dire di rispettare le misure di igiene e invitare i fedeli alla preghiera come strumento di protezione, non ha fatto cenno all’eventualità di annullare la cerimonia.

A chiedere al presidente Macki Sall di intervenire è stato il segretario di Amnesty Senegal, Seydi Gassama, che ha chiesto alle autorità di avere « le courage de demander aux chefs religieux d’annuler ou de reporter tous les grands évènements à venir ».

Algeria

Chiuse a partire da oggi tutte le scuole, pubbliche o private, dagli asili alle Università, comprese le scuole coraniche. La misura è stata ordinata dal presidente Abdelmadjid Tebboune, dopo che il Paese ha registrato nuovi casi di coronavirus – a ieri la cifra era di 24 persone positive – e un morto, un uomo di 67 anni deceduto a Blida, a sud di Algeri. La chiusura sarà in vigore fino al 5 aprile secondo una dichiarazione della presidenza.

Unione Europea

La vita di una persona vale circa 2mila euro. Tanto è l’importo che l’Unione Europea e la Grecia hanno annunciato ieri come aiuto finanziario per 5mila dei profughi che vivono sulle isole greche e che accetteranno di tornare volontariamente nei Paesi di provenienza.  Ylva Johansson, commissaria europea per gli Affari Interni, ha detto che i soldi fanno parte del programma di reinsediamento e che serviranno ai profughi – ma solo a quelli arrivati sulle isole prima del 1 gennaio – per rifarsi una vita. I ritorni volontari saranno effettuati insieme all’Organizzaizone internazionale delle migrazione e Frontex. Come specificato, non avranno validità per i richiedenti asilo arrivati dopo l’annuncio della Turchia di apertura delle frontiere, lo scorso 28 febbraio.

Francia

E’ arrivato ieri sera l’atteso discorso di Macron alla nazione. Il presidente è apparso in una veste insolita: quello di difensore dello stato sociale, della spesa pubblica, del valore assoluto del lavoro e della dignità rispetto al mercato.

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Contrariamente a quanto detto e fatto negli anni della sua presidenza, Macron ha messo da parte il liberalismo, difeso il lavoro di medici e infermieri – che pure contro di lui e le sue riforme hanno manifestato per mesi – chiesto maggiore stato sociale per aiutare i più deboli. Macron tra l’altro, e di questo va preso atto, ha annunciato che resteranno aperti, oltre la data fissata del 31 marzo, tutti centri di accoglienza per senza tetto, così come era stato richiesto dalle associazioni di volontariato. “Dobbiamo difendere prima i più deboli”, ha detto. Ha anche chiuso le scuole, misura attesa e ha confermato, come aveva fatto già ieri la sua portavoce al termine del Consiglio dei ministri, che le elezioni si terranno. “Non c’è nessuna ragione perché ciò non avvenga”, ha detto.

La decisione di chiudere le scuole non è più una eccezione in Europa: oltre a Italia e Francia, analoghi provvedimenti sono stati presi in maniera totale o parziale, in Austria, Belgio, Danimarca, Polonia, Repubblica Ceca, Grecia, Irlanda, Portogallo.

Germania

Ieri in Germania per la prima volta una grande città ha preso la decisone: si tratta di Halle, in Sassonia Anhalt, che da oggi lascerà a casa gli studenti. Niente più asili, scuole e università fino almeno al 27 marzo, secondo quanto dichiarato ieri dal sindaco, l’indipendente Bernd Wiegand. Wiegand ha spiegato che la decisione è stata presa a scopo preventivo, visto che in città si sono verificati già sette casi. Non saranno solo le scuole a chiudere: a partire da domani anche gli eventi pubblici sono stati cancellati.

Il primo caso di infezione da Sars-CoV-2 a Halle era stato individuato martedì, in un giovane tornato da una vacanza nel Nord Italia. Precedentemente altri casi sospetti si erano rivelati di influenza stagionale, secondo le autorità sanitarie locali.

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Un ospedale di Monaco potrebbe essere tra quelli interessati dalla sperimentazione di un farmaco contro lil virus. Si tratta di una sperimentazione della società farmaceutica  americana Gilead. Anche due altri ospedali, ad Amburgo e  Düsseldorf  con la società americana Gilead. Il farmaco Remdesivir, usato contro l’Ebola, è considerato uno degli agenti più promettenti nella lotta contro la nuova malattia polmonare.
Due grandi studi in cui viene testato il Remdesivir sono in corso in Cina da febbraio. I primi risultati sono attesi per fine aprile.

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L’Ufficio per la protezione della Costituzione ha dichiarato Flügel, una fazione di Alternative für Deutschland, sotto sorveglianza, dopo aver condotto indagini sulle sue azioni. La fazione, guidata dal leader della Turingia Björn Höcke, è considerata all’estrema destra di un partito che già è di estrema destra. Voci sulla sua possibile messa al bando circolavano da tempo e infine ieri il presidente dell’Ufficio per la protezione della Costituzione, Thomas Haldenwang, ha dichiarato che Flügel è un “comprovato movimento estremista“, i cui leader Björn Höcke e Andreas Kalbitz – i leader AfD della Turingia e del Brandeburgo – sono “estremisti di destra”, ha affermato Haldenwang . Secondo le stime dell’Ufficio per la protezione della Costituzione, l'”ala” ha circa 7000 seguaci. Alexander Gauland, leader del gruppo parlamentare aveva annunciato una conferenza stampa, poi in seguito annullata. Intanto c’è un altro gruppo che è stato dichiarato “caso sospetto”: è quello che fa riferimento alla rivista sovranista Combat, che è molto vicina allo stesso  Afd.

Regno Unito

L’Independent Office for Police Conduct (IOPC) ha annunciato tre nuove indagini su sei ufficiali, incluso l’ex vice capo della polizia di Manchester, saranno indagati per cattiva condotta a seguito di un’inchiesta sulla morte di un uomo a cui gli agenti avevano sparato mentre era nella sua macchina. Il fatto è avvenuto nel 2012 ma ci sono voluti anni affinché fosse possibile arrivare alle imputazioni per gli agenti. All’epoca i poliziotti avevano dichiarato di avere la convinzione che l’uomo, Anthony Grainger, 36 anni, stesse per fare una rapina a un supermercato, e di aver sparato perché l’uomo era armato. Ma nella sua macchina non fu trovata nessuna arma.
Tutti gli agenti sotto inchiesta tranne uno, sono andati in pensione, quindi l’ufficio di polizia non potrà intraprendere nessuna azione nei loro confronti.

Lotta alla droga

Presentato ieri il rapporto annuale a cura dell’Agenzia Europea per la lotta alle droghe, che analizza la presenza nelle acque reflue dei residui di 4 sostanze: cocaina, anfetamina, metanfetamina e mdma. Poche novità rispetto allo scorso anno, se non quella di un aumento di tutte le sostanze considerate.  Il progetto ha analizzato le acque reflue in 68 città di 23 paesi europei. I dati del 2019, scrive il rapporto, “indicano un aumento dei residui di MDMA nella maggior parte delle città, che potrebbero riflettere questo farmaco non più una nicchia o una droga subculturale limitata a discoteche e feste, ma ora utilizzata da una gamma più ampia di giovani in ambienti notturni tradizionali”.

I dati diffusi dall’Agenzia: 
Anfetamina: i dati più recenti mostrano che la maggior parte delle città ha riportato un aumento dei residui di anfetamina.  Risultati sono variati notevolmente tra i luoghi di studio, con i livelli più alti riportati nelle città del nord e dell’est dell’Europa. L’anfetamina è stata trovata a livelli molto più bassi nelle città del sud Europa.
Cocaina: delle 45 città con dati sulle acque reflue per il 2018 e il 2019, le ultime cifre rivelano un ulteriore aumento del consumo di cocaina in 27 di esse. I residui di cocaina nelle acque reflue erano più alti nelle città dell’Europa occidentale e meridionale, in particolare nelle città in Belgio, Paesi Bassi, Spagna e Regno Unito. L’analisi indica livelli molto bassi di consumo di cocaina nella maggior parte delle città dell’Europa orientale, ma i dati più recenti mostrano anche qui segnali di aumento.
Metanfetamina: concentrata tradizionalmente in Repubblica Ceca e Slovacchia, la metanfetamina sembra ora essere presente a Cipro, nella Germania orientale, in Spagna e in diversi Paesi dell’Europa settentrionale (come Danimarca, Lituania, Finlandia e Norvegia ). Delle 42 città con dati sulle acque reflue sulla metanfetamina per il 2018 e il 2019, 17 città hanno riportato un aumento. Tuttavia, contrariamente agli altri tre farmaci, i residui di metanfetamina erano molto bassi o trascurabili nella maggior parte dei luoghi.

Il rapporto completo.

Russia

A Mosca il sindaco Sergej Sobjanin ha firmato il progetto per la costruzione di un nuovo ospedale che sarà dedicato alle malattie polmonari da infezione. Il nuovo presidio sanitario sarà edificato nel quartiere Nuova Mosca, l’insediamento urbano costruito nel 2012 nella zona sud est della capitale. La struttura sanitaria disporrà di 500 posti letto più 250 per la rianimazione. Il nuovo ospedale di Mosca fa seguito alle disposizioni introdotte dal primo cittadino della capitale sul rischio Covid-19 che pure finora ha colpito soltanto in 34 casi su tutto il territorio russo. Gli ultimi sei riguardano 4 infezioni a Mosca e una ciascuno nelle regioni di Kaliningrad e Krasnodar. Sobjanin, oltre ai controlli e alla eventuale quarantena obbligatoria per tutti i nuovi arrivati in aeroporto dall’estero, ha vietato gli assembramenti in città superiori alle 5mila persone. Per questo ha negato il permesso alla manifestazione dell’opposizione che voleva scendere in piazza contro le riforme costituzionali in discussione in questi giorni in Parlamento, in particolare per quella che abolisce il limite dei mandati presidenziali, finora fissato in due consecutive elezioni, rinnovabili soltanto in altre due dopo lo stop di un mandato.

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